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Busto Arsizio, morto anziano di 86 anni in ospedale

Busto Arsizio, morto anziano di 86 anni in ospedale

Era residente nel quartiere di Sant’Edoardo, ma era debilitato per altre patologie.

Risultava tra i positivi al coronavirus, ma non si muore di quello in Italia dove possiamo avere notizie affidabili a differenza di paesi poco democratici e si capisce a chi mi riferisco.

La morte di una persona addolora tutti, non solo parenti e amici, sia chiaro.

Se però nei titoli dei giornali parliamo di coronavirus come se fosse la causa di morte dell’interessato si va a creare una psicosi insensata e dannosa.

A età avanzata come nel caso del signore citato, se ci sono come spesso come accade varie patologie e non una unica, è inutile e fuorviante per tutti, mettere nel titolo coronavirus come se fosse quella la causa della morte.

Una persona debilitata e con varie malattie precedenti può morire di polmonite, infarto o tumore e la cossidetta ” goccia che fa traboccare il vaso” è l’ultimo virus, coronavirus o altro, non vuol dire che si muoia di coronavirus.

La nostra responsabilità nel comunicare è importante, è inutile terrorizzare le persone che poi assumono comportamenti eccessivamente prudenti, finendo col rovinare i loro rapporti umani oltre che economici.

Non dobbiamo chiuderci a riccio per paura degli altri, ascoltando solo e soltanto notizie drammatiche che ci sono tutti i giorni: incidenti, droga, alcool ed altro.

La vita è fatta di gioie e dolori, oggi c’è un problema ma domani si troverà una soluzione dal coronavirus, mentre si continuerà a morire di malattie rare, infarto, diabete se non curato e tumori di vario genere.

Di queste malattie serie e mortali non si parla e gli investimenti sono mirati ad una delle tante emergenze che ci stanno danneggiando sotto tutti i punti di vista, è bene e opportuno riflettere prima di farsi prendere dalla psicosi.

Chi è ammalato non deve essere ghettizzato, sopratutto i positivi al tampone che poi  nella stragrande maggioranza dei casi guariscono da soli, mentre gli ammalati di tumore muoiono a tutte le età.

 

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Busto, riapre la biblioteca

RIAPERTURA DELLA BIBLIOTECA NEL RISPETTO DELLE REGOLE DI CONTENIMENTO DEL CONTAGIO

La biblioteca riaprirà da lunedì 9 marzo dalle ore 9.30 alle ore 14.30, esclusivamente per il ritiro di libri prenotati e restituzioni.

Non sarà possibile accedere agli scaffali né richiedere libri al momento: le prenotazioni vanno effettuate da casa con le seguenti modalità:

L’accesso ai locali della biblioteca sarà contingentato e consentito a una persona per volta  per il ritiro delle prenotazioni e la restituzione dei libri (da collocarsi in apposite casse posizionate all’ingresso).

Sarà aperto l’ingresso di sala Monaco (non tutta la sala).

E’ garantito il servizio di informazioni telefoniche al n. 0331 390381.

“Posto che siamo in attesa di conoscere le ultime decisioni rispetto all’adozione di misure ulteriormente restrittive, stiamo cercando di garantire il livello minimo consentito di servizi culturali – spiega la vicesindaco e assessore alla Cultura Manuela Maffioli -. Privarsi delle abitudini culturali è certamente faticoso, ma ricordo che la lettura di un libro, come anche l’ascolto di musica o la visione di un film, è una attività culturale assolutamente praticabile, anzi consigliabile, anche tra le mura domestiche e il patrimonio librario che la biblioteca può mettere a disposizione è in grado di soddisfazione qualunque esigenza”.

ORARI: da lunedì a sabato, dalle ore 9.30 alle 14.30.

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Busto, altro arresto per droga

La volante che, in via Deledda, ha notato un’autovettura in transito con alla guida un individuo – si tratta di un italiano di 42 anni con qualche precedente – noto negli ambienti del consumo di droga come uno spacciatore di sostanze stupefacenti “leggere”.

L’uomo è stato fermato e dopo un controllo a casa sua nel comodino della stanza da letto, è stato trovato il “panetto” di 125 grammi di marijuana ben avvolto in uno strato di nastro adesivo. Visto il quantitativo non modico di “erba”, il quarantaduenne è stato denunciato per detenzione ai fini dello spaccio. 

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Busto Arsizio: incidente alle prime ore di questa mattina

Busto Arsizio, 3 Marzo 2020, incidente all’incroncio tra le vie Bellini e Isonzo, lo scontro tra le due auto è avvenuto circa alle 6.00 di questa mattina, ferito leggermente un uomo di 65 anni.

Questa mattina intorno alle 6.15, a Busto Arsizio, è avvenuto uno scontro tra due auto, l’incidente è avvenuto in via Bellini all’incrocio con via Isonzo.

Intervenuti sul luogo dell’incidente i Vigili del Fuoco di Busto Arsizio e i Carabinieri. Un uomo di 64 anni è rimasto leggermente ferito, nello scontro tra le due auto, ed è stato trasportato nello stesso ospedale di Busto Arsizio. A.L.

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No a chiusura ACCAM. Cenci (M5S Lombardia): “Centrodestra incomprensibile

No a chiusura ACCAM. Cenci (M5S Lombardia): “Centrodestra incomprensibile, schiaffo a cittadini e fridays for future”.

Il Consiglio regionale della Lombardia ha bocciato la mozione di Roberto Cenci che chiedeva la chiusura dell’inceneritore ACCAM.

L’Assessore regionale all’Ambiente Raffaele Cattaneo ha sottolineato che l’incendio all’inceneritore, il 20 gennaio scorso, ha riguardato una turbina e non i rifiuti e che “l’evento è stato critico ma circoscritto”. Il forno è stato, ed è, spento.

Cenci dichiara: “È uno schiaffo alle politiche ambientali, al movimento fridays for future e ai cittadini. L’inceneritore ha quarantotto anni e ormai è un pozzo senza fondo per le risorse, con un debito importante. I fondi ormai vanno solo a rattoppare una situazione ampiamente compromessa.

Gli incidenti si susseguono, è ora di liberarsi del forno, altro che rilancio.

Non sta in piedi la difesa d’ufficio dell’inceneritore del Assessore Cattaneo che sostiene che deve essere riattivato fino al 2027 per rientrare dei debiti per poi procedere con eventuali bonifiche.

Nel 2027 avremo ancor meno rifiuti solidi urbani da bruciare rispetto ad oggi solo grazie alla sensibilità dei cittadini, e non a quella dei politici di centrodestra. In Lombardia abbiamo ben 13 inceneritori, un potenziale d’incenerimento ben oltre le nostre possibilità presenti e future.

Francamente è incomprensibile l’atteggiamento cocciuto del centrodestra  sugli inceneritori: forse pensano che i lombardi non meritino di tornare a respirare”.

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Busto Arsizio 9 ore di attesa in pronto soccorso per un 94 enne

Un uomo di 94 anni caduto Domenica 26 Gennaio scorso, ha riportato una ferita alla testa, pensando che la botta rimediata alla testa avesse procurato conseguenze ben più gravi, è stato immediatamente portato al pronto soccorso di Busto Arsizio. Arrivato al pronto soccorso alle 15 circa, intontito e circondato dall’oppressione dei familiari sul fatto che l’uomo potesse aver avuto un ictus, l’uomo è uscito dal pronto soccorso dopo 9 ore di attesa. L’uomo che ha dovuto ricorrere alle cure dei medici del pronto soccorso è il padre di Alberto Riva, architetto noto nella città di Busto Arsizio.

La storia di domenica 26 gennaio, seppur finita fortunatamente bene lascia una serie di amarezze. Non si può ricevere le prime cure dopo 2 ore e mezza e poi essere dimesso dal pronto soccorso a mezzanotte, in breve dopo 9 ore, dal suo arrivo al pronto soccorso. Un pronto soccorso che da una parte lavora bene, con personale sanitario eccellente e pronti a raccogliere tutte le richieste con poco personale medico infermieristico. Mentre in altri casi si nota una folla in sala di attesa preoccupata, sperando che qualcuno riuscisse a dare ascolto e così poterle indirizzarle verso la soluzione dei loro problemi. Al pronto soccorso si recano in troppi, anche per casi che tranquillamente possono essere curati dai medici di base. Non si può scuotere la testa e lasciare che la gente aspetti per ore in pronto soccorso. E aggiungo , la stessa situazione vale a dirsi per il pronto soccorso di Gallarate.

Redazione

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Busto, incidente sul Sempione

Nota ufficiale

Oggi, giovedì 30 gennaio, alle ore 09:00 i vigili del fuoco del distaccamento di Busto/Gallarate, sono intervenuti nel comune di Busto Arsizio (Va), in Corso Sempione per incidente stradale. Per cause ancora in fase di accertamento due autovetture si sono scontrate frontalmente. I vigili del fuoco intervenuti con un’autopompa e un fuoristrada attrezzato per incidenti stradali, hanno messo in sicurezza gli automezzi. Mediante l’uso di cesoia\divaricatore hanno estratto dalle lamiere un conducente e collaborato con il personale sanitario per soccorrere i feriti.

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Busto Arsizio, Teatro Manzoni, “A che servono gli uomini?”, Nancy Brilli, Lina Wertmüller vi aspettano

Nancy Brilli sarà sul palco del Manzoni mercoldì 5 febbraio con lo spettacolo dal titolo “A che servono gli uomini?” per la regia di Lina Wertmüller

Autrice di questa commedia musicale è Iaia Fiastri, storica collaboratrice della premiata ditta “Garinei e Giovannini” con la quale ha firmato altri successi come Aggiungi un posto a tavola, Alleluja brava gente e Taxi a due piazze.

Nel 1988, anno della prima messa in scena, la protagonista era interpretata da Ombretta Colli e il marito, Giorgio Gaber , scrisse per lo spettacolo una colonna sonora ricca di ritmi e originalità, brani belli e semplici che arrivano subito all’orecchio e che rimangono nella testa degli spettatori.

Il nuovo allestimento vede Nancy Brilli nella parte principale: Teodolinda (Teo per gli amici) è una donna in carriera stufa del genere maschile, che seppur soddisfatta della vita da single rimpiange di non aver avuto un figlio.

Finchè un giorno scopre che il suo vicino di casa lavora presso un istituto di ricerche genetiche dove si pratica l’inseminazione artificiale.

Con il pretesto di una visita all’istituto, Teo ruberà la provetta numero 119, riuscendo a diventare madre senza i fastidi di un rapporto con l’altro sesso.

Spinta però dalla curiosità, cercherà in tutti i modi di conoscere l’identità del donatore, e con uno stratagemma riuscirà a scoprirlo.

L’uomo è Osvaldo, quarantenne che vive ancora con la madre, dai modi rozzi e con una grande considerazione di sé.

La scoperta innescherà una serie di situazioni comiche e offrirà numerosi spunti di riflessione sul ruolo attuale della donna, sempre più emancipata ma in costante conflitto con i dogmi della società civile.

Adattamento della pièce scritta negli anni ‘80 da Iaia Fiastri, A che servono gli uomini? è una commedia più che mai attuale, che tocca un tema caro a molte donne sole: il desiderio di avere un figlio.

E lo fa con leggerezza ed ironia. Per Lina Wertmüller dirigere questa commedia è “come un ritorno a casa”, agli anni in cui muoveva i primi passi nel mondo dello spettacolo “sotto le ali leggere e musicali dello storico duo” Garinei & Giovannini

Racconta la regista: “Avevo 23 anni quando Jaja terminò questo testo, unico per il quale Giorgio Gaber abbia scritto le musiche, e mi ha continuato a chiedere, nel tempo, di portarlo in scena.

Lo faccio ora. Questa non è solo una commedia, è un atto d’amore”.

A CHE SERVONO GLI UOMINI? vi aspetta mercoledì 5 febbraio 2020 alle ore 21.00

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Nuova illuminazione a Busto Arsizio per aumentare la sicurezza

Le strade poco illuminate e scure sono una triste realtà che
l’Amministrazione di Busto Arsizio è speranzosa di risolvere nel giro di un
anno visto che il bando di gara, alla fine assegnato alla società A2A, dovrebbe
cominciare a concretizzare i primi interventi nel giro di due mesi.

Verranno sostituti circa 9000 lampioni con impianti più
moderni dotati di lampadine a Led (più luminose con un contestuale risparmio nei
consumi) a cui si aggiungeranno i collegamenti per la videosorveglianza, molti punti
di ricarica per le auto elettriche e un sistema di connessione Wi-Fi veloce ed
affidabile.

Il costo dell’intero progetto si aggira sui 23 milioni di
Euro, una cifra notevole che dovrebbe garantire un’illuminazione più efficiente,
strade più illuminate con la conseguenza positiva di aumentare la sicurezza sia
stradale che personale per i singoli cittadini.

Il Sindaco Antonelli auspica che i lavori inizino nei tempi previsti e che non ci siano intoppi causati dalle insidie che a volte si nascondono nei bandi pubblici. Un auspicio condivisibile da tutti coloro che vivono e lavorano in Città e che tengono alla convivenza civile oltre che all’aspetto estetico del luogo dove si trovano i propri affetti e i propri ricordi.

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Busto Arsizio, giovedì 30 gennaio tanti Falò della Giöbia in città

Giovedì 30 gennaio 2020 torna la secolare tradizione della Giöbia. Anche quest’anno saranno tanti i falò che illumineranno il cielo di Busto Arsizio con il rogo dei vari fantocci e che come da consuetudine ormai prendono le fattezze dei protagonisti sociali, politici e culturali dell’anno appena trascorso.

Nel rispetto dell’antico rito, l’Amministrazione Comunale, l’Ascom, il Distretto del Commercio, il Comitato Commercianti Centro Cittadino, in collaborazione con la Gastronomia Crespi, il Panificio Colombo e Vitaldent, inviteranno anche quest’anno i bustocchi a gustare un fumante piatto di risotto con la luganiga in piazza San Giovanni.

Il piatto sarà accompagnato da un bicchiere di vino rosso e dal dolce tipico del periodo invernale, le chiacchiere: l’appuntamento per la degustazione gratuita è fissato alle ore 19.30, subito dopo il falò delle Giöbie in programma nel parcheggio di via Einaudi alle ore 19.00.

“Festeggiamo la Giobia come prevede la tradizione, con l’esposizione dei fantocci la mattina in piazza e poi la sera con i falò e la abituale risottata in piazza san Giovanni – ha osservato la vicesindaco e assessore a Identità e Commercio Manuela Maffioli. – Ricordo che quello con la Giobia è per la città di Busto un appuntamento imprescindibile, un appuntamento con se stessa, con la propria storia e con le proprie radici. La Giobia è il simbolo dell’identità di una comunità che in questo momento dell’anno si stringe attorno ad un falò perché, simbolicamente, si prepara a lasciare l’inverno e le sue rigidità. La catarsi simbolica che il fuoco evoca invita alla nuova stagione e quindi l’auspicio è che tutti quella sera ci si possa riunire e celebrare un rito propiziatorio per la salute e il benessere della città e della nostra comunità”.

“Per quanto riguarda la parte più propriamente organizzativa – ha continuato – quest’anno riusciamo a rendere anche un po’ più comodo il momento della degustazione del risotto con punti di appoggio e piccoli vassoi che contengono il piatto e il bicchiere. Il tutto realizzato in materiale biodegradabile.”

“La Giöbia si inserisce in un calendario di eventi che vede la città viva 365 giorni all’anno. Abbiamo appena smontato la pista di ghiaccio e già si ricomincia – ha aggiunto l’assessore ai Grandi Eventi Paola Magugliani -. Questa è una tradizione che i bustocchi non si lasciano mai scappare, quindi ci aspettiamo una piazza piena e per premiare la fedeltà dei cittadini che sono sempre stati presenti, quest’anno – ed è questa la vera novità – la degustazione del risotto sarà gratuita”.

“Sarà gratuita – ha concluso il sindaco Emanuele Antonelli – e stavamo pensando di mettere una cassetta per raccogliere le offerte libere dei cittadini che poi daremo in beneficenza per aiutare qualcuno che ha bisogno. Ho invitato il presidente della Regione Attilio Fontana e mi ha detto che dovrebbe esserci: una presenza importante nel momento clou delle nostre tradizioni”.

Ecco l’elenco delle Giobie che verranno bruciate giovedì 30 gennaio a cura delle associazioni del territorio:

  • Esposizione Piazza S. Maria e falò parcheggio via Einaudi ore 19.00 a cura di “Club Alpino Italiano”, “La Famiglia Bustocca”, “Classe 1947”, “Magistero dei Bruscitti da Busti Grandi, “Movimento Giovani Padani”, “Villa Chiara”, “Auser Insieme Onlus – Busto Arsizio, Comitato Commercianti Centro Cittadino e somministrazione temporanea di “Risotto con la luganega, chiacchiere e vin brulè”;
  • esposizione e falò via Sardegna angolo Via Cesare Battisti ore 20.00 a cura di “Dott. Giulio Pistoletti – Farmacia 3 ponti”;
  • esposizione e falò via Favana (fronte civico 2) nel parcheggio del cimitero ore 19.15 a cura di “Parrocchia Santa Maria Regina”;
  • esposizione e falò davanti alla Chiesa SS. Redentore ore 19.30 a cura di “Oratorio SS. Redentore”;
  • esposizione e falò davanti alla Chiesa di Beata Giuliana ore 19.00 a cura di “Parrocchia S. Luigi e Beata Giuliana”;
  • esposizione e falò parcheggio privato Pontificio Istituto Missioni Estere di Via Lega Lombarda, 20 ore 21.00 a cura di “P.I.M.E.”;
  • esposizione sede Club Boschessa di Via Ponzella, 15 e falò Via Ponzella fronte civico 40 ore 20.00 a cura di “Club Boschessa – Gruppo Sportivo Culturale e Ricreativo”;
  • esposizione e falò Parco Campone Borsano ore 20.00 a cura di “Club Borsanese Folclore e sport” e somministrazione temporanea di “Risotto con la luganega, chiacchiere e vin brulè”;
  • esposizione e falò Piazza della Chiesa Vecchia a Sacconago ore 20.00 a cura dell’Associazione Sacconago Commercianti, Artigiani & Co. e somministrazione temporanea di “Risotto con la luganega”;
  • esposizione e falò oratorio di Sacconago di Via Caduti, 4 ore 19.00 a cura di “Famiglia Sinaghina”;
  • esposizione e falò oratorio di Sant’Edoardo di Via Bergamo, 12 ore 21 a cura di “Parrocchia Sant’Edoardo”;
  • esposizione e falò oratorio di Santa Croce di Piazza Don Angelo Volontè ore 21 a cura di “Parrocchia Santa Croce”.