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IL CASO MOLESTIE ZEQUILA APPRODA A LIVE NON E’ LA DURSO

In una nota la modella e ballerina di danza del ventre Andrada Marina, fa sapere che è stata confermata la sua partecipazione a Live non è la Durso.
La regina indiscussa dello share ha pensato di invitare la giovane ragazza per discutere del caso sollevato dal Settimanale Nuovo il 19 Febbraio,
dove vede Antonio Zequila, secondo il racconto di Andrada, autore di molestie avvenute durante un concorso di bellezza vinto dalla stessa con la prima fascia.
 
Ripercorrendo in breve, Antonio Zequila durante l’evento di cui era presentatore, lui e le partecipanti soggiornavano tutti nello stesso albergo.
Con un abile raggiro d’inganno, mentre i due si trovavano nei corridoi a dialogare, l’attore con una scusa si dirige verso la sua stanza dove poi invita la modella ad entrare. Da qui lo spiacevoloe accadimento. Andrada interdedetta rimane sull’uscio senza entrare. A questo punto Zequila con opera di convincimento, quale la scappatoia di entrare per prendere solo una cosa ed andar subito via, riesce nell’intento.
Poco dopo, senza alcun consenso, bacia inaspettatamente la concorente quale si divincola. Dall’agitazione Andrada viene fatta accomodare sul letto dove Zequila ci riprova. A questo punto Andrada prende subito come via di fuga la porta.
 
Settimane di battaglie dove il manager di Andrada denuncia l’ostruzionismo del GF VIP dove ancora ad oggi si vede Antonio Zequila tra i concorrenti protetti dalle nomination e dove lo stesso pare sia anche tra i preferiti di Alfonso Signorini, il quale non ha ancora avvisato dopo ben quattro puntate il suo prediletto.
 
Nostante l’amicizia che lega Alfonso a Barbara Durso, quest’ultima in occasione del caso Weinstein che verrà discusso domenica sera, 
indipentemente da tutto, ha teso la mano ad Andrada per parlare di quanto emerso su Nuovo diretto da Riccardo Signoretti.
 
La ragazza dichiara : ” Sono contenta che Barbara mi conceda un dialogo – Sono però perplessa dall’atteggiamento di Signorini. I miei collaboratori hanno anche noleggiato un aereo per sorvolare la casa del GF VIP per mandare un messaggio a Zequila, ma questa settimana è previsto mal tempo su Roma, pertanto per adesso l’attività è stata sospesa”.
 
L’appuntamento che vede Andrada Marina ospite a Live, è atteso per domani sera.
 
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Cronaca

Foad Aodi: Una psicosi mondiale, ha fatto un autogol e un danno d’immagine gravissimo 

Coronovirus , AMSI e UMEM; i contagiati nel mondo arabo:36 in Bahrain ,45 in Kuwait , 2 in Oman ,3 in Libano e 1 in Algeria.

cosi, l’Associazione medici di origine straniera in Italia (Amsi ) ,Unione Medica Euro Mediterranea (UMEM) ,la Comunità del mondo arabo in Italia (Co-mai) e il Movimento Uniti per Unire (UXU) comunicano e commentano la situazione del coronavirus nel mondo con grande preoccupazione : 210 morti in Iran ,i contagiati nel mondo arabo: 36 in Bahrain ,45 in Kuwait , 2 in Oman ,3 in Libano, 2 italiani negli Emirati Arabi , 1 in Algeria (rientrato in Italia attraverso un volo privato). In Mongolia è stato contagiato il Presidente Battulga con alcuni responsabili governativi al loro rientro dalla Cina. Alcuni pazienti  guariti in Oman e in Egitto .Il contagio si è esteso in 49 paesi e sono state contagiate più di 80.000 (3150 nel Corea del Sud ,600 in Iran, 7 in Israele, 57 in Francia, 60 in Germania, 3 in Danimarca, 19 in Inghilterra, 1 in Australia, 1 in Nuova Zelanda, Nigeria, Sud Africa, Russia, Azerbaijan, 2 in Olanda, 3 in Messico.

“Una psicosi mondiale ,fare affidamento  solo alla  comunicazione dei  competenti in materia e con riferimento a  numeri certi. L’Italia nella comunicazione ha fatto un autogol e un danno d’immagine gravissimo, visto che tutti i giornali e tv internazionali  parlano della situazione in Italia con la  raccomandazione di non andare in Italia e di far controllare o addirittura di non far entrare chi proviene dall’Italia .Con un SSN e professioni della sanità tra i migliori al mondo l’itala non ha saputo gestire e comunicare al mondo l’emergenza Coronavirus . é questo che ci chiedono tutti i giorni i Tv ,Giornali e Radio dal Mondo Arabo ,Paesi del Golfo ,Europa e Africa tramite le interviste con il Fondatore di Amsi e Umem e Membro GDL Salute Globale Foad Aodi che si appella al Governo Italiano; Fate comunicare con una voce unica, unita e competente e fornite  solo i numeri certi dei contagiati sintomatici come chiediamo da settimane. Non facciamo altri danni all’Italia dal punto di vista economico e sociale .Lasciamo stare le divisioni politiche e le strumentalizzazioni sulla pelle dei pazienti e non facciamo a gara tra chi vuole andare di più in Tv e Radio a scopo di visibilità . Chiediamo di tutelare i professionisti della sanità e comunicare di più con medici ,Fnomceo e albi professionali .Chi ha sbagliato o sta continuando a sbagliare nonostante tutto,  con grande omertà è  pregato di mettersi da parte ,i giornali ,tv e radio non hanno colpa visto che loro riportano le dichiarazioni dei politici e rappresentanti  delle varie istituzioni compreso l’OMS che facciamo fatica a quantificare il danno portato dalle sue dichiarazioni non tempestive ,reale e chiare dall’inizio dell’epidemia” ,conclude Aodi .

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LOMBARDIA

De Corato: aumentare le Forze dell’Ordine

L’assessore regionale alla Sicurezza, Immigrazione e Polizia locale, Riccardo De Corato, ringrazia “gli agenti del Commissariato Lorenteggio di Milano per aver arrestato l’ennesimo pusher sorpreso in macchina con 51 kg di hashish. Milano – aggiunge – si conferma crocevia dello spaccio”.

VARI SEQUESTRI DROVA NEGLI ULTIMI DUE MESI – “Sono stati numerosi i sequestri di droga in Lombardia negli ultimi mesi – ha aggiunto l’assessore – ricordo episodi a Gorgonzola (MI) Sesto San Giovanni (MI), Paderno Dugnano (MI), nei quartieri Lorenteggio e Giambellino a Milano e i 55 chili sequestrati tra le province di Milano e Bergamo. A questi vanno aggiunti i numerosi episodi di minore entita’”.

SERVE AUMENTO FF.OO. PER CONTRASTARE TRAFFICO STUPEFACENTI- “Di fronte ai dati contenuti nella ‘Relazione Annuale 2019′ della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga – rimarca De Corato – e’ sempre piu’ evidente la  necessita’ di aumentare il numero delle Forze dell’ordine in Lombardia, appello che continuo a rivolgere al Ministro dell’Interno Lamorgese. I dati ci indicano che ‘nel 2018 in Lombardia e’ stato registrato il 16,02% delle operazioni antidroga svolte sul territorio nazionale, il 7,21 % delle sostanze sequestrate e il 14,05% delle persone segnalate all’Autorita’ Giudiziaria’. E – conclude l’assessore regionale alla Sicurezza – ‘in provincia di Milano e’ stato registrato il 59,20% delle operazioni antidroga svolte sul territorio nazionale'”.

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Cronaca

Paolo Franzato: nono titolo accademico

NONO TITOLO ACCADEMICO PER PAOLO FRANZATO

Paolo Franzato, regista-pedagogo, direttore artistico e professore varesino, ha conseguito brillantemente il suo nono titolo accademico presso l’Università degli Studi Niccolò Cusano di Roma, ovvero la Laurea Magistrale in Psicologia Clinica e della Riabilitazione. Alla commissione d’esame, a conclusione dell’intenso biennio di studi e di esami, Paolo ha presentato la sua tesi di laurea dal titolo “LA PSICHE IN SCENA. Un confronto fra Teatroterapia, Psicodramma, Drammaterapia e Psicopedagogia Teatrale”.

Paolo si è iscritto nel luglio 2018 a questo Corso di Laurea Magistrale, il 31 agosto ha superato il relativo esame di ammissione, quindi in soli 18 mesi, un anno e mezzo, ha superato tutti gli esami, tesi compresa, del relativo biennio. Il Piano di Studi ha compreso i seguenti corsi: Psicologia Clinica, Psicometria, Psicologia del Lavoro, Neuropsicologia, Psicologia dei Processi Cognitivi, Tecniche di Ricerca e Analisi dei Dati, Psicologia Dei Processi Mnestici e Motivazionali, Psicodiagnostica, Progettazione e Valutazione dell’intervento, Psicofarmacologia, Psicologia dei Gruppi, Laboratorio di Etica e Deontologia, Psicologia dell’handicap e della Riabilitazione, Psicologia dello Sport, Psicologia Clinica avanzato; inoltre tirocinio e tesi finale.

Questa Laurea si aggiunge ad un prestigioso percorso formativo di Paolo Franzato comprendente 13 titoli di studio, dei quali 9 accademici. Laureato alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bologna, e in Scenografia all’Accademia di Brera, Paolo in seguito si è perfezionato a Roma in Pedagogia delle Arti e in Psicologia dello Sviluppo e dell’Educazione, per poi specializzarsi in Pedagogia Sperimentale (con la qualifica di Esperto dei Processi Formativi) e in Psicodramma; successivamente consegue l’Abilitazione per l’insegnamento delle discipline artistiche nelle scuole secondarie di primo e secondo grado, fino conseguire la Specializzazione per le attività educative e didattiche di sostegno riservata a docenti abilitati. Allievo e interprete con i principali esponenti della scena teatrale internazionale (tra i quali Eugenio Barba, Pina Bausch, Maurice Bejart, Carolyn Carlson, Jerzy Grotowski, Lindsay Kemp, Johann Kresnik, Susanne Linke, Judith Malina, Marcel Marceau, Kazuo Ohno), dal 1983 svolge ininterrottamente una strepitosa attività teatrale che in 35 anni di carriera lo ha visto produrre 300 diversi spettacoli e collaborare con molte realtà nazionali e mondiali.

Dal 1989 ad oggi il suo impegno culturale è dedicato soprattutto all’attività di Psicopedagogia Teatrale di cui Franzato è tra i maggiori esponenti europei, attraverso la quale ha avuto decine di migliaia di allievi, ha fondato la prima e la più longeva scuola teatrale varesina (giunta alla 25^ edizione), ed è stato docente, tutor, correlatore di tesi e membro in commissioni di laurea per 4 diverse Università italiane ed europee. Inoltre sono 6 le tesi accademiche realizzate da altrettanti studenti universitari sulla sua attività. Regista, pedagogo, psicodrammatista, attore, scenografo, coreografo, formatore, professore abilitato e specializzato, Paolo è attualmente impegnato anche con le Direzioni Artistiche della rassegna “Pomeriggi Teatrali” a Varese (15^ edizione), della 25^ ediz. del Festival “Teatro & Territorio” (il festival teatrale varesino più longevo) e della Stagione Teatrale del Nuovo Teatro di Cuasso.

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Cronaca

ACCAM – La grande presa in giro

La cessione del terreno non è in linea con il mandato del consiglio comunale. Anzi stravolge
totalmente il senso della mozione passata nell’ultima assemblea, che prevede di allungare l’affitto
del terreno al 2027 con clausole precise: aumento del canone dal 2022 e stipula di una convenzione
che comprendesse garanzie di accantonamento di fondi per la bonifica e mitigazioni ambientali.
Ma con quale coraggio una società sull’orlo del fallimento, oltre agli anticipi di cassa, chiede a
Busto Arsizio, che si sta facendo promotore di un salvataggio al limite della corte dei conti, di
cedergli il terreno in cambio di quote che non valgono nulla senza ulteriori ingenti investimenti?
E con quale coraggio il sindaco Antonelli ha aperto a tale possibilità ben sapendo che gli affitti del
terreno sono l’unico utile che entrerà mai nelle casse del comune da questa società.
Qui si rischia un grosso danno economico per i cittadini di Busto Arsizio.
Peraltro mantenere la proprietà del terreno in capo al Comune sarebbe l’unica garanzia che la
società non passi in mano ai privati in caso di fallimento; ma forse è questo il vero intento: avere le
mani libere per poter vendere a privati la società, del resto questo era uno degli scenari possibili
elencati nella lettera del presidente Bellora ai comuni.
E La lega ci deve spiegare come può accettare un tale stravolgimento della mozione che ha
caldeggiato in consiglio comunale, dov’è l’interesse pubblico? Qui stiamo parlando di perdita
economica secca per i cittadini di Busto! Basta fare due conti: con l’affitto ad oggi entrano nelle
casse del comune 350.000 euro all’anno (che e la mozione chiedeva di aumentare dal 2022); con la
vendita entreranno nelle casse solo quote che dopo l’incendio valgono ancora meno. In più saranno
necessari investimenti per mantenere in vita l’inceneritore fino al 2027 pari almeno 10mln (erano 8
senza l’incendio) e investimenti aggiuntivi per riconvertire l’impianto (in cosa poi non ci è dato
saperlo perché “di impiantistica si discuterà più avanti” ci è stato detto).
Il Sindaco non ha dato seguito alla volontà del consiglio comunale in assemblea dei Soci, favorendo
solo gli interessi di Accam a discapito di Busto Arsizio e di ciò dovrà rendere conto all’assemblea
comunale.
Alla luce dei fatti riteniamo di aver fatto bene a votare contro la mozione della maggioranza e
rimaniamo dell’idea che una chiusura controllata costerebbe meno ai cittadini di Busto Arsizio e
soprattutto sarebbe fondamentale dal punto di vista della salute (tema di cui non parla mai nessuno).
Se gli altri consiglieri facessero due conti, anziché farsi trascinare dalle belle parole, capirebbero
che continuare a versare soldi in Accam, senza nessuna garanzia, favorisce solo un futuro
compratore.
Noi non siamo disposti a svendere la salute dei cittadini per un interesse privato, gli altri consiglieri
si facciano un esame di coscienza.
Busto Arsizio, 29-02-2020

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Area Malpensa

“Coronavirus, anno nero per trasporto aereo, previsto – 4,5% della domanda”

L’analisi del Prof. Federico De Andreis dell’Unifortunato

L’epidemia da nuovo coronavirus potrebbe causare un calo complessivo nella domanda globale del trasporto aereo del 4,7%, che azzererebbe la crescita prevista per il 2020 e causerebbe 29,3 miliardi di dollari di mancate entrate dal traffico passeggeri mondiale. Lo indica l’analisi messa a punto dal Prof. Federico De Andreis, che insegna fondamenti di qualità e sicurezza al corso di Laurea in Scienze e Tecnologie dei Trasporti all’Università Giustino Fortunato di Benevento, basata sui dati dell’Associazione Internazionale del Trasporto Aereo (IATA).

Sono queste le principali conseguenze dell’epidemia del coronavirus sull’industria aerea a livello globale, anche se per ora – rileva De Andreis – sono principalmente i vettori asiatici ad essere quelli maggiormente colpiti nonostante che l’espandersi del virus stia avendo delle conseguenze su tutte le compagnie aeree a livello internazionale”.   I vettori infatti stanno prendendo decisioni difficili per “ridurre la capacità e, in alcuni casi, le rotte e anche se il conseguente e previsto calo dei costi del carburante contribuirà a compensare parte delle entrate perse, sarà comunque un anno molto difficile per il trasporto aereo”.

In particolare, prosegue il professore, l’IATA afferma che una prima valutazione dell’impatto del Covid-19 mostra una potenziale perdita del -13% dell’intero anno della domanda di passeggeri per le compagnie aeree dell’Asia e del Pacifico. Con una crescita prevista del +4,8%, l’impatto netto sarà un calo dell’intero anno del -8,2% rispetto ai livelli della domanda del 2019. Questo equivale a una perdita di 27,8 miliardi di dollari nel 2020 per i vettori della regione, la maggior parte dei quali sarebbe a carico dei vettori cinesi, con 12,8 miliardi persi nel solo mercato interno cinese. Si prevede che le compagnie aeree al di fuori dell’Asia-Pacifico subiranno una perdita di entrate di 1,5 miliardi di dollari.

Secondo l’esperto “le più recenti stime della IATA erano però strettamente connesse al mercato cinese, ora che l’area di attenzione si è spostata verso l’Europa, le stime devono cambiare. Ne risente il mercato del trasporto aereo italiano, già profondamente colpito in questo 2020 dalla messa a terra di compagnie come ERNEST e AIRITALY, o dalla ancora traballante situazione di ALITALIA, condizione che insieme al Coronavirus porta con sé numerose aziende legate all’indotto del traffico aereo”.

Per fermare la diffusione del virus le compagnie aeree stanno seguendo le indicazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e di altre autorità sanitarie pubbliche per mantenere i passeggeri al sicuro e il mondo connesso, ma i tempi stanno diventando molto difficili per l’industria globale del trasporto aereo e di conseguenza del turismo. Il blocco dei voli provenienti dall’Italia in Giordania, Kuwait, Seychelles, Mauritius, Israele e Madasgascar si affianca infatti agli inviti di paesi come Usa, Russia e India a non viaggiare verso il nostro paese e alla cancellazione dei singoli, quindi degli annullamenti di viaggi.

Per De Andreis, “si pone quindi un problema di percezione del rischio che è un processo soggettivo che si discosta dalla valutazione oggettiva del rischio, basata su calcoli matematico-statistici e non sulle capacità percettive.  In poche parole, capita che le persone – come in questo caso – a volte temano delle attività che non sono in realtà pericolose e non temano, invece, delle attività che potrebbero avere conseguenze molto drammatiche”. Di conseguenza diventa “necessario agire non soltanto sul contenimento della diffusione del virus, ma su altri due livelli, ovvero prevedere delle misure di sostegno a tutte quelle aziende che stanno subendo forti conseguenze di natura economica negli ultimi giorni a causa dell’epidemia e  intervenire sulla percezione del rischio da parte degli individui, attraverso la diffusione di informazioni sempre più reali e concreate,  riavvicinando la percezione del rischio soggettivo alla realtà del rischio oggettivo, per mitigare le conseguenze sul comparto del trasporto aereo e turistico”.

***

 

Profilo

L’Università Giustino Fortunato (www.unifortunato.eu), riconosciuta dal Miur e promossa dall’Anvur, è stata istituita con D.M. 13 aprile 2006 (G.U. del 6 maggio 2006, n.104) e oggi, con tre aree di attività – didattica, ricerca e terza missione – è tra le più qualificate e autorevoli università telematiche italiane.

Con sette corsi di laurea e curricula specifici triennali e specialistiche – da Economia aziendale a Giurisprudenza, Psicologia, Scienze dell’educazione e Scienze e tecnologie del trasporto – l’UniFortunato guarda al futuro, coniugando i saperi tradizionali con le più avanzate tecnologie e-learning, che permettono di studiare in modo flessibile e personalizzato con il materiale didattico disponibile online h24/7, grazie anche alla professionalità del corpo docente e degli e-tutor.

I percorsi formativi sono analoghi a quelli delle università tradizionali e i titoli di studio hanno il medesimo valore legale. Tre le sedi di esame: Benevento, Milano e Roma.

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In evidenza

Busto. Primo caso in provincia di Varese di coronavirus

Sapevamo che prima o poi sarebbe successo anche da noi,

l’allarme è stato lanciato da Emanuele Monti: la persona è un anziano di 74 anni a BUSTO, l’uomo si è recato al Pronto Soccorso.

Niente di grave ma i sanitari stanno cercando di ricostruire i suoi movimenti.

Monti ha ringraziato i sanitari per il loro impegno costante e incessante e aggiungiamo noi, anche per il loro coraggio quotidiano nell’affrontare mille emergenze.

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Area Malpensa

ALITALIA: ONLIT, CON CIG 4 MILA ADDETTI PARTITA IN ANTICIPO LA BAD COMPANY

L’annuncio di 4 mila nuovi cassintegrati in Alitalia da parte dei commissari oltre che avere un costo enorme segna la partenza in anticipo dell’azione di pulizia e di assorbimento dei costi della annunciata bad company da parte del Ministro Stefano Patuanelli e di spezzettamento dell’azienda per portarla finalmente in vendita. L’ammortizzatore di extra lusso ha accompagnato e di fatto reso possibile la lunga crisi aziendale, coinvolgendo decine di migliaia di addetti. Un peso e due misure, visto che ai lavoratori di Air Italy non spetterebbe la cig se non viene emanato un decreto ad hoc dal Governo. Si apre così un nuovo capitolo di un’agonia della ex compagnia di bandiera durata venti anni grazie alla irresponsabilità della politica, che ha trascinato nel baratro tutto il settore aereo. Un sistema che ha distrutto ricchezza grazie alla complicità del consociativismo sindacale e alla frammentazione aeroportuale (con il record di 39 aeroporti nel Paese) mentre in tutta europa il comparto ne produceva. Dario Balotta presidente ONLIT (OSSERVATORIO NAZIONALE LIBERALIZZAZIONI INFRASTRUTTURE E TRASPORTI

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Eventi

Coronavirus: ANNULLATI I GIOCHI NAZIONALI ESTIVI, VARESE 2020

Per tutti noi è stata una decisione sofferta, l’unica percorribile, l’unica che rispecchia la grande responsabilità che sentiamo nei confronti degli atleti e di tutti i partecipanti. L’evento di giugno si organizza nell’anno e nei mesi precedenti. Ora, causa Covid-19, a Scuole chiuse, Aziende, Associazioni e Comuni in agitazione, con 1200 Volontari da selezionare e preparare – e solo in questo periodo è possibile farlo -. Mancano le condizioni essenziali per portare avanti la macchina organizzativa. 

 

Riportiamo di seguito la comunicazione ufficiale di Special Olympics:

Carissimi,
vi scrivo a nome del Presidente Moratti e del Consiglio Direttivo. Come già ben noto a tutti voi, con il crescere dei timori legati all’emergenza sanitaria, sono tantissimi gli eventi e le manifestazioni che sono state annullate, dallo sport agli eventi di natura culturale, in Italia. Le misure d’emergenza hanno riguardato dapprima le regioni del Nord, poi l’evolversi del contagio del Covid-19, che oggi interessa 10 regioni italiane, ha portato, in questo senso, a numerose disposizioni estese a tutto il territorio nazionale.

Ognuno di voi, che a differente titolo fa parte della grande famiglia di Special Olympics, sa che la priorità della nostra Organizzazione è rivolta agli Atleti, che attraverso i nostri programmi hanno l’opportunità di maturare competenze all’interno del proprio Team di appartenenza; questo
grazie all’importante lavoro che viene svolto, quotidianamente, da figure altamente specializzate. Gli eventi, come i Giochi Nazionali, rappresentano poi uno dei momenti più importanti, dove gli Atleti hanno la possibilità di raccogliere i frutti del proprio lavoro e cogliere quei miglioramenti che infondono nuove consapevolezze e autostima. Ma soprattutto, i Giochi Nazionali rappresentano un momento di gioia collettiva che coinvolge oltre agli Atleti di tutte le regioni italiane ed i loro familiari anche le comunità, le scuole e le istituzioni. Il contesto di incertezza che ognuno di noi sta vivendo con grande apprensione in questo momento fa cadere i presupposti fondanti che sono alla base della realizzazione di ogni evento, ma ancor di più ci pone di fronte alla responsabilità di dover tutelare il diritto alla salute di ognuno di voi.

Vi comunico pertanto, con grande rammarico ma certa di incontrare la vostra comprensione ed il vostro sostegno in questa decisione, che in virtù dell’emergenza che affligge il nostro Paese, i Giochi Nazionali Estivi di Varese, previsti dal 13 al 18 giugno 2020, sono ufficialmente annullati.
Una decisione sofferta, cui siamo giunti in seguito all’incertezza di come l’epidemia possa evolversi così come in seguito ai provvedimenti già in atto, chiusura di scuole ed attività commerciali, e le priorità ora in capo agli Enti e Istituzioni locali che rappresentano un ostacolo
nel portare avanti i lavori come desidereremmo e come siamo soliti fare. Attendere ulteriori sviluppi, positivi o negativi, a così poca distanza dall’evento significherebbe non poter più avere i tempi tecnico-organizzativi per garantirne la riuscita come tutti siamo abituati a vivere e che gli
Atleti si attendono.
La nostra Organizzazione continuerà a perseguire una linea di massima precauzione con l’obiettivo prioritario di assicurare la tutela della salute di tutti, Atleti in primis. Chiediamo a tutti i Direttori Regionali, Provinciali ed ai nostri Team, relativamente al proseguimento dell’attività
sportiva a livello regionale e locale, di osservare il decreto legislativo in materia, il cui stralcio vi riporto di seguito:

“In tutti i comuni delle Regioni Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Veneto, Liguria e Piemonte sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati. Resta consentito lo svolgimento dei predetti eventi e competizioni, nonché delle sedute di allenamento, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse, nei comuni diversi da quelli di cui all’allegato 1 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 23 febbraio 2020, richiamato in premessa”.
Vi anticipiamo che l’anno 2020 non verrà contemplato, nel percorso individuale di ogni Atleta, ai fini delle convocazioni per i Giochi Mondiali Estivi.

Infine, ringraziamo comunque tutti coloro che ci hanno affiancato in questo lungo percorso di costruzione dei Giochi Nazionali Estivi di Varese, a partire dalla Camera di Commercio di Varese, principale promotore dell’evento, ai nostri Partner economici, alle Autorità regionali e comunali,
alle Istituzioni scolastiche e locali fino alle Associazioni di Volontariato, ai Club di Servizio e a tutto il Team Regionale della Lombardia. Il rallentamento forzato di questo anno sportivo non ci precluderà di mantenere alta l’attenzione verso le tematiche care al nostro Movimento, che
continueremo, con sempre maggiore forza, a portare avanti insieme. In questo contesto tanto difficile i nostri Atleti, anche questa volta, potranno essere fonte di ispirazione e fiducia per tutti.

Con stima e riconoscenza,

Alessandra Palazzotti
Direttore Nazionale

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Varese-Laghi

Arturo Bortoluzzi scrive al comune di Arcisate

Sindaco del Comune di Arcisate e per conoscenza Assessore alla Tutela ambientale del Comune di Varese Oggetto: Parco locale della Valle della Bevera. Egregio Signor Sindaco, mi scuso se sono insistente, ma sono trascorsi ormai due mesi da quando si è incontrato con l’assessore alla tutela ambientale del Comune di Varese, che legge per conoscenza, e non è ancora arrivata alcuna nota da parte del Suo Comune (a noi come agli organi di informazione varesini) riguardo la assunzione di una deliberazione di adesione al parco locale. L’abbiamo (il parco) in passato strenuamente promosso, non per una ragione solo teorica ma perché potesse essere tutelata una porzione considerevole del corpo sociale che si disseta con l’acqua proveniente dalla valle (non parlo solo di quello dei comuni della Bevera, ma anche del Comune di Varese) e perché è necessario conservare la natura della valle e la sua preziosa biodiversità censita da Legambiente e da Lega italiana protezione uccelli. Perché possa essere possibile realizzare tutto ciò, la adesione del suo Comune è determinante. Non vogliamo che rimanga solo un sogno, realizzare l’aspettativa di Furia: creare un parco che partisse dal lago di Varese, salisse al Campo di fiori e scendesse alla Bevera. Abbiamo, così, atteso oltre 40 anni perché questo parco potesse essere realizzato. Ora c’è una adesione di tutti i Comuni della Bevera riguardo ad una zona di tutela. C’è anche un accordo per la gestione del parco locale tra il Comune di Varese e il Parco Naturale del Campo di fiori. Manca però il Suo Comune. Non capiamo la ragione di questo immobilismo. Attraverso la realizzazione di una zona di tutela, è possibile non solo ipotizzare una forte difesa delle persone che abitano all’interno della stessa. È anche necessario che ci siano attività di studio volte ad individuare diverse possibilità di occupazione dei cittadini in linea con gli scopi di protezione del territorio. Si dovranno, perciò anche congetturare, attività economiche redditizie e che abbiano a godere anche di agevolazioni specifiche e riservate, di solito, a quelle che sono sostenibili e che siano volte a valorizzare prodotti del territorio. Perché si possa arrivare, in fretta, a concretare un simile risultato (costruzione di un parco non opprimente, ma incentivante), continuiamo a sollecitarla. Tutti i paesi del mondo hanno trovato l’accordo perché coloro che abitano un territorio non abbiano a consumare le risorse del medesimo al di fuori di quelle che sono le loro strette necessità, così da non impedire alle generazioni future di poter fare lo stesso. Riteniamo sia necessario addivenire a questo risultato in fretta. Invece, non solo non c’è, infatti, l’adesione del Comune al parco, ma neppure c’è anima viva che abbia congetturato ipotesi di attività che nel medesimo sia possibile realizzare. Allora Signor Sindaco la smetta di praticare la stessa manfrina propria del suo predecessore che ha fatto di tutto per far mancare la sua adesione al parco), ma invece, muti questo atteggiamento e, per favore, faccia qualcosa in più di lui. Contatti, allora, tutti gli altri comuni della Valle della Bevera. Faccia presente la necessità del Comune di Arcisate di affrontare anche quelle che possano essere le attività prioritarie che il parco possa perseguire, non solo in un’ottica di tutela naturalistica, ma anche, di suo sviluppo economico. Si è mossa, condivisibilmente, Legambiente Valceresio per richiedere una adesione al parco locale da parte del Comune di Arcisate. Ebbene, venga dato un preciso incarico alle dette associazioni ambientaliste, Amici della Terra e Legambiente, per poter stabilire cosa possa farsi da parte dei cittadini della Bevera sulla base di come altri comuni nazionali e internazionali abbiano affrontato un problema analogo a quello della Valceresio. Allo scopo di poter mantenere un rapporto fondato se non altro sul rispetto con noi risponda per favore alle nostre lettere come è stabilito dalle leggi nazionali, regionali e comunitarie. Certamente noi, in caso di suo silenzio si è tenuti a non subire un simile atteggiamento prepotente ma a rivolgerci al Difensore civico per poter avere le risposte a tutte le domande da noi poste. In attesa di ricevere riscontro nel rispetto della Legge, porgiamo cordiali saluti. Il presidente Arturo Bortoluzzi