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Guanti: il dispositivo di protezione può diventare un veicolo di contagio.

Sta circolando una notizia sui guanti e il loro utilizzo nel combattere il coronavirus, ma ci sono anche cointroindicazioni e non da ora.

Qual era la vecchia comunicazione a tal riguardo, parliamo del portale del MInistero della Salute:

ISS 16 marzo 2020

I guanti servono a prevenire le infezioni?

Si, a patto che:

  • non sostituiscano la corretta igiene delle mani che deve avvenire attraverso un lavaggio accurato e per almeno 60 secondi
  • siano ricambiati ogni volta che si sporcano ed eliminati correttamente nei rifiuti indifferenziati
  • come le mani, non vengano a contatto con bocca naso e occhi
  • Siano eliminati al termine dell’uso, per esempio, al supermercato
  • Non siano riutilizzati

Dove sono necessari?

  • in alcuni contesti lavorativi come per esempio personale addetto alla pulizia, alla ristorazione o al commercio di alimenti
  • Sono indispensabili nel caso di assistenza ospedaliera o domiciliare a malati Ma allora ci chiediamo e vi chiediamo, i guanti erano e sono ancora richiesti, anzi in taluni esercizi commerciali si è obbligati all’ingresso, oltre a sanificare le mani, anche ad indossarli.
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  • Ma allora ci chiediamo e vi chiediamo, i guanti erano e sono ancora richiesti, anzi in taluni esercizi commerciali si è obbligati all’ingresso, oltre a sanificare le mani, anche ad indossarli, ed ora ????
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  • Sono regole pubblicate sul sito del Governo,http://www.governo.it/it/faq-iorestoacasaQuali sono le regole a cui devono attenersi i commercianti e i gestori degli esercizi commerciali che sono aperti? Le regole sono indicate all’allegato 5 del Dpcm 10 aprile 2020, fra le quali il mantenimento, in tutte le loro attività, del distanziamento sociale e la pulizia e l’igiene ambientale almeno due volte al giorno e in funzione dell’orario di apertura. È inoltre obbligatorio far rispettare le misure anticontagio, come l’ingresso uno alla volta nei piccoli negozi e l’accesso regolamentato e scaglionato nelle strutture di più grandi dimensioni, l’uso di mascherine e guanti per i lavoratori”. Se però non sono più valide e non da ora, perchè far spendere tutti questi soldi a commercianti e famiglie? 
  • Dal 10 aprile,https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2020/04/11/20A02179/sg ad oggi sono passati quasi due mesi ma nessuno ha obiettato nulla? Lo staff del Governo chieda almeno scusa.
  • La regola e le avvertenze erano del 17 marzo, http://www.salute.gov.it/portale/news/p3_2_1_1_1.jsp?lingua=italiano&menu=notizie&p=dalministero&id=4246
  • il decreto di Conte è del 10 aprile, quindi o qualcuno ha fatto finta di non vedere o non sapere, oppure legittimamente pensiamo ci potrebbero essere stati degli interessi sotto, o no?
  • GIUSEPPE CRISEO-PRESIDENTE-CCASADEGLITALIANI
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Coronavirus. Istat: principali cause di morte indirette da COVID-19

Si parla solo e soltanto di coronavirus, ma i morti ci sono per varie cause e motivi.

Le indagini sui decessi da quali fonti arrivano? https://www.istat.it/it/archivio/4216

DATI MORTE SOLE 24 ORE

il suo campo di osservazione è costituito dall’insieme di tutti i decessi che si verificano sul territorio nazionale (popolazione presente) in un anno di calendario, per  i quali vengono rilevate informazioni demosociali e di carattere sanitario.

Regolamenti applicati secondo procedure: DPR n. 285 del 1990 Regolamento di Polizia Mortuaria; due regolamenti europei, Regolamento (CE) N. 1338/2008 e Regolamento (CE) N. 328/2011 

Chi compila il modello?

  • Il medico (“ogni medicoin caso di decesso di persona da lui assistita o quando sia chiamato a constatare un decesso ha l’obbligo di denunciare al sindaco la malattia che a suo giudizio ne sarebbe stata la causa (…) la denuncia della causa di morte (…) deve essere fatta entro 24 ore dall’accertamento del decesso su apposita scheda di morte stabilita dal Ministero della sanità, d’intesa con l’Istituto nazionale di statistica” )
  • L’ufficiale di stato civile, che deve fornire le informazioni sociodemografiche. La trasmissione all’Ufficiale di Stato Civile è a cura dei congiunti (o da un loro delegato) o a cura dalla Direzione sanitaria se il decesso avviene in ospedale o in casa di cura.

A chi arrivano i dati?

  • una copia viene inviata alla Asl del territorio in cui è avvenuto il decesso
  • l’altra copia all’Istat, attraverso il passaggio intermedio per Prefetture 

Chi entra nel dettaglio sulle cause?

Sulle schede di morte il medico che certifica il decesso deve, tra le varie informazioni, indicare la sequenza morbosa che ha condotto alla morte e gli eventuali altri stati morbosi rilevanti. 

I dati vengono convogliati a un database, http://dati.istat.it/

Quali sono i dati di maggior interesse?