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Panzironi, archiviato il procedimento a suo carico

Ottime notizie per il giornalista Panzironi dopo la sospensione disposta dal TAR del Lazio l’11/05/2020 nei confronti della delibera n. 152/2020 dell’AGCOM. Questa volta l’Antitrust con verbale del 21/01/2020 punto 171, inviato via pec il 13/05/2020 solo a causa delle note ragioni legate al Covid-19 che hanno rallentato l’operatività dei pubblici uffici, ha disposto l’archiviazione del procedimento aperto per la presunta inottemperanza ai precedenti provvedimenti sanzionatori irrogati dalla stessa Antitrust ed afferenti il programma Il Cerca Salute, con particolare riferimento alla pubblicità dell’integratore denominato Orac Spice. Ricordiamo infatti che Adriano PANZIRONI e la Life 120 srl erano stati multati nel 2018, per circa 500.000 euro, per pubblicità occulta e pubblicità ingannevole dalla stessa autorità. Pertanto la nuova archiviazione del procedimento, aperto su altre segnalazioni, conferma che le puntate de Il Cerca Salute ed anche la pubblicità in essa contenuta risultano aver passato indenni il vaglio dell’Antitrust che ne ha riconosciuto la liceità. “Nessuno, pertanto” Afferma il Giornalista Adriano Panzironi” potrà più sostenere che i programmi legali allo stile di vita Life 120 (Il cerca salute in particolare) hanno natura ingannevole o celano una pubblicità occulta tesa a carpire la buona fede dei telespettatori. “Per questo motivo” Afferma l’avvocato Italo Sciscione” le sanzioni irrogate negli anni sono ingiuste e le abbiamo impugnate dinanzi l’Autorità Giudiziaria, chiedendo anche l’anticipazione della fissazione delle udienze presso il Tar del Lazio, visto anche la recente sentenza del Consiglio di stato (pubblicata il 10 aprile 2020 N. 02371/2020 REG.PROV.COL) che riconosceva ad una azienda di integratori, il diritto di utilizzare claim pubblicitari anche difformi da quelli previsti dal Ministero della Salute (motivo per cui l’Antitrust aveva multato anche Panzironi e la Life 120 per pubblicità ingannevole)

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Adriano Panzironi ( LIFE120)intervistato da Giuseppe Criseo

Adriano Panzironi, giornalista spesso criticato ma anche molto seguito, coi suoi libri ma anche in alcuni canali televisivi, racconta ancora una volta senza

peli sulla lingua, la sua dieta e le scoperte che lui segue, proponendole.

Non è u medico ma un divulgatore che ha le sue idee e  le propone, facendo infuriare tanti medici, ma questo è un dettaglio per il personaggio, deciso

e spigliato, sentiamolo:

 

Giornalista pubblicista dall’età di 19 anni, Adriano Panzironi ha un fratello gemello di nome Roberto, suo collaboratore. Ha lavorato per circa tre anni per quotidiani come Il Tempo, conducendo anche un telegiornale locale su una rete laziale, ha fondato una casa editrice e ha avviato un centro sportivo ad Anzio.

Rircordiamo che è stato oggetto di un provvedimento successivamente bloccato “Gli effetti del provvedimento sanzionatorio oltre a determinare in capo alla ricorrente un evidente pregiudizio di natura non solo economica, consistendo come detto della completa paralisi dell’attività di media audiovisivo dalla stessa svolta, non appaiono, allo stato proporzionati rispetto al fine perseguito…” e che “nella comparazione degli interessi in gioco l’attività di diffusione, oggetto di sospensione, può essere ripresa”

Ritengo che oggi il Tar del Lazio abbia sancito ancora una volta l’importanza dell’informazione soprattutto in campo sanitario ed abbia confermato che, anche una voce fuori dal coro, come può essere la mia, sia essenziale per la pluralità di informazione”.

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Adriano Panzironi (LIFE120) intervistato da Giuseppe Criseo

Adriano Panzironi, giornalista spesso criticato ma anche molto seguito, coi suoi libri ma anche in alcuni canali televisivi, racconta ancora una volta senza

peli sulla lingua, la sua dieta e le scoperte che lui segue, proponendole.

Non è u medico ma un divulgatore che ha le sue idee e  le propone, facendo infuriare tanti medici, ma questo è un dettaglio per il personaggio, deciso

e spigliato, sentiamolo:

 

Giornalista pubblicista dall’età di 19 anni, Adriano Panzironi ha un fratello gemello di nome Roberto, suo collaboratore. Ha lavorato per circa tre anni per quotidiani come Il Tempo, conducendo anche un telegiornale locale su una rete laziale, ha fondato una casa editrice e ha avviato un centro sportivo ad Anzio.

Rircordiamo che è stato oggetto di un provvedimento successivamente bloccato “Gli effetti del provvedimento sanzionatorio oltre a determinare in capo alla ricorrente un evidente pregiudizio di natura non solo economica, consistendo come detto della completa paralisi dell’attività di media audiovisivo dalla stessa svolta, non appaiono, allo stato proporzionati rispetto al fine perseguito…” e che “nella comparazione degli interessi in gioco l’attività di diffusione, oggetto di sospensione, può essere ripresa”

Ritengo che oggi il Tar del Lazio abbia sancito ancora una volta l’importanza dell’informazione soprattutto in campo sanitario ed abbia confermato che, anche una voce fuori dal coro, come può essere la mia, sia essenziale per la pluralità di informazione”.

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Agcom contro Panzironi: sospensiva emessa dal TAR Lazio

riceviamo e pubblichiamo

Si inoltra a tutti gli organi di stampa il provvedimento di sospensiva emesso dal TAR Lazio, in data odierna, in relazione al provvedimento AGCOM della sospensione per mesi 6 dell’attività di diffusione del programma Il Cerca Salute recante il marchio Life 120 Network chiedendo di darne massima evidenza.

Si ritiene che essendo stato il provvedimento sanzionatorio ampiamente diffuso sulla stampa nazionale, il presente comunicato meriti medesima visibilità e spazio riservati ai comunicati stampa di AGCOM.

Si evidenzia come il TAR abbia ritenuto, tra l’altro, che: “Gli effetti del provvedimento sanzionatorio oltre a determinare in capo alla ricorrente un evidente pregiudizio di natura non solo economica, consistendo come detto della completa paralisi dell’attività di media audiovisivo dalla stessa svolta, non appaiono, allo stato proporzionati rispetto al fine perseguito…” e che “nella comparazione degli interessi in gioco l’attività di diffusione, oggetto di sospensione, può essere ripresa”.

Trattasi di importante pronuncia che ristabilisce i diritti alla libertà di espressione e di informazione costituzionalmente garantiti, pesantemente posti in discussione ed ingiustamente limitati dal provvedimento adottato da Agcom ed oggi finalmente sospeso dal TAR LAZIO che per altro ha implicitamente riconosciuto il diritto della ricorrente di vedersi risarciti il danno di immagine e reputazionale causati dall’illegittimo provvedimento sospeso. Il giornalista Adriano Panzironi ha quindi dichiarato: “Ritengo che oggi il TAR del Lazio abbia sancito ancora una volta l’importanza dell’informazione soprattutto in campo sanitario ed abbia confermato che, anche una voce fuori dal coro, come può essere la mia, sia essenziale per la pluralità di informazione.

Inoltre ha pesantemente sanzionato un comportamento, quello dell’Agcom e soprattutto del suo presidente Nicita, certamente non degno di un’autorità terza che dovrebbe tutelare i diritti di ognuno di noi, sia di informare che di essere informati”.

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Panzironi, protagonista della dieta “LIFE 120”bloccato da AGCOM

 L’annuncio e’ perentorio: «la sospensione per un periodo di sei mesi dell’attività di diffusione dei contenuti da parte dei servizi di media audiovisivi sul canale 880 SAT e sul canale 61 DTT esercitati rispettivamente dalla società dalla società Italian Broadcasting S.r.l e Mediacom S.r.l. a seguito della programmazione del format “Il cerca salute” e dello speciale “Quello che non vi hanno detto sul Corona-virus” in relazione al “metodo LIFE 120”di Adriano Panzironi».

Lo seguono in tanti, come altrettanti sono i suoi detrattori, Panzironi e’ un  giornalista pubblicista ma accusato di esercizio abusivo della professione medica per aver promosso, con trasmissioni televisive e libri, una dieta, la «Life 120», che esclude carboidrati e che promette di allungare la vita fino a 120 anni.

Il blocco arriva dopo il processo che ha dichiarato:” in questa sede dimostreremo gli errori della medicina dogmatica chiamando a testimoniare 2.500 persone che godono di ottima salute grazie allo stile di vita che propongo”, ma anche dopo la sua partecipazione a trasmissioni televisive, visto che ha rivelato di avere notizie sul coronavirus.

La polemica su di lui prosegue da tempo, ma la decisione di AGCOM sarebbe stata presa dopo che e’ stato intervistato da Massimo Giletti nel programma «Non è l’arena»,

Non basta, anche YouTube e Facebook, a causa de Il cerca salute, con la lotta ai carboidrati e assunzione di integratori di vitamina C e D, e suoi prodotti venduti nella pubblicità frapposti al programma tv.

Le sue idee sono “suscettibili di porre in pericolo la salute degli utenti in quanto induttivi di una sottovalutazione dei rischi potenziali del virus”, affrma ancora AGCOM e perche nei suoi video’ il virus “possa essere prevenuto o persino trattato con misure non terapeutiche ma alimentari o di mera integrazione”.

Sarà il fascino della figura seppure controversa, eppure e’ ancora un bestseller, il  testo scritto nel 2014 di oltre 700 pagine che secondo l’autore ha venduto 250 mila copie.