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Consumatori

Residui di pesticidi nell’acqua Evian.

Residui di pesticidi nell’acqua Evian. Diversi ricercatori hanno trovato residui di clorotalonil nella famosa acqua elvetica. La concentrazione della sostanza è tuttavia di molto inferiore ai limiti legali e non è quindi nociva per la salute. Lo Sportello dei Diritti: “Scoperta preoccupante”

Nemmeno l’acqua di Evian, considerata così pura da essere utilizzata dai ricercatori come base di riferimento, è esente da contaminazioni. Ricercatori hanno infatti trovato residui di clorotalonil, un pesticida vietato in alcuni stati UE dall’inizio dell’anno, nell’acqua. Lo scrive oggi la SonntagsZeitung. La concentrazione di clorotalonil, è tuttavia di molto inferiore ai limiti legali e non è quindi nociva per la salute. Roman Wiget, un esperto citato dal domenicale svizzero tedesco si è detto preoccupato dai risultati delle analisi. «Il fatto che anche le sorgenti di Evian nelle Alpi francesi, poco influenzate dall’uomo, contengano residui di pesticidi è allarmante poiché mostra che queste sostanze sono manipolate in modo troppo negligente», ha affermato al domenicale. Tale scoperta, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è però significativa poiché l’acqua di Evian proveniente dal cuore delle Alpi francesi è considerata pura. Il clorotalonil è una sostanza attiva autorizzata dagli anni ‘70 nei fungicidi e impiegata nella produzione cerealicola, nell’orticoltura, nella viticoltura e nella produzione di piante ornamentali. La sostanza madre clorotalonil è stata recentemente valutata come probabilmente cancerogena. Non è auspicale la presenza di prodotti di degradazione di sostanze probabilmente cancerogene nell’acqua potabile. A lungo termine, queste sostanze possono essere rilevate solo in concentrazioni minime. I fornitori di acqua, devono garantire che vengano trovate soluzioni sostenibili per garantire il rispetto dei requisiti di legge. Tuttavia I consumatori possono continuare a consumare acqua potabile in cui sono stati rilevati i prodotti di degradazione del clorotalonil.

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Gossip

Carabinieri a casa di Fabrizio Corona – La parola ai giudici

 

Il vicinato contro Fabrizio Corona ?

Potrebbero esserci in arrivo altri grattacapi per Fabrizio Corona solo nel caso in cui vi siano restrizioni nel suo provvedimento.  Nelle scorse ore l’ex re dei paparazzi ha ricevuto la visita dei Carabinieri nella sua abitazione.

Sembrerebbe una visita effettuata su chiamata dei vicini di casa. Musica ad alto volume con amici, anche se di fatto, all’arrivo dei militari non vi era alcun disturbo alla quiete pubblica rilevato.

Però, a casa Corona erano presenti 5 persone, due ragazzi e tre ragazze. L’ex marito di Nina Moric attualmente si trova agli arresti domiciliari e dunque, salvo specifiche decisioni del giudice, non potrebbe ospitare persone in casa. La questione sarà presa in considerazione dal Tribunale che, per le proprie valutazioni, farà affidamento sul rapporto degli agenti che hanno fatto visita a Fabrizio.

Fabrizio Corona, probabili noie giudiziarie : la visita dei carabinieri

Già ad aprile l’ex re dei paparazzi era stato diffidato per una vicenda simile. Era in vigore il lockdown quando ricevette la visita del suo personal trainer: in quel caso l’allenatore era stato multato per la violazione delle regole sulla quarantena; Corona era invece stato ripreso dal Tribunale di sorveglianza per il rispetto delle prescrizioni sulla detenzione domiciliare. Si attendono ora le valutazioni del giudice. Ricordiamo che l’imprenditore lo scorso giugno ha avuto una buona notizia relativa al suo percorso giudiziario: il Tribunale di Milano ha annullato l’allungamento della pena da scontare in carcere di altri 9 mesi. Era stata la Cassazione a ribaltare la sentenza del Tribunale, come annunciato dal legale dell’ex re dei Paparazzi che aveva presentato ricorso alla Suprema Corte.

Fabio Sanfilippo

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Busto-Valle Olona

Busto, Cinzia Colombo protesta contro l’ospedale unico

Oggi in centro a Busto Arsizio per raccontare il nostro NO all’ospedale unico, il nostro SÌ all’accesso universale alla salute, al potenziamento della sanità territoriale, dice Cinzia Colombo, presentando il motivo della sua protesta, con un video sul suo profilo facebook, https://www.facebook.com/1260279477398252/videos/575244223366928/ 

 comitato contro ospedale unico

Sull’onda dei presidi di fine 2016 davanti ai nostri ospedali contro l’ospedale unico è nata l’esigenza di fondare un comitato x il diritto alla salute, afferma Il Comitato per la salute del varesotto

«250 posti letto in meno, tempi d’attesa più lunghi e meno possibilità per curarci» sottolinea Cinzia Colombo, ex assessore a Gallarate, tra i volti più noti del Comitato. «La gente se ne sta accorgendo: veniamo continuamente contattati da medici ospedalieri, medici di base e pazienti, contrari a questo progetto e inascoltati».ospedale unico Cinzia Colombo 2Dichhirazione rilasciata a Malpensa24, in cui si danno i numeri della futura struttura che viene sponsorizzata a livello regionale, nonostante le tante lacune sanitarie che sono sorte dopo il coronavirus.

 

 

Colombo parla in un altro cartello di 500 milioni che possono essere usati per la medicina territoriale e per “personale che serve a curarci”.

 

E’ naturalmebte differente la posizione del  DG Porfido che ha smentito in precedenzza, questi tagli di posti letto.

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Verbania

Verbania. Riqualificazione dell’area produttiva dismessa “ex Acetati”

Riqualificazione dell’area produttiva dismessa “ex Acetati”: la Giunta Comunale di Verbania ha approvato un atto di indirizzo per la predisposizione del Piano Particolareggiato 

La Giunta Comunale di Verbania ha approvato, venerdì scorso, un atto di indirizzo per iniziare un percorso verso la predisposizione di un Piano Particolareggiato per la riqualificazione dell’area produttiva dismessa “ex Acetati”.
L’area occupata dalla società Acetati, presso lo storico compendio produttivo realizzato a Pallanza lungo viale Azari sorto nel 1929, ha un’estensione di ben 150 mila mq. Acetati ha cessato l’attività produttiva nel dicembre 2010 e avviato le attività di smantellamento degli impianti; successivamente il Tribunale di Alessandria, a metà 2019, ha dichiarato il fallimento della società Acetati Immobiliare S.p.a. confermata dalla Corte di Appello di Torino. Un’area strategica che occupa una porzione rilevante del settore urbano del quartiere di S.Anna e che risulta baricentrica rispetto agli abitati di Pallanza e Intra.
Ricordiamo che l’Amministrazione Comunale ha aderito a EUROPAN 15, programma europeo di progettazione, che ha visto la presentazione di numerosi progetti legati a una idea di rilancio dell’area, con due progetti ritenuti vincitori che saranno presentati in workshop dopo l’estate.
Ricordiamo che l’attuale Piano Regolatore prevede che il riuso dell’area sia subordinato alla preventiva formazione di un Piano Particolareggiato che preveda, in linea generale, destinazioni residenziali, terziarie, pubbliche, artigianali e industriali, con esclusione delle attività di tipo insalubre.
Per questo la Giunta comunale ha deciso di avviare il percorso verso la predisposizione del Piano Particolareggiato, per disciplinare unicamente il compendio immobiliare riferito all’ex proprietà Acetati Immobiliare S.p.a. Un Piano Particolareggiato che preveda le seguenti destinazioni d’uso ammissibili:
– servizi pubblici e/o di interesse pubblico, con particolare riferimento alle funzioni scolastiche;
– aree a verde pubblico, con particolare riferimento alle attuali aree verdi lungo via Olanda e viale Azari;
– attività terziarie e direzionali (art.15 comma 1 lettera c) delle N.A. del P.R.G.), attività produttive e artigianali non nocive e moleste a basso consumo di suolo;
– attività legate al tempo libero sport e svago con una puntuale progettazione dei percorsi ciclo pedonali longitudinali e trasversali che consentano collegamenti tra corso Europa e via Olanda e tra l’area di Madonna di Campagna e via Belgio ed un percorso viabile di servizio di collegamento tra Madonna di Campagna e via Olanda;
– un’area di rispetto e valorizzazione della Chiesa di madonna di Campagna.

L’obiettivo principale – afferma il sindaco di Verbania Silvia Marchionini – è di aprire un ampio confronto con le forze politiche, sociali ed economiche e con la città, per confrontarsi sui contenuti del piano per evitare che, dopo il fallimento, l’area rimanga bloccata per decenni, prevedendo l’avvio di momenti partecipativi/consultivi. Una scelta in linea con quanto contenuto nel Piano Regolatore e che ha, anche, come obiettivi il completamento della bonifica (un percorso ancora più lungo dopo il fallimento) e il recupero dell’area anche in chiave pubblica (e su questo si è dato mandato all’ufficio legale di studiare le possibili pretese, partendo da riscontri in atti del 1929 legati alla proprietà pubblica). C’è la necessità di coinvolgere sia il Governo (ed per questo che abbiamo iniziato a confrontarci con l’on. Borghi) sia la Regione Piemonte e i suoi rappresentanti, auspicando e ricercando il sostegno del Presidente Cirio: il tutto per coordinare e definire un’idea di intervento pubblico su quest’area attraverso l’odg del 31 ottobre”.

Un’idea, quella dell’Amministrazione Comunale – afferma l’onorevole Enrico Borghi – che trova il mio sostegno e mi adopererò per mettere in relazione il Governo centrale e la Regione, per provare a ridisegnare insieme un’area strategica per lo sviluppo di Verbania e non solo”.

Cercheremo di convincere il Governo a metterci a disposizione le vaste competenze di Invitalia – conclude l’assessore all’urbanistica Giovanni B. Margaroli – l’Agenzia nazionale di proprietà del Ministero dello Sviluppo Economico, uno strumento necessario per avere un supporto strategico per lo sviluppo e l’occupazione, visto che si occupa della rigenerazione e del rilancio delle aree di crisi. La strada non sarà breve ma, dopo il fallimento della società Acetati, c’è la necessità di mettere in campo un progetto condiviso che disegni il futuro della città ridando all’area un ruolo centrale sia dal punto di vista paesaggistico che funzionale”.

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Gallarate

Gallarate, 1 anno e 400 euro di multa per non aver pagato il casello autostradale

La società Autostrade monitora costantemente e si capisce il motivo, il passaggio delle auto ai suoi caselli.

Non e’ la prima volta che ci trovano personaggi disinvolti che cercano sempre di non pagare con vari stratagemmi, in questo caso di tratta di una viacard di una imprenditrice valdostana che parte lesa, si e’ vista addebitare passaggi per ben 4 mila euro, senza motivo.

La tessera della signora e’ finita in mano a un gallaratese che se ne approfittava ed e’ pure recidivo.

La denuncia della donna ha messo sull’allerta il personale dell’A8 che ha analizzato  i dati del passaggio, si parla di quasi 200 passaggi ha portato alla condanna dell’uomo a 1 anno e 400 euro di multa per aver «omettesso il pagamento».

 

 

 

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Saronno

Saronno, in piazza la Destra non c’era

 Nel tardo pomeriggio di ieri in Piazza Libertà si sono radunate alcune decine di persone per la manifestazione “Restiamo liberi – cento piazze d’Italia”  contro il DDL Zan e per la libertà di pensiero e di espressione. Fra gli organizzatori, gli amici Lucio Bergamaschi e Dario Ceriani.

Nei giorni precedenti l’iniziativa aveva dato esca alla polemica contro chi, a dire delle Associazioni dei gay, rappresentava posizioni omofobe. Fra costoro era stato annoverato anche il sottoscritto, ma non ritengo sia il caso di dare prosecuzione alla diatriba. Quanto, in particolare, alla richiesta della mia “testa” (sic), siamo a fine mandato per me come per gli altri consiglieri saronnesi: basterà aspettare poche settimane e la cosa verrà da sé.

A parte ciò, mi preme evidenziare senza sorpresa ma con quieta costernazione che in Piazza Libertà la Destra saronnese ieri pomeriggio non c’era. E qui è doveroso fare nomi e cognomi: non mi riferisco a Forza Italia, al cui interno su certi argomenti c’è sempre stato un caleidoscopio di posizioni, e che comunque vedeva un suo importante esponente, il citato Bergamaschi,  in campo da protagonista. Mi riferisco piuttosto alla Lega e ai Fratelli, che sul tema della manifestazione dovrebbero avere, a considerare lo sventolare dei rosari e il rimbombo dei “sono una donna, sono cristiana …” nelle piazze, una posizione più ferma e compatta.

Eppure, o erano mimetizzati dietro le mascherine, o di fronte alla Prepositurale dei loro non c’era nessuno.

Come non capire che l’argomento del raduno era un argomento “nostro”? Che il DDL, se malauguratamente trasformato in legge, sarà un ulteriore passo avanti verso un regime di  tipo orwelliano, un regime dove non ci sarà bisogno della censura, perché la pressione dei media da una parte, delle leggi dall’altra, promuoverà l’auto-censura, l’auto-soppressione del pensiero indipendente?

Riflettano, gli esponenti di questi partiti, sul fatto che per arrivare a queste semplici verità non c’è bisogno di andare a Messa la domenica o di aver studiato dai preti: basta l’esercizio della ragione naturale per arrivarci agevolmente, purché lo si voglia.

Ma forse La bella giornata di luglio era motivo sufficiente per essere altrove, sul pelago dorato o sui picchi nevosi..

O forse ieri in piazza la Destra non c’era, semplicemente, perché a Saronno una Destra di ideali e di valori non c’è.

Alfonso Indelicato

Consigliere comunale indipendente eletto a Saronno

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CULTURA

Vellutata di piselli con caprino alle erbe

 

Tempo di preparazione: 30 minuti

Quantità: per due persone

Difficoltà: Facilissima

Ingredienti per due porzioni

250 g di piselli surgelati

200 g di caprino fresco

un rametto di rosmarino, due foglie di salvia, 6 foglie di basilico

sale, pepe, olio, scorza di limone

taralli

Procedimento:

  1. Cuocete i piselli in acqua bollente per 10 minuti. Nel frattempo tritate le erbette e amalgamatele al caprino (potete farlo con un frullatore o a mano).
  2. Quando i piselli sono cotti frullateli con un mixer ad immersione con poca acqua, aggiustate di sale.
  3. Impiattate mettendo la vellutata di piselli, le quenelle di caprino, alcuni taralli e una grattata di scorza di limone.

Un filo d’olio e Buon Appetito!

Questa ricetta è davvero molto semplice, ma sprigiona molti sapori e profumi. Scegliete le piante aromatiche che più vi piacciono e provatela anche con la ricotta vaccina, di pecora o di bufala! Potete aggiungere un soffritto di cipolle alla vellutata per renderla più saporita, io vi ho proposto una versione molto light!

Chi sono:

Erica, una genovese che vive a Milano.

Pasticcera professionista, titolare della mia attività La Biscottiera.

Amo cucinare piatti semplici, gustosi e bilanciati.

Nelle mie ricette troverete spesso spezie e piante aromatiche, perchè non ne faccio mai a meno. Ed inoltre aiutano a ridurre notevolmente la quantità di sale!

Per altre ricette e consigli mi trovate su Facebook: Erica Ciuffo

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Cronaca

Si gettano nel mare per salvare un bambino: muoiono annegate 11 persone in Egitto

Si gettano nel mare per salvare un bambino: muoiono annegate 11 persone in Egitto. La tragedia nel mare di in una spiaggia ad Alessandria chiusa per il Coronavirus. Le persone in spiaggia in barba al lockdown, sono annegate tentando di salvare il bambino in acqua

 

Undici persone sono morte annegate nel mare di una spiaggia di Alessandria in Egitto. La tragedia è avvenuta venerdì. I loro corpi sono stati recuperati dopo ore di ricerche. Secondo le ricostruzioni, i bagnanti sono scesi venerdì sulle spiagge egiziane malgrado il coronavirus, sfidando un ordine statale, quando alla vista di un bambino che minacciava di affogare nel mare, diverse persone sono saltate in acqua per salvarlo. Undici sarebbero annegati nel tentativo di salvarlo. A riferirlo il quotidiano egiziano Al-Ahram sabato. Le spiagge di Alessandria sono attualmente chiuse per prevenire la diffusione del coronavirus. Secondo i resoconti dei media locali, attualmente non ci sono bagnini. Molti residenti attualmente non hanno rispettato le norme a causa delle alte temperature e hanno continuato a scendere sulle spiagge. La spiaggia nel quartiere Al Ajami di Alessandria, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è nota per le sue forti correnti. Negli ultimi anni, le autorità hanno ripetutamente bloccato la sezione di mare per un breve periodo a causa dell’annegamento delle persone.

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Consumatori

Allergene non dichiarato: Migros richiama il prodotto Tondelli di riso integrale

Allergene non dichiarato: Migros richiama il prodotto Tondelli di riso integrale. Allerta anche per frontalieri italiani.

 

“Il prodotto non è idoneo al consumo da parte di persone allergiche al latte”. Con questa motivazione Migros ha richiamato il seguente articolo:

Nome: Tondelli di riso integrale           

Numero d’articolo: 1042.197

Data minima di conservabilità (= «da consumare preferibilmente entro il»): Tutti

Il prodotto interessato era in vendita nelle filiali Migros di tutta la Svizzera e su LeShop ed è già stato rimosso dagli scaffali. In occasione di un controllo, nell’articolo «Tondelli di riso integrale», evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è stata riscontrata la presenza di latte. I clienti affetti da allergia al latte e/o intolleranza al lattosio sono pregati di non consumare questo prodotto. L’allerta, è rivolta anche ai numerosi frontalieri italiani.

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In evidenza

Bufera sul varesotto, colpiti Busto,fagnano,Somma e Gallarate

 Le segnalazioni sul maltempo sono tante e da tanti comuni, tra cui Gallarate, Somma, Fagnano e Busto solo per citarne alcuni. I  Vigili del Fuoco sono più che impegnati a casua delle tantissime richieste d’intervento.

 

tegole busto 3

tetto di Busto Arsizio

tegole olgiate 3

tetto di Ogliate Olona

Si ringrazia Gialuca Penza per le foto gentilmente fornite in esclusiva a Varese Press

 

allevamento capre 800x600