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Consumatori

Vongole veraci con escherichia coli: allerta RASFF per le nostre tavole

Vongole veraci con escherichia coli: allerta RASFF per le nostre tavole

Quando arriva l’estate, la voglia di pesce ed in particolare di molluschi, si fa sempre più grande. Che si tratti di acquistarli o di mangiarli al ristorante, si tratta infatti di un alimento particolarmente gradito, specie nelle zone di mare. Tra tutti, i molluschi le vongole sono uno dei più apprezzati, per via della loro versatilità e della famosa pasta con le vongole. È quindi importante sapere che il 1° luglio è stato fatto un richiamo proprio su questo prodotto. Delle vongole veraci provenienti dall’Italia sono infatti state classificate come molto pericolose. L’allarme riguarda l’Italia ma anche la Croazia ed altri paesi membri della UE. Attenzione al consumo di vongole veraci: possono contenere la temibile Escherichia Coli, batteri pericolosi per l’organismo umano. L’allerta è stato lanciato dal sistema di allarme rapido per gli alimenti e i mangimi Rasff dell’Unione Europea. Si tratta della rete informativa sanitaria che consente alle autorità di agire velocemente su numerose minacce per la sicurezza alimentare, prima che rischino di diventare dannose per i consumatori europei. Nella notifica 2020.2671 si lancia l’avviso riguardo ad alcune partite di molluschi prodotti in Italia e destinate al consumo interno ma anche quello in Croazia di vongole veraci (genere Venus Gallina). Secondo il report c’è un rischio di livello “serio” di contaminazione delle vongole con il micro-organismo patogeno Escherichia coli. Tuttavia non viene specificata l’area di produzione o i lotti interessati. L’Escherichia coli si presenta sotto diverse famiglie ed è in grado di produrre uno o più tipi di tossina (shiga-tossine) che possono danneggiare seriamente le mucose dell’apparato digerente e i reni: spesso causano diarrea con tracce di sangue e possono provocare insufficienza renale, soprattutto nei bambini piccoli o nei pazienti con il sistema immunitario compromesso. Tuutavia il sistema di allerta RASFF, non specifica quali lotti e quali partite di molluschi sono interessati dall’allarme. L’unico consiglio che può mettere al riparo da queste pericolose intossicazioni, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, oltre ad acquistare i molluschi esclusivamente attraverso “canali autorizzati all’interno di sacchetti con etichette che ne riportano la provenienza”, sta nella cottura delle vongole, sistema che inattiva le tossine e mette al riparo da qualunque patologia del genere.

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Consumatori

Allerta listeria nel formaggio italiano: gorgonzola contaminato, scatta il ritiro

Allerta listeria nel formaggio italiano: gorgonzola contaminato, scatta il ritiro. Nel prodotto italiano è stata rilevata la presenza di batteri del genere listeria

Allerta listeria nel formaggio italiano: l’Ufficio federale della sicurezza alimentare tedesco ha informato il RASFF che in un prodotto italiano durante un controllo interno, è stata rilevata la presenza di batteri patogeni del genere listeria. Immediato il ritiro dei prodotti dalla catena di supermercati: l’Ufficio federale della sicurezza alimentare raccomanda di non consumare il prodotto caseario. Il numero dell’articolo e la marca che non sono stati ancora comunicati, nel frattempo ritirato dagli scaffali, ha permesso di verificare che l’alimento è stato prodotto o confezionato in Italia. Le persone immunocompetenti, stando alla nota pubblicata mercoledì, rischiano al massimo una lieve infezione, in quelle immunodepresse possono invece svilupparsi sintomi gravi, a volte letali; durante la gravidanza la listeriosi può provocare aborto spontaneo, setticemia o meningite neonatale. L’allarme riguarda per adesso la Germania tuttavia il prodotto è importato dall’Italia, bisogna quindi verificarne la presenza nei supermercati del nostro paese. La segnalazione 2020.2672 del 1° luglio, evidenzia Giovanni D’Agata presidente dello  “Sportello dei Diritti”, è stata diffusa attraverso il sistema di allerta europeo RASFF, pertanto tutti i Paesi interessati si sono attivarti immediatamente per verificare che il produttore abbia ritirato il formaggio dagli scaffali di tutti i punti vendita, informando i consumatori.

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Cronaca

Andrada Marina dichiarazioni sul caso della condanna in Egitto della danzatrice del ventre in carcere.

Andrada Marina dichiarazioni sul caso della condanna in Egitto della danzatrice del ventre in carcere.

Allarme per la categoria di cui sempre di più viene praticata anche in Italia – Danza del Ventre 

La celebre danzatrice del ventre italiana Andrada Marina, rende dichiarazioni nel merito della condanna di tre anni avvenuta a Sama El Masry, per incitazione all’immoralità e alla dissolutezza ed anche al pagamento di una multa di oltre 16.000 euro. Secondo l’accusa aveva pubblicato foto e video “immorali” sui social network, in contrasto con i “valori morali” egiziani.

“ Trovo assurdo che un tribunale possa condannare una danzatrice del ventre a tre anni di carcere per incitazione all’immoralità e alla dissolutezza, aggiungendo alla condanna altri 3 anni di sorveglianza da parte della polizia e una multa da 300.000 lire egiziane, più di 16.000 euro. La sua colpa? Aver pubblicato foto e video sui social in pose ritenute provocanti”. La Procura, pare l’abbia inoltre accusata di “atti osceni in pubblico” “incitamento alla prostituzione” e “violazione dei valori familiari della società egiziana”. Andrada Marina Danza del Ventre 01

Venire a conoscenza che le autorità egiziane stiano arrestato diversi artisti ed influencer con l’accusa di “aver attaccato la morale pubblica”, lo trovo altrettanto ridicolo nonché lede la libertà di utilizzo dei social dove di fatto, nelle pubblicazioni della mia collega egiziana, non vi è nulla di così immorale.

La danza del ventre si è sviluppata nelle corti principesche del medioriente. I movimenti sinuosi e rotatori richiamano gli antichi culti della fertilità. Gli uomini erano consapevoli che tutto ciò che muoveva la vita era legato alla riproduzione, alla nascita, al ciclo delle stagioni, alla natura. Per questo, molti degli stili di questa danza sono legati strettamente alla femminilità e venivano praticati esclusivamente dalle donne nel mondo arabo, poi allargandosi a tutto l’occidente.

Con l’evoluzione, la danza inizia a essere un elemento ricorrente nella vita dell’uomo, e, oltre ad accompagnare riti di preghiera, inizia ad accompagnare momenti di aggregazione, comunicazione, svago e rappresentazione del quotidiano; in questo scenario entrano anche gli uomini a far parte di questa danza molto antica e ricca di storia e significati.

“Arrestare una professionista di questa arte che nulla ha di pornografico od incitazione alla provocazione,

mette la nostra categoria in una situazione di difetto, accendendo i riflettori come se fotte una immoralità così denigrando la professione”.

 

Fabio Sanfilippo

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Cronaca

Isola di Capraia. Ritorna la Foca Monaca dopo 60 anni.

Non la si vedeva da 60 anni. Ma ora la Foca Monaca (nella foto) è tornata ed è tornata proprio nella grotta che porta il suo nome.

Nelle ultime settimane erano stati segnalati diversi avvistamenti ora confermati da una ricercatrice che, entrata nella grotta, ha visto, con sua grande sorpresa, una bellissima foca monaca che stava riposando.

L’animale non si è accorto di essere osservato e la grotta è stata subito abbandonata per non disturbare la foca.

Ora nella grotta è stato installato un dispositivo di monitoraggio per poter avere tutte le informazioni possibili in merito a questo insperato ritorno.

L’Ente Parco ha emanato un’ordinanza che vieta l’accesso all’area antistante la Grotta.

A volte la natura ci fa regali insperati. Sta a noi non vanificarli.

Franco Simonetti

 

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Turismo

Viaggi e COVID-19. Almeno quattro barche a vela partite dalle coste salentine con i relativi equipaggi e viaggiatori fermati dall’Autorità Portuale greca al largo di Merlera

Viaggi e COVID-19. Almeno quattro barche a vela partite dalle coste salentine con i relativi equipaggi e viaggiatori fermati dall’Autorità Portuale greca al largo di Merlera. Non concesso lo sbarco. Intervenga il Ministero degli Affari Esteri

Una notizia che lo “Sportello dei Diritti” ritiene doveroso dare in anteprima e che non avremmo mai voluto sentire dopo che da oggi, 1 luglio, dovrebbero essere state aperte tutte le frontiere dell’Area Schengen a seguito del progressivo allentamento delle misure antiCOVID-19: almeno quattro barche a vela con i relativi equipaggi e viaggiatori partiti dai porti della costa salentina sarebbero state fermate dall’Autorità Portuale greca al largo di Merlera, una delle prime isole che s’incontrano nell’Alto Jonio, dopo aver attraversato il Canale d’Otranto e che offrono un sicuro approdo per le tante imbarcazioni che ogni anno, specie nel periodo estivo si spostano dal Tacco d’Italia per un soggiorno nell’amena costa greca jonica.

Per comprendere bene il punto della questione che potrebbe riguardare migliaia di viaggiatori che scelgono di recarsi in Grecia con natanti privati, di seguito riportiamo le note pubblicate sul portale “Viaggiare Sicuri” del Ministero degli Affari Esteri che riportano ad una pagina all’uopo dedicata del Governo ellenico e dalle quali non si evincerebbe che possano essere prese misure così restrittive come il divieto di sbarco anche perché, purtroppo, regna ancora una grande incertezza in quanto non è rinvenibile alcuna ipotesi per questi viaggi:

1.7.2020

COVID-19: L’OMS ha classificato COVID-19 come “pandemia”, dallo scorso 11 marzo. Per contenerne la diffusione, a partire da gennaio 2020 sono state progressivamente adottate misure restrittive su scala globale (sospensione del traffico aereo, divieto di ingresso, respingimento in frontiera, quarantena obbligatoria, accertamenti sanitari).

In base all’art. 6 del DPCM 11 giugno 2020, gli spostamenti da/per gli Stati membri dell’UE, gli Stati parte dell’accordo Schengen, Regno Unito, Andorra, Principato di Monaco, San Marino e Città del Vaticano non sono soggetti a limitazioni. Sono quindi consentiti spostamenti verso questi Paesi anche per turismo. È sempre necessario verificare, prima della partenza, eventuali restrizioni all’ingresso in vigore nel Paese in cui ci si vuole recare. Tali informazioni sono disponibili sulle Schede Paese di Viaggiare Sicuri e sui siti web delle Ambasciate e/o dei Consolati italiani dei Paesi di interesse. Il rientro in Italia dai Paesi elencati è consentito senza limitazioni, fatte salve eventuali misure restrittive disposte per specifiche aree del territorio nazionale.
Il Ministro della Salute, con apposita Ordinanza, ha disposto che dal 1 al 14 luglio 2020 è consentito l’ingresso nel territorio nazionale dai seguenti Stati e territori: Algeria, Australia, Canada, Georgia, Giappone, Montenegro, Marocco, Nuova Zelanda, Ruanda, Serbia, Repubblica di Corea, Thailandia, Tunisia, Uruguay, tuttavia a chi rientri in Italia da questi Stati si applica l’obbligo di sorveglianza sanitaria e isolamento fiduciario con le modalità di cui agli articoli 4 e 5 del DPCM 11 giugno 2020. Per maggiori informazioni, cliccare qui o visitare l’approfondimento di questo sito web.

 

1.7.2020

COVID-19. Aggiornamento: A partire dal 1 luglio sono ripristinati i collegamenti diretti (aerei e marittimi) tra Italia e Grecia, per i quali il Governo greco ha introdotto specifiche procedure di ingresso. Si raccomanda di prendere attenta visione DI QUESTO LINK. (al momento non consultabile con i browser Edge e Internet Explorer, si consiglia di utilizzare browser alternativi).
Si precisa che la pagina in questione è gestita dalle Autorità greche e non dall’Ambasciata d’Italia ad Atene.

Allo stesso link, è reperibile il Passenger Locator Form (PLF), un questionario che richiede informazioni dettagliate sul viaggio (quali ad esempio il punto di partenza, i dati sul viaggio, l’indirizzo di recapito in Grecia), che è NECESSARIO compilare almeno 48 ore prima dell’ingresso nel Paese.

Per maggiori informazioni consultare la pagina del sito dell’Ambasciata d’Italia ad Atene  “Grecia e Coronavirus – Domande frequenti”

Una situazione che per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, se si procrastinasse oltre la necessità di ragionevoli controlli sanitari minimi, meriterebbe un intervento immediato della Farnesina per protestare contro misure come quella del divieto di sbarco non solo non indicata nell’apposita pagina dedicata indicata dallo stesso governo greco, ma che comunque non dovrebbero essere più applicate poiché l’emergenza, seppur non completamente cessata, si è notevolmente affievolita.

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Consumatori

VOLVO richiama 2,2 milioni di auto in tutto il mondo

VOLVO richiama 2,2 milioni di auto in tutto il mondo. È stato riscontrato un rischio di anomalia nel meccanismo di sicurezza delle cinture di sicurezza. Il più grande richiamo nella storia del produttore

 

Per la società, che appartiene alla casa automobilistica cinese Geely, è il più grande richiamo nella storia del produttore. La casa automobilistica Volvo Cars ha annunciato mercoledì 1 luglio il richiamo di quasi 2,2 milioni di auto costruite tra il 2006 e il 2019 in tutto il mondo. I motivi sono dovuti ad un potenziale problema di cavi collegati alle cinture di sicurezza dei sedili anteriori. Nel peggiore dei casi, “Il cavo può, in determinate circostanze rare e in base al comportamento dell’utente, soffrire di usura nel tempo. Ciò potrebbe eventualmente causare danni al cavo e ridurre la funzione di sicurezza delle cinture di sicurezza “. Tuttavia, non sono state  segnalate lesioni alle persone o incidenti a Volvo Cars. Secondo ka casa automobilistica, si tratta di modelli Sono interessati i modelli V60, V70 e XC60. Nell’attività a tutela dei consumatori e dei proprietari o possessori di veicoli a motore, lo “Sportello dei Diritti”, ancora una volta, grazie al servizio che svolge monitorando tutti i richiami tecnici per l’eliminazione di difetti di produzione o di progettazione riguardanti la sicurezza che interessano i veicoli circolanti, anticipa in Italia l’avvio di procedure di tal tipo da parte delle multinazionali automobilistiche anche a scopo preventivo, poiché non sempre tutti coloro che possiedono una vettura tra quelle indicate vengono tempestivamente informati. È necessario, quindi, spiega Giovanni D’Agata presidente dello  “Sportello dei Diritti”, prestare la massima attenzione e rivolgersi alle autofficine autorizzate o ai Concessionari VOLVO Italia, nel caso in cui la propria autovettura corrisponda al modello in questione. Gli uomini della rinomata casa automobilistica dovranno apportare i dovuti correttivi e risolvere un problema non certo grave, ma destinato comunque a suscitare non poca preoccupazione per la difettosità segnalata.

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Varese

“Cena con delitto” a Varese, tensosutruttura ai Giardini Estensi

Al via da questa sera la programmazione culturale del Comune di Varese. Si parte con Esterno Notte, Tra Sacro e Sacro Monte e tante altre iniziative

 

L’estate varesina entra nel vivo. Da questa sera partono i tantissimi eventi che coinvolgeranno l’intera città con un programma di iniziative adatte a tutti i gusti e a tutte le età del pubblico. Saranno coinvolti il centro storico e i quartieri, il Sacro Monte e la Schiranna, senza dimenticare i parchi della Città Giardino. Tre le parole chiave dell’Estate varesina 2020: sinergia, natura e sicurezza. Tutti gli appuntamenti, infatti, si svolgeranno nel rigoroso rispetto delle normative per il contrasto alla pandemia da coronavirus.

 

Si parte questa sera, mercoledì 1 luglio con le Sere FAI d’Estate alle ore 19.00 nella splendida Villa Panza. Per informazioni www.fondoambiente.it.

 

Sempre questa sera partirà anche Esterno Notte 2020 sotto la tensostruttura montata ai Giardini Estensi. Il programma prevede per questa sera un omaggio per i 100 anni dalla nascita di Federico Fellini e Alberto Sordi con la proiezione de LO SCEICCO BIANCO nella versione restaurata dal progetto “Il Cinema Ritrovato” della Cineteca di Bologna. Lo spettacolo sarà alle ore 21.30. Per informazioni www.filmstudio90.it

 

Domani, giovedì 2 luglio, sarà la volta dell’undicesima edizione di “TRA SACRO E SACRO MONTE” con il doppio spettacolo alle ore 19.00 e alle 21.30 sulla Terrazza del Mosè a Sacro Monte Si ricorda che la prenotazione è obbligatoria e si può effettuare su www.trasacroesacromonte.it

 

Venerdì 3 luglio invece la rassegna Esterno Notte proporrà il film 18 REGALI di Francesco Amato. Saranno presenti il regista e le costumiste del film. Spettacolo alle ore 21.30 sotto la Tensostruttura dei Giardini Estensi. www.filmstudio90.it

 

Sabato 4 luglio invece si potrà andare alla scoperta del parco di Villa Toeplitz grazie all’iniziativa i #SCOPRIVARESE. La prima visita sarà alle ore 15.30 e la seconda alle ore 17.00. Informazioni e prenotazione su guideabilitatevarese@gmail.com o 393.8423949.

 

Sempre sabato sotto la tensostruttura dei Giardini Estensi la rassegna Esterno Notte 2020 propone “CENA CON DELITTO – KNIVES OUT” di Rian Johnson. Lo spettacolo inizierà alle ore 21.30. Il programma completo è consultabile su www.filmstudio90.it.

 

Da sabato 4 luglio a mercoledì 30 settembre al Camponovo del Sacro Monte si potrà ammirare la mostra dell’associazione Liberi Artisti della provincia di Varese “SOGNO D’ESTATE 2020”. Orari: sabatodomenica e festivi dalle 10.00 alle 19.00. Apertura infrasettimanale su richiesta a bernasconianna@alice.it o al 349.7845069.

 

Questo weekend poi torna anche la 39° Rassegna d’arte del borgo di Penasca di San Fermo L’edizione di quest’anno, in programma sabato 4 a domenica 5 luglio, che avrebbe dovuto svolgersi come di consueto per le vie dell’antico borgo, si terrà in modalità virtuale a causa dell’emergenza Covid-19: le opere degli artisti saranno esposte sulla pagina Facebook Penasca di San Fermo un borgo da riscoprire, seguendo il percorso della piantina del borgo come avrebbe dovuto essere nella realtà. La rassegna sarà inaugurata il 4 luglio con la Collettiva “Penasca celebra le Alpi di Lombardia”, cui seguirà la pubblicazione giorno per giorno delle opere dei singoli artisti lungo il percorso classico. Evento organizzato dal Gruppo Culturale “Amici di San Fermo”

 

Domenica 5 luglio sarà la volta di INDAGINI AL MUSEO, curiosi stemmi e nobili famiglie. Iniziativa per i bambini dai 6 ai 10 anni in programma alle ore 15.00 presso il Museo Baroffio e del Santuario del Sacro Monte sopra Varese. La prenotazione obbligatoria al 366.4774873 o info@sacromontedivarese.it. Informazioni su www.sacromontedivarese.it.

 

Domenica 5 luglio infine Esterno Notte 2020 proporrà il film 1917 di Sam Mendes. Spettacolo in programma alle ore 21.30 sotto la tensostruttura dei Giardini Estensi di via Sacco a Varese.

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Parabiago

Parabiago anticipa i tempi, scuole aperte con ampliamento aule

A settembre riaprono le scuole: a Parabiago si riuscirà a mantenere la normalità nello svolgimento delle lezioni grazie a soluzioni di ampliamento aule.

 I problemi della scuola italiana sono sotto gli occhi di tutti a causa del coronavirus ma non solo, ora diamo la colpa al virus, ma in realtà le scuole hanno bisogno di manutenzione da tanti anni.

Il covid ha però posto una serie di rischi ulteriori a cui bisogna metter mano, ed un esempi e’ l’Amministrazione di Parabiago che anticipa le soluzioni pratiche e possibili per venire incontro a ragazzi e famiglie:

 Ieri si è svolto l’ultimo incontro tra le Direzioni Didattiche delle scuole cittadine e l’Amministrazione comunale, un percorso di studio di un mese e mezzo che dà il via definitivo agli interventi da realizzare per permettere la riapertura del prossimo settembre. L’obiettivo condiviso è quello di permettere l’accesso in sicurezza a tutti gli studenti mantenendo la composizione delle classi nella loro interezza, scelta che ha portato l’Amministrazione a intervenire sulle aule esistenti ampliando gli spazi e garantire, in questo modo, il distanziamento.

Giunta, ufficio tecnico e ufficio scuola, insieme alle direzioni didattiche, hanno valutato e pianificato, caso per caso, soluzioni realizzabili per l’adeguamento alle nuove misure di distanziamento. Si tratta di interventi diversificati da realizzare in questo periodo estivo presso le strutture delle scuole primarie e secondarie di primo grado e che comprendono in alcuni casi la realizzazione di nuove aule; in altri casi l’utilizzo di spazi già esistenti da adeguare; in altri ancora l’abbattimento di una parete. Alcuni interventi sono già stati avviati, come ad esempio presso le scuole di San Lorenzo e a breve lo saranno anche presso gli altri plessi scolastici.

Il risultato finale di settembre saranno aule che possano ospitare dai 20 ai 26 alunni, assicurando all’intera popolazione scolastica della città (circa 2.200 studenti tra infanzia, primaria, secondaria di primo grado) il normale svolgimento delle lezioni nel rispetto delle misure di distanziamento in corso.

“Permettere il normale svolgimento delle lezioni a settembre ci sembra davvero una priorità importante per i nostri ragazzi e insegnanti -afferma il sindaco Raffaele Cucchi- Ci siamo, quindi, messi subito al lavoro e a disposizione delle direzioni didattiche per comprendere le necessità e le soluzioni compatibili con le nuove misure da adottare. Più di un mese di studio per arrivare ad individuare le soluzioni migliori e permettere ai nostri ragazzi di iniziare la scuola a settembre in totale sicurezza mantenendo una normalità nello svolgimento delle lezioni. Intervenire in tal senso ci ha anche permesso di investire maggiormente negli strumenti di nuova generazione come le lavagne touch screen di cui saranno dotate le nuove aule. Ringrazio tutti per l’impegno e la determinazione dimostrata, consapevole che la gestione di questa situazione non è per nulla semplice, mettersi al servizio in questo modo verso i ragazzi, la scuola e le famiglie, però, ci motiva a proseguire nelle soluzioni trovate. Un particolare ringraziamento lo estendo alle Presidi con le quali stiamo lavorando ottimamente nell’interesse dei ragazzi ed è bello.”.

 

 

Cordiali saluti

 

Clara Pastori – 3355898196

Ufficio Comunicazione del Sindaco

Città di Parabiago

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Varese

Vigili del Fuoco-Varese: allarme mezzi e uomini

La denuncia e’ forte e motivata, diretta a tutti i responsabili compresi i vertici dei Vigili del Fuoco: Il comando di Varese soffre di una carenza cronica di personale, carenza che mette in seria sofferenza lo stesso dispositivo di soccorso, costringendo spesso alla riduzione dei supporti (autobotti, autoscale, ecc) su tutte le sedi e addirittura, fatto ben più grave alla chiusura di una o più presidi sul territorio, il tutto a danno della collettività. Con l’ultima mobilità di capi squadra (tralasciamo le tempistiche dove prima di far arrivare i neo assegnati sono stati fatti spostare “gli anziani”, creando un buco di diversi giorni) erano previsti al Comando 45 neo CS di cui : 3 persi “per strada”, 6 non si sono presentati, 2 sono stati immediatamente trasferiti dal Direttore Regionale a Milano, 6 hanno già presentato formale domanda di articolo.

Cosa dobbiamo aggiungere, l’elenco e’ lungo e riguarda un settore delicato e importante per tutti: l’ultima spiaggia in caso di incidenti gravi come le cronache ci ricordano tutti i giorni: da quelli per strada, agli annegamenti, incendi boschivi ma anche dei tetti, oppure crolli di abitazioni.

Dove c’e’ pericolo e rischio ci sono i Vigili del Fuoco, che si assumono tutti gli oneri, rischiando in prima persona e quindi non sono ammissibili tagli di bilancio, mezzi e uomini. La politica non si divida almeno su di loro

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Primo piano

Sicurezza sanitaria, tutela degli operatori sanitari e sociosanitari

Regione Lombardia ha deciso di dotarsi di uno strumento normativo unico in Italia, dimostrandosi apripista anche nella tutela dei lavoratori dell’ambito sanitario e sociosanitario, oltre che ovviamente dei pazienti in degenza.

 

“Nella nuova legge, ritengo particolarmente apprezzabili i passaggi relativi alla videosorveglianza e al controllo degli accessi. In questo modo abbiamo messo nero su bianco un rimedio efficace per tutelare la sicurezza degli operatori e degli utenti in special modo per i Pronto Soccorsi, luoghi spesso colpiti da fenomeni di grave violenza”. 

Così Emanuele Monti (Lega), Presidente della III Commissione Sanità e Politiche Sociali di Regione Lombardia, sulla legge sulla sicurezza del personale sanitario e sociosanitario approvata oggi in Aula. 

“La Lombardia ha dimostrato, quindi, di fare sempre la propria parte. Ci aspettiamo ora che il Governo faccia lo stesso, sia per l’innovazione dei nostri ospedali sia per la sicurezza di chi ci lavora. Mancano ad oggi una normativa a livello nazionale e un piano di investimenti che dia una visione di prospettiva alla problematica” sottolinea Monti. 

“Oggi si è concluso un importante percorso che ha visto le Commissioni Affari istituzionali e Sanità di Palazzo Pirelli convergere su un testo condiviso per la tutela e la sicurezza del personale sanitario e sociosanitario. Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un aumento sensibile dei casi di violenza nei confronti degli operatori sanitari.
Il testo approvato oggi ha unito due Progetti di legge presentati dalle due Commissioni consiliari, sui quali è stata operata una sintesi che ha portato ad un testo condiviso da tutte le forze politiche e che va nella direzione di una ricognizione dello stato dell’arte di tutte le strutture presenti sul territorio. Chiediamo altresì una relazione annuale sulle stesse ed interventi per potenziare i sistemi di sicurezza nelle varie strutture, a tutela dei lavoratori” aggiunge Alessandra Cappellari (Lega), Presidente della II Commissione Affari Istituzionali.