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JTF – Lancini (Lega): “Alla luce dell’emergenza COVID19, rivedere le onerose direttive sul Green Deal”

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(Bruxelles, 4 mag) – Oggi, in occasione del dibattito che la Commissione Ambiente (ENVI) del Parlamento Europeo ha tenuto in videoconferenza, l’On Danilo Oscar Lancini, eurodeputato della Lega e relatore-ombra per il Gruppo “Identità e Democrazia”, è intervenuto in merito alla proposta di nuovo regolamento europeo per istituire il JTF (Just Transition Fund), la prima proposta legislativa della Commissione Europea per il “Green New Deal”.

In primo luogo Lancini ha sottolineato che «alla luce delle profonde conseguenze socio-economiche causate dall’emergenza coronavirus, è inevitabile un ripensamento delle priorità sottese alla proposta di Bilancio UE. In particolare gli onerosi obiettivi climatici all’interno dell’attuale congiuntura diverrebbero un ulteriore freno agli investimenti per le aziende e si rende quanto mai necessario differire e rivedere le direttive legate al Green Deal».

Lancini ha poi posto l’accento sulle pesanti contraddizioni presenti nella proposta di Fondo di Transizione presentato dalla Commissione Europea: «La creazione di questo nuovo strumento finanziario, che va ad aggiungersi e sovrapporsi a quelli esistenti nell’ambito delle politiche di coesione, rischia di generare confusione amministrativa e procedurale. Oltretutto la dotazione finanziaria – 7,5 miliardi di euro nel quadro finanziario pluriennale 2021-2027 – appare largamente insufficiente per gli obiettivi dichiarati. Ma a preoccupare è soprattutto la logica di fondo di tale misura, perché rischia di creare una distorsione del mercato interno, sia sotto il profilo energetico (si supporta chi non ha fatto investimenti rilevanti in tecnologie green, mentre l’Italia i propri “compiti a casa” in questo caso li ha fatti), che sul piano ambientale (si premia chi inquina ed ha il vantaggio di un costo più basso di produzione dell’energia elettrica).

Si aggiunga che i criteri di allocazione dei contributi europei appaiono poco chiari e coerenti. Ad esempio, mi chiedo: secondo quale criterio inconfutabile la Germania si trova al secondo posto nella classifica dei beneficiari del fondo? La Commissione ha tenuto conto del fatto che questo Paese ha registrato un avanzo di bilancio record di oltre 13 miliardi di euro nel 2019 ed un surplus commerciale fuori dai parametri dei trattati?

Da ultimo, mi sembra decisamente preoccupante la scelta di escludere totalmente dall’accesso al fondo gli investimenti legati alla produzione, trasformazione, distribuzione, stoccaggio e utilizzo di combustibili fossili. È una scelta che non contempla un ragionevole principio di neutralità tecnologica e che rischia di limitare l’indipendenza energetica di molti paesi. Si tratta infatti di un settore che da tempo sostiene progetti innovativi e che attraverso la sostituzione dei combustibili solidi con il gas naturale sarebbe l’unica alternativa ad oggi tecnicamente ed economicamente percorribile per ridurre le emissioni di numerose categorie manifatturiere, visti i fabbisogni di alte temperature a ciclo continuo».

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POLITICA

Covid-19, Lancini (Lega) giornata europea per le vittime

Coronavirus – Lancini (Lega): “Istituire una Giornata Europea

di commemorazione delle vittime del Covid-19”

(Bruxelles, 28 Apr) – «L’emergenza Covid-19 si è manifestata come un evento di portata mondiale che ha segnato e sta segnando in maniera indelebile le nostre vite.

Sono ormai migliaia le famiglie europee che a causa della pandemia hanno perso uno o più dei propri congiunti, senza neppure la consolazione di poterne celebrare le esequie o anche solo un breve momento di commiato.

A fronte di tale dolorosa situazione, ritengo che le istituzioni europee, da sempre impegnate nella costruzione di una memoria condivisa, debbano offrire ai cittadini, oltre a concreti sostegni di carattere economico per uscire dalla crisi, anche la possibilità di commemorare in maniera ufficiale le vittime della pandemia.

Ho scritto pertanto al Presidente del Parlamento Europeo per proporre l’istituzione di una “Giornata europea di commemorazione delle vittime del Covid-19”, un doveroso momento di riflessione che possa onorare le vittime e lenire il dolore delle famiglie. Una giornata che potrebbe costituire altresì un’appropriata occasione per sensibilizzare i cittadini, ed in particolare le giovani generazioni, con iniziative di sostegno alla ricerca in ambito medico-sanitario».

Lo dichiara in una nota Danilo Oscar Lancini, eurodeputato della Lega e membro della Commissione “Commercio Internazionale” (INTA) del Parlamento Europeo.

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EUROPA & MONDO

Lancini (Lega) all’UE, azioni forti per l’agricoltura

Lancini (Lega) all’UE: “Dopo l’epidemia, ripensare

il sistema agricolo e degli scambi commerciali!”

 

(Bruxelles, 21 Apr) – In occasione dello scambio di vedute odierno con il Commissario Phil Hogan, nell’ambito dei lavori della Commissione “Commercio Internazionale” (INTA) del Parlamento Europeo, l’eurodeputato leghista Danilo Oscar Lancini ha rivolto un appello alle istituzioni europee.

«La pandemia ha mostrato al mondo quanto in realtà siano fragili le conquiste della globalizzazione, ottenute al prezzo di delocalizzazioni e di una dipendenza elevatissima da un solo paese, la Cina, come fornitore per molti settori. In tutta l’Unione il comparto agroalimentare, nonostante la sua importanza strategica, ha vissuto forti squilibri ed è stato molto spesso sacrificato negli accordi internazionali di libero scambio. In questo specifico contesto i prodotti agroalimentari italiani (oltre ai costanti danni dell’Italian sounding) durante l’inizio del periodo di emergenza Covid-19 hanno dovuto subire anche inaccettabili speculazioni: alcuni Paesi hanno infatti richiesto senza alcun fondamento certificazioni sanitarie anche su merci come la frutta e la verdura provenienti dall’Italia. Con il diffondersi della pandemia si sono moltiplicati provvedimenti di stampo protezionistico con ricadute anche sull’approvvigionamento dell’Europa. Ad oggi vi sono diversi paesi che potrebbero chiudere le proprie frontiere e bloccare le esportazioni alimentari anche in assenza di reali carenze (come ad esempio il grano dell’Ucraina).

È il momento di prendere atto della situazione ed intraprendere azioni forti per riscrivere il sistema che ha gestito fino ad oggi l’agricoltura europea, sempre più indebolita da accordi di libero scambio poco lungimiranti. L’UE deve riprendere a garantire innanzitutto la sicurezza e l’indipendenza della filiera alimentare, evitando di innescare pratiche insensate che rischiano di far perdere quote importanti alle produzioni nazionali per colpa di strumentalizzazioni, concorrenza sleale e distorsioni del mercato».

 

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POLITICA

Eurobonds – Lancini (Lega): «Quello della Lega l’unico voto coerente a favore del Paese. Il resto è fumo negli occhi…»

 

(Bruxelles, 9 Apr) – “In un momento in cui l’attuale maggioranza scandalosamente impedisce di presentare e votare nel Parlamento Italiano una risoluzione di indirizzo che indichi un preciso mandato al premier Conte in vista del Consiglio Europeo del prossimo 23 aprile, gli apprendisti stregoni dei Cinque Stelle e alcune testate da sempre schierate in favore dell’establishment UE uniscono le forze per creare ad arte una polemica in sede europea contro la Lega, al solo scopo di gettare fumo negli occhi dei cittadini e nascondere le proprie responsabilità nella crisi odierna.

La presunta colpa della Lega sarebbe quella di aver respinto un emendamento dei Verdi a favore dei Coronabond (o Eurobond), in una risoluzione peraltro non-legislativa che non avrebbe comunque impegnato il Consiglio Europeo. Come esponenti della Lega rivendichiamo con coerenza di non aver mai creduto in questo strumento perché sappiamo bene cosa implicherebbe. Infatti, sul lato politico, gli Stati da sempre contrari vi acconsentirebbero (in linea teorica) solamente in cambio dell’accoglimento da parte delle economie in difficoltà dell’intervento diretto della troika UE nelle scelte economiche, con le inevitabili eurotasse da “lacrime e sangue”. Ma soprattutto, dal punto di vista tecnico, chi spaccia gli Eurobond per una mera mutualizzazione del debito fra gli Stati Membri nasconde colpevolmente il problema. Essi avrebbero un ranking comunque superiore ai nostri BTP – sia quelli già emessi che quelli futuri – quindi il rimborso degli stessi sarebbe subordinato a quello del debito mutualizzato. Questo significa che di fatto i BTP diverrebbero strumenti subordinati, dunque più rischiosi ed onerosi, facendo diminuire il valore di quelli già in circolazione (con la inevitabile corsa alle vendite da parte dei detentori) ed incrementando il tasso di interesse richiesto dai mercati per quelli di nuova emissione.

Al di là delle mistificazioni di qualcuno e delle pie illusioni di qualcun’altro, la via maestra per affrontare la crisi resta quella messa già in campo da economie forti come quelle del Regno Unito, degli Stati Uniti, della Cina e del Giappone, cioè la monetizzazione del deficit attraverso una Banca Centrale (nel nostro caso la BCE) che si assuma l’onere di pianificare un congruo acquisto di titoli di stato degli Stati membri ad un tasso bassissimo senza gravare sui cittadini europei”.

 

Lo dichiara in una nota Danilo Oscar Lancini, eurodeputato della Lega e membro della Commissione “Commercio Internazionale” (INTA) del Parlamento Europeo.

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UE – Lancini (Lega): «Tra gli squilibri di questa UE anche la politica fiscale dei Paesi Bassi, bisogna cambiare»

 “Nell’aspro dibattito in seno al Consiglio Europeo sulle misure da adottare, emergono visioni differenti tra chi vorrebbe ricalibrare regole e strumenti evidentemente inadatti ad affrontare un’emergenza economica e chi non intende smuoversi da un’acritica difesa delle politiche di austerity di una UE che mantiene al suo interno troppe contraddizioni. Nodi che devono venire al pettine se si vuole superare un sistema che da tempo ingiustamente avvantaggia taluni e impoverisce altri. Per questo motivo ho presentato un’interrogazione alla Commissione Europea: come rilevato dalla stessa Commissione (Report aggressive tax plan indicator), in Europa esiste una vera e propria concorrenza fiscale messa in atto da alcuni Stati membri, come i Paesi Bassi. Politiche che generano asimmetrie del mercato unico, utilizzate dalle multinazionali per porre in essere forme di pianificazione fiscale aggressiva, drenando così importanti risorse dalle economie in cui il valore è effettivamente prodotto ed impedendo una più equa tassazione dei profitti delle imprese, che si traduce in un aggravio di imposte per aziende e cittadini. Da segnalare inoltre l’altissima percentuale di investimenti diretti esteri non giustificati dai fondamentali economici dei Paesi Bassi, ma evidentemente riconducibili a società costituite solo per veicolare attività finanziarie. Chiedo alla Commissione come intenda porre al più presto rimedio a questi comportamenti sleali e dannosi per il mercato unico e gli altri Stati membri”.

Lo dichiara in una nota Danilo Oscar Lancini, eurodeputato della Lega e membro della Commissione “Commercio Internazionale” (INTA) del Parlamento Europeo.

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Coronavirus – Lancini (Lega): Stop attacchi speculativi contro Italia, interrogazione in UE  

(Bruxelles, 2 Apr) – «In questo momento particolarmente delicato con l’emergenza Covid19 in atto, l’istituto di credito Commerzbank, posseduto al 14% dallo Stato tedesco, ha suggerito ai propri clienti di vendere i BTP italiani perché è ‘quasi inevitabile’, a suo dire, che diverranno titoli ‘spazzatura’ a causa del peggioramento dei conti pubblici dovuto alle misure per contrastare gli effetti del Coronavirus.

Questo non è accettabile, l’Ue fermi gli attacchi speculativi contro il nostro Paese. Commerzbank si è trovata spesso al centro delle polemiche europee: venne salvata direttamente dal Governo tedesco nel 2009 con 10 miliardi di fondi pubblici e fu sanzionata nel 2015 dalle autorità federali e statali Usa per 1,7 miliardi di dollari con l’accusa di violazione delle normative sul riciclaggio di denaro.

Ho presentato un’interrogazione alla Commissione Europea per sapere quali misure intenda intraprendere per evitare manovre speculative e attacchi deliberati di questo genere ai danni di un paese membro, nonché per richiamare i singoli stati ad una vera e tangibile solidarietà europea».

 

Lo dichiara in una nota l’On. Danilo Oscar Lancini, europarlamentare della Lega, firmatario dell’interrogazione alla Commissione Europea.