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Busto Arsizio

La favola delle tre commesse multate di 280 euro a Busto Arsizio

Se ci fossero ancora i fratelli Grimm, probabilmente ci ricaverebbero una bella favola. Ci parlerebbero di una strega cattiva che viveva in Cina, che ha fatto una pozione magica e i suoi servi, trasformati in pipistrelli, l’ avrebbero diffusa nel mondo. Il Conte, che governava il paese, aveva emesso un’ordinanza per impedire di uscire di casa, se non per gravi e fondati motivi. Tre commesse, va bene ai tempi dei Grimm non c’erano o almeno non le chiamavano così, furono costrette ad andare a lavorare, nonostante il pericolo di essere infettate. Si misero quindi per strada, con mascherine e guanti, come aveva suggerito, nella sfera magica, oggi televisione, la fata buona, tutta vestita di bianco, chiamata Fata Virologa. Mentre le tre fanciulle se ne stavano tutte sole in una grande piazza ad aspettare una loro compagna, da un carro bianco, con una luce blu, scendono i gendarmi, oggi poliziotti e, come i Carabinieri di Pinocchio, che portarono via l’innocente Geppetto, anche questi non vogliono sentir ragione, punendo le tre sventurate con una gabella, oggi si chiama multa, di 280 talleri a testa, oggi detti euro, la paga di una settimana, per aver fatto un assembramento, vietato dalla legge a causa della pozione magica. Gli effetti nefasti della pozione si trasmettono quando i sudditi stanno troppo vicini gli uni agli altri, come, a quanto pare, stessero facendo le tre commesse. Se da una parte ci sono le “tre popolane”, vuoi che con un virus, chiamato “Corona” , dall’altra non ci sia re, con piazza a lui dedicata, Conte e podestà. I poliziotti applicano la legge, ma avremmo voluto essere un uccellino, meglio un drone, per vederlo questo assembramento in una grande piazza. Erano poi così vicine, a meno di un metro? O si vuole punire indiscriminatamente e fare “cassa”. Se lo stanno chiedendo in tanti. Cosa hanno “commesso le commesse” di tanto grave, non si poteva forse intervenire in altro modo, avvertendo prima di sanzionare. Ogni favola che si rispetti ha la sua morale, quella di Piazza Vittorio Emanuele, a Busto Arsizio, è la seguente: “Potete uscire di casa per lavorare, per motivi di salute, per fare la spesa e… per farvi multare”. Questa storia è stata raccontata in un manoscritto, chiamato “Prealpina”, nella nobile città di Busto Arsizio, nel contado del Varesotto.

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Samarate

Samarate: ennesimo caso di positività da COVID-19

Samarate 1 Maggio 2020

Ennesimo caso di positività da COVID-19 nella Città di Samarate, a comunicarlo è il Primo Cittadino Enrico Puricelli, con un post sulla Pagina Social Facebook.

Di seguito il Comunicato Ufficiale del Sindaco di Samarate Enrico Puricelli.

 

IL SINDACO INFORMA – AGGIORNAMENTO 1 MAGGIO 2020

UN NUOVO CASO DI CONTAGIO DA COVID-19 A SAMARATE

Alle ore 21:00 di oggi – venerdì 1 aprile 2020 – Ats Insubria e Prefettura di Varese mi hanno comunicato un nuovo caso di positività al COVID-19 nel territorio di Samarate.

In totale, ad oggi:
– positivi: 20
– in osservazione: 13
– deceduti: 9

Per tranquillizzarvi, vi posso garantire che le autorità sanitarie hanno messo in atto i protocolli previsti e le misure necessarie per la tutela di chi potrebbe aver avuto contatti con le persone ricoverate.

Vi ricordo che ogni numero è un NOME e COGNOME. Intere famiglie che soffrono, vicino a noi, spesso in silenzio. Non dimentichiamolo mai. Soprattutto chi sottovaluta questo maledetto virus. Chi lo sfida quotidianamente, sottovalutandone la pericolosità. Per lui, per la sua famiglia, per gli amici, per i cittadini.
Sono state settimane difficili, a livello sociale ed economico, durante le quali Samarate non ha mai abbassato la testa, dimostrando grande maturità.

Considerando che siamo più di 16.000 abitanti, siamo riusciti a contenere “numericamente” questo maledetto virus. Nei prossimi giorni è fondamentale non abbassare la guardia.
Settimana prossima inizierà la cosiddetta “fase due”.
A Samarate abbiamo deciso di affrontarla in diverse stadi, con riaperture graduali.
Naturalmente qualcuno si lamenterà dei rigidi criteri individuati, ma dobbiamo continuare su questa strada: massima prudenza e cautela, perché il virus è ancora in circolazione e non possiamo permetterci il rischio di agire con leggerezza!

VE LO CHIEDO CON IL CUORE IN MANO: non pensate che la “fase due” corrisponde alla “sconfitta del virus”. ANZI!!!
Le libertà “riconquistate” devono essere gestite da tutti con criterio!
Gli anziani e tutte quelle persone più vulnerabili non devono uscire di casa nei prossimi giorni: chiamate i vostri figli e nipoti. Fate portare da loro un fiore ai vostri cari al Cimitero. La spesa continueranno a portarvela i Volontari del C.O.C. di Protezione Civile.

La “libertà” di circolazione per far visita ad un parente, deve essere ragionata. Non è il “Lunedì di Pasquetta” posticipato. Mantenete il distanziamento sociale previsto, insieme all’uso della mascherina. Siate prudenti.

Non siamo in vacanza!!!
Il rischio di tornare alla “FASE ZERO” c’è: DIPENDE DA NOI!
Io, mi fido dei Samaratesi e della loro responsabilità, dimostrata fino ad oggi.
Servirà un enorme sforzo, una grande capacità di adattamento. Penso sarà questa la chiave per far arrivare tempi migliori, specie se col virus, dovremo conviverci a lungo.
FORZA SAMARATE!

Il Sindaco
Enrico Puricelli

 

Alessio Luisetto

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Porto Ceresio

Porto Ceresio: riapre la Dogana di Porto Ceresio-Brusino

Porto Ceresio 1 Maggio 2020

Comunicato Ufficiale del Primo Cittadino di Porto Ceresio, Jenny Santi.

 

DA LUNEDÌ 4 MAGGIO :
? RIAPRE la Dogana di Porto Ceresio-Brusino con i seguenti orari: dalle ore 5.00 alle ore 9.00 e dalle ore 16.00 alle ore 20.00, dal lunedì al venerdì.
? 9 TRENI da e verso Porto Ceresio

 

Alessio Luisetto

 

 

 

 
 

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Arsago Seprio

Arsago Seprio: è iniziata la distribuzione delle mascherine protettive

Arsago Seprio 1 Maggio 2020

Grazie alla collaborazione dei Volontari di Parco del Ticino e della Protezione Civile, nel Comune di Arsago Seprio è iniziata la distribuzione delle mascherine protettive. Nella giornata odierna, non si registrano nuovi casi di contagio di COVID-19.

A comunicarlo è il Primo Cittadino di Arsago Seprio, Fabio Montagnoli.

Di seguito il Comunicato Ufficiale del Sindaco Fabio Montagnoli.

Buonasera cari Arsaghesi, giornata del primo maggio che porta la speranza per tutti i lavoratori di ritornare a festeggiare come eravamo abituati e che: la salute, la famiglia e il lavoro siano le priorità dei nostri governanti per i prossimi anni. Situazione tranquilla con inizio della distribuzione delle mascherine ad ogni famiglia grazie al costante impegno dei volontari del parco del Ticino-protezione civile e del Comitato dei Genitori e a cui vanno i miei ringraziamenti. Ricordo che nelle vostre prossime uscite dovrete indossare mascherine e guanti, evitare assembramenti e raduni a casa di amici. L’emergenza non è assolutamente finita, proprio ora dobbiamo porre più attenzione alla ripresa lavorativa e alla parziale ripresa sociale. Per ogni spostamento o uscita dovrà essere utilizzato il nuovo modello di autodichiarazione. La situazione contagi, redatta a cura del Ministero della Salute, vede l’Italia con un +0,95 %, la Lombardia con un +0,97% e la provincia di Varese con un + 1,42%. Alcune domande poste da cittadini relative a sport, pesca ect sono oggetto di faq ( domande ) in queste ore sia al Ministro del Consiglio che al Presidente della Regione. Tra sabato e domenica arriveranno i chiarimenti per come comportarsi e attivarsi dopo il fatidico 4 maggio. Vi auguro una buona serata e ricordo come ogni giorno che INSIEMECELAFAREMO , forza Arsago . Il Vostro Sindaco Fabio.

 

Alessio Luisetto

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Arsago Seprio

Arsago Seprio: revocata la riapertura della pista ciclo-pedonale

Arsago Seprio 1 Maggio 2020

Comunicato Ufficiale del Primo Cittadino di Arsago Seprio, Fabio Montagnoli.

Buongiorno Arsaghesi, breve comunicazione appena giunta: è stata revocata la riapertura della pista ciclo pedonale di via D’Annunzio da parte della Provincia , che solo ieri l’aveva riaperta. Pertanto non potrà essere utilizzata nei prossimi giorni. Buon primo Maggio e buona festa del lavoro nella speranza che il lavoro ci sia per tutti. Cari saluti il Sindaco Fabio.

 

 

Alessio Luisetto

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CULTURA

Varese: rito delle Esequie i parroci si organizzano

Varese 1 Maggio 2020

Una ripartenza, quella dela Celebrazione delle Esequie che però dovrà sottostare a norme molto stringenti. Sarà infatti permessa l’esclusiva partecipazione di congiunti e, comunque, fino a un massimo di quindici persone, con funzione da svolgersi preferibilmente all’aperto, indossando protezioni delle vie respiratorie e rispettando rigorosamente la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro.

Se questa è la norma di carattere generale contenuta nel decreto del Presidente del Consiglio i parroci stanno facendo i conti in questi giorni su come queste nuove modalità saranno declinate nella nuova fase della singole parrocchie.

A Saronno è il prevosto don Armando Cattaneo a spiegare come avverrà la Celebrazione del Rito delle Esequie. A partire dal 4 maggio prossimo, celebreremo di nuovo un vero funerale per ogni nostro caro defunto, con la messa e il Rito Funebre completo. È un sollievo per chi è colpito dal lutto, è un sostegno alla nostra fede, è il segno di affetto e di doveroso onore che dobbiamo a chi ha compiuto il suo cammino.  Molti si stanno chiedendo “come” saranno celebrati i funerali. Ecco, tutti i funerali delle varie parrocchie della città saranno celebrati al Cimitero di via Milano, davanti alla Cappella dei sacerdoti. I parenti più stretti, ancora gli unici che possono partecipare alla celebrazione, si disporranno nei due portici laterali. Questo luogo permette di essere all’aperto, e quindi con un ottimo ricambio di aria, ma protetti sia dal sole estivo sia dalla pioggia. Le sedie saranno predisposte alla distanza di sicurezza ed anzi ancora più diradate, considerata la grande superficie a disposizione. A celebrare normalmente sarà il sacerdote vicario della parrocchia di appartenenza del defunto. A oggi non abbiamo nessuna indicazione a proposito della possibilità e quindi delle modalità di ricevere la comunione eucaristica.

A Varese è don Marco Casale, sacerdote nativo di Somma Lombardo a raccontare come ci si sta preparando alla nuova modalità di cerimonie: Siamo in attesa del protocollo che deve arrivare dalla Curia Arcivescovile di Milano, concordato con le competenti Autorità. È un passo avanti notevole e ci fa capire che, se c’è la possibilità di fare i funerali, è possibile pensare anche alla Celebrazione Eucaristica, come quelle feriali, che non superano le 15 presenze. Questa è l’interlocuzione attuale: se possiamo trovarci per celebrare per funerale, allora anche la messa. Ma va ancora individuato chi deve far rispettare le indicazioni di sicurezza. Prima dll’8 Marzo 2020 i funerali erano consentiti ma noi avevamo difficoltà a far rispettare distanze e numeri ridotti. Anche la comunione come sarà possibile somministrarla? Su numeri piccoli si può fare. Di certo nessuno vuole mettere in pericolo la propria vita o quella altrui. Ma se ci sarà la possibilità di celebrare la messa in sicurezza, allora si faccia.

Il decanato di Busto Arsizio avrà regole uguali per tutte le parrocchie e i funerali si svolgeranno direttamente al cimitero principale. Così monsignor Severino Pagani sta organizzando il ritorno alla celebrazione dei funerali a partire dal 4 maggio: «Per quanto riguarda la ripresa delle messe aspettiamo le indicazioni dalla Curia che si concorderà con l’autorità civile. Per quanto riguarda i funerali torneremo alla prassi precedente, attuata dal decanato di Busto Arsizio nella primissima fase dell’emergenza. Lo stesso prevosto Mons. Severino Pagani prosegue: avevamo già deciso di svolgere i funerali direttamente al cimitero dove c’è una cappella all’interno della quale possono entrare 2-4 persone, e una piazzetta esterna dove possono stare altre persone fino ad un massimo di 15.

Alessio Luisetto

 

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Cronaca

Selfie da “brivido” per celebrare la fine del lockdown con una foto sulla scogliera: donna cade e muore

Selfie da “brivido” per celebrare la fine del lockdown con una foto sulla scogliera: donna cade e muore. Eʼ accaduto al Parco Duden, ad Adalia, in Turchia, dove la ragazza era andata a fare una passeggiata con una sua amica Protagonista della vicenda una donna di 31 anni che voleva festeggiare la fine del lockdown con una foto su una scogliera del parco di Duden, in Turchia, ma è scivolata, caduta da un’altezza di 30 metri e morta. La donna di origine kazaka, Olesia Suspitsina, da qualche anno si era trasferita ad Adalia, dove lavorava come guida turistica. Secondo quanto riportato dalle testate locali, Olesia era andata a fare una passeggiata con una sua amica nel famoso Parco Duden, ad Adalia, noto per le sue bellissime cascate, dopo settimane di permanenza in casa. Durante la passeggiata, Olesia ha deciso di scattare una foto sul bordo di una scogliera con le cascate sullo sfondo. Avrebbe scavalcato la barriera di sicurezza per mettersi in posa di fronte alla sua amica che scattava la foto, ma è scivolata sull’erba, ha perso l’equilibrio ed è caduta dalla scogliera in un fiume. La sua amica, terrorizzata, ha chiamato subito i soccorsi. Più tardi, il corpo di Olesia è stato trovato e portato fuori dall’acqua dai soccorritori locali. La polizia turca ha indagato sul caso e ha concluso che si è trattato di un incidente. Il corpo di Olesya verrà trasportato dalla Turchia al Kazakistan dove verrà sepolta nella sua città natale, Kostanay. L’obiettivo del gesto? Scattarsi un selfie da brivido da uno strapiombo, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, forse poi da condividere su internet per pavoneggiarsi con gli amici. La vicenda qui raccontata sembra incredibile. Nel senso che mai e poi mai vorremmo credere che qualcuno sia morto per scattarsi il selfie “perfetto”. Eppure è accaduto. Perché se in fondo può essere una bella sensazione guardare il proprio selfie e accorgersi di aver dato vita a un’opera fantastica, può essere altrettanto sciocco perdere la vita per scattare un selfie che non vedremo mai. Un selfie non dovrebbe mai costare la vita a nessuno. Uno studio choc dell’All India Institute of Medical Sciences, rivela che fra il 2011 e il 2017, sono morte accidentalmente 259 persone durante lo scatto di selfie.

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Ambiente

Nel video amatoriale un grande squalo Mako mangia un tonno appena pescato: l’avvistamento dalla barca.

Nel video amatoriale un grande squalo Mako mangia un tonno appena pescato: l’avvistamento dalla barca. Un gruppo di pescatori di diporto ha appena catturato un grosso tonno da 80 chili ma non hanno fatto i conti con uno squalo.

 

Un grande squalo Mako è stato avvistato al largo delle coste spagnole nel Mediterraneo. Le persone a bordo di una barca hanno notato la pinna del pesce spuntare dall’acqua, a pochi metri dalla loro imbarcazione, mentre stavano per portare in barca un tonno da 80 chili appena preso all’amo. Lo squalo balzando fuori dall’acqua, praticamente davanti ai diportisti, s’è impadronito della preda. Uno sfortunato fuori programma per questi pescatori che erano ad un passo dal portare a casa un tonno di media taglia. Lo squalo però non si è dimostrato molto democratico e ha deciso di far sua la preda. Il Mako appartiene alla famiglia delle Lamnidae come lo squalo bianco. Lo squalo Mako è un grande squalo. Le acque tropicali e subtropicali sono il suo habitat naturale. È presente, ma non comune, anche nel Mediterraneo. Si nutre di tonni, di calamari e di pesce azzurro. Lo squalo Mako adulto può raggiungere una velocità di nuotata pari a 70 km orari. La sua vita può raggiungere i 32 anni. Fa parte di una delle poche specie di squali in grado di saltare fuori dall’acqua anche ben oltre la lunghezza del proprio corpo: questa sua caratteristica lo rende imprevedibile negli attacchi, seppur rari, ed estremamente pericoloso per i pescatori. Alcuni esemplari di squalo Mako possono superare i 4 metri di lunghezza. Nel Mediterraneo vivono circa 40 specie diverse di squali, molte delle quali innocui e non pericolosi per l’uomo. Nello specifico, il Mako è molto difficile incontrarlo nel Mediterraneo, ma di tanto in tanto succede che alcuni pescatori lo avvistino al largo delle coste, anche italiane o croate, come è successo, per ben due volte a distanza di pochi giorni nel 2019, a Macarsca, in Croazia a pochi metri dalla riva. Tuttavia, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ciò che rende insolito l’avvistamento di squali Mako nel Mediterraneo è il fatto che il predatore è stato avvistato così vicino alla riva anche se non c’è motivo di farsi prendere dal panico per gli attacchi di squali. Nella maggioranza dei casi questi animali evitano il contatto con gli umani e non si avvicinano né attaccano se non provocati. Ecco il video: https://youtu.be/rGxHYoET6e4

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Induno Olona

Induno Olona: è deceduta la sig.ra Elsa Briccola

Induno Olona 1 Maggio 2020

 

E’ deceduta nella giornata di ieri, 30 aprile, a Induno Olona Elsa Briccola, moglie di Ambrogio Vaghi stimatissimo politico che ha guidato per molti anni il Pci cittadino.
Elsa e Ambrogio vivevano da sempre assieme, gli ultimi anni della loro vita gli hanno convissuti in una struttura di Induno Olona.
Vaghi ha insegnato valori di vita importanti come il rispetto per tutti, l’attenzione alla conoscenza, il coraggio della verità.

 

Da parte di tutta la Redazione di Varesepress giungano le più sentite condoglianze ai famigliari della sig.ra Elsa Briccola.

 

Alessio Luisetto

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Saronno

Saronno, volemose bene, consiglio comunale agitato

SINTESI DI UN CONSIGLIO COMUNALE MOVIMENTATO

Può esserci mai un Consiglio comunale dai toni concitati e aggressivi quando i singoli consiglieri sono comodamente seduti sul divano di casa e comunicano attraverso la piattaforma telematica? Può esserci:  per esempio a Saronno  nella notte fra il 30 aprile e il 1 maggio 2020.

Primo punto in discussione: l’ennesimo supermercato cittadino, ubicato questa volta nel cuore del quartiere Prealpi. Le immagini sullo schermo mostrano uno scatolone di cemento stile capannone industriale, ma l’Assessore di competenza si affretta  a dirci che serve solo a dare un’idea di forme e dimensioni, in quanto l’edificio sarà diverso. – Allora cosa votiamo, se non possiamo sapere come sarà? –  chiede qualche sconsiderato disfattista, qualche rematore contro, qualcuno che proprio non comprende i radiosi destini verso cui  questa Amministrazione ci sta conducendo. Per buona sorte, dalla Maggioranza viene spiegato che non ci dobbiamo interessare di quisquilie estetiche, occupandoci di questioni più solide e concrete. Detto fatto, chi scrive le presenti noterelle si permette di eccepire che per i piccoli commercianti della città il momento è particolarmente duro, e continuare a costruire supermercati significa sferrare loro il colpo di grazia. Sembrava in verità un’osservazione solida e concreta, ma non commuove la Maggioranza che vota compatta, e così anche questo supermercato è oggi in cantiere. Eventualmente ai commercianti in rovina potremo dare i pacchi alimentari rimasti, magari quelli senza cibi in scadenza.

A proposito di questi ultimi, salto il tediosissimo terzo punto in discussione e vengo alla mozione presentata dalla Lega, con la quale si chiede a Sindaco e Giunta di disporre quanto necessario in favore dei cittadini in difficoltà e ad effettuare tutte le conseguenti variazioni di bilancio. Il sommesso parere che oso esporre è che ciò assomiglia a una richiesta di assunzione di pieni poteri, considerato che a norma di legge le variazioni le fa il Consiglio e non la Giunta né il Sindaco. Mi viene controbattuto che tutto ciò nella mozione è sottinteso, sono io ottuso che non capisco. Sarà. Comunque sia, la minoranza aveva proposto un emendamento che prevedeva la costituzione di una  Commissione mista con compiti di indirizzo e sostegno alle scelte degli organi esecutivi, e questo ora diventa il principale motivo del contendere.

Un membro qualificato della Maggioranza attacca un accorato discorso tipo “volemose bene”, che uno che conosce i polli pensa subito:  –  dov’è la fregatura? –  Ed eccola qui: l’emendamento è tranquillamente cassato, e si confermano così, se non i paventati pieni poteri, comunque la volontà di fare da soli…

Ora, il sottoscritto non sarebbe pregiudizialmente contrario a maggiori prerogative dell’esecutivo cittadino in tempi di crisi. Il punto è però questi poteri chi li gestisce, e come. Perché a  giudicare dalla gestione sciagurata dei contributi governativi almeno in questa prima fase – al di là degli autoincensamenti dei responsabili – più che di un dittatore, a Saronno, c’è oggi bisogno di un amministratore di sostegno.

Alfonso Indelicato – Consigliere comunale eletto a Saronno