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Varese

I consiglieri del Gruppo Civici e Democratici scrivono ad Antonelli

Gentile Presidente,

lunedì il Consiglio regionale ha approvato il provvedimento con cui Regione Lombardia stanzia risorse per la ripresa economica a seguito dell’emergenza causata dal Covid-19, destinando

alle province lombarde e a città metropolitana 51,3 milioni di euro che verranno ripartiti in base alla popolazione e saranno utilizzati per opere pubbliche (infrastrutture viarie ed edilizia scolastica) da iniziare entro il 31 ottobre 2020. Facendo seguito alla nostra proposta del 17 aprile di istituzione di una cabina provinciale per la fase di ripartenza, nell’ottica della collaborazione istituzionale, crediamo sia necessario supportare quanto più possibile Sindaci e Comuni soprattutto in una situazione così complessa come quella che stiamo vivendo.

Per questo le proponiamo di organizzare quanto prima un tavolo di lavoro, in cui possano lavorare insieme maggioranza, minoranza e sindaci perché su alcuni interventi, dove le competenze potrebbero sovrapporsi ed esiste un interesse condiviso, queste risorse potrebbero essere messe a fattore comune tra i diversi Enti. In questo modo alcuni interventi potranno essere cantierati in sinergia per mettere in campo anche progetti più grandi e più innovativi di quelli che ciascun ente singolarmente potrebbe fare, dando ancora una maggiore occasione di ripartenza anche all’economia del territorio.

Contestualmente ribadiamo l’opportunità di istituire una cabina di regia provinciale per la ripartenza economica e sociale della nostra provincia come da nostra precedente proposta e di cui attendiamo risposta.

Cordiali saluti 

I consiglieri del Gruppo Civici e Democratici

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Busto Arsizio

Busto Arsizio, l’Amministrazione sistema i cimiteri in vista della riapertura

In vista di una potenziale riapertura, sono iniziati i lavori di diserbo e taglio erba delle parti comuni dei cimiteri di Busto Arsizio.

In aggiunta a queste attività, l’Assessore al verde Laura Rogora ed il Presidente di Agesp Strumentali, Alessandro Della Marra, hanno deciso di andare incontro alle esigenze dei parenti dei defunti offrendo un servizio gratuito di rimozione e raccolta dei fiori secchi e delle foglie presenti sulle tombe e sui loculi.

“Ringrazio entrambi per essere sempre sensibili alle problematiche cittadine e per attivarsi sempre con massima celerità” ha commentato il Sindaco bustocco Emanuele Antonelli.

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Testi sierologici, giungla di interessi e in provincia Antonelli scrive ai sindaci

“Con questa lettera, vorrei anzitutto ringraziare tutti voi, a nome dei cittadini della Provincia di Varese, per il lavoro e l’impegno che avete garantito durante questo periodo di emergenza Covid – 19, insieme a tutto il personale sanitario che opera sul nostro territorio, alle Forze di Polizia e ai dipendenti in servizio presso Provincia e Comuni.”

L’appello del Presidente della Provincia di Varese mira oltre al riconoscimento dello sforzo profuso, anche a mantenere la compatezza di tutti i sindaci nel seguire una linea condivisa e unitaria per la cosiddetta seconda fase.

busto emanuele antonelli

Dosa le parole Antonelli, cercando di non urtare la suscettibilità e le prerogative dei sindaci ( con la S maiuscola) miscelando ” fuoco e miele”: 

“certamente, non intendo assumere comportamenti che possano affievolire le prerogative dei Sindaci, ma anzi, approfittare della ricchezza derivante dalle diverse sensibilità ed esperienze.”

Più avanti però si toglie il sassolino dalla scarpa, affermando di voler seguire i tecnici e Regione Lombardia per sapere ” quanti tamponi naso-faringei dovranno essere effettuati nei nostri comuni, quali test sierologici, a chi dare la precedenza, siano questioni che vadano risolte unitariamente e uniformemente, con gli esperti e sotto la supervisione della Regione Lombardia, senza fughe in avanti, ma senza lasciare dietro nessuno”

Il riferimento è senza mezzi termini anche se  Antonelli non lo cita, è al sindaco Centrella, che sul tema dal sottoscritto interpellato ha precisato: 

“partiamo tutti assieme ma partiamo”, visto lo stato delle attività e il disagio dei cittadini con cui si rapporta quotidianamente.

Tra l’altro è vero quanto dice Antonelli che non tutti i test sono uguali, ma quelli usati dal sindaco di Cocquio sono in linea, anzi hanno anticipato i tempi: “Il Comitato tecnico scientifico e il ministero della Salute, secondo quanto apprende l’ANSA, hanno definito ed indicato le piattaforme che dovranno essere utilizzate per l’esecuzione ed il processamento dei test sierologici. Si tratta dei sistemi Clia e/o Elisa per “la rilevazione di IgG specifiche, anticorpi neutralizzanti per il SarsCov2″. E’ previsto che tali piattaforme debbano essere presenti almeno in un laboratorio per Regione”, test impiegati da Centrella nel suo comune.

Aggiungiamo pure altro:  i test rapidi basati sull’identificazione di anticorpi IgM e IgG specifici per la diagnosi di infezione da SARS-CoV-2, secondo il parere espresso dal CTS, non possono, allo stato attuale dell’evoluzione tecnologica, sostituire il test molecolare basato sull’identificazione di RNA virale dai tamponi nasofaringei secondo i protocolli indicati dall’OMS.https://www.nurse24.it/dossier/covid19/test-sierologici-non-affidabili-per-diagnosi-circolare-ministero-salute.html che cita una circolare del 3 aprile del Ministero della Salute.

Non parliamo poi di altre vicende di Regione Lombardia che spesso si è affidata al San Matteo e già citata da Antonelli come esempio: sta  emergendo una situazione non tanto lineare sulla gestione del coronavirus, tutti aspetti che andranno accertati e verificati dagli organi competenti che stanno indagando, parliamo delle RSA ma anche del San Matteo di Pavia  sui cui si addensano ombre e cominciano i primi ” non sapevo dei responsabili”.

La vicenda è riportata sul “Fatto Quotidiano“:il Policlinico San Matteo ha firmato il 20 marzo un accordo con la Diasorin Spa. Prevede la valutazione, sotto la supervisione del virologo Fausto Baldanti, di due test per il coronavirus (un tampone e uno sul sangue) in cambio di royalties sul solo test del sangue,quando sarà venduto. Anche il professor Franco Locatelli,presidente del Consiglio Superiore della Sanità, è sorpreso quando il Fatto gli rivela l’accordo: “No, il professorBaldanti non mi aveva mai informatodi queste royalties perl a Fondazione.”

Stessi dubbi sul Sole24ore: da parte di aziende del settore: ” La TecnoGenetics sottolinea come le ricerche del San Matteo dovrebbero essere aperte a tutte le aziende.”

Una vicenda da verficare e su cui noi sospendiamo il giudizio in attesa degli esiti della questione, però visti i numeri e i soldi in gioco ci si può aspettare tutto  e il contrario di tutto.

Nel frattempo tante famiglie piangono, da lontano, i loro morti e i vivi sono reclusi, mentre forze dell’Ordine e sanitari sono esposti a tutti i rischi possibili e immaginabili nonostante i dpi arrivati quando sono arrivati.

Walter Ricciardi, rappresentante italiano all’Oms e consulente del ministro della Salute Roberto Speranza,afferma che   tra i Paesi europei la Lombardia è la regione che in questo momento ha maggiori problemi. Non l’Italia, ma la Lombardia”, ha sottolineato il consulente di Speranza.”.

Chi ha orecchi per intendere intenda.

  

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Busto Arsizio

Busto Arsizio, la Giunta Antonelli licenzia il bilancio 2019 e pensa “alla fase 2” per uscire dall’emergenza coronavirus

Con largo anticipo rispetto all’attuale tendenza nazionale, la Giunta di Busto Arsizio ha licenziato il bilancio consuntivo 2019 che sarà sottoposto all’approvazione del consiglio comunale in programma l’8 maggio 2020.

In questi giorni di emergenza, il Sindaco Emanuele Antonelli e l’Assessore al Bilancio e Attrazione risorse Paola Magugliani, con gli uffici diretti dal Ragioniere Capo Maria Teresa Marino, si sono inoltre dedicati a studiare interventi a favore di cittadini e imprese, per essere pronti quando la “Fase 2” dell’emergenza sarà almeno chiarita nella tempistica e nella sostanza.

Da un lato, il Comune di Busto intende favorire i propri cittadini con iniziative e provvedimenti che vadano nella direzione di aiutare chi si trova in difficoltà attivando tutte le risorse disponibili, come già fatto con la sospensione del pagamento delle rette dei nidi e delle materne comunali, con il blocco degli avvisi di accertamento fiscale, con la velocizzazione dei mandati di pagamento verso terzi, con l’apertura del conto corrente dedicato a donazioni per l’emergenza Covid detraibili per cittadini e imprese e come sta accadendo con i Buoni spesa la cui distribuzione inizierà la prossima settimana.

Dall’altro lato, sono in corso riunioni, naturalmente in teleconferenza, per monitorare giorno per giorno lo stato di entrate e uscite del Bilancio 2020.
Sul punto, dicono il Sindaco e l’Assessore, “sarà un lavoro di squadra a decidere gli interventi che si dovranno operare per salvaguardare gli equilibri di bilancio. Partiamo da un punto di forza innegabile: siamo un Comune solido e virtuoso, sarà necessario certamente un grande impegno in termini di flessibilità e coordinamento, ma ne usciremo senza far mancare i servizi e soprattutto il sostegno a cittadini e imprese”.

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Busto Arsizio

Busto Arsizio, il Sindaco Antonelli in visita all’associazione Passaparola

In questi giorni di #emergenza si moltiplicano le iniziative di #solidarietà nei confronti delle persone più fragili.

Il sindaco Emanuele Antonelli ha fatto visita all’associazione Passaparola, che è ospitata e collabora con Comunita’ Giovanile. Da sempre in prima linea per offrire un aiuto alle persone in difficoltà, in questi giorni l’associazione sta dando una mano alle famiglie più colpite dagli effetti del coronavirus.

Ogni settimana i tantissimi volontari, tra cui anche gli ultras della Pro Patria, coordinati dal presidente Devis Martinello, confezionano cento pacchi spesa da trenta chili l’uno, sufficienti per soddisfare le esigenze alimentari di altrettante famiglie per una quindicina di giorni.

“Sono orgoglioso di essere il sindaco di una città che sempre, ma ancor di più in questi giorni di crisi, si distingue per le attività a favore di chi ha più bisogno – afferma Antonelli -. Ringrazio di cuore il Passaparola con tutti i suoi volontari: questo esempio di disponibilità verso gli altri è un bellissimo segno di speranza che ci aiuta a credere che, #insieme, ce la possiamo fare a superare questo momento difficile”.

passaparola busto 2

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Varese-Laghi

Provincia di Varese, bilanci a rischio causa coronavirus

EMERGENZA CORONAVIRUS: A RISCHIO GLI EQUILIBRI DI BILANCIO

ANTONELLI: IL GOVERNO ASCOLTI GLI ENTI LOCALI

Come sappiamo, l’emergenza coronavirus ha determinato e determinerà pesanti conseguenze  sull’economia del territorio e purtroppo anche sui bilanci degli enti pubblici. Per quanto riguarda la Provincia, il presidente Antonelli fa notare che, tra i tanti effetti negativi dell’epidemia, c’è la diminuzione degli incassi dell’IPT (imposta provinciale di trascrizione) che grava sulle immatricolazioni delle automobili.

Facendo un confronto con l’anno scorso, si nota che nel 1° trimestre 2019 la Provincia ha incassato 7.100.000 Euro, mentre nel 1° trimestre 2020 5.800.000 Euro: la differenza di  1.300.000 Euro è dovuta ai minori incassi del mese di marzo 2020, che sono passati da una media giornaliera di € 100.000 a poco più di € 1.000 negli ultimi giorni del mese.

Se il dato continuerà a seguire questo trend, il mese di aprile potrebbe registrare introiti  pari solo a qualche migliaio di euro, a differenza di medie mensili di circa 2,4 milioni di euro.

“Si tratta di un dato preoccupante non tanto in termini assoluti, quanto per il calo drastico registrato nei giorni dal 12 al 30 marzo, certamente dovuto al fatto che il mercato dell’auto si è completamente fermato – commenta il consigliere delegato al bilancio Marco Riganti -. Immagino che il trend non si invertirà facilmente neanche nei prossimi mesi perché acquistare un’auto non sarà certamente nei pensieri dei cittadini, non solo per la ridotta capacità di spesa che famiglie e aziende avranno dopo l’emergenza, ma anche perché psicologicamente non sarà ritenuta una spesa necessaria”.

“E’ un aspetto che finora, purtroppo, non è stato considerato a livello nazionale,  ma che inciderà pesantemente sugli equilibri di bilancio e quindi sulla capacità dell’ente di portare avanti i progetti già messi in cantiere per le opere pubbliche, la viabilità e di garantire i servizi. Non è un problema solo della Provincia di Varese, spero che i prossimi decreti governativi a sostegno dell’economia e degli enti locali ne tengano conto e ci permettano di ripartire come avevamo programmato in sede di approvazione del bilancio preventivo  – afferma Antonelli -. Finora però non vedo segnali positivi, se si considera che a livello nazionale, ANCI e UPI, gli organismi di rappresentanza di Comuni e Province, hanno lasciato il tavolo delle trattative con il Governo perché non ci sono ancora garanzie che le richieste degli enti locali saranno accolte. Ma con le entrate in picchiata e le spese straordinarie che stiamo sostenendo e dovremo sostenere, rischiamo veramente grosso,  il Governo ci deve ascoltare ”.

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POLITICA

Appello del Presidente Antonellii: state a casa anche nel weekend di Pasqua e rispettate le indicazioni di sicurezza

Si avvicina il fine settimana pasquale, le temperature diventano sempre più piacevoli, ma non è arrivato il momento di uscire di casa: il presidente Emanuele Antonellii si rivolge ai cittadini della Provincia e fa appello al loro senso di responsabilità perché continuino a rispettare le disposizioni per il contenimento del contagio.
“Fortunatamente il nostro territorio è stato colpito dal virus in maniera più lieve rispetto ad altre zone e i numeri dicono che siamo in fondo alla classifica regionale del tasso di contagio – afferma Antonelli – . In questi giorni però il trend del contagio non scende ancora, anzi ha avuto un incremento.
Per questo vi chiedo di continuare a rispettare le indicazioni di sicurezza.
In fondo al tunnel si intravvede una luce che però è ancora debole e fioca: dobbiamo fare in modo che non si spenga. Come? Semplicemente continuando a restare a casa. So di chiedere un grande sacrificio in un territorio bello e ricco di occasioni di svago come il nostro, in un periodo che eravamo soliti trascorrere all’aria aperta.
Fatelo non tanto per voi stessi, per le vostre famiglie, ma per la vostra comunità, per tutti coloro che in questi giorni ci hanno lasciato, per tutti coloro che negli ospedali hanno combattuto e continuano a combattere anima e corpo questa battaglia, per tutti coloro che ogni giorno affrontano il rischio per garantire i servizi essenziali.
Ogni volta che usciamo mettiamo in pericolo noi stessi e gli altri, non dimentichiamolo, ogni volta che usciamo rischiamo di rendere inutile tutto ciò che abbiamo fatto finora, con grande fatica.
Sono certo che, con la collaborazione di tutti, i nostri sforzi saranno ricompensati e che usciremo, alla fine, da questo lungo e spaventoso tunnel. Saremo diversi da come siamo entrati, ma saremo fuori, finalmente, a goderci i nostri bellissimi paesaggi.
Ma in questi giorni dobbiamo restare a casa, non esistono alternative. Un sentito ringraziamento a tutti.”

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Varese-Laghi

Varese: il presidente Antonelli fa appello alla responsabilità dei cittadini

“Non spegniamo la luce che si intravvede in fondo al tunnel”:

il presidente Antonelli fa appello alla responsabilità dei cittadini

Si avvicina il fine settimana pasquale, le temperature diventano sempre più piacevoli, ma non è arrivato il momento di uscire di casa: il presidente Emanuele Antonelli si rivolge ai cittadini della Provincia e fa appello al loro senso di responsabilità perché continuino a rispettare le disposizioni per il contenimento del contagio.

“Fortunatamente il nostro territorio è stato colpito dal virus in maniera più lieve rispetto ad altre zone  e i numeri dicono che siamo in fondo alla classifica regionale del tasso di contagio – afferma Antonelli – . In questi giorni però il trend del contagio non scende ancora, anzi ha avuto un incremento.

Per questo vi chiedo di continuare a rispettare le indicazioni di sicurezza.

In fondo al tunnel si intravvede una luce che però è ancora debole e fioca: dobbiamo fare in modo che non si spenga. Come? Semplicemente continuando a restare a casa. So di chiedere un grande sacrificio in un territorio bello e ricco di occasioni di svago come il nostro, in un periodo che eravamo soliti trascorrere all’aria aperta.

Fatelo non tanto per voi stessi, per le vostre famiglie, ma per la vostra comunità, per tutti coloro che in questi giorni ci hanno lasciato, per tutti coloro che negli ospedali hanno combattuto e continuano a combattere anima e corpo questa battaglia, per tutti coloro che ogni giorno affrontano il rischio per garantire i servizi essenziali.

Ogni volta che usciamo mettiamo in pericolo noi stessi e gli altri, non dimentichiamolo, ogni volta che usciamo rischiamo di rendere inutile tutto ciò che abbiamo fatto finora, con grande fatica.

Sono certo che, con la collaborazione di tutti, i nostri sforzi saranno ricompensati e che usciremo, alla fine, da questo lungo e spaventoso tunnel. Saremo diversi da come siamo entrati, ma saremo fuori, finalmente, a goderci i nostri bellissimi paesaggi.

Ma in questi giorni dobbiamo restare a casa, non esistono alternative. Un sentito ringraziamento a tutti.”

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Busto Arsizio

Busto, informazioni per accedere ai Buoni spesa per le famiglie IN DIFFICOLTA’

Emergenza coronavirus – BA SPESA: ecco le informazioni per accedere ai Buoni spesa per LE famiglie IN DIFFICOLTA’

Con l’ordinanza della Protezione civile dello scorso 29 marzo al Comune di Busto Arsizio sono stati assegnati 443.359,20 Euro per attuare misure urgenti di solidarietà alimentare nei confronti delle famiglie messe in difficoltà dall’emergenza sanitaria.  L’Amministrazione si è subito attivata per determinare le modalità e soprattutto i criteri di assegnazione, assumendo come linea guida fondamentale quella dell’effettivo stato di necessità delle famiglie.

“Abbiamo lavorato per predisporre un meccanismo che potesse entrare in funzione in tempi brevissimi, ma che, nello stesso tempo, prevedesse criteri equi di distribuzione dell’importo, secondo reali e comprovate necessità, che, lo ricordiamo, sono quelle dell’approvvigionamento alimentare a causa dell’emergenza sanitaria legata al Coronavirus” spiegano il sindaco Emanuele Antonelli e gli assessori Manuela Maffioli (vicesindaco, Commercio) e Osvaldo Attolini (Inclusione sociale) nel presentare l’iniziativa che è stata chiamata BA Spesa.

La Giunta ha stabilito di ripartire il fondo in due parti: 100.000 Euro da destinare a soggetti del terzo settore per l’acquisto e la distribuzione di generi alimentari o di prima necessità, inclusi i farmaci; 343.359,20 Euro da destinare a buoni spesa. Si tratta di somme che potrebbero subire variazioni in base al numero delle domande che perverranno.

L’Amministrazione ha optato per questa suddivisione perché il terzo settore, che quotidianamente segue le famiglie in difficoltà operando con grande professionalità, può garantire che i buoni vadano effettivamente a chi ne ha più bisogno. Nello stesso tempo la maggior parte dell’importo assegnato dal Governo è a disposizione del bisogno emerso proprio a causa della situazione sanitaria.

I BUONI – I buoni saranno di importo variabile, determinato sulla base del numero di richieste pervenute e del numero dei componenti del nucleo famigliare: a differenza di altri comuni che hanno determinato a priori l’importo dei buoni, il Comune di Busto ha deciso di calcolare il valore dei contributi a posteriori, sempre nella convinzione di dover garantire l’assoluta equità nell’assegnazione e contemporaneamente di dover dare risposte a tutti coloro che ne avranno diritto.

L’Amministrazione si avvarrà della piattaforma dell’azienda Pellegrini, che consente l’emissione di buoni non contraffabili, anche in forma elettronica. Questi ultimi verranno inviati direttamente ai beneficiari che abbiano un indirizzo email, con l’ulteriore vantaggio di non obbligare le persone a uscire di casa per recuperarli; gli altri verranno distribuiti presso gli uffici dei Servizi sociali, secondo modalità che verranno comunicate;

I DESTINATARI – Destinatari del sostegno economico saranno persone singole o nuclei familiari che si trovano in situazioni di bisogno a causa dell’epidemia da Covid 19 o dell’applicazione delle norme relative al contenimento della epidemia stessa; famiglie in carico a Enti del Terzo Settore segnalate ai Servizi sociali con relazione da parte degli Enti stessi; famiglie in carico ai Servizi sociali segnalate dall’assistente sociale di riferimento. In caso di richiesta da parte dell’utente, la domanda dovrà essere corredata da un’autodichiarazione che attesti il possesso dei requisiti. Il possesso dei requisiti deve essere soddisfatto anche nei casi segnalati dai servizi o dal terzo settore.

Le autocertificazioni verranno verificate attraverso i controlli necessari ad accertarne la veridicità.

I REQUISITI – I richiedenti devono essere residenti o domiciliati nel Comune di Busto Arsizio; per i cittadini stranieri non appartenenti all’Unione Europea il requisito è il possesso di un titolo di soggiorno in corso di validità. Nessun componente del nucleo famigliare del richiedente deve inoltre essere beneficiario di altre forme di sostegno al reddito e alla povertà erogati da Enti pubblici (es. reddito di cittadinanza etc.), ad esclusione di quelli previsti dalle norme relative al contenimento della epidemia da Covid-19 o per i quali il reddito di cittadinanza risulta sospeso, revocato o decaduto. Potranno essere ammessi al beneficio nuclei famigliari con disabili o anziani con particolari problematicità, che versino in situazioni di fragilità economica.

Il Comune di Busto ha introdotto un ulteriore requisito per tutelare il più possibile le famiglie che hanno maggiore necessità di ottenere il buono. Si tratta dell’indice di priorità, che non dovrà essere superiore a 2. L’indice è calcolato sulla base delle disponibilità liquide/mobiliari della famiglia a fine febbraio 2020, delle entrate del bimestre marzo/aprile 2020 e della soglia di povertà assoluta calcolata per la famiglia.

“Sono purtroppo numerosi anche nella nostra città i casi delle cosiddette ‘nuove povertà’, insorte a seguito delle misure di contenimento della pandemia imposte alle attività professionali – proseguono sindaco e assessori -. A queste persone e alle loro famiglie, comprendendo plausibili imbarazzi, diciamo di non esitare a chiedere i buoni alimentari, perché non c’è nulla di male a chiedere aiuto in questo momento assolutamente particolare”.

Si raccomanda vivamente di adottare un atteggiamento etico nei confronti dell’iniziativa e di NON inoltrare domanda nel caso il nucleo familiare non sia in possesso dei requisiti previsti: autodichiarazioni non corrispondenti al vero, oltre a costituire i presupposti per un reato, rappresentano anche un comportamento immorale ed egoistico che va a mettere ulteriormente in difficoltà chi si trova in una situazione critica. Si fa quindi appello alla responsabilità e alla coscienza di tutti i cittadini perché i fondi che il Governo ha assegnato alla città siano effettivamente di sollievo alle persone che sono state più colpite dalla situazione. “Da ultimo – concludono – rivolgiamo un appello ai punti vendita, affinché vogliano riconoscere, qualora possibile, uno sconto a chi utilizzerà questi buoni”.

Le risorse saranno disponibili dal 6 aprile, a seguito della variazione di bilancio che la Giunta comunale approverà su proposta dell’assessore alla partita Paola Magugliani. “Oltre a predisporre un capitolo per questi fondi – fa sapere l’assessore – stiamo anche lavorando all’istituzione di un conto corrente per chi volesse effettuare donazioni, che andranno a implementare il fondo reso disponibile dalla Protezione civile”.

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Busto Arsizio

Fondazione Cristiano Tosi:raccolta fondi per l’Ospedale di Busto Arsizio

RACCOLTA FONDI PER L’OSPEDALE DI CIRCOLO DI BUSTO ARSIZIO

“OSPEDALI IN PRIMA LINEA CONTRO IL COVID 19”

La Fondazione Cristiano Tosi ed il Comune di Busto Arsizio promuovono la raccolta fondi per l’Ospedale di Circolo di Busto Arsizio, il primo della campagna nazionale “OSPEDALI D’ITALIA IN PRIMA LINEA nella lotta al Covid-19”.

Fattore

All’iniziativa stanno aderendo molti sportivi e diverse società italiane ed europee, tra di esse il Banco BPM Sport Management nonché molti pallanuotisti della serie A maschile/femminile, primo fra tutti il Campione Mondiale Gianmarco Nicosia ed i nazionali della Serbia Radomir Drasovic (Szolnok) e del Montenegro campione europeo Dejan Lazovic (VPS) che hanno registrato un accorato video-appello per Busto Arsizio. L’Ospedale di Circolo di Busto Arsizio è il presidio sanitario della città di Busto Arsizio, purtroppo la città con il maggior numero di contagiati nella provincia di Varese

Alessandro Fattore, amministratore Fondazione Cristiano Tosi “La raccolta fondi mira ad acquistare DPI (dispositivi di protezione individuale per i malati e il personale sanitario) e soprattutto un ventilatore per la terapia sub-intensiva.

La raccolta è promossa con il sostegno del Comune di Busto Arsizio: voglio ringraziare il magnifico Sindaco Emanuele Antonelli, tutta la Giunta di Busto e il consigliere comunale Alessandro Albani, coordinatore infermieristico di grande umanità e sensibilità, con il quale è nata questa iniziativa. Un grazie a Sergio e Federico Tosi per la loro generosità. Per donare andate sul sito: www.fondazionecristianotosi.org

Iban IT82C 05034 03406 000000007752 – Causale “Emergenza Covid 19 Ospedale di Busto Arsizio”

Emanuele Antonelli, Sindaco di Busto Arsizio  “Ringrazio la fondazione Cristiano Tosi per aver pensato a una raccolta fondi per l’Ospedale di Busto Arsizio, oggi, come molti altri presidi sanitari, in prima linea contro il Covid 19.

Chiedo a tutti di contribuire a questa battaglia con un piccolo gesto di generosità, la stessa che spinse tanti anni fa gli imprenditori bustocchi a far nascere l’ospedale con le loro donazioni, quasi mai ostentate, ma sempre pragmatiche e lungimiranti. Avevano a cuore la loro città e vollero fortemente che si realizzasse questo presidio che negli anni è cresciuto fino a diventare non solo un’eccellenza sanitaria, ma anche un simbolo dell’identità bustocca.

Non dimentichiamo che nel logo dell’Ospedale è presente un altro significativo simbolo della bustocchità, la Madonna dell’Aiuto, che, come i bustocchi sanno, fermò la peste seicentesca alzando il braccio.

E’ il momento di fermare la peste di oggi e di dare una mano concreta all’Ospedale e a tutti gli straordinari operatori che in questi giorni, instancabilmente, coraggiosamente, sono a fianco dei malati: basta poco, anche un piccolo contributo può fare la differenza.

Grazie a nome di tutta la città!”

Alessandro Albani, consigliere comunale, coordinatore infermieristico “Di fronte a questa drammatica emergenza legata alla pandemia virale determinata dal Covid 19ci siamo improvvisamente risvegliati tutti smarriti, forse un po’ più piccole fragili ma oggi possiamo dimostrare che tutti uniti abbiamo la forza, la determinazione e il coraggio di reagire e scoprire che siamo più forti dell’infezione stessa, aiutando il servizio sanitario e tutti gli operatori che sono in prima linea e facciamolo in modo efficace, donando un piccolo/grande contributo per il nostro ospedale, aderendo alla raccolta fondi promossa dalla Fondazione Cristiano Tosi. Sono certo che ancora una volta, nonostante molto provato, il cuore di Busto Arsizio batterà e vibrerà con grande generosità e dimostrerà tutto il suo valore e splendore.”