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Cronaca

Recovery Bond, veramente una Vittoria?

Recovery fund cos’è? Una Vittoria? 

 
Il Recovery fund che significa letteralmente fondo di recupero, è una proposta fatta dalla Francia che prevede l’istituzione di un fondo ad hoc con lo scopo di emettere obbligazioni, i cd. recovery bond con la garanzia del bilancio UE.

Si tratterebbe di un nuovo fondo da istituire a livello comunitario, gestito dalla Commissione europea o, in alternativa, dalla Banca europea per gli investimenti (Bei). 
 
Il fondo raccoglierebbe sul mercato 1.000 o 1.500 miliardi di euro attraverso l’emissione di obbligazioni, i cosiddetti Recovery bond (o Ursula bond, dal nome della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen). 
 
Questi bond sarebbero garantiti dal bilancio europeo del settenato 2021-2027 incrementato con nuove contribuzioni dirette da parte degli Stati membri. 
 
Le somme così raccolte sarebbero poi girate ai singoli Stati tenendo conto del livello di gravità di ciascuna situazione: in altre parole, i paesi più in difficoltà (come Italia e Spagna) riceverebbero più risorse di altri. 
 
Il Recovery fund è una sorta di compromesso tra la posizione di chi è favorevole a una mutualizzazione dei debiti a livello europeo (Italia e Spagna in primis, ma anche Francia) e chi è rigidamente contrario a una condivisione dei rischi (Germania, Olanda e i paesi baltici).
 
In questo modo però la condivisione del rischio sarebbe comune solo per il futuro, senza una vera mutualizzazione sui debiti del passato cosicché da accontentare i paesi del fronte del Nord come Olanda, Austria, Svezia, Finlandia e Germania, da sempre contrari ad una classica condivisione degli oneri legati ai debiti, soprattutto la Germania. 
 
Sii della Germania e vediamo perché, il via libera al pacchetto di misure, con le garanzie del Mes, Bei, Sure, rimettendo alla Commissione il mandato di “analizzare” il fabbisogno del Recovery europeo per sostenere la ripresa dopo la crisi pandemica, è stato dato proprio con questa condizionalita’. 
 
I tre strumenti approvati dall’Eurogruppo, sono il MES (con un abito nuovo?), la Bei e il Sure. 
 
Come già detto in passato vediamo che cos’è oppure che cosa è era il Mes:
 
Il Mes, meccanismo economico Salva-Stati è uno strumento istituito dall’Ue e nato con la precedente crisi finanziaria al fine di concedere prestiti agli Stati Membri che non riuscivano, o lo facevano ad altissimi costi, a finanziarsi sui mercati. 
 
Il MES o “vecchio Mes” in passato è stato attivato da 3 paesi:
 
– Cipro  per 6,3 miliardi di euro;
– Grecia per 61,9 miliardi di euro;
– Spagna 41,3 miliardi euro,
 
con diverse rigide condizioni che impongono a chi riceve i prestiti di approvare un memorandum d’intesa (MoU) che definisce con rigorosa precisione quali misure si impegna a prendere (soprattutto in termini di tagli al deficit/debito e di riforme strutturali).
 
Rispetto a questo Mes, il nuovo Mes è frutto di un compromesso che prevede che i Paesi Membri possono richiedere prestiti al MES a copertura dei:
 
Solo danni economici legati all’epidemia Coronavirus, per mezzo dei Recovery Bond. 
 
Il tutto sii a tassi molto più bassi di quelli di mercato e con scadenze assai più lunghe, per un importo non superiore al 2% del PIL, ma sempre di prestito debito ponte trattasi; però l’Italia potrà richiedere circa 36-27 miliardi.  
 
E’ veramente una vittoria oppure è lo stesso prodotto che grazie ad un artefizio letterale e poco strutturale ha cambiato abito? 
 
L’abito non fa mai “Monaco”.
 
EP 
Redazione VaresePress@ Roma 
Rubrica Sicurezza Nazionale@ 

 
 

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