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Cronaca

Gruppo Dentix non riapre? Confconsumatori Varese a difesa dei cittadini

Il gruppo Dentix è presente con filiali a Busto Arsizio, Gallarate, Legnano e Rho e dopo l’emergenza Covid-19 non ha più riaperto le cliniche.

Sono centinaia i clienti delle cliniche odontoiatriche del gruppo che in queste ore si ritrovano senza una certezza sul futuro dei loro denti e la possibilità di avere investito economicamente in cure odontoiatriche che non verranno mai eseguite.

Dentix Italia, che fa capo alla Dentix Spagna, è presente nel nostro Paese con 57 ambulatori, ed ha fatto richiesta in tribunale di istanza pre fallimentare: l’attività è rimasta chiusa con il lockdown da Covid-19, e in questi giorni non ha riaperto.

Confconsumatori Varese ha inviato una nota nella quale riferisce che “A seguito delle numerose segnalazioni, pervenute alla nostra sede varesina, chi avesse problemi con la struttura Dentix Italia srl con sede in Busto Arsizio può rivolgersi ai nostri uffici di Via Merini 14 in Varese (tel. 0332/281712 dalle 13.00 alle 18.00) per la salvaguardia dei propri diritti di cittadino”.

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CULTURA

Rho: Il saluto della Chiesa ambrosiana al cardinale Corti

Rho 16 Maggio 2020

Questa mattina, al Santuario dei padri Oblati di Rho, Messa per il cardinale Renato Corti, già Vicario generale e Vescovo ausiliare, poi Vescovo di Novara, scomparso la mattina di martedi 12 maggio a 84 anni. Celebrazione presieduta dall’Arcivescovo, monsignor Mario Delpini, e trasmessa in diretta su Radio Missione di Rho, Radio Mater e in streaming audio sul portale diocesano www.chiesadimilano.it. Al termine il trasferimento della salma a Novara per i solenni funerali.

Di seguito, l’omelia dell’Arcivescovo Mons.Mario Delpini.

Messa di suffragio card. Renato Corti Rho – 16 maggio 2020

L’Apostolo, l’uomo del viaggio. Paolo Apostolo esprime il suo zelo per l’annuncio del vangelo con i suoi viaggi. Questo però è un viaggio diverso da quelli da lui decisi e programmati. Seguendo l’episodio possiamo riconoscere alcuni tratti dell’apostolato.

1.Paolo, con altri prigionieri. Paolo non viaggia perché ha scelto, ma perché è mandato a Roma per essere giudicato. L’apostolo viaggia come un prigioniero. Il prigioniero non può andare dove vuole, non può fare quello che vuole. Quello che desidera talora gli è concesso, perché il carceriere è benevolo, come il centurione Giulio. L’apostolo non vive condizioni ideali, non è sempre sano, non è sempre circondato da stima, rispetto: è uno dei prigionieri. Viaggia con gli altri. Non ha privilegi, attenzioni particolari. Ci sono altri prigionieri e una folla di viaggiatori sulla nave in mezzo alle tempeste, ci sono duecentosettantasei persone. Non sappiamo molto di questo viaggio. Ma possiamo forse immaginare gli argomenti di Paolo, che suggeriva a Timoteo di annunciare il Vangelo al momento opportuno e anche inopportuno.

2. Il viaggio pericoloso. Il tema del mare in tempesta accompagna l’esperienza degli apostoli. L’apostolato attraversa momenti di tempesta, non è senza rischi e spaventi. In questa esperienza non c’è grido, non c’è preghiera, non c’è riferimento a Dio: la gente sulla nave vive lo spavento, ma non prega. Non c’è Gesù sulla barca per gli altri viaggiatori. Ma Paolo incontra l’angelo di Dio. Ha una visione più spirituale, ha un rapporto con Dio che non si interrompe nel viaggio pericoloso.

3. Il profeta inascoltato. Paolo consiglia saggiamente. Non è più tempo per navigare. È più saggio aspettare. Le parole di Paolo cadono nel vuoto. Altri sono più autorevoli dell’apostolo. Gli esperti, i commercianti, i dirigenti contano di più della voce disinteressata dell’apostolo. Paolo ha sperimentato tante volte d’essere voce inascoltata, sia quando si è rivolto ai cristiani che lui stesso ha generato alla fede, sia quando si è rivolto alle autorità pagane e giudaiche. Sembra destino dei profeti d’essere inascoltati: di vedere con chiarezza il pericolo, di mettere in guardia con chiarezza persone che sono diventate care e di constatare di non essere ascoltati. Viene poi il tempo in cui c’è un ravvedimento tardivo: “Avreste dovuto dar retta a me…” (At 27,21).

4. La parola della sollecitudine che incoraggia. “Ma ora vi invito a farvi coraggio” (At 27,22). L’apostolo percorre le vicende tribolate dei fratelli, ma non si lascia contagiare dalla disperazione, dallo scoraggiamento. In ogni situazione c’è un angelo di Dio che gli rivela passi promettenti, gli confida parole di incoraggiamento. Gli uomini sulla nave minacciata dalla tempesta, per salvarsi non hanno bisogno in primo luogo di tecnica, di soluzioni pratiche, di essere stimolati da vantaggi economici o da minacce. Hanno bisogno di farsi animo, di custodire una speranza affidabile, di sperimentare una presenza che rassicura.

5. Il Card. Renato Corti. Del nostro fratello il card Renato Corti molti potranno tessere l’elogio con molti buoni argomenti. Papa Francesco ne ha ricordato con gratitudine alcuni tratti che hanno caratterizzato la vita e il ministero di don Renato. E molti che hanno ricevuto da don Renato parole incisive per vivere, perseverare nella fede, convertirsi al Signore diranno la loro riconoscenza. E molti che hanno riconosciuto in lui il maestro, il vescovo, l’uomo della Parola, e l’uomo spirituale potranno commemorarlo con ampia documentazione. Le pagine della Scrittura proclamate in questa celebrazione offrono spunti molto preziosi e suggestivi anche per entrare in profondità nella storia di don Renato. Dalla prima lettura ho ricevuto l’indicazione per parlare dell’Apostolo, l’uomo del viaggio: un uomo che viaggia condotto da altri, attraversa momenti di pericolo in questo viaggio tribolato, constata di essere profeta inascoltato e continua ad essere presenza amica che incoraggia in nome di Dio. E quindi possiamo dire semplicemente così: il Vescovo Renato è stato come l’Apostolo, l’uomo del viaggio. La sua testimonianza risplende anche per noi: ci suggerisce di essere anche noi uomini e donne del viaggio.

Alessio Luisetto

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Cronaca

Coronavirus, Regione Lombardia distribuisce altre 7,5 milioni di mascherine

Un nuovo carico di 7,5 milioni di mascherine chirurgiche per uso civile e’ in corso di distribuzione a tutte le Province lombarde da parte dei volontari della Protezione civile. Il ritiro del materiale e’ gia’ avvenuto dal magazzino di Rho gestito dall’Azienda regionale emergenza urgenza (Areu): ogni Provincia ha ritirato presso il magazzino la dotazione assegnata.

Le Province, cosi’ come in occasione delle forniture precedenti, provvederanno dal canto loro in questi giorni a consegnare i dispositivi ai Comuni. Sara’ quindi compito delle Amministrazioni comunali provvedere alla definizione della distribuzione alla propria popolazione secondo le specifiche necessita’ e urgenze territoriali, organizzando la consegna gratuita delle mascherine ai propri cittadini che ne hanno bisogno e necessita’.

Di queste mascherine, 500mila pezzi sono destinati alle associazioni di volontariato che fanno capo alla Protezione civile regionale, mentre i rimanenti 7 milioni verranno distribuite dalla Province stesse ai Comuni, e quindi ai cittadini.

Lo comunica in una nota l’assessore regionale al Territorio e protezione civile, Pietro Foroni, che ricorda come questa sia “la piu’ ingente fornitura di dispositivi di protezione individuale alla popolazione lombarda da parte di Regione Lombardia dall’inizio dell’emergenza Covid-19”.

“Ennesimo straordinario risultato – spiega Foroni – reso possibile dall’impegno dai volontari di Protezione civile e alla fattiva collaborazione di Anci e dell’Unione delle Province Lombarde, che hanno dato il loro apporto anche in questa occasione. A tutti loro va il mio personale grande ringraziamento. Con questa nuova distribuzione gratuita di mascherine, arriveremo a un totale di circa 26 milioni di pezzi”.

Regione Lombardia ha gia’ distribuito nelle settimane scorse 18,5 milioni circa di mascherine attraverso canali diversi. Di queste, circa 400mila sono state consegnate al volontariato di Protezione civile, circa 13,5 milioni ai Comuni per la distribuzione alla popolazione, 100mila alla Polizia locale e provinciale, 450mila tra forze dell’ordine operanti in Regione Lombardia, Esercito e distretti giudiziari, 630mila ad altri soggetti “distributori” per la cittadinanza (farmacie, edicole), 1 milione circa alle aziende del Trasporto Pubblico Locale, 300mila agli operatori e agli addetti delle aziende municipalizzate attraverso la Confservizi, 1 milione per il personale delle aziende di ristorazione e pulizie che operano nelle strutture sanitarie e 1 milione alle Diocesi lombarde in vista della ripresa delle celebrazioni liturgiche aperte ai fedeli.

“Non vi e’ nessun obbligo giuridico o prescrizione normativa che imponga alle Regioni, fuori dal comparto sanitario, di fornire dispositivi alla popolazione civile – ricorda Foroni – ma cio’ nonostante abbiamo voluto da subito venire incontro ai nostri concittadini. Siamo infatti gli unici in Italia a farlo in maniera cosi’ massiccia per dare un contributo concreto alla sicurezza della popolazione”.

Le quote assegnate a ciascuna provincia:

Bergamo 750mila
Brescia 800mila
Como 380mila
Cremona 240mila
Lecco 210mila
Lodi 180mila
Mantova 260mila
Milano provincia 2 milioni
Milano citta’ 600mila
Monza Brianza 540mila
Pavia 360mila
Sondrio 120mila
Varese 560mila

+ Volontari di Protezione civile 500mila.

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LOMBARDIA

Rho: deceduto il cardinale Renato Corti Vescovo Emerito di Novara

 Rho 12 Maggio 2020

Il cardinale Renato Corti ha concluso il suo cammino terreno ed ora nella comunione dei santi avremo ancora il dono della sua intensa testimonianza di fede e di slancio missionario.

Sua Eminenza, cardinale Renato Corti era nato il 1° Marzo del 1936 a Galbiate (LC).

Ordinato Sacerdote nel Giugno del 1959, dall’allora Arcivescovo di Milano Cardinale Giovanni Battista Montini (poi eletto Papa Paolo VI).

Dal 1959, ha ricoperto l’incarico di Coadiutore presso la Parrocchia di Caronno Pertusella fino ai primi anni’70.

Nel 1970, venne nominato Padre Spirituale del Biennio Teologico del Seminario di Saronno fino al 1977 quando divenne Rettore dello stesso Seminario.

Nel 1980 il Cardinale Carlo Maria Martini lo nomina Vicario generale dell’Arcidiocesi di Milano, incarico ricoperto fino al Dicembre del 1990 quando fu chiamato ad essere Vescovo di Novara.

A Novara, Mons. Renato Corti è stato vescovo della stessa Diocesi fino al Novembre del 2011, quando per raggiunti limiti di età lasciò l’incarico all’attuale Vescovo Mons.Franco Giulio Brambilla.

Sua Eminenza, Cardinale Renato Corti, dal Novembre del 2011 risiedeva a Rho presso la casa dei Padri Oblati dedicandosi alla predicazione degli esercizi Spirituali.

Nel Nopvembre del 2016, Papa Francesco, lo creò Cardinale del titolo di San Giovanni a Porta Latina nel Concistoro.

Il Cardinale Renato Corti è deceduto questa mattina alle ore 9.30.

Ci uniamo in Preghiera, affinchè il Cardinale Renato Corti possa entrare nella Gloria del Paradiso dove sicuramente continuerà a Celebrare la Liturgia del Cielo.

A tutto il Capitolo Metropolita dell’Arcidiocesi di Milano e alla Diocesi di Novara, giungano le più sentite Condoglianze da tutta la Redazione di Varesepress.

Alessio Luisetto

 

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Cronaca

Rho, riaprono i cimiteri martedì 5 maggio

L’Amministrazione comunale di Rho sta predisponendo le attività propedeutiche alla riapertura dei cimiteri, prevista per domani, martedì 5 maggio 2020.

In questi giorni la Protezione Civile – in collaborazione con i volontari del Cor Protezione Civile e di altri cittadini che stanno lavorando a fianco dell’amministrazione comunale per vari servizi in questo periodo di emergenza Covid – sta provvedendo al riordino delle tombe, pulendo e togliendo i fiori secchi o appassiti. SCR, Società Cimiteri Rhodensi, si occuperà invece delle pulizie nelle parti comuni.

Nei cimiteri è obbligatorio attenersi al mantenere la distanza di almeno un metro tra una persona e l’altra Indossare sempre mascherine di protezione e guanti monouso, soprattutto nelle operazioni di utilizzo di materiale a disposizione di tutti come scope, innaffiatoi e fontanelle d’acqua.

E’ consentito restare all’interno del cimitero per un tempo limitato, possibilmente non oltre i 30 minuti, per agevolare una ragionevole rotazione degli accessi.

Si ricorda che ai funerali è consentita la partecipazione di un massimo di 15 persone; il personale controllerà il rispetto di tutte le prescrizioni.

I Cimiteri comunali sono aperti con orario estivo, dalle ore 8 alle ore 18.

Per motivi organizzativi e di controllo del rispetto delle misure di sicurezza si potrà accedere al cimitero Capoluogo solo dagli ingressi di corso Europa e di viale Redipuglia.