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Giornata del lavaggio delle mani

GIORNATA MONDIALE DEL LAVAGGIO DELLE MANI – 5 MAGGIO 2020

LAVARE BENE LE MANI: ANCHE I BIMBI IN PRIMA LINEA CONTRO IL VIRUS

SOS VILLAGGI DEI BAMBINI: IN AFRICA ANCORA TROPPI SENZ’ACQUA PULITA

Mai come in questi mesi lo abbiamo imparato: acqua e sapone sono i nostri principali alleati contro le malattie e lavare bene le mani è un gesto semplice che salva la vita. Sin dall’inizio dell’emergenza, SOS Villaggi dei Bambini ha escogitato metodi originali per trasmettere tutte le cautele del caso ai giovani ospiti dei Villaggi SOS. Ma l’Organizzazione lancia l’allarme: in Africa per la mancanza di dispositivi igienico-sanitari e infrastrutture idriche di base, ancora troppi sono i bambini a rischio.

 

Milano, 4 maggio 2020 – Quante cose facciamo con le mani? Nell’arco di una sola giornata tantissime, difficile elencarle tutte. Le mani sono strumenti preziosi che ci permettono di sentire, afferrare, costruire, lavorare e perfino comunicare. Mani come fonte di conoscenza, come strumento di lavoro, come alleate nelle relazioni sociali. Ma anche come vettore di infezione, malattia e, in alcuni casi, morte. Mai come in questa emergenza Coronavirus lo abbiamo sentito, ripetuto e sperimentato noi stessi.

In occasione della Giornata mondiale per il lavaggio delle mani (5 maggio), istituita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, SOS Villaggi dei Bambini rilancia il suo impegno verso questo gesto semplice ma essenziale, per promuoverlo tra bambini e ragazzi dei Villaggi SOS in Italia e nel mondo.

L’Organizzazione, presente con 147 Villaggi SOS nel Continente africano, accende i riflettori sulla maggior esposizione al rischio in alcuni Paesi dell’Africa, dove la diffusione del Coronavirus potrebbe diventare inarrestabile in mancanza dei principali strumenti di prevenzione: primo fra tutti l’acqua pulita. 

Lavarsi le mani è il più efficace “vaccino fai da te” di cui l’uomo dispone, ma per alcuni avere accesso all’acqua corrente e al sapone non è affatto scontato. In Africa, dove SOS Villaggi dei Bambini è presente in 47 Paesi per accogliere e supportare bambini, ragazzi e famiglie[1], la diffusione del Covid-19 desta molta preoccupazione proprio per la difficoltà di assicurare a tutta la popolazione gli strumenti basilari della prevenzione: secondo le Nazioni Unite infatti quasi il 40% della popolazione africana soffre la mancanza di acqua e sapone, con le drammatiche conseguenze che questo comporta rispetto al contenimento del virus[2].  

L’accesso a fonti di acqua pulita e a servizi igienico sanitari non è scontato in molte zone dell’Africa, – dichiara Orso Muneghina, Responsabile Programmi Internazionali ed Emergenza – Avere a portata di mano acqua corrente, latrine ben costruite, un pezzo di sapone per lavare le mani, è indispensabile per tenere sotto controllo la diffusione delle malattie, e Covid-19 non fa eccezione. Ma in molti Paesi africani, nelle aree rurali e nelle periferie delle grandi città, spesso si tratta di veri e propri miraggi”. Nei 47 Paesi africani in cui è presente, l’Organizzazione opera attraverso 147 Villaggi SOS, 251 Asili nido, scuole e centri di formazione professionale, 38 Centri sociali e 64 Centri medici nei quali viene garantito l’accesso all’acqua pulita, l’educazione alla salute e la promozione di tutte le buone pratiche necessarie per garantire adeguati standard di prevenzione, sia tra i bambini che in ambito familiare.

Anche in Italia, dove SOS Villaggi dei Bambini è presente con Villaggi SOS a Trento, Vicenza, Saronno, Ostuni, Mantova e Roma, l’igiene delle mani, in questo momento più che mai, è sinonimo di lotta all’infezione da Covid-19[3]. Un veloce passaggio sotto al rubinetto però non basta. Occorre lavarsi le mani per circa un minuto, con molta cura e senza trascurare alcuna piega. Convincere i bambini che questo serve a proteggere la propria salute e quella degli altri, può risultare un’impresa titanica. E allora, per abituare a un corretto lavaggio delle mani i circa 500 bambini e adolescenti accolti nei Villaggi SOS, operatori e educatori hanno escogitato un sistema speciale, che trasforma anche il lavaggio delle mani in un momento di gioco, con l’aiuto della famosa canzoncina “Tanti Auguri a Te”.

Il bambino impara quanto è importante lavarsi intorno ai 2 anni di età. Cantare “Tanti Auguri a Te” a velocità molto rallentata, mentre insaponano e sciacquano le mani sotto al rubinetto, è un buon metro del tempo necessario a svolgere l’operazione. Un sistema per farli divertire usando un motivetto che tutti conoscono bene. – spiega Marta Trecco, Direttrice del Villaggio SOS di Vicenza  Nei Villaggi SOS, gli operatori e gli educatori hanno abituato i ragazzi a lavarsi le mani prima dei pasti e delle merende, ma anche dopo aver tossito, starnutito o soffiato il naso, dopo aver usato il bagno, aver toccato oggetti o giocato all’aperto”. 

Attenzioni, precauzioni e comportamenti che oggi più che mai sono diventati vitali e che permettono anche ai bambini di sentirsi importanti protagonisti contro la diffusione del virus, per la salute di sé e degli altri.

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Vitaliano Gallo: piantare da ora i semi della Felicità e dell’Abbondanza.

n questo periodo dove siamo tutti messi alla prova. Anche se ora non posso farlo direttamente, voglio esprimere tutta la mia determinazione nel toccare più cuori possibili. Invito gli operatori del mio settore musica, e nell’arte in genere, (molti lo stanno già facendo) a continuare a pubblicare scritti, poesie, video, così da poter piantare da ora i semi della Felicità e dell’Abbondanza.

 
 
Trovo tanta speranza in queste parole:
 
“ Un’ opera di bene può arrivare in forme diverse, la grandezza, non risiede nell’essere forti, ma nel giusto uso della forza. E’ il più grande, colui la cui grandezza, trascina il maggior numero di cuori, grazie all’attrazione del proprio”.
 
Henry World Bitcher
 
Cristina Noris e Vialiano Gallo

 
Vitaliano Gallo – Scoposizione Area Sanremo
 
 
 
descrizione del brano:
 
memoria e composizione si legano in senso narrativo in giochi della mente, finzioni tracce di melodie, frammenti di opere
celebri qui immersi in un linguaggio musicale nuovo e complesso. Riferimenti mnemonici, dalla citazione riconoscibile,
allo smembramento del materiale tematico noto, che diviene così non riconoscibile, sino alla ricostruzione di un ambiente
sonoro evocato solo dalla suggestione timbrica di uno strumento.
 
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 Regione Piemonte: da lunedì le toelettature per gli animali potranno riaprire

 

Da lunedì riapriranno in Piemonte le attività di toelettatura per animali domestici, rimaste chiuse in tutta Italia dopo il DPCM dell’11 marzo.
“La categoria dei toelettatori per animali – commenta il Consigliere regionale della Lega Salvini Piemonte Andrea Cane – è censita al codice ATECO 96, come parrucchieri ed estetisti, e nel mare magnum dei decreti e delle ordinanze è stata dimenticata nelle attività di pubblica utilità, cui di diritto appartiene. Dopo aver ricevuto numerose mail e segnalazioni mi sono mosso immediatamente per sollecitare direttamente la lacuna ad Alberto Cirio, che ringrazio per aver anticipato la riapertura di questa categoria durante la diretta odierna. Quindi il 4 maggio il servizio potrà riprendere in Piemonte, senza alcun problema di sicurezza e in pieno rispetto delle norme: ulteriori dettagli verranno specificati all’interno dell’ordinanza che verrà firmata entro oggi. Quando ho accolto le istanze dei toelettatori e me ne sono fatto portavoce non ho pensato solo ai nostri adorati animali da compagnia, che generalmente vivono nelle case a stretto contatto con la famiglia, ma anche a tutti i preziosi compagni di vita dei piemontesi non vedenti, ipovedenti e disabili, ai cani impegnati nella pet therapy o che sostengono nel quotidiano anziani e persone a ridotta mobilità. Non sempre si può garantire l’igiene e la pulizia adeguata nelle case che ospitano i nostri compagni di vita, l’arrivo della primavera inoltre, porta con sé l’aumento dei parassiti, che possono creare agli animali seri problemi di salute”.
“Aprire i servizi di toelettatura animali – conclude Andrea Cane che è Vicepresidente della Commissione Sanità della Regione – per loro natura sottoposti a norme igieniche e di sicurezza da sempre, prevede solo l’adeguamento delle modalità di accettazione e consegna con il mantenimento delle distanze e l’adozione degli idonei dispositivi: spero che l’iniziativa piemontese serva a normalizzare la situazione in tutta Italia, per cui gli operatori avevano attivato una petizione su base nazionale, perché la cura degli animali ricordiamolo non è solo un diritto per i nostri amici ma un dovere per chi li accudisce!”.

 
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Varese: “ dovesicanta.it” cerca coristi in tutta Italia

Sul portale dovesicanta.it lanciato il progetto “Together We’ll Sing… Oh Happy Day!”. Un coro virtuale si sta preparando per un video da presentare in occasione della fine della quarantena e sta cercando anche te

Chi non si è mai emozionato almeno una volta sulle note di “Oh Happy Day”? E’ proprio con questo gospel che Dovesicanta.it ha lanciato il progetto “Together we’ll sing… Oh happy day”. Un coro virtuale si sta preparando per un video da presentare in occasione della fine della quarantena. “Unisciti a noi nella creazione di un coro e di una band VIRTUALI sulle note dell’intramontabile Oh Happy Day di Edwin Hawkins. Vieni a cantare e suonare con noi!” – si legge sul sito. 

La particolarità è che non si tratta di un coro già esistente, bensì di un coro virtuale che si metterà insieme proprio per questo evento. L’iniziativa è promossa da dovesicanta.it, in collaborazione con il Greensleeves Gospel Choir di Varese. Il coro varesino, dopo aver lanciato per primo l’hashtag #iocantodacasa l’11 marzo, diventato poi virale in tutta Italia, ora vuole andare oltre. Un progetto ambizioso, con il quale desidera coinvolgere quanti più coristi possibili. Chi potrà partecipare? Tutti coloro che hanno la passione per il canto per  e desiderano unirsi attraverso la musica per celebrare la fine di un periodo davvero complicato. 

Dovesicanta.it è un portale, nato lo scorso novembre da un’idea di Solevoci, per mettere in contatto persone appassionate di musica corale. Anche, e soprattutto, a distanza. Un’idea che “ci ha visto lungo”. “Il giorno della presentazione ufficiale del portale durante il FestivalGlocal 2019 https://bit.ly/2Yely1s – ci racconta Fausto Caravati,  presidente dell’Associazione Solevoci – nessuno dei presenti pensava lontanamente a quello che sarebbe successo da lì a qualche mese. Così come nessuno poteva prevedere che l’immagine scelta per il neonato sito sarebbe diventata rappresentativa di un’epoca.”

Moltissimi cori, italiani ed internazionali, in questo tempo sospeso diventano cori virtuali e postano sui social i loro video. Per rimanere vicini, nonostante la lontananza. Uniti dalla musica, in grado di abbattere barriere e distanze.  

Come fare? Per far parte di questo progetto globale, visita la pagina https://www.dovesicanta.it/ohhappyday/ troverai il testo della canzone, le tracce vocali e tutte le indicazioni per la registrazione.  La scadenza per l’invio è fissata per martedì  12 maggio 2020 entro le ore 22.00. Si ricorda che il progetto è aperto anche ai musicisti che vogliono dare il loro contributo. 

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Gallarate, Rosy leggerà un libro per i bimbi

Appuntamento dopo la merenda con Rosy, educatrice asilo nido, che leggerà
CHE RABBIA di Mireille d’Allancé
edito da Babalibri.
Una piccola cosa per stare comunque vicino  a tutti i bimbi.

che rabbia

#iorestoacasa #ioleggoacasa #comunqueinbiblioteca #bibliotecagallarate

Roberto ha passato una bruttissima giornata. Ah! Che rabbia! Come se non bastasse il suo papà lo ha mandato in camera sua senza cena. Roberto avverte …

Che rabbia!, di Mireille d’Allancé

Che rabbia! di Mireille d’Allancé è un albo che ha fatto molto discutere: da un lato bambini e genitori lo adorano (e la loro opinione vale più di mille libri di pedagogia, a mio avviso), dall’altra psicologi, educatori, esperti hanno fatto un salto sulla sedia.

Che rabbia!

Perché? Semplice: i protagonisti dell’albo sono Roberto, un bambino come tanti, e la Rabbia, una sagoma rossa enorme, a tratti fuori controllo. No, non è la rabbia rossa a far saltare i vari esperti dell’infanzia, e il fatto che nasca da Roberto, dalla sua bocca come un vomito rosso, per diventare una cosa grossa, enorme e informe è un aspetto della storia che sembra affascinare i più. E, ancora, non è in discussione il fatto che Roberto inizialmente fatichi a controllarla. No, il problema è il come Roberto controlla la sua Rabbia: inizialmente la contrasta e questa diventa sempre più piccola. La definisce stupida! Così da far diminuire le sue dimensioni. Poi la chiude in una scatola.

tratto da libri e bambini

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” la Lega del Filo d’Oro lancia anche un ciclo di incontri in diretta Facebook

#UNCONTATTOCHEVALE, LA LEGA DEL FILO D’ORO PRESENTA UN CICLO DI INCONTRI IN DIRETTA FACEBOOK PER CONOSCERE LE DIFFICOLTA’ DELLE PERSONE SORDOCIECHE E DELLE LORO FAMIGLIE E COME SONO CAMBIATE LE ATTIVITA’ DEGLI EDUCATORI E DEI VOLONTARI

Sotto l’egida della Campagna di raccolta fondi “Un contatto che vale” la Lega del Filo d’Oro lancia anche un ciclo di incontri in diretta Facebook in cui sarà possibile “entrare in contatto” con le persone sordocieche e le loro famiglie, il personale e i volontari. Per contribuire alla campagna di raccolta fondi “Un contatto che vale” basta chiamare il numero verde 800915000 andare sul sito uncontattochevale.it oppure donare direttamente dalla pagina Facebook dell’Associazione. 

Osimo 24 aprile 2020 – Sarà Francesco Mercurio, presidente del Comitato delle Persone Sordocieche, ad aprire il primo ciclo di incontri “Un contatto che vale”, lanciati dalla Lega del Filo d’Oro, in diretta su Facebook martedì 28 aprile alle 11.00, per raccontare com’è la vita delle persone sordocieche ai tempi del coronavirus, quali rischi corrono queste persone, quali sono le paure che vivono e cosa possiamo fare per non dimenticarci di loro.

Dopo l’incontro con Francesco, giovedì 30 aprile sarà la volta di una volontaria della sede di Osimo, che racconterà com’è cambiato il volontariato in questo momento così difficile; il 4 maggio interverrà una mamma che parlerà di come sta vivendo questa situazione e, infine, il 7 maggio una Psicologa del settore Adulti del Centro di Osimo spiegherà com’è cambiato il lavoro dell’Associazione nel corso di questa grave emergenza sanitaria. Alla pagina Facebook della Lega del Filo d’Oro sarà possibile seguire gli eventi e ricevere tutti gli aggiornamenti.

Le persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali, così come tutte le persone che presentano patologie cronico-degenerative, pluridisabilità e, più in generale, un quadro clinico già compromesso, rappresentano una delle categorie maggiormente esposte al rischio di contrarre il “coronavirus”, ma sono anche più vulnerabili alle ricadute sociali derivanti dalla grave epidemia in corso. Data la minorazione sensoriale, le persone sordocieche utilizzano prevalentemente il tatto per comunicare e conoscere l’ambiente circostante e in un momento in cui la raccomandazione è quella di mantenere la distanza di sicurezza, questo rappresenta per loro un ulteriore, enorme, ostacolo.

L’esigenza più imminente ora è quella di continuare a reperire Dispositivi di Protezione Individuale e di sanificare gli ambienti per ridurre il rischio di contagio a tutela della salute degli utenti e del personale. La Lega del Filo d’Oro ha chiesto alle Istituzioni che il personale delle strutture dell’Associazione siano equiparate a quello sanitario, per avere accesso a mascherine e a tutti i dispositivi di protezione necessari. Per poter garantire assistenza e cure e la miglior ripresa delle attività, l’Associazione ha lanciato la Campagna di raccolta fondi #uncontattochevale volta all’acquisto di DPI. Per contribuire basta chiamare il numero verde 800 915 000, andare sul sito uncontattochevale.it, oppure donare direttamente su https://bit.ly/RFuncontattochevale

LA CAMPAGNA UN CONTATTO CHE VALE, COME SI PUÒ CONTRIBUIRE

Il contatto per chi non vede e non sente è conoscenza e comunicazione. Senza il contatto, nel buio e nel silenzio, si vive un isolamento nell’isolamento. Oltre alla preoccupazione per la salute degli utenti, per le loro condizioni, per le difficoltà aggiuntive che debbono affrontare le loro famiglie, la Lega del Filo d’Oro sta fronteggiando un impegno straordinario per reperire i Dispositivi di Protezione Individuale, indispensabili per rispondere al meglio e in sicurezza a questa pandemia, ma soprattutto per continuare sostenere il funzionamento delle sue sedi in dieci regioni d’Italia, senza anche i ricavi provenienti dalle Istituzioni, sospesi a causa della chiusura obbligata di alcuni servizi. Alla campagna di emergenza coronavirus “Un contatto che vale” si può contribuire con una donazione al numero verde 800915000 oppure andare sul sito uncontattochevale.it o direttamente su https://bit.ly/RFuncontattochevale

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25 aprile, l’adesione di Arcigay Varese

Varese, 24 aprile 2020

 

Arcigay Varese aderisce alle celebrazioni del 25 aprile e partecipa all’iniziativa #BellaCiaoInOgniCasa – Un’invasione di memoria.

“La Liberazione è una parte importante della storia LGBTI+ perché ci ha permesso di vivere liberamente la nostra soggettività, di celebrare ciò che siamo attraverso i Pride e attraverso la nostra vita di ogni giorno,  nonché di sognare un Paese in cui nessuno resti indietro per le proprie caratteristiche personali.” – dichiara Giovanni Boschini, presidente Arcigay Varese. “Non permettiamo a nessuno di riportarci indietro. Un Paese coeso che non lascia nessuno indietro è un Paese bellissimo.”.

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Coronavirus e notifiche giudiziarie.

Coronavirus e notifiche giudiziarie. Per Antitrust andare alla posta non espone i cittadini a rischi per la salute

Firenze, 24 Aprile 2020. Abbiamo ricevuto diverse segnalazioni relative al fatto che Poste italiane – durante l’emergenza coronavirus – ha violato la norme (ordinarie e straordinarie “Covid” contenute nel decreto legge Cura Italia) in materia di consegna della posta a firma e di notifica degli atti giudiziari.

Anzichè consegnare la posta, molti postini si limitano a lasciare avvisi di giacenza costringendo i destinatari ad “assembrarsi” davanti ai pochi uffici postali aperti per ritirare la propria raccomandata/pacco/atto giudiziario così esponendo sé e gli altri (operatori degli uffici postali compresi) al rischio di contagio oppure a rinunciare al ritiro immediato posticipandolo a tempi migliori. Nel frattempo però, la notifica sarà ritenuta formalmente effettuata per compiuta giacenza dopo 10 giorni, con gravi conseguenze sia sostanziali che processuali sull’esercizio dei propri diritti.

Abbiamo denunciato l’accaduto (1) ad Agcom e Antitrust (2) chiedendo l’assunzione di provvedimenti urgenti.

Oggi abbiamo ricevuto la prima risposta: secondo l’Antitrust (3) non è necessario adottare misure urgenti poiché non vi sarebbero “evidenze in ordine all’imminenza di un danno grave e irreparabile per il consumatore, in considerazione dell’entrata in vigore dell’art. 108 del d.1. n. 18 del 17 marzo 2020 (c.d. Cura-Italia)”.

Delle due l’una: o l’Antitrust ha fatto finta di non capire (abbiamo denunciato esattamente la violazione dell’art. 108 del Cura Italia) oppure rinnega esplicitamente le norme sul contenimento e i diritti dei cittadini.

Siamo da quasi due mesi barricati in casa proprio per evitare danni gravi e irreparabili alla salute di tutti noi. O no?

Per l’Antitrust va bene che i postini continuino a lasciare gli avvisi in cassetta scrivendo che in casa non c’è nessuno, quando in periodo di confinamento siamo tutti a casa. Poco importa se domani i tribunali saranno intasati dai contenziosi in materia di notifiche fatte non a norma di legge.
#andràtuttobene?

1 – https://salute.aduc.it/coronavirus/comunicato/coronavirus+poste+italiane+illegittimi+avvisi_30944.php
2 – https://salute.aduc.it/generale/files/file/newsletter/2020/Esposto%20AGCM%20Poste.pdf
3 – https://www.aduc.it/generale/files/allegati/PS11563%20ADUC.pdf

Emmanuela Bertucci, legale, consulente Aduc

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24 aprile, Giorno della Memoria del genocidio armeno

di Roberto Malini

 
Oggi, 24 aprile, è il Giorno della Memoria del genocidio armeno, avvenuto nel 1915, quando il governo ultranazionalista dei Giovani Turchi, nato dal partito Unione e Progresso, decise di deportare e sterminare tutti gli armeni che vivevano nel territorio della cosiddetta Armenia occidentale, nell’odierna Turchia. Nella regione anatolica venne cancellata la presenza armena, che esisteva nella penisola anatolica dal VII secolo a.C. Il genocidio degli armeni fu modello della soluzione finale perpetrata dai nazisti. Nel 1932 Hitler a Vienna annunciò con queste parole le intenzioni del suo partito: «Armenizzeremo i giudei». Il 24 aprile 1915 alcuni eminenti intellettuali armeni furono arrestati e assassinati. Qui di seguito, i loro nomi e le loro fotografie. In alto da sinistra: Krikor Zohrab, Daniel Varoujan, Rupen Zartarian, Ardashes Harutunian, Siamanto; in basso da sinistra: Ruben Sevak, Dikran Chökürian, Diran Kelekian, Tlgadintsi, Erukhan.
 

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on line la campagna di raccolta fondi a sostegno del Centro Gulliver

“Anche se dietro una mascherina ci siamo sempre”
E’ on line la campagna di raccolta fondi a sostegno del Centro Gulliver

“Anche se dietro una mascherina ci siamo sempre” è la campagna di Raccolta Fondi che il Centro Gulliver ha avviato da qualche giorno su Rete del Donouna delle più celebri piattaforme di crowdfunding in Italia. Dal 21 febbraio – ci racconta Ludovica Cerritelli, fundraiser del Centro Gulliver – stiamo lavorando incessantemente per proteggere i nostri Operatori che ogni giorno garantiscono professionalità e umanità ai nostri Ospiti: 130 persone fragili che soffrono di dipendenze e di disturbi psichici. Fino ad oggi abbiamo speso più di 30.000 euro non previsti per acquistare tutti gli strumenti indispensabili per proteggere gli Operatori e le loro famiglie e, di conseguenza, gli Ospiti che ricevono le loro cure: più di 8.000 mascherine chirurgiche, più di 2.000 mascherine FFP2, più di 2.000 guanti monouso, più di 1.000 camici monouso, più di 2.000 sovrascarpe e più di 1.000 cuffie in tnt. Oltre a test sierologici, gel igienizzante, termometri infrarossi per misurare la temperatura e interventi di sanificazione nelle nostre strutture”.

Lanciata ufficialmente il 16 di aprile ha già quasi sfiorato la soglia dei 4.000 euro raccolti con 99 donatori. Siamo molto contenti di questo fermento di solidarietà: è un segnale forte di vicinanza. Tante persone hanno scelto di essere al nostro fianco e di aiutarci nella nostra campagna di raccolta fondi per l’emergenza coronavirus: ne siamo davvero grati. Tra l’altro, il Decreto “Cura Italia” del 17 marzo 2020 all’art. 66 ha introdotto nuove norme che  favoriscono il risparmio fiscale per le donazioni in denaro o in natura finalizzate a finanziare interventi in materia di contenimento e gestione dell’attuale emergenza sanitaria”.

Tanti amici del Centro Gulliver, ma anche alcune persone che hanno deciso di metterci la faccia diventando “ambasciatori” della causa, coinvolgendo la propria rete di amici, parenti e conoscenti. Hanno organizzato una propria iniziativa di raccolta fondi su Rete del Donochiedendo un contributo economico a sostegno del Gulliver. A partire da Elisa Garbossa, che con la sua campagna “#stayhome: una casetta per fare del bene”, organizzata per il suo compleanno, in soli 5 giorni ha raccolto più di 1.100 euro coinvolgendo 60 persone. Tra tutti i donatori ha messo in palio la sua ultima creazione culinaria: una casetta di pan di zenzero a tema Pasquale, che ha fatto felice una famiglia con 3 bambini.

C’è poi Laura Sciacca, biologa e nutrizionista dietro alla campagna “Un libretto per educarci al bene”, sempre a favore del Gulliver. E, ad ogni persona che deciderà di donare, ha pensato di regalare la versione digitale del libretto di Educazione Alimentare della linea “Oggi Cosa Mangio” con tante idee e proposte nutrizionali per i più piccoli. Infine Fabiana Gioia dell’Erboristeria Erbincanto  che ha creato la sua campagna “Ripartiamo insieme”. E, ad ogni donatore, regalerà uno sconto  (in percentuale  pari all’importo  donato) valido su tutti i prodotti dell’erboristeria.

“Ora abbiamo bisogno di tutto l’aiuto possibile  – ci dice Ludovica – per poter continuare ad acquistare i dispositivi di protezione per i nostri Operatori e poter svolgere al meglio il nostro lavoro di cura, garantendo standard di qualità ancora più altiPerché, anche se dietro una mascherina, noi ci siamo sempre. Durante l’emergenza Gulliver c’è. E tu puoi essere al nostro fianco”. Questo il link per donare https://bit.ly/2S3DjNn