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Varese, emergenza furti di biciclette: presi di mira le rastrelliere per bici sparse un po’ nella città

Arrivano da tutta Italia le segnalazioni allo “Sportello dei Diritti” circa l’aumento del più classico dei furti, quello delle biciclette. Nello specifico con l’avvento della stagione estiva si impennano i furti di bici. Dal catorcio alla bici di marca, tutte le bici sono a rischio e l’entità del fenomeno dimostra che ci sono ladri specializzati ben attrezzati ed organizzati. Un vero e proprio flagello, se si pensa che dall’anno scorso nello stesso periodo che coincide anche con quello dell’aumento esponenziale dell’utilizzo di velocipedi riferito alla bella stagione, la percentuale di furti segnalati segna almeno il 20 % in più ed a qualsiasi ora del giorno. Il numero esatto, peraltro, é pressoché impossibile da individuare giacché molti di questi fatti non vengono neanche denunciati, specie se ad essere rubata é una bicicletta vecchia ed obsoleta.I posti più gettonati dai ladri di biciclette sono le rastrelliere nei giardini dei condomini, quest’ultimi meno controllati durante il periodo del locdown. Ciò che colpisce é che se prima erano i cicli nella loro versione “integrale” ad essere presi di mira dai predoni, oggi tutte le componenti sono diventate facile preda di questi lestofanti: selle, ruote, pedali, manubri o fanali poco importa, e poco ci vuole. Ma sono gli stalli in città a essere i punti più “ambiti” ove questi soggetti si procurano i “cimeli”. Solo per fare un esempio, a Varese in un solo giorno sono state rubate quattro biciclette regolarmente legate con la catena alla stessa rastrelliera. E venendo a questo tipo di refurtiva, poco importa al ladro che si tratti di un catorcio o dell’ultimo modello al carbonio, perché tutte sono a rischio e l’entità del fenomeno dimostra che ci sono malintenzionati che hanno raggiunto un buon livello di “specializzazione” e che risultano essere ben attrezzati per le effrazioni e soprattutto rapidi, così come veloce pare che sia la rivendita del prodotto al ricettatore di turno che può essere anche il cittadino qualsiasi che alla bisogna trova un veicolo a due ruote ad un prezzo stracciato rispetto a quello normale d’acquisto. Per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, la piaga del furto di bici è un grave ostacolo alla diffusione dell’uso del velocipide: sono ormai in molti che per paura dei furti rinunciano ad usare quotidianamente una bici decente, cioè in piena regola col codice della strada ed optano per bici “minimaliste” arrivando tal volta a mettere a rischio anche la propria sicurezza (mancanza di fanali, freni sgangherati etc). Uno dei primi deterrenti che ci viene in mente, giacché neanche i lucchetti e le catene più solide e antiscasso paiono immuni dai ladrocini, é quello d’installare le rastrelliere in zone sottoposte a videosorveglianza e d’invitare tutti i cittadini a denunciare prontamente il torto subito alle autorità . Spetta, quindi, alle forze dell’ordine e ai sindaci agire perché si ponga un argine, con una seria lotta a questo tipo di microcriminalità anche perché questa tipologia di reati sono legati ad altri crimini come lo spaccio “al dettaglio”  degli stupefacenti.

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Varese

Varese/Lega: fuori gioco Andrea Gambini, Quattro costole rotte, un polmone forato

Varese, il Commissario cittadino della Lega Andrea Gambini, vittima di un brutto incidente domestico, rassegna le dimissioni

 

Varese, 31 maggio – Un brutto incidente domestico costringe il commissario cittadino della Lega di Varese Andrea Gambini a rassegnare le dimissioni.

Quattro costole rotte, un polmone forato, il ricovero d’urgenza in ospedale in terapia intensiva al Niguarda e almeno due mesi di prognosi. Queste le pesanti conseguenza dell’accidentale caduta dalla scale che di fatto ha messo politicamente fuori gioco Andrea Gambini.

Del resto per Varese si apre un periodo intenso e importante: ci si sta preparando per le prossime elezioni comunali. Ed per via della lunga degenza che Andrea Gambini, dopo essersi confrontato con i vertici della Lega, ha comunicato di rassegnare le dimissioni e di consegnare il mandato da commissario nelle mani del segretario provinciale del Carroccio Matteo Bianchi.

Le dimissioni sono la scelta più giusta per la Lega. Questo incidente mi terrà lontano dalla politica attiva per almeno un paio di mesi. E il partito in questo momento ha bisogno di una guida e di persone operative al 100 per 100. Sono davvero rammaricato perché da commissario ho avviato un’esperienza arricchente sotto il profilo umano e politico. Ho avuto modo di condividere con i militanti della sezione di Varese momenti di confronto importanti e costruttivi. Ringrazio tutta la sezione per la disponibilità e la fiducia che mi hanno concesso in questi mesi. E ringrazio Matteo Bianchi per avermi scelto come commissario. Sono convinto che ora saprà individuare la persona giusta è capace di proseguire il lavoro avviato alla guida della sezione della Lega di Varese”.

“Da parte della Lega gli auguri di pronta guarigione ad Andrea Gambini – dichiara il Segretario provinciale Matteo Bianchi – lo ringraziamo per tutto quello che ha fatto e lo aspettiamo per le prossime battaglie”.

 
 

 

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Regolarizzazione di un lavoratore straniero con istanza online

Questura di Varese — Ufficio Immigrazione – Modalità presentazione istanze Regolarizzazione (c.d. Sanatoria)

Con Decreto Interministeriale pubblicato nella Gazzetta Ufficiale di ieri, sono state determinate le modalità di presentazione delle istanze per l’emersione dei rapporti di lavoro, possibilità introdotta con l’art. 103 del Decreto Legge 19 maggio n. 34 (c.d. Decreto Rilancio).

Non ci si deve presentare né in Ouestura né in Prefettura.

I datori di lavoro che intendono regolarizzare un lavoratore o che intendono assumere un lavoratore straniero, anche se irregolare sul territorio nazionale, devono presentare istanza online, tramite l’applicativo disponibile all’indirizzo https://mil1aostalavoio.dlci.ii e no.i2t/. Si ricorda che gli ambiti di lavoro ammessi sono: agricoltura, allevamento e zootecnia, pesca e acquacoltura e attività connesse; assistenza alla persona per sé stessi o per componenti della propria famiglia, anche non conviventi, affetti da patologie o handicap che ne limitino l’autosufficienza; lavoro domestico di sostegno al bisogno familiare. Soltanto una volta verificata la sussistenza di tutti i presupposti di legge, il datore di lavoro e lo straniero si dovranno presentare in Prefettura per la firma del contratto di soggiorno.

Gli stranieri irregolari sul territorio nazionale — con permesso di soggiorno scaduto dopo il 31 ottobre 2019 e che prima di tale data abbiano lavorato (in maniera comprovata) in uno degli ambiti sopra citati – che vogliono richiedere il permesso di soggiorno temporaneo di 6 mesi, dovranno presentare l’istanza tramite gli sportelli delle Poste. In quella sede sarà comunicata la data per l’appuntamento in Questura. Entrambe le tipologie di istanze, possono essere presentate dall’ l giugno al 15 luglio, non è previsto un esaurimento dei posti; non vi è quindi necessità di presentare subito l’istanza. In considerazione dell’attuale fase di emergenza sanitaria derivata dalla diffusione del contagio da Covid-19, per i primi 8 giorni lavorativi, gli accessi agli uffici postali “sportello amico” per le richieste di permesso di  soggiorno sarà possibile rispettando la seguente ripartizione per cognome:

1 GIUGNO lunedì dalla A alla B 3 GIUGNO mercoledì lettera C

4 GIUGNO giovedì dalla D alla E 5 GIUGNO venerdì dalla F alla H

6 GIUGNO (lnattina) sabato dalla I alla L 8 GIUGNO lunedì dalla M alla O

9 GIUGNO martedì dalla P alla S

10 GIUGNO mercoledì dalla T alla Z

Successivamente al 10 giugno il servizio sarà erogato senza alcuna ripartizione alfabetica.

Si ricorda che per l’accesso alle procedure è necessario che lo straniero abbia fatto ingresso in Italia, in maniera comprovata, prima dell’8 marzo, senza esserne successivamente uscito. Inoltre, non sono ammessi alle procedure gli stranieri rientranti in una delle seguenti categorie: già espulsi in quanto considerati pericolosi; da ritenersi pericolosi per l’ordine e la sicurezza pubblica; segnalati ai fini della non ammissione in Italia; condannati anche in via non definitiva per i seguenti reati: contro la libertà personale, inerenti agli stupefacenti, favoreggiamento immigrazione clandestina o di cui all’art.380c.p.p. Dettagliate informazioni sono disponibili al seguente link: https://www.interno.nov.it/it/notizie/emersione-dei-rap0oi ti-lavoro-pubbllcato-decreto-interministeriale

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Varese

Coronavirus :Varese, Musica, cinema, lirica e teatro nel rispetto delle normative anti Covid

Tensostruttura operativa da luglio a settembre. Musica, cinema, lirica e teatro nel rispetto delle normative anti Covid. Galimberti: «La cultura al centro della ripartenza»

 

Sessanta serate tra musica, cinema, opera lirica e teatro. Il calendario della stagione culturale estiva varesina prende forma e lo fa grazie alle prime anticipazioni su quanto avverrà nella tensostruttura dei Giardini Estensi. Un programma che si estenderà da luglio a settembre e che, ovviamente, terrà conto di tutte le normative per il contrasto alla pandemia da coronavirus.

«Quello del ritorno degli spettacoli, per tutti e in sicurezza, è un momento che ciascuno di noi sta attendendo», afferma il sindaco Davide Galimberti. «Che la cultura fosse al centro della ripartenza varesina – le sue parole – lo abbiamo più volte ripetuto e oggi questo concetto, già emerso in forma pratica sulla ripresa dei servizi della Biblioteca, assume un nuovo importante significato. Ripartiamo dai programmi estivi per sostenere un settore ora più che mai decisivo, riportando il pubblico a spettacoli dal vivo, sostenendo associazioni e realtà culturali e dando a quanti si fermeranno in città occasioni adeguate per scoprire sempre più la nostra Varese».

«Con il palinsesto in via di ultimazione – le parole del consigliere comunale e presidente della Commissione Cultura Francesco Spatola – recuperiamo buona parte della stagione che era stata programmata prima dell’emergenza. Da parte del Comune e di tutte le associazioni del settore c’è stato, c’è e ci sarà il massimo impegno per fare della cultura un elemento protagonista della città e del suo sviluppo, a maggior ragione ora che dobbiamo ripartire, con responsabilità ma anche e soprattutto con visione. Abbiamo resistito insieme a una situazione difficile e ora è il momento di fare sinergia e di ripartire, sempre assieme, con fiducia».

Come anticipato, grande attenzione verrà posta alla sicurezza del pubblico e degli artisti. Agli eventi si accederà esclusivamente su prenotazione; i posti saranno diminuiti e distanziati rispetto agli scorsi anni, passando dagli abituali 480 a 219; l’area dello spettacolo sarà appositamente transennata e verranno creati percorsi per l’accesso e per il deflusso degli spettatori, lungo i quali sarà installato anche un apposito sistema di illuminazione.

«Poter riportare il cinema ai Giardini Estensi – aggiunge Giulio Rossini, presidente di Filmstudio 90 e ideatore della rassegna Esterno Notte – avrà quest’anno un valore particolare, se consideriamo che le sale sono ancora chiuse a causa dell’emergenza. La nostra è una rassegna ormai radicata nel territorio varesino e attesa da molti cittadini. Personalmente credo ci siano tutte le caratteristiche per fare bene anche in questa stagione, valorizzando un luogo magico e nel cuore di tutti. Punteremo sul cinema di qualità e lo affiancheremo anche ad alcune prime visioni».

Il Comune di Varese assicurerà alle associazioni, oltre alla compartecipazione finanziaria per la realizzazione dell’evento, il supporto per la sicurezza e per il protocollo sanitario, con la redazione degli appositi piani e l’aiuto nell’attuarli. Sempre Palazzo Estense garantirà la presenza di servizi igienici e la loro sanificazione, nonché l’impiego di personale qualificato addetto alla sorveglianza e all’attuazione delle normative anti coronavirus.

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Varese

Varese, serata “brava” con denuncia di GDF di Malpensa e Questura

Ai giorni post quarantena e alla sospirata ripartenza della movida cittadina del dopo “lockdown” è corrisposto l’aumento dei controlli da parte degli uomini dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Varese nei luoghi di maggior aggregazione giovanile.

Nel corso del pomeriggio del 22 maggio, personale del Poliziotto di Quartiere, coadiuvato da un’unità cinofila della Guardia di Finanza di Malpensa, ha denunciato per spaccio di stupefacenti un ventunenne gambiano che aveva stabilito come sede per la sua attività illecita la nota piazza Repubblica. I suoi movimenti non sono passati inosservati all’allenato occhio degli Agenti che, dopo una breve osservazione, hanno individuato due anfratti dove lo stesso aveva armeggiato con sospetto: infatti in quegli anfratti, grazie anche al fiuto dei cani antidroga della Guardia di Finanza, gli Agenti hanno recuperato due involucri contenenti diverse dosi di marijuana, pronte per la vendita al dettaglio.

Il giovane straniero, fermato in Piazza Repubblica e sottoposto a perquisizione personale, deteneva diverse banconote di piccolo taglio, tipiche nei pagamenti delle dosi di marijuana, per un totale di 150 euro, evidente provento dell’attività di spaccio. Alla luce di quanto emerso lo stesso è stato deferito all’Autorità Giudiziaria, in stato di libertà, per il reato di detenzione ai fini di spaccio di marijuana.

Nella serata sono, invece, iniziati i controlli in prossimità della movida cittadina, proseguiti fino a notte inoltrata, al fine di evitare pericolosi assembramenti. Verso le ore 1,30 è stato segnalato un gruppo di giovanissimi che dopo una serata “brava” avevano danneggiato una colonnina informativa del comune, posta in questa Piazza Giovane Italia. Il gruppo, composto da 6 giovani poco più che adolescenti tra cui una ragazza, si erano diretti poi verso via Como. Proprio in quella via, una volante, grazie anche alla preziosa descrizione fornita da un cittadino, li ha intercettati e identificati. I sei, già noti alle forze dell’ordine, sono stati sanzionati amministrativamente perché in evidente stato di ubriachezza e, a loro carico, è stato emesso il provvedimento del c.d. “Daspo Urbano”.

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Commercio

Varese, proposte dei pubblici esercizi per ripartire nella Fase2

Al tavolo di lavoro pubblici esercizi hanno partecipato attivamente le Associazioni di Categoria FIEPET Confesercenti, FIPE Confcommercio, Aime ed i sindacati CGIL, CISL e UIL.
Il documento, con le proposte per la ripartenza del settore e ricco di contenuti, è stato presentato alla cabina di regia di Palazzo Estense da Romana Dell’Erba, delegata Fiepet-Confesercenti che ha relazionato ogni punto condiviso dal tavolo e da Antonella Zambelli Fipe-Confcommercio nelle veste di coordinatrice del tavolo.
Il Lockdown è costato un terzo del fatturato annuale per i pubblici esercizi e la costituzione del tavolo di lavoro pubblici esercizi ha permesso di presentare un documento che possa far fronte alle possibili risoluzioni per una degna ripartenza.
Anche con imminente riapertura del settore si continueranno a registrare importanti perdite di fatturato; è inevitabile! In dettaglio le restrizioni previste potranno permettere agli esercenti di operare al 30% delle loro potenzialità, al netto di costi pari al 100% con l’aggiunta di nuove e diverse responsabilità, cercando di tutelare lo stato occupazionale pre COVID-19. Una vera sfida!. Una vetrina abbandonata non costituisce solamente un’attività economica persa, ma rappresenta anche il sintomo del degrado che avanza e che colpisce l’intera comunità.
E’ assodato che le necessità dei pubblici esercizi sono le medesime del commercio in sede fissa ma con le sue declinazioni e specificità riguardanti soprattutto la parte di somministrazione.
Il tavolo conferma quanto richiesto, all’Amministrazione Comunale di Varese, dal tavolo commercio in sede fissa riguardante i temi di fiscalità, marketing, comunicazione, accessibilità e sosta, decoro urbano, rigenerazione urbana, semplificazione negli adempimenti burocratici, digitalizzazione d’impresa, pianificazione urbanistica e commerciale condivisa e sicurezza degli ambienti di lavoro. Dai momenti di confronto sono emerse le seguenti necessità e priorità in 9 punti.
Tra le principali proposte si ritiene fondamentale il recupero per quanto possibile degli spazi esterni a costo zero, fino al 31 dicembre 2020 e con una procedura amministrativa semplificata. Per gli spazi inamovibili conoscere bene i tempi ed i costi di concessione per permettere all’esercente di ammortizzare l’investimento ed usufruire in tempo dei bandi regionali attivi. Lavorare con procedure semplificate anche per le concessioni edilizie.
Per quanto riguarda l’abbattimento dei costi in virtù dei mesi di chiusura e di una ripartenza limitata, il tavolo chiede all’amministrazione comunale di fare tutto il possibile per la riduzione dei tributi locali, stesse e medesime richieste fatte nella leva fiscalità del commercio in sede fissa (Imu – Tari – Cosap – Imposta di pubblicità – Tasi).
Il punto certo è la delibera del Comune e Decreto Rilancio, ma il tavolo richiede l’annullamento fino al 31.12.2020 di tutti i tributi locali e per la TARI una rimodulazione del tariffario per coloro che non possono nemmeno ampliare gli spazi e continueranno l’attività a regime ridotto.

Sul piano della comunicazione, sensibilizzazione e promozione il tavolo richiede all’amministrazione di progettare una campagna di comunicazione sui comportamenti e le regole che i cittadini devono rispettare anche con la creazione di uno slogan condiviso.
Mentre per gli esercenti una campagna di promozione da parte dell’amministrazione con di propri canali di comunicazione per favorire la visibilità in forma gratuita degli esercizi che hanno attivato i servizi di asporto e delivery tramite il portale VARESEINFORMA; promozione della città, dei quartieri ed dei negozi di vicinato anche attraverso i propri canali di comunicazione oltre progetti interconnessi tra assessorati al commercio, al turismo e alla cultura.
Una richiesta da parte dei membri del tavolo è stata la creazione di un tavolo con gli organi di Polizia Locale, Carabinieri, Forze di Polizia, Protezione Civile per coordinare le attività di controllo e di rispetto delle regole da parte dei clienti dei locali al fine di poter ridurre al minimo le interpretazioni personali e la costituzione di un osservatorio della città sui comportamenti della gente
Accessibilità e sosta: bisognerebbe ripensare ad una vera considerazione sul riesame del “piano della sosta”. Appreso quanto già deliberato dalla giunta nei giorni scorsi il tavolo avanza ulteriori proposte; aumento dei posteggi a strisce bianche o indicare una zona a parcheggio disco orario al fine di facilitare gli acquisti veloci da svolgersi in 30 minuti (si prevedono aumenti sugli spostamenti in auto); prevedere le zone free individuate dal tavolo piazzale Kennedy, Piazza Repubblica, zona TEATRO, Viale Europa, zona XXV aprile; si chiede di fare uno studio di fattibilità per rendere pedonali nel weekend altre vie del centro incrementando un servizio navetta gratuito che parta dalle arterie principali della città; prevedere una navetta dal lago di Varese al centro città, dal Sacro Monte al centro città.
Il tavolo concorda infine con le OO.SS sulla necessità di mettere in atto ogni iniziativa per salvaguardare l’occupazione dei lavoratori e la sicurezza negli ambienti di lavoro.
Infine, le OO.SS, ritengano fondamentale che il Comune si ponga il problema della conciliazione dei tempi in quanto si verranno a creare delle situazioni di disagio per le lavoratrici ed i lavoratori avendo figli a casa. A tal fine si ritiene auspicabile, per la durata dell’emergenza, che il Comune adotti delle iniziative sui “tempi della città” per le fasce orarie di apertura al pubblico durante la settimana e il lavoro festivo e domenicale.
Ci auspichiamo che questo spirito di collaborazione possa sempre più migliorare e che non si interrompa nel tempo.

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Busto Arsizio

Bonus biciclette, Varese, Busto e Gallarate tra i comuni previsti

Busto Arsizio con 83.628 abitanti, Varese con 80.559 abitanti e Gallarate con 53.339 abitanti, rientrano tra i comuni della provincia di Varese, con abitanti sopra i 50.000, dettagli sul sito del Ministero dell’Ambiente, https://www.minambiente.it/comunicati/sostenibilita-fino-500-euro-buono-mobilita.

Nel decreto, art 205 si legge che: “Ai residenti maggiorenni nei capoluoghi di Regione, nelle Città metropolitane, nei capoluoghi di Provincia, ovvero nei Comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti, è riconosciuto un ‘buono mobilità’, pari al 60% della spesa sostenuta e comunque non superiore a euro 500, a partire dal 4 maggio e fino al 31 dicembre 2020, per l’acquisto di biciclette, anche a pedalata assistita, nonché di veicoli per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica”.
Il buono – si legge ancora – “può essere richiesto per una sola volta ed esclusivamente per una delle destinazioni d’uso previste”.

Esempio:  acquistando una bicicletta da 600 euro, il bonus sarà pari al 60%, cioè 360 euro.

 Attenzione, prima di acquistare verificare i requisiti:  è bene richiedere la fattura al commerciante in quanto il solo scontrino potrebbe non bastare; verificare in quali comuni si può chiedere ( potranno richiederlo solo i maggiorenni che hanno la residenza nei capoluoghi di regione, nelle città metropolitane, nei capoluoghi di provincia o in comuni con più di 50mila abitanti.).

Non solo le biciclette

Si tratta di diverse tipologie: non solo bici, e-bike e monopattini elettrici, ma anche segway, hoverboard e monowheel o abbonamenti a servizi di sharing purché non di autovetture.

Come richiedere il bonus?

Il MIT spiega che è in via di predisposizione un applicazione web apposita per il bonus mobilità, a cui si potrà accedere tramite SPID. È il Ministero dell’Ambiente che sta lavorando a tale applicazione, dunque vi si potrà accedere anche dal suo sito, che dovrà essere operativo entro 60 giorni dalla pubblicazione del provvedimento in Gazzetta Ufficiale.

Precisazione del Ministero

 gli interessati dovranno indicare sulla piattaforma il mezzo o il servizio che intendono acquistare e la piattaforma genererà il buono spesa elettronico da consegnare ai fornitori autorizzati, insieme al saldo a proprio carico, per ritirare il bene o godere del servizio individuato. 

Queste disposizioni resteranno in vigore solo fino al 31 dicembre del 2020. Nel 2021 torneranno invece efficaci le previsioni del decreto Clima che prevede un fondo a carico del Ministero dell’ambiente pari ad ulteriori 180 milioni di euro destinato ai residenti nei Comuni interessati dalle procedure di infrazione comunitaria per la non ottemperanza dell’Italia agli obblighi previsti dalla direttiva comunitaria relativa alla qualità dell’aria. A partire dal 1° gennaio 2021 sarà necessario rottamare un autoveicolo o un motociclo inquinante per beneficiare del buono mobilità. Saranno previsti incentivi pari a 1.500 euro per ogni autoveicolo rottamato e a 500 euro per ogni motociclo rottamato. Oltre ai beni e ai servizi previsti per il 2020, nel 2021 sarà possibile acquistare anche abbonamenti al trasporto pubblico locale e regionale che, si auspica, avrà nel frattempo ricostituito la capacità di trasporto previgente alle norme sul distanziamento sociale.

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Varese

Varese: uomo cade dalla bici

Varese 17 Maggio 2020

L’incidente è avvenuto questo pomeriggio intorno alle 15.45 in Via Gasparotto a Varese.

Un uomo di 55 anni è rimasto ferito dopo essere caduto con la bicicletta in Via Gasparotto.

Alessio Luisetto

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Varese

Varese, incidente automobilistico con soccorso via elicottero

Varesea: alla Schiranna un incidente tra due auto ha comportato l’ausilio di automedica, elicottero ed ambulanza per portare all’ospedale due feriti in codice giallo.

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Varese

“Forza Attilio, sempre al tuo fianco”, risposta alla scritta Fontana assassino

La Lega Giovani del Varesotto espone striscione a sostegno di Fontana: “Noi a casa mentre loro picchiavano un agente di polizia”
 
 
“Forza Attilio, sempre al tuo fianco”. Questa la risposta della Lega Giovani del Varesotto alla scritta: “Fontana assassino” apparsa il 14 maggio a Milano. Il discutibile murale di via Padova ha suscitato una forte condanna bipartisan dalle forze presenti in consiglio regionale. Gli autori del gesto, appartenenti al partito dei Comitati di Appoggio alla Resistenza per il Comunismo – o più semplicemente CARC -, hanno però rincarato la dose con un comunicato stampa, esprimendo soddisfazione per il proprio “capolavoro” che sarebbe riuscito proprio: “A caratteri belli grossi in modo che fosse ben visibile e non ci potessero essere fraintendimenti”.
 
 Così la Lega Giovani del Varesotto ha deciso di manifestare ancora una volta la propria solidarietà al presidente Fontana, esponendo uno striscione dalla sede leghista del capoluogo provinciale, situata in Piazza del Podestà. 
 
«Rimaniamo attoniti per  tanta violenza verbale all’indirizzo di Attilio Fontana – ha commentato Riccardo Guzzetti, coordinatore della Lega Giovani del Varesotto – ma, anzi, crediamo che una persona che, lungi dall’essere un assasino, dimostra di essere in prima linea nella lotta contro il Covid, meriti tutta la nostra stima e solidarietà. Gli altri – continua Guzzetti -, i sedicenti “rivoluzionari” che imbrattano i muri scrivendoci insulti, sono gli stessi che il 25 aprile, in pieno lockdown, hanno colpito al volto un agente della Polizia di Stato. Per chi non li conoscesse, questi soggetti sono noti alle cronache giornalistiche per i reiterati atti di violenza, per essere gli autori del sito web: “Caccia allo sbirro” e per vantare una lunga serie di scritte oltraggiose nei confronti delle istituzioni e delle forze dell’ordine. Noi della Lega Giovani invece – conclude Guzzetti – siamo rimasti a casa o ci siamo resi utili svolgendo attività di volontariato in conformità a quanto stabilito dalla pubblica autorità. Così abbiamo vissuto il lockdown, così abbiamo vissuto la loro “rivoluzione”.