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Enna-Germania, catturato Bevilacqua G.Emilio

Un pericoloso espoennte della mafia. e’ stato catturato in Germania su disposizione della Procura di Enna, e collaborazione dei Ros. “Questa mattina i carabinieri del ROS e del Comando Provinciale di Enna, in Barrafranca (EN), Pietraperzia (EN), Catania, Palermo e Wolfsburg (Germania) hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. presso il locale Tribunale, su richiesta della Procura della Repubblica di Caltanissetta – Direzione Distrettuale Antimafia, a carico di 46 soggetti (tra i quali un minorenne, all’epoca dei fatti) affiliati o contigui alle famiglie mafiose di Barrafranca e Pietraperzia. Uno degli affiliati di spicco del sodalizio, BEVILACQUA Giuseppe Emilio, è stato localizzato e catturato in Germania grazie al supporto del BKA e della polizia tedesca, con il coordinamento operativo dell’Agenzia di Polizia europea EUROPOL. I reati contestati, a vario titolo, sono associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico e allo smercio di stupefacenti, estorsioni, corruzione aggravata dall’aver favorito l’associazione mafiosa, detenzioni di armi e assistenza agli associati. Contestualmente è stato notificato anche un decreto di sequestro preventivo di beni (società, beni immobili e conti correnti) per un valore di oltre un milione di euro. La notizia nella sua completezza e’ disponibile sul Quotidiano d’Italia

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Il silenzio è mafia: figli e i familiari dei Collaboratori sono lasciati in serio pericolo

PER IL DOTTOR VITO CRIMI E DOTTOR NICOLA MORRA. I Collaboratori di Giustizia vanno protetti e curati. Il loro apporto è indispensabile se vogliamo veramente e finalmente la fine delle mafie, delle massomafie e della corruzione. I figli e i familiari dei Collaboratori sono lasciati in serio pericolo, allo sbando, discriminati, emarginati e con scarse possibilità di un futuro. I loro figli, le loro mogli meritano gli stessi diritti dei Testimoni di Giustizia. Basta denuncianti di serie A e di serie B, figli e figliastri. Questi figli hanno il diritto di continuare gli studi, di essere messi in sicurezza, di avere un cambio di generalità nuovo e definitivo. Li avete lasciati tra l’incudine e il martello con i mafiosi che li odiano ed una parte di mondo socio istituzionale che li tratta da figli di mafiosi, figli di pentiti (modo elegante di una parte di società civile per chiamarli infami). Illustre Dott. Crimi quando ci riceverà a Roma come fa con gli ex Testimoni di Giustizia e altri che non hanno mai avuto questo Status? Nulla nei loro confronti, ma siamo contrari alla disparità di trattamento. Sono state fatte istanze nella giusta procedura forse dobbiamo andare anche noi a “Striscia la Notizia” per avere la Sua attenzione? Funziona cosi? Dott.Morra Le è stato scritto più volte, quando si occuperà in prima persona dei Collaboratori di Giustizia e soprattutto dei loro familiari? Il Presidente Onorario Klaus Davi, il Testimonial Luigi Bonaventura e tutta l’associazione “Sostenitori dei Collaboratori e Testimoni di Giustizia”.

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Nicola Gratteri precisa sul terreno concessogli:”nessun favore è stato concesso allo scrivente.”

“In questo contesto, il Questore di Reggio Calabria e il Dirigente del Commissariato di PS di Siderno hanno effettuato una serie di sopralluoghi nella mia proprietà – dichiara Gratteri – La mia proprietà, insistente nel Comune di Gerace, è composta da un fabbricato e, sulla parte retrostante, da un giardino; La mia proprietà è presidiata dalle FF PP da diversi anni: vi è una garitta blindata ai lati del cancello di casa, con agenti del Commissariato di PS di Siderno presenti h 24; vi è poi un sistema di videoripresa per monitorare accessi e confini della mia proprietà”.

“La mia proprietà confina, sul retro, con un’area pubblica composta da una struttura ospedaliera abbandonata dal 1985 e da un terreno pertinenziale della stessa. Nel corso dei sopralluoghi, fatti dai responsabili dell’ordine e la sicurezza pubblica di cui sopra, si è ravvisata quale fonte di pericolo la suddetta struttura ospedaliera diruta. E infatti il plesso de quo, composto da un fabbricato di 3 piani (abbandonato e i cui accessi sono aperti), si presta quale possibile sito dove agevolmente appostarsi per attentare alla mia persona con un fucile, poiché, come detto, distante pochi metri dalla mia proprietà, e, soprattutto perché, grazie alla sua altezza, consente a chiunque una ampia visuale degli spazi di mia proprietà e, consequenzialmente, di attentare alla mia persona nel momento più propizio”.

“Pare evidente che la presenza di questa struttura abbandonata, dove chiunque possa introdurvisi agevolmente, renda inutile i presidi di sicurezza già esistenti (vigilanza fissa con agenti e telecamere) – spiega Gratteri – Il Comitato provinciale, all’esito dei suddetti sopralluoghi, ha reputato estremamente vulnerabile la mia proprietà, proprio in presenza dell’ospedale abbandonato e del terreno recante piante erbacee incolte e alte che consentirebbero a chiunque di accedere eludendo controlli. Si è pertanto valutata la necessità di contenere i rischi legati alla introduzione clandestina di potenziali attentatori nella proprietà pubblica sopra menzionata”.

“Pertanto il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica ha sollecitato la assunzione di iniziative, affinchè si provvedesse alla implementazione delle misure di sicurezza;
La ASP ha manifestato la possibilità di concedere il terreno in comodato gratuito allo scrivente proprio per attuare le esigenze di sicurezza evidenziate; sono stato invitato dal Questore e dal Dirigente del Commissariato di Siderno, in esecuzione della delibera medesima, a chiedere alla ASP la concessione del terreno, al limitato ed esclusivo fine di assicurare l’attuazione delle misure in questione; l’oggetto dell’accordo di comodato d’uso, ratificato dalla ASP, prevede la concessione del terreno (art. 1) (4000 metri e non 8000) per implementare le condizioni di sicurezza della proprietà limitrofa (la mia); l’obbligo del comodatario prevede (art 4 comma 1) che lo scrivente si serva dell’immobile per implementare le condizioni della sicurezza, ed esclusivamente per lo scopo per cui è stato concesso (art 4 comma 3); il canone di 100 euro annui è conforme alle vigenti tariffe (che vanno, per quel terreno, da un minimo di 50 a un massimo di 150 euro annui); gli oneri di manutenzione del terreno sono a carico del comodatario (art 4 comma 7).

“Per cui nessun favore è stato concesso allo scrivente. La richiesta da me formulata è stata sollecitata dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica di Reggio Calabria;
nessun asserito “parco”, composto dal terreno di mia proprietà e dal terreno concesso, verrebbe così creato. E. infatti, altro è l’uso del mio terreno, servente le esigenze della mia famiglia; altro è l’uso del terreno pubblico, strettamente ed esclusivamente legato ad: attività di vigilanza da parte del personale di polizia ivi comandato h 24; attività di manutenzione, consistente nel taglio delle sterpaglie (peraltro a mie spese). In altri termini, nel terreno a me concesso, non verrebbe effettuato alcunché di diverso rispetto a quanto indicato sub 1 e 2. Non avrei necessità di accedervi né di far accedere terze persone, se non per interventi manutentivi e di controllo”.

“Se altro fosse l’utilizzo, sarebbe un abuso. Peraltro, lo rammento, la vigilanza è espletata da personale della Polizia di Stato h 24 che, oltre ad attendere alla mia sicurezza, è tenuto istituzionalmente a verificare il rispetto delle leggi. Anche da parte mia. Nessun pregiudizio viene recato alle esigenze di tutela della sanità pubblica. La concessione del terreno infatti non impedisce, in alcun caso, all’Autorità sanitaria di valutare il riammodernamento della struttura abbandonata. In quel caso, laddove venissero meno le esigenze di sicurezza, in conseguenza dell’utilizzo della intera proprietà pubblica, nulla osterebbe alla immediata cessazione del rapporto di comodato. Anzi ne sarei ben lieto. Questa è la verità dei fatti.”

La questione era emersa nei giorni scorsi e ha fatto bene a precisare Gratteri, noi ne avevamo parlato per primi, https://www.varesepress.info/in-evidenza/gerace-terreno-ceduto-per-100-euro-al-dr-gratteri.html visto che siamo un giornale libero.

La mancanza di comunicazione a tal riguardo ha fatto nascere vari pensieri, per cui ha fatto bene a precisare.

Nulla da togliere al valore e la rischio a cui lui e famiglia sono sottoposti e di cui tutti siamo consapevoli, ma in futuro con un comunicato stampa pubblico, si potrebbero evitare eventuali fraintendimenti, sarebbe bastato poco…