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Milano

Coronavirus pericoloso ed ad Assago si va al parco in gruppo

Coronavirus. “Amici di Assago, state a casa!” 
L’appello del profilo Facebook “Bar  Assago”
Noi del profilo Facebook “Bar Assago” siamo stati informati della presenza di persone nel Parco Agricolo e per le vie della città, le quali  si sono incontrate, facendo gruppo, specialmente giovani, come se fosse una domenica normale, invece dobbiamo necessariamente  rimanere in casa, per arginare il diffondersi della  pandemia che sta colpendo il nostro Paese ed il mondo intero. 
Il Governo ha ratificato il decreto “Io resto a casa” per contenere la diffusione del Coronavirus ed ha imposto alcune regole, tra cui il divieto di creare gruppi di persone. 
Si può uscire solo per fare sport (da soli), per andare a lavorare, per fare la spesa e per casi eccezionali. Non certo per aggregarsi e stare in compagnia come se nulla fosse. Tale comportamento denota irresponsabilità, scarso rispetto delle leggi e di chi ora, negli ospedali, sta lottando per sopravvivere. 
Peraltro, si mette a rischio la propria vita e la vita di coloro che stanno a noi vicino. 
Per tale ragione, riteniamo sbagliato il comportamento tenuto oggi da alcuni nostri concittadini e li invitiamo  nell’interesse della comunità e per il loro personale interesse a rimanere a casa seguendo rigorosamente i divieti  ratificati dal decreto emanato dal Governo. 
Gli amici del gruppo Facebook “Bar Assago”
 

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Milano

Milano: Via Crucis per la zona Pastorale III Lecco

Milano 18 Marzo 2020

Venrdì 20 Marzo 2020, alle ore 21.00 nella Cappella feriale del Duomo, l’Arcivescovo Mons.Mario Delpini preseiederà il rito della Via Crucis per la zona Pastorale III di Lecco. Questo rito in base alle norme del DPCM dello scorso 10 Marzo 2020 verraà svolto a “porte chiuse”. Alessio Luisetto

Via Crucis con l’Arcivescovo in diretta tv, radio e web

Il rito per la Zona pastorale III (Lecco) nella cappella feriale del Duomo senza fedeli. Sarà possibile seguirlo dalle 21 su Chiesa Tv, Radio Marconi, Radio Mater e www.chiesadimilano.it

Venerdì 20 marzo l’Arcivescovo, monsignor Mario Delpini, presiede la Via Crucis quaresimale per la Zona pastorale III (Lecco) nella Cappella feriale del Duomo di Milano senza la presenza di fedeli, in ottemperanza alle disposizioni delle autorità per l’emergenza Coronavirus.

Sarà possibile seguirla dalle 21 su Chiesa Tv (canale 195 del digitale terrestre), Radio Marconi, Radio Materwww.chiesadimilano.it

 

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Coronavirus, Meno corse ATM ma aumentano i contagi

Ammassare le persone non va bene, si sa dal primo giorno, e’ vietato.

Eppure succede coi treni di Trenord e le corse tagliate ed ora stesso provvedimento di ATM.

Si strumentalizza la crisi per tagliare i costi e questo a discapito della sicurezza dei viaggiatori, che sarranno pure diminuiti ma comunque saranno costretti a stare vicini.

Accogliamo la considerazione di De Corato ed esprimiamo la nostra amarezza come CASADEGLITALIANI, afferma il Presidente Giuseppe Criseo

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Melegnano: Via Crucis dell’Arcivescovo per la Zona Pastorale VI

Melegnano 13 ,Marzo 2020

Via Crucis con l’Arcivescovo in diretta tv, radio e web

Il rito per la Zona pastorale VI (Melegnano) nella cappella feriale del Duomo senza fedeli. Sarà possibile seguirlo dalle 21 su Chiesa Tv, Radio Marconi, Radio Mater e www.chiesadimilano.it

Venerdì 13 marzo l’Arcivescovo, monsignor Mario Delpini, presiede la Via Crucis quaresimale per la Zona pastorale VI (Melegnano) nella Cappella feriale del Duomo di Milano senza la presenza di fedeli, in ottemperanza alle disposizioni delle autorità per l’emergenza Coronavirus.
Sarà possibile seguirla dalle 21 su Chiesa Tv (canale 195 del digitale terrestre), Radio Marconi, Radio Materwww.chiesadimilano.it

https://www.chiesadimilano.it/wp-content/uploads/2020/03/Via-Crucis-Zona-VI.pdf

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Milano: Via Crucis per la zona Pastorale V

12 Marzo 2020

Milano, Martedì 10 Marzo 2020, si è svolta nella Cappella Feriale del Duomo, la Via Crucis per la Zona pastorale V.

Il rito della Via Crucis presieduta dall’Arcivescovo Sua Eccellenza Mons. Mario Delpini, non ha potuto essere aperto ai fedeli come prevedono le Ordinanze del Governo in merito a COVID-19.

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Proponiamo il video trasmesso ieri sera sul canale195 del digitale terrestre (ChiesaTv). Alessio Luisetto

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Milano: parrocchia San Pio V dI Calvairate

Milano 10 Marzo 2020

La Parrocchia di San Pio V e Santa Maria di Calvairate (MI), con il parroco e Prevosto don Franco Gallivanone, propongono alcune iniziative che si potranno segiurie via streaming sulla pagina Facebook della stessa Parrocchia:

https://www.facebook.com/sanpiovmi/

DIRETTE AUDIO/VIDEO

Carissimi, ecco alcuni appuntamenti di questa settimana che trasmetteremo in diretta streaming video e audio:
– venerdì 13, ore 21.00: VIA CRUCIS in diretta streaming video e audio dalla nostra chiesa. Ci si può collegare tramite sito parrocchiale (www.spiovmi.it/dirette) e Facebook
– domenica 15, ore 10.00: Santa Messa in diretta streaming video e audio dalla nostra chiesa Ci si può collegare tramite sito parrocchiale (www.spiovmi.it/messalive) e Facebook

Sperando di potervi fare compagnia in questi giorni.
Un caro saluto,
don Franco e la diaconia

Alessio Luisetto

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Lombardia Chiusa. Sudisti Italiani: Conte sospenda i pagamenti all’Agenzia delle Entrate”

Lombardia Chiusa. Sudisti Italiani: “Giuseppe Conte disponga la sospensione dei pagamenti all’Agenzia delle Entrate”

Abbiamo ricevuto la richiesta di un cittadino di San Giuliano Milanese, in provincia di Milano, il quale si è rivolto a noi per inoltrare al Presidente Consiglio Giuseppe Conte la richiesta di sospensione  dei pagamenti all’Agenzia delle Entrate per i residenti in Lombardia e nelle zone rosse.

Pertanto, noi Sudisti Italiani, chiediamo al Governo Italiano di sospendere immediatamente le attività di riscossione da parte dell’Agenzia delle Entrate nei confronti dei residenti nelle zone rosse ed anche nei confronti di tutti i cittadini italiani in questo difficile momento che coinvolge l’intero Paese. 

Si tratta, da parte dello Stato Italiano, di dimostrare, attraverso la sospensione delle richieste di pagamento, di essere amorevole e solidale verso i propri cittadini, i quali stanno affrontando con coraggio una sfida difficile contro il Coronavirus.
 
Si inoltra la lettera (vedi sotto)   
 

il Movimento Sudisti Italiani

www.sudistitaliani.it

 

 

La lettera di Giorgio, residente a San Giuliano Milanese

 

 

Gentile Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, 

 

Il decreto del Governo, che Lei presiede, ha imposto la chiusura della Regione Lombardia e non permette, quindi, l’ingresso nel territorio lombardo a chi proviene da fuori e blocca anche chi da esso vuole uscire. 

Questa disposizione, certamente corretta per quanto attiene la prevenzione della diffusione del coronavirus, a molti cittadini lombardi, soprattutto ai possessori di partita Iva e alle piccole e medie imprese, creerà un danno economico notevole, nonostante il Governo ha promesso di impegnarsi per individuare delle misure finanziarie per aiutare chi sarà danneggiato da tale decreto. 

A tale proposito, Le chiediamo, soprattutto noi cittadini lombardi che abbiamo rateizzato i nostri debiti con lo Stato (rottamazione ter o similari ), di ordinare  all’Agenzia delle Entrate, la sospensione del pagamento dei ratei. 

Se non possiamo lavorare o dobbiamo ridurre il nostro lavoro, chiediamo che lo Stato non ci penalizzi e non ci strozzi in questo terribile momento: non siamo responsabili di ciò che sta accadendo. 

Chiediamo, inoltre, ai Comuni delle zone rosse, di evitare, almeno in questa fase, di richiedere il pagamento di multe arretrate. 

Gentile Presidente, Le chiediamo, inoltre, di facilitare la vita dei cittadini lombardi, anche di quelli che, come me, sono definiti trasgressori e indebitati, cittadini meritevoli anch’essi di attenzione, perché questa volta, almeno questa volta, faremo davvero fatica a pagare. 

I soldi, magari, ci serviranno per mangiare e per curarci e non per coprire vecchi debiti. 

Li copriremo poi, sicuramente lo faremo, ma quando tutto tornerà a posto. 

Chiuda, La prego, anche gli sportelli delle sedi territoriali dell”Agenzia delle Entrate che, invece, sono aperti al pubblico e non osservano la limitazione imposta dal Governo. 

Imporre il pagamento delle rate e dei debiti, in questo momento, sarebbe una violenza contro il popolo, contro i cittadini, contro il diritto alla dignità: una violenza inaudita e senza precedenti. 

Ma se dovremo pagare per aiutare altri cittadini, allora pagheremo con piacere e, di corsa, correremo verso gli sportelli dell”Agenzia delle Entrate che sono aperti anche il sabato mattina. 

Solo la solidarietà verso altri cittadini in difficoltà è una giusta motivazione per riscuotere soldi a noi trasgressori: per il bene di tutti, noi poveri indebitati e marchiati, siamo disposti a pagare. 

Abbiamo anche noi un anima, oltre ad avere un portafoglio, oramai consumato e con pochi soldi, e, per aiutare altri cittadini in difficoltà, siamo pronti a toglierci il pane dalla bocca, anche dalla bocca dei nostri figli.  

 

 

redazione.varesepress@gmail.com” />

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Casadeglitaliani: Milano, gli infermieri non devono pagare il parcheggio

A Milano gli infermieri stanno facendo turni lunghissimi in ospedale a causa del Coronavirus, ma a differenza dei medici, gli infermieri non hanno diritto al parcheggio gratuitamente nelle strisce blu. Devono pagare. Vi sembra giusto che questi eroi paghino 2 euro all’ora quando fanno turni di almeno 10 ore, mettendo a repentaglio la propria salute, curando gli altri e spesso rinunciando a vedere la propria famiglia e i propri figli per giorni? Simone chiede un’ordinanza speciale per non far pagare il parcheggio agli infermieri in questi giorni di crisi. Sei d’accordo?

A differenza di medici e chirurghi, gli infermieri non hanno diritto di parcheggiare gratuitamente nelle strisce blu. O meglio un tempo questo diritto ce l’avevano, ma il Comune ha smesso tempo fa di rinnovare i permessi, perché ritiene debbano muoversi con i mezzi. In questi giorni in cui stanno gestendo l’emergenza Covid19, che li costringe spesso a fare doppi turni, in cui le loro stesse vite sono a rischio, il Comune li “premia” facendo loro multe a raffica, lo si legge su LiberoMilano di oggi.

Appoggiamo la petizione a tal riguardo

La questione incredibile come tante altre che accadono nel nostro Paese, dimostrano quanto sempre più spesso, la logica dell’economia e dei soldi tanto per essere chiari, sia il modello imperante anche e sopratutto a sinistra, visto che parliamo di una Amministrazione comunale a capo della quale, c’è Sala sindaco di Milano.

Lo saprà quanto sta succedendo e fa finta di nulla?

Non lo sa?

Noi glielo diciamo, mentre ci sono in ballo racolte di firma e porteste:

Coronavirus: parcheggi e AreaC gratuiti per gli infermieri di Milano, la richiesta è secca e semplice.

Giuseppe Criseo

Presidente

CASADEGLITALIANI

www.casadeglitaliani.it

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Milano

Milano: tempi brevi per assegnazione Aler

MILANO, ASSEGNAZIONI CASE ALER: BOLOGNINI: SU REGOLAMENTO REGIONE E COMUNE DA TEMPO AL LAVORO. SOLUZIONI IN TEMPI BREVI

 “Anche in passato le attivita’
propedeutiche alle assegnazioni risultavano particolarmente
gravose e non consentivano assegnazioni immediate. Le
convocazioni per le istruttorie delle domande comportavano tempi
lunghi, di almeno 1 mese. Stiamo lavorando da tempo per
velocizzare i tempi e trovare una soluzione con il Comune. Le
dichiarazioni polemiche espresse oggi da Rabaiotti mi
sorprendono e paiono sollevate ad arte”.

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Milano

Milano. Il lavoro in epoca del coronavirus

Raffaella Greco intervista il Dott. Luca Brusamolino Smartworking Coach, docente del master Labor Law and HRM all’universita LUM, e fondatore di Smart Working Day

BUONGIORNO  L’ULTIMO DECRETO FIRMATO IERI SERA DAL GOVERNO PER FAR FRONTE ALLE CONSEGUENZE DEL CORONA VIRUS DEDICA UN PARAGRAFO AL TEMA DELLO SMART WORKING – LEI CHE È ESPERTO DI CHANGE MANAGEMENT E SMART WORKING E VIVE QUESTE TEMATICHE DA TEMPO IN AZIENDA. SA DIRMI A CHE PUNTO SIAMO IN ITALIA?
Dal punto di vista normativo siamo molto avanti, sta infatti per compiere 3 anni la normativa sul lavoro agile, che sancisce la possibilità per lo smartworker di prestare la propria attività senza vincoli di luogo e orario previo accordo individuale tra le parti. Il governo ha inoltre risposto in maniera tempestiva all’emergenza coronavirus consentendo con un decreto, l’attivazione dello smart working anche in assenza dell’accordo individuale prima per le aree considerate a maggior rischio e dal 2 Marzo estendendo questa possibilità a tutto il territorio nazionale. Dal punto di vista organizzativo invece i dati non sono così confortanti, se è vero che il lavoro agile è un fenomeno in continua crescita, il numero degli smartworker “censiti” dall’osservatorio del Politecnico di milano sono 570mila, un numero limitato se paragonato agli occupati italiani.
 
 CHE DIFFERENZA C’È  TRA TELELAVORO E SMARTWORKING? 
La domanda è molto utile perché c’è tanta confusione su questo aspetto. I media spesso associano lo smart working al lavoro da casa che è invece un cambiamento molto più ampio che investe tutta l’organizzazione. In poche parole il telelavoro è un istituto giuridico che nasce a ridosso degli anni 2000 a seguito di una direttiva europea e prevede lo svolgimento della prestazione lavorativa a distanza rispetto alla sede centrale. Il datore di lavoro ha l’obbligo di fornire tutte le dotazioni necessarie (postazione di lavoro e tecnologia) e di garantire, anche attraverso ispezioni, la salute e sicurezza del lavoratore presso il suo domicilio. Lo smartworking è invece una nuova filosofia manageriale fondata sulla restituzione alle persone di flessibilità e autonomia nella scelta degli spazi, degli orari e degli strumenti da utilizzare a fronte di una maggiore responsabilizzazione sui risultati; un vero e proprio nuovo modo di lavorare che fonda le sue basi su 3 pilastri : Tecnologia, Spazi di lavoro, e organizzazione. 
 
QUALI SONO LE CARATTERISTICHE AFFINCHE’ UN’AZIENDA POSSA ATTIVARE LO SMARTWORKING ?
 Tutte le aziende a livelli diversi possono attivare lo smartworking, naturalmente l’abilitatore numero 1 è la tecnologia. Le dotazioni di base sono un laptop, una connessione e dei software di collaboration che permettano di accedere digitalmente ai documenti e di gestire task, progetti e comunicazioni da remoto. Anche gli spazi di lavoro vengono ripensati sul modello activity based working cioè con ambienti diversificati nei quali le persone si possono muovere all’interno dell’ufficio a seconda dell’attività da svolgere. Inoltre, la possibilità di lavorare ovunque, amplia l’accezione di ambiente di lavoro che sempre più racchiude luoghi anche esterni all’azienda come i coworking che stanno riscuotendo sempre più successo.
 
RAPPORTO COSTI BENEFICI?
Con lo smartworking si hanno benefici a somma positiva per tutti : Aziende, lavoratori e comunità/società. Nel caso specifico dell’epidemia del corona virus stiamo vedendo come lo smartworking abbia garantito la business continuity per tantissime aziende e allo stesso tempo limitato il rischio epidemiologico.
Benefici per le aziende: 
Aumento produttività – Riduzione tasso assenteismo e turnover –  Riduzione costi di gestione degli spazi fisici (facility, locazione, rimodulazione degli spazi) – Riduzione costi di gestione del personale (buoni pasto, straordinari, trasferte, pendolarismo)
Benefici per i lavoratori:
Maggiore autonomia nella gestione delle proprie attività lavorative (orari, luoghi) –  Maggiore soddisfazione e miglioramento della qualità della vita in termini di work-life balance – Risparmio tempi e costi dovuti agli spostamenti –  Minore stress legato al lavoro
Benefici per l’ambiente e la comunità:
Riduzione delle emissioni di CO2 di traffico e inquinamento –  Rivitalizzazione quartieri periferici non più solo “dormitorio” 
 
PENSA CHE QUESTA EMERGENZA POSSA ESSERE UNA SORTA DI GRANDE PROVA GENERALE E CHI LO HA ATTUATO NON TORNERA’ PIU’ INDIETRO?
Il coronavirus già dell’esperienza cinese è stato definito il più grande esperimento al mondo di remote working. Ora le aziende non hanno più scuse nemmeno in Italia, un paese culturalmente avverso al cambiamento e in cui controllo, gerarchia e presenzialismo sono più diffusi che in altri paesi. Speriamo quindi che alla fine di questa brutta storia, i cui danni economici saranno sicuramente ingenti, le aziende abbiano imparato a lavorare in un modo nuovo, più flessibile, più efficiente, più SMART
Maggiori info su: 

https://blog.osservatori.net/it_it/smart-worker-in-italia