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Paura in India: un leopardo prova ad attaccare un cane. Il video virale dell’attacco su internet

Paura in India: un leopardo prova ad attaccare un cane. Il video virale dell’attacco su internet

 

Un cane sonnecchia tranquillo all’interno del cortile di un bungalow in India quando un leopardo salta improvvisamente la recinzione di almeno 2 mt di altezza per attaccarlo. L’incontro tra i due è impressionante: il cane abbaia spaventato mentre il predatore lo afferra. Alla fine quest’ultimo decide di andarsene, probabilmente a causa della presenza umana. I proprietari del cane hanno presentato una denuncia agli ufficiali forestali sull’incidente. I leopardi in India sono una specie a rischio e protetta, ma a causa della deforestazione e degli insediamenti in prossimità della foresta sempre più felini entrano nei villaggi in cerca di cibo. Il video, girato il 9 aprile, ha fatto il giro del web ed in poche ore è diventato virale in tutto il mondo. Il filmato conferma, ancora una volta, come la deforestazione selvaggia negli anni in India ha modificato l’equilibrio biologico dei predatori e non solo e ne ha alterato il comportamento, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”. I leopardi, attaccano spesso l’uomo, specialmente quegli che vivono ai margini della foresta o dei Parchi Nazionali. Difficilmente i morsi sono letali, ma le aggressioni possono essere molto pericolosi anche nei confronti degli animali domestici. Ecco il video: https://youtu.be/NWnbL6FcsXI

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Effetto coronavirus e Ambiente: scimmie invadono hotel e approfittano di una piscina per fare i tuffi e il bagno

Effetto coronavirus e Ambiente: scimmie invadono hotel e approfittano di una piscina per fare i tuffi e il bagno. L’epidemia riduce le attività umane, così gli animali selvatici escono allo scoperto. Mentre il mondo è quasi fermo a causa del Covid 19, la natura pare riguadagnare i suoi spazi. Gli animali selvatici, in particolare, meno disturbati dalle attività umane, in questi giorni si prendono maggiori libertà. Molte emittenti televisive hanno documentato l’arrivo di branchi di animali nei posti più impensati in diverse città che hanno subito una vera e propria invasione di animali selvatici come orsi, alci, cervi, puma, cinghiali, uccelli. Ci sono sempre più persone che hanno avuto la possibilità di vedere animali proverbialmente molto schivi dove non ce li si aspetterebbe. Ad esempio, a Mumbai, in India numerose scimmie sono state avvistate e filmate mentre fanno i tuffi e il relativo bagno nella piscina di un complesso residenziale. Un’insolita visione di un un’animale abituato alla foresta che raramente si avvicina alle abitazioni con estremo sospetto mentre in questo caso appare tranquillo ed indisturbato. E vista la velocità con cui gli animali si abituano alle nuove situazioni bisognerà prestare particolare attenzione a loro nel momento in cui riprenderanno le attività umane. Per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, un video che documenta un evento che conferma che la natura quando può si riappropria degli spazi. Ecco il video: https://youtu.be/nRukN85yVOU

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Ambiente. Predatori e prede ai tempi del coronavirus: meno rifiuti e scarti umani in giro e un gabbiano si mangia un coniglio vivo intero.

Ambiente. Predatori e prede ai tempi del coronavirus: meno rifiuti e scarti umani in giro e un gabbiano si mangia un coniglio vivo intero. Una scena mai vista prima perché ormai siamo abituati a vedere i gabbiani come spazzini delle città, ma è un esempio un po’ crudele che in natura si fa di necessità virtù. Gli animali, che siano, uccelli, specie marine o selvatiche, segnala Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, stanno riscoprendo la propria fiducia e pace e il video eccezionale documenta un evento inedito e conferma che la natura quando può si riappropria degli spazi. Ecco il video: https://youtu.be/KAXGOSKb91o

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Ambiente. La natura riguadagna i suoi spazi: anche i tonni a riva in Sardegna

Ambiente. La natura riguadagna i suoi spazi: anche i tonni a riva in Sardegna. L’epidemia riduce le attività umane, così gli animali selvatici escono allo scoperto. Mentre il mondo è quasi fermo a causa del Covid 19, la natura pare riguadagnare i suoi spazi. Gli animali selvatici, in particolare, meno disturbati dalle attività umane, in questi giorni si prendono maggiori libertà. E se chi abita fuori dai grossi agglomerati urbani, magari è già abituato a vedere cervi, caprioli, cinghiali, tassi e volpi, ci sono sempre più persone che hanno avuto la possibilità di vedere animali proverbialmente molto schivi dove non ce li si aspetterebbe. E’ il caso di un grosso tonno avvistato e filmato ad un metro dalla riva in Sardegna: un’insolita visione di un pesce pelagico abituato alle profondità del mare che raramente si avvicina alla costa con estremo sospetto mentre in questo caso appare tranquillo ed indisturbato. E vista la velocità con cui gli animali si abituano alle nuove situazioni bisognerà prestare particolare attenzione a loro nel momento in cui riprenderanno le attività umane. Per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, un video che documenta un evento che fa sognare e conferma che la natura quando può si riappropria degli spazi. Ecco il video: https://youtu.be/JNDRtgBsJ_U

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Ambiente. La natura riguadagna i suoi spazi: squalo nuota davanti la spiaggia – VIDEO

Ambiente. La natura riguadagna i suoi spazi: squalo nuota davanti la spiaggia – VIDEO L’epidemia riduce le attività umane, così gli animali selvatici escono allo scoperto. Mentre il mondo è quasi fermo a causa del Covid 19, la natura pare riguadagnare i suoi spazi. Gli animali e i pesci selvatici, in particolare, meno disturbati dalle attività umane, in questi giorni si prendono maggiori libertà. E se chi abita fuori dai grossi agglomerati urbani, magari è già abituato a vedere cervi, caprioli, cinghiali, tassi e volpi, ci sono sempre più persone che hanno avuto la possibilità di vedere animali proverbialmente molto schivi dove non ce li si aspetterebbe come in questi ultimi giorni nel sud della Francia dove alcune balene sono state filmate mentre nuotavano nelle acque del parco nazionale Calanques, vicino Marsiglia e altre due oggi nello Stretto di Messina. O come uno squalo che nuota nelle acque limpidissime a un metro dalla spiaggia delle Sablettes, la più conosciuta di Mentone. Lo ha filmato Sabrina Barré, una studentessa di scienze, che ha postato il video, diventato virale, sul gruppo “Tu sais que tu as vécu à Menton” suscitando decine di commenti. Insomma gli animali selvatici in questo periodo si stanno riappropriando delle ore diurne. L’assenza di attività umana fa sì che gli squali siano molto più tranquilli, calmi e fiduciosi nel riscoprire il loro territorio, che abbandonano quando c’è traffico di navi. E’ chiaro evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, che il lockdown degli umani sta aiutando la natura e la biodiversità a riscoprire i propri spazi naturali. Non succede nulla e c’è tranquillità assoluta. Gli animali, che siano balenottere comuni o altre specie marine, stanno riscoprendo la propria fiducia e pace, riuscendo così a venire più vicine a riva e il video eccezionale documenta un evento che fa sognare e conferma che la natura quando può si riappropria degli spazi. Ecco il video: https://youtu.be/aUwcSJA_iRg

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Allarme dello Sportello dei Diritti: con l’umanità in quarantena, data l’assenza di auto e traffico, i cinghiali si riprendono l’ambiente devastando le campagne

Allarme dello Sportello dei Diritti: con l’umanità in quarantena, data l’assenza di auto e traffico, i cinghiali si riprendono l’ambiente devastando le campagne. Ecco l’inquietante VIDEO Strade vuote, poche macchine, un silenzio surreale e con le città in lockdown sembra proprio la natura voglia riprendersi. Mentre noi ci siamo ritirati nelle nostre case per contenere la pandemia del nuovo coronavirus, a invadere gli spazi urbani e rurali arrivano animali selvatici. Dalle oche ai cervi, fino alle balene nello Stretto di Messina. Sono innumerevoli i bizzarri avvistamenti di animali a spasso per le città e le campagne durante queste giornate di quarantena. Il fenomeno è stato osservato ovunque. Tuttavia la massiccia presenza di cinghiali in giro anche sulle strade urbane preoccupano gli agricoltori, e non solo, per le semine di grano che rischiano di essere compromesse dove le invasioni ontinue e ripetute, in pratica ogni giorno. L’allarme cinghiali, si estende ad ampio raggio a una serie di colture: dai vigneti alle ortive, fino alla situazione allarmante dei prati stabili, con un bollettino di guerra che si rincorre dalla pianura alle aree montane. Ciò che evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, non vale unicamente per l’ambito agricolo. Incoraggiati dalla scarsa presenza umana e dal traffico pressochè assente, sospesi i servizi di contenimento sul territorio nazionale e i selezionatori, chiusi gli ambiti territoriali di caccia e la polizia provinciale impegnata nei controlli stradali per la quarantena, intere mandrie con centinaia di soggetti raggiungono perfino i centri urbani Così non si può più continuare, è una questione non solo economica ma di sicurezza e ordine pubblico. E il Coronavirus non può e non deve essere una scusa per giustificare l’escalation di un problema. Ora occorre prendere in mano al più presto il problema e dare risposte urgenti e concrete all’agricoltura e ai cittadini. A dare il polso della situazione, le immagini eccezionali riprese da un testimone che ha immortalato una mandria di cinghiali, composta da ameno un centinaio di esemplari. Avvistamenti che oltre a strappare un sorriso in queste lunghe e preoccupate giornate di quarantena, dovrebbero far riflettere su quanto sia assente nella vita odierna un’equilibrio tra noi e il mondo naturale. Ecco il video: https://youtu.be/EDA1QkgcbK0

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Ambiente. Coppia di balene attraversa lo Stretto di Messina.

Ambiente. Coppia di balene attraversa lo Stretto di Messina. Riprese dall’alto – VIDEO. I mammiferi hanno avuto modo di avvicinarsi alla costa data l’assenza delle imbarcazioni e del traffico marittimo riconquistando gli spazi. L’avvistamento dei cetacei è stato immortalato in un video diffuso dai Vigili del Fuoco Il Nucleo Elicotteri dei Vigili del Fuoco ha documentato l’avvistamento di due balene nello stretto di Messina. Si tratta di immagini uniche di un fenomeno non rarissimo. Anche negli anni passati sono state avvistate balene e orche nella zona. E così i mammiferi hanno avuto modo di avvicinarsi alla costa data l’assenza delle imbarcazioni e del traffico marittimo riconquistano gli spazi, quando essi non sono battuti. È il caso dello Stretto interdetto alle imbarcazioni durante il weekend di Pasqua. Un fenomeno simile è avvenuto anche vicino a Marsiglia nel sud della Francia, dove alcune balene sono state filmate mentre nuotavano nelle acque del parco nazionale Calanques. Fondali fin troppo bassi per questi cetacei, ad ogni modo deserti a causa del blocco imposto dall’emergenza coronavirus. Insomma, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, un video eccezionale che documenta un evento che fa sognare e conferma che la natura quando può si riappropria degli spazi. Ecco il video: https://youtu.be/XjwpKL3nrVo

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Australia, squalo uccide ranger nella Grande Barriera Corallina del Queensland

Australia, squalo uccide ranger nella Grande Barriera Corallina del Queensland. Un 23enne è stato sbranato e ucciso nel Queensland Parks. Questo è il quarto attacco di squali in Australia in tre mesi “C’era un mare di sangue mentre quella bestia si accaniva su quel poveretto”. Eccolo il racconto dell’orrore visto dagli altri colleghi. Dieci metri più avanti, uno squalo aveva appena finito di attaccare un giovane ferendo in modo grave.” E’ successo ieri vicino a North West Island, 75 chilometri a nord-est di Gladstone., in Australia. Un gruppo di ranger, incaricati alla conservazione della fauna selvatica che lavorano per il Queensland Parks and Wildlife Service decidono di farsi una nuotata dopo una giornata di lavoro. Vanno in barca e si tuffano in mare. All’improvviso si materializza uno squalo. Il pesce vede i nuotatori e attacca l’ultimo a salire in barca. Si accanisce contro un uomo, lo azzanna alle gambe e alle braccia e lo trascina per decine di metri. Poi lo lascia. Il giovane ranger di 23 anni muore per le gravi ferite riportate nell’attacco. La Premier Annastacia Palaszczuk dello stato del Queensland ha dichiarato che la vittima di 23 anni ha lavorava per il Queensland Parks and Wildlife Service. “Ancora una volta una famiglia là fuori è in lutto per un giovane che ha tragicamente perso la vita in un orribile attacco di squalo”, ha detto ai giornalisti. La polizia ha riferito che l’uomo era in acqua e mentre tornava a una barca noleggiata dal servizio quando è stato attaccato vicino all’isola nord-occidentale, 75 chilometri a nord-est di Gladstone. Ha subito gravi ferite alla gamba e al braccio ed è morto in ospedale poche ore dopo. Il sergente maggiore Tony Anderson, detective, ha dichiarato che il ranger ha svolto lavori di manutenzione prima dell’attacco. La vittima è stata l’ultima persona fuori dall’acqua. “Alla fine della giornata c’erano quattro persone che nuotavano sul retro di una barca, rinfrescandosi dopo una giornata di lavoro”, ha detto ai giornalisti. Con la memoria si corre alla ricerca degli attacchi precedenti. Quello di oggi è il quarto attacco di squalo dall’inizio dell’anno in Australia, e il terzo nella regione nord-orientale del paese in tre mesi. Dal 2018, dopo un’ondata di incidenti con squali sulla Grande Barriera Corallina, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, il governo di questo stato federato ha lanciato un progetto di “reti intelligenti” come misura del controllo non letale di questi animali marini in alcune regioni. Ecco il video: https://www.youtube.com/watch?v=3mN2uYE0AW8

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Gatti in coma etilico, cani ustionati con la candeggina: i veterinari mettono in guardia contro la disinfezione degli animali

Gatti in coma etilico, cani ustionati con la candeggina: i veterinari mettono in guardia contro la disinfezione degli animali. Nel mezzo di un’epidemia di coronavirus, i veterinari richiedono la massima cautela in merito alla disinfezione degli animali domestici. La paura del contagio a volte provoca comportamenti inappropriati da parte di persone che cercano di “lavare” il loro cane o gatto con prodotti tossici. Il periodo senza precedenti in cui stiamo vivendo sta spingendo alcune persone a fare qualsiasi cosa, specialmente con i loro animali domestici. I veterinari dell’Alta Savoia in Francia lanciano l’allerme della situazione. “Abbiamo ricevuto gatti in coma etilico dopo essere stati lavati con gel idroalcolico. Ci sono stati anche avvelenamenti e ustioni sulla pelle dovuti all’uso di disinfettanti su cani e gatti ”, afferma la dottoressa Charlotte Piquet, veterinaria a Sciez, in Francia Bleu. Le domande sorgono molto regolarmente dai proprietari di animali domestici. “Ci viene chiesto: come posso disinfettare il mio animale quando torno da un passaggiata? Cosa dovrei mettere sulla sua lingua perché ha leccato tutto il pavimento? Cosa devo mettere in piedi o con cosa posso pulirlo?”. Il più delle volte, la gente pensa alla candeggina o alla soluzione alcolica. Il primo pericolo sono le ustioni, per contatto o in seguito quando l’animale si lecca il mantello. E poi ci sono rari casi di coma etilici, con un animale completamente ubriaco dopo aver ingerito alcol. Non lavare i tuoi animali con prodotti corrosivi ”. L’ufficio veterinario dove lavora Charlotte Piquet ha pubblicato un messaggio sui social network, ricordando che è “inutile pulire il tuo cane dopo essere tornato da una passeggiata”. “Se vuoi ancora lavargli le zampe, usa acqua, sapone adatto e risciacqua accuratamente”, aggiunge. Inoltre, l’agenzia sanitaria ANSES e l’Organizzazione per la salute degli animali (OIE) considerano “improbabile” la trasmissione del virus attraverso gli animali. L’Accademia, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda tuttavia ai proprietari di “rafforzare le solite misure” lavandosi regolarmente le mani quando si prendono cura dell’animale e non “lascino che si lecchi il viso”.

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Migliaia di meduse rosa riconquistano la spiaggia deserta a causa del coronavirus – VIDEO

Migliaia di meduse rosa riconquistano la spiaggia deserta a causa del coronavirus – VIDEO. Da ex zona turistica a paradiso della biodiversità, quando la natura si riappropria del territorio Lunedì 23 marzo, migliaia di meduse rosa sono state avvistate vicino a Corong Corong Beach sull’isola tailandese di Palawan. Questa spiaggia sabbiosa è solitamente invasa da barche che sbarcano molti turisti che vengono a godersi questo scenario idilliaco. Ora è abbandonata a causa della pandemia di coronavirus e la natura ha logicamente riacquistato i suoi diritti. Un vero e proprio patrimonio della biodiversità. I pescatori locali hanno filmato l’incredibile scena mentre navigavano in acque vuote la scorsa settimana. Uno di loro, Alimar Amor, ammette di non aver mai visto uno spettacolo simile prima. Le meduse in questione sono il Crambione, appartenenti alla famiglia dei Catostylidae. Nel linguaggio comune, sono chiamate “meduse al pomodoro” o “labong-labong”, a seconda del termine locale. Ogni tanto, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, la natura vince e si riappropria di territori che prima erano ad uso e consumo esclusivo (o quasi) dell’uomo. E’ quello che è avvenuto sull’isola tailandese di Palawan, dove una spiaggia ex zona turistica, frequentatissima da turisti e locali, in questo periodo di pandemia, è tornata ad essere un luogo particolarmente amato da animali, pesci e qunat’altro. Un vero e proprio patrimonio della biodiversità. Ecco il video: https://youtu.be/nUX6XPtrdjM