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Saronno: cade dal balcone arriva l’elisoccorso

Saronno 19 Maggio 2020

E’ successo intorno alle di 18.00 di oggi, Martedì 19 Maggio 2020, un uomo di 89 anni ha perso l’equilibrio ed è precipitato dal balcone della sua abitazione in Via Volta.

Le sue condizioni sono gravi, l’uomo è stato soccorso dai Sanitari giunti sul posto con un’ambulanza e l’elispccorso.

Sul posto sono giunti anche i Carabinieri della Compagnia di Saronno.

Alessio Luisetto

 

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Ospedale di Saronno: perplessità per le dichiarazioni del Direttore Generale dell’ASST Valle Olona

riceviamo e pubblichiamo

Hanno suscitato non poche perplessità le dichiarazioni del Direttore Generale dell’ASST Valle Olona, apparse recentemente sulla stampa.   In merito alla seconda fase dell’emergenza Covid 19  ha dichiarato che il nostro Ospedale sarà l’ultimo a tornare alla normalità.

Cosa significa “non ragionare in termini di ripristino….non riavvolgere la pellicola di un film” ?

Mentre due Ospedali situati a pochi km di distanza uno dall’altro (Gallarate, già Covid free da diversi giorni e Busto) torneranno alla normalità con doppioni di specialità e con la conseguente positiva riduzione del disagio dei due Centri e delle zone limitrofe, Saronno ed i Pazienti del saronnese continueranno a sopportare il pellegrinaggio verso Busto e Gallarate –o altrove- non conoscendo la tempistica del ritorno alla normalità, che par di capire non sarà prima del prossimo autunno.

Facciamo notare che -da un giorno all’altro- Saronno è diventato Ospedale di cura solo per pazienti Covid con chiusura di tutte le attività sia di reparto sia ambulatoriali.

Il Personale ha ammirevolmente accettato il nuovo impegno, nonostante nessuna informativa scritta da parte della Direzione Generale, quantomeno dovuta  per trasparenza e rispetto di tutti i professionisti e l’ha fatto con spirito si abnegazione e disponibilità  tali da meritarsi l’elogio dell’Assessore al Welfare di Regione Lombardia.

Dopo due mesi in questa situazione il Direttore Generale non può limitarsi ad affermazioni del tipo “non mi sembra…restiamo nel campo delle chiacchere…  rispondendo agli articoli apparsi sulla stampa in merito al malessere ed alle lamentele del Personale medico ed infermieristico di Saronno.

Ben comprendiamo come non sia possibile prevedere con esattezza l’andamento della pandemia ma, forse, sarebbe più giusto e rispettoso sia nei confronti del Personale sanitario sia dei Cittadini che fanno riferimento al nostro Ospedale (180.000 persone appartenenti a 4 provincie) e che hanno permesso , con le loro generose donazioni, di acquistare  4 respiratori del valore di 133.000 Euro per il reparto di Terapia Intensiva, anticipare risposte precise in merito al futuro dell’Ospedale stesso e dire con chiarezza e trasparenza:

– quando il Personale potrà tornare alle attività svolte prima dell’emergenza Covid 19

– quando i Pazienti potranno recarsi presso il nostro nosocomio per le visite specialistiche, per partorire,  per le cure oncologiche senza più sopportare i faticosi spostamenti verso Busto e Gallarate affrontando un disagio riservato ai soli cittadini del Saronnese. Dinnanzi alla domanda di salute non esistono Persone di serie A e Persone di serie B ed i disagi provocati dallo tsunami Coronavirus devono esser ripartiti in egual misura!!

– quando si potranno soddisfare tutte le prenotazioni per visite, interventi e ricoveri bloccati dall’inizio del mese di marzo.

I Cittadini e i Sanitari hanno il diritto sacrosanto di sapere.

E’ di fondamentale importanza dare risposte in tempi brevi perché, altrimenti, si corre il rischio di ritrovarsi con Personale che, stanco dell’incertezza del proprio futuro, decida di andarsene a svolgere la propria attività altrove, sguarnendo ulteriormente reparti già in sofferenza prima della pandemia.

Se, come già deciso da Regione Lombardia, nascerà un unico nuovo Ospedale al centro della provincia di Varese a Busto-Gallarate in sostituzione dei due esistenti e distanti soli 6 km, ci domandiamo perché il Presidio di Saronno  ed i suoi utenti debbano esser  pesantemente penalizzati dalla tragedia Covid pur essendo il riferimento sanitario del sud della provincia e di altri ampi territori delle provincie di Como, Monza Brianza e Milano.

Da ultimo ci chiediamo e chiediamo: cosa pensano e cosa hanno intenzione di fare il Sindaco di Saronno ed i Sindaci del vasto comprensorio saronnese che, lo ricordiamo, sono i responsabili della salute dei loro concittadini?

Ci aspettiamo risposte chiare ed iniziative concrete.

 

Il Comitato per la salvaguardia e il rilancio dell’Ospedale di Saronno

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Saronno. Breve commento all’autodifesa dell’Assessore Tosi

Breve commento all’autodifesa dell’Assessore Tosi

Non si comprende bene se l’intervento dell’assessore Tosi di questa mattina, inteso a difendere la gestione dell’emergenza da parte dell’amministrazione, sia fatto in qualità di avvocato, di beneficiato con debito di gratitudine, o per l’appunto di assessore ai servizi sociali. Quale che sia la veste, l’intervento merita un breve commento.

Ormai ogni iniziativa della minoranza è da lui derubricata a tentativo di ottenere “visibilità politica”. Siamo evidentemente una squadra di vanitosi.  Quanto al consigliere Casali, da lui platealmente offeso nel comunicato, dal quale mi separa un abisso politico ma che stimo umanamente, gli faccio presente che non ha bisogno di cercare visibilità, perché a differenza sua è saronnese, fa politica da tempo e soprattutto gode di un consolidato seguito politico.

Quanto all’esposto, che ho condiviso, nasce da un comportamento chiaramente omissivo del sindaco, il quale non ha risposto a una interpellanza con richiesta di risposta scritta che è prevista e normata dal regolamento del Consiglio comunale. E poiché nell’interpellanza si chiedeva di conoscere criteri, tempi e modalità degli aiuti alla popolazione, il sostanziale diniego del sindaco o dell’assessore di fornire risposta scritta è di particolare gravità perché ha impedito l’esercizio di quella che è la funzione essenziale dei consiglieri: la funzione di controllo dell’attività amministrativa, per di più in un contesto sociale delicato come l’attuale. Né il fluviale intervento dell’assessore Tosi durante il consiglio del 29, infarcito di sgangherati attacchi all’opposizione, costituisce, come egli sembra intendere, una valida alternativa all’atto formale della risposta scritta, che è altra cosa. Risibile, poi, l’affermazione che,  essendo l’interpellanza della Consigliera Leotta “sostanzialmente identica nei contenuti” a quella della minoranza, e avendola la Consigliera ritirata, ciò doveva valere anche per la prima. I due testi erano infatti tutt’altro che identici, e in tutti i casi prendiamo atto che per l’avvocato Tosi un intervento in Consiglio equivale a un’interpellanza, e in materia di interpellanze se paghi uno compri due. Poi c’è chi si chiede perché i pacchi alimentari arrivano dopo quaranta giorni.

Alfonso Indelicato

Consigliere  comunale eletto a Saronno

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Saronno: 5000 euro di multa per guida con patente falsa

Saronno 15 Maggio 2020

L’episodio è successo alcuni giorni fa nella Città di Saronno, dove nei giorni scorsi durante i controlli del territtorio effettuati dalla Polizia Locale, gli stessi agenti hanno fermato una donna residente a Saronno.

La Polizia Locale, durante il controllo dei documenti, ha scoperto che la patente di guida in possesso della donna non era stata regolarmente acquisita.

Per la donna è scattata una pesantissima sanzione: un verbale di 5000 euro e il fermo del veicolo per tre mesi.

Alessio Luisetto

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Saronno: ragazza 22enne investita da un’auto

Saronno 13 Maggio 2020

E’ successo nel primo pomeriggio di ieri, Martedì 12 Maggio 2020, a Saronno in Via Manzoni all’incrocio con Via Roma.

Una ragazza di 22 anni è stata investita da un’auto a pochi metri di distanza dalla Caserma dei Carabinieri, fortunatamente la ragazza non ha riportato gravi conseguenze.

Sul luogo dell’incidente sono intervenuti i Sanitari della Croce Azzurra di Caronno Pertusella, che hanno medicato la giovane, e la Polizia Locale di saronno per i rilievi di rito.

Alessio Luisetto

 

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Saronno: piange la scomparsa della professoressa Cinzia Ricchiuti

Saronno 11 Maggio 2020

E’ deceduta la professoressa Cinzia Ricchiuti, docente di Chimica all’Istituto Tecnico Industriale “Giulio Riva” di Saronno.

Questo il messaggio postato sulla Pagina Social Facebbook dell’ITIS “Giulio Riva”.

Buon viaggio Amica, prof, Cinzia.
Aver camminato con te e condiviso un tratto del nostro sentiero ci ha reso persone migliori. Mai dimenticheremo.
Itis Giulio Riva

Da parte di tutta la Redazione di Varesepress, giungano le più sentite Condoglianze ai Famigliari della Professoressa Cinzia Ricchiuti.

Alessio Luisetto

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C’è campana e campana

 

Di tutta la complicata, incresciosa, e in conclusione felice vicenda che ha coinvolto Silvia Romano, vorrei mettere a fuoco un aspetto che mi ha colpito, e che finora non ho visto accennato nella vasta attenzione mediatica dedicata alla giovane. Probabilmente non è l’aspetto più importante, anzi. Ma si dice che il diavolo sta nei dettagli: se in questo detto c’è del vero, il dettaglio che qui interessa potrebbe essere rivelatore.

Il 7 ottobre del 1571 si combatte una battaglia decisiva per la cristianità: nelle acque di Lepanto una flotta allestita dalla Lega Santa, animata a sua volta da papa Pio V, affronta la più numerosa flotta turca. Da quello scontro dipende la sopravvivenza dell’Europa cristiana.

Vorrei dire che in quella lontana circostanza vincemmo noi, ma se mi guardo attorno non mi sento di dirlo, perché non so quanti dei miei connazionali si riconoscano, oggi, in quella fiera volontà di rimanere se stessi che animava i capi della flotta – Don Giovanni d’Austria, Sebastiano Venier e  Marcantonio Colonna – così come l’ultimo dei suoi marinai.

Come che sia, a Lepanto i Turchi musulmani vennero sconfitti, e l’Europa rimase cristiana, almeno per qualche tempo. Quando la notizia della vittoria giunse a Roma, Papa Pio V ordinò che tutte le campane delle chiese dell’Urbe suonassero in segno di gioia, ed è per ricordare quell’antico evento che, ad ogni mezzogiorno che Dio manda in terra, le campane delle chiese risuonano: tutt’ora e fino a quando l’usanza non sembrerà troppo politically uncorrect.

In segno di gioia hanno suonato anche le campane della chiesa parrocchiale della famiglia di Silvia Romano, ieri, quando è giunta la notizia della sua liberazione. La gioia era pienamente giustificata: è stata salvata la vita di una ragazza che, animata dalla sua generosità, era andata al servizio degli ultimi in un paese lontano. Ma quella ragazza, partita cristiana, è tornata musulmana. Non per costrizione ma, a quanto lei stessa asserisce, per libera scelta maturata a poco a poco durante la detenzione, e favorita dalla lettura del corano espressamente richiesto ai carcerieri. Ed è tornata, me lo si lasci dire, ostentando le stimmate della sua nuova fede: col velo sul capo  e avvolta nel jilbab del verde colore dell’islam.

Sapeva il parroco suonatore di campane della conversione di Silvia? Sembra di sì,  perché la notizia era stata trasmessa subito, quando la ragazza era ancora sull’aereo che la conduceva in Italia.  E poi le campane sono suonate due volte, in momenti diversi della giornata.

I fatti sono questi: nudi, crudi e con il loro significato epocale. Il 7 ottobre 1571 suonano campane a stormo per la gioia di essere rimasti cristiani. Il 10 maggio del corrente 2020 suonano per festeggiare una giovane che ha abiurato la sua fede e si è fatta musulmana. L’imam di Milano si è subito detto pronto ad incontrare la ragazza come cittadina “e come credente”. Qualche conto non torna, nel trascorrere dei secoli e nel desolato presente. Silvia poteva essere festeggiata anche senza campane.

Alfonso Indelicato

Consigliere comunale eletto a Saronno

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Saronno/Indelicato: Il caso del Signor X e della sua famiglia

IL CASO DEL SIGNOR X E DELLA SUA FAMIGLIA

Un altro Signor X a Saronno. Al precedente, che in verità avevo chiamato Signor M per scrupolo di riservatezza poi vanificato dall’Amministrazione che gli aveva lavato i panni in piazza, avevo dedicato un comunicato lo scorso novembre. Quest’ultimo – per la cronaca –  si è trasferito da qualche mese in Tunisia. Un problema brillantemente risolto, dunque, per il Comune. Vediamo quest’altro.

Lo chiamerò proprio Signor X, per salvaguardia della discrezione.

È residente a Saronno da alcuni anni con la famiglia. Aveva un lavoro, ma a cagione della presente contingenza non ce l’ha più: egli come tanti.

Un giorno della prima metà di aprile, venuto a conoscenza della (sciagurata, a parer mio) decisione dell’ Amministrazione di utilizzare i fondi governativi per elargire pacchi alimentari, telefona in Comune. Quando, dopo reiterati tentativi, riesce a parlare con un impiegato, questi gli chiede una serie di informazioni: nome, cognome, residenza, composizione del nucleo familiare, ISEE, spese, ecc. Il Signor X fornisce le informazioni richieste. A questo punto, gli si chiede di fornire le medesime informazioni tramite mail, cosa che egli fa a stretto giro.

Passano i giorni, e il pacco non arriva. Il Signor X invia un cortese sollecito.

Passano altri giorni, il pacco non arriva.

Qualche giorno dopo il Signor X invia un secondo sollecito. Nelle more delle due comunicazioni, egli riceve due telefonate da parte di una delle associazioni che  l’Amministrazione ha incaricato della distribuzione dei pacchi. Con molta gentilezza gli viene assicurato che il pacco arriverà, e con l’occasione si chiedono maggiori informazioni per calibrare il contenuto dello scatolone.

Passa qualche altro giorno, e siamo arrivati ad oggi 9 maggio. Il pacco non è ancora arrivato.

Sono dunque passati circa quaranta giorni dall’arrivo del contributo nelle casse comunali. Il naufragio dell’amministrazione saronnese è sotto gli occhi di tutti. Le reazioni rabbiose alle critiche, lette sui social o ascoltate in Consiglio comunale, non fanno che confermare il disastro.

Ma poiché, come diceva qualcuno, c’è del metodo anche nella follia, mi provo a indovinare quale sia, nella circostanza, tale metodo. Dopo congrua riflessione penso di esserci arrivato. In capo a circa un mese, il cittadino saronnese privo di risorse ha la seguente alternativa: o soccombe per inedia, o si è trovato da sé un modo per sbarcare il lunario.

Geniale, se ci si pensa: in un caso o nell’altro, l’amministrazione ha risolto il problema.

Alfonso Indelicato

Consigliere comunale eletto a Saronno

 
 

 
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CULTURA

Saronno: l’Arcivescovo di Milano al Santuario della Beata Vergine dei Miracoli

Saronno 1 Maggio 2020

A sorpresa, questo pomeriggio, l’Arcivescovo di Milano Mons. Mario Delpini, si è recato al Santuario della Beata Vergine dei Miracoli di Saronno per la recita del Santo Rosario, iniziando così il mese di Maggio, mese dedicato alla Beata Vergine Maria.

Maria Santissima interceda per tutti coloro che inquesto momento difficile sono nella prova e aiuti tutti coloro che si stanno prodigando nella cura premurosa dei malati di COVID-19.

Alessio Luisetto