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Confartigianato: Davide Galli,«aprire il cantiere dell’economia post-Covid»

Fiducia, territorio, innovazione e riorganizzazione
«Creiamo vere opportunità per far ripartire le imprese»

 

A poco meno di tre mesi dal lockdown delle attività produttive il presidente di Confartigianato Varese, Davide Galli, presenta il manifesto della concretezza con l’obiettivo di «aprire il cantiere dell’economia post-Covid». «Dobbiamo costruire una società migliore, condividiamo i processi e mettiamoci al lavoro senza perdere tempo»  

Un “manifesto” per la ripresa, una riflessione strutturata nella formula più concreta possibile e finalizzata a costruire passo dopo passo la nuova normalità. 

Confartigianato Imprese Varese ha messo a punto un documento che, nei prossimi giorni, verrà diffuso a imprese e stakeholder per aprire il cantiere dell’economia post-Covid e mettere in campo tutte le azioni necessarie a costruire una società migliore, più organizzata, più sinergica nelle relazioni e più performante nel recepimento dei processi di innovazione.

«Abbiamo ragionato su macroaree di intervento: la fiducia, da dare e da ricevere; la riorganizzazione; la capacità di supportare l’innovazione e le relazioni con il territorio. Ciascuno di questi elementi ha in sé la portata necessaria a influire positivamente sul sistema economico e sociale, per renderlo performante, e merita di essere condiviso e discusso affinché non resti un capitolo da libro dei sogni» spiega il presidente di Confartigianato Varese, Davide Galli, presentando il documento di undici pagine sul quale poggeranno le azioni di stimolo e supporto dell’associazione di viale Milano.

«In questi mesi le imprese hanno sofferto: il conto completo del lockdown ci sarà presentato solo tra qualche mese ma il quadro è delineato – prosegue Galli – Tuttavia, dobbiamo pensare a interventi strutturali, concreti e di facile attuazione per generare delle positività e invertire le tendenze negative». 

Galli srotola la matassa a partire dal concetto, decisivo, di fiducia, «che l’impresa dovrà dare ma anche ricevere» e che è sicuramente uno degli asset della nuova normalità: «Dare fiducia e ricevere fiducia per consolidare o accrescere il potenziale del binomio tra imprese (economia) e territorio che ha acquisito il ruolo di garante della tutela sociale nel momento della massima emergenza sanitaria». Fiducia è sicurezza, nuovo valore per le imprese in epoca post-Covd, e nuovo valore del made in Italy. Ma fiducia, rimarca Galli, è anche «mettere in sicurezza la catena dei fornitori, sostenendo le aziende che li pagheranno regolarmente».

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Ci ha lasciato Alfredo Giaretta

Alfredo Giaretta ci ha lasciato.

Ne danno il triste annuncio la moglie Leo, i figli, i nipoti e i parenti tutti.

La salma è visitabile presso la Sala del Commiato di via Mulini Grassi 10 a Varese.

Data Funerale: 17/giugno/2020 – Ore: 15:00 – preceduta dalla recita del Santo Rosario alle ore 14:30

Luogo: Chiesa Parrocchiale di Morosolo – Casciago

storico preside di Enaip Varese. Malato da tempo, aveva 74 anni.

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Varese. Villa Mylius, nuova tappa verso il restauro  

Villa Mylius, nuova tappa verso il restauro

 

Inviata la lettera alle società coinvolte nella seconda fase della procedura ristretta. Galimberti: «Con l’Accademia del Gusto anche Varese avrà un ruolo importante nel panorama della formazione e della cucina internazionale»

 

Sono partite questa mattina dagli uffici di Palazzo Estense le lettere indirizzate alle società coinvolte nella seconda fase della procedura ristretta per il restauro di Villa Mylius. Un intervento di riqualificazione che, come noto, permetterà la realizzazione della nuova Accademia del Gusto e della Musica. Il progetto ha un valore complessivo pari a euro 6.450.600.

 

«L’Accademia del Gusto – afferma il sindaco Davide Galimberti – sarà un’ulteriore occasione di sviluppo per tutto il nostro territorio e lo renderà ancora più attrattivo. Se le città cardini della vita di Gualtiero Marchesi sono Milano, Venezia, Trieste e Firenze, con questo progetto anche la nostra Varese si unisce all’importante cerchio, raccogliendo una grandissima eredità da parte del maestro. La sfida è saper fare tesoro dei suoi insegnamenti e trasmetterli a tante nuove generazioni; anche Varese, così, attraverso l’accademia potrà avere un ruolo importante nel panorama della formazione e della cucina internazionale».

 

«Quello di Villa Mylius – le parole dell’assessore all’Urbanistica Andrea Civati – è un progetto ambizioso, che non solo darà nuova vita a un importante patrimonio della nostra comunità, ma, al contempo, permetterà anche di portare a Varese un polo d’eccellenza per la formazione di tanti giovani. Uniremo così storia e futuro, valorizzando la nostra città e aprendola ancora di più al resto d’Italia e del mondo».

La costruzione dell’edificio risale al XVIII secolo. Nelle mappe catastali degli anni venti e trenta del Settecento la maggior parte del terreno sul quale sorge la villa apparteneva ai Padri Gesuiti di Varese, mentre il resto era ripartito fra le monache romite ambrosiane ed altri privati. Il terreno circostante, che in seguito sarebbe divenuto il parco della villa, era all’epoca una zona erbosa coltivata a vigneti e gelsi. Nel 1773 papa Clemente XIV soppresse la Compagnia di Gesù, i beni dei religiosi furono dunque espropriati e i loro terreni andarono al notabile Francesco Torelli. Nei primi anni del XIX secolo gli edifici originali furono ampliati e il piano terra trasformato in una filanda. Nel 1905 Enea Torelli vendette la proprietà all’industriale del tessile Carlo Giorgio Mylius. Fu il nuovo proprietario a rimodernare ad abbellire definitivamente l’edificio, trasformandolo in una villa di delizia. (wikipedia)

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Trentadue centri estivi a Varese

 

Il Comune pubblica l’elenco delle proposte per bambini e ragazzi

 

Sono trentadue i centri estivi pronti a partire a Varese da lunedì 15 giugno. Nei giorni scorsi il Comune di Varese ha valutato tutte le proposte giunte sul tavolo dell’assessorato ai Servizi educativi, inserendole nel lungo elenco di attività che si svolgeranno durante i prossimi mesi estivi.

 

“La normativa vigente ci imponeva di valutare tutti i progetti di coloro che intendevano organizzare un centro estivo – afferma l’assessore Rossella Dimaggio – e nonostante tutte le difficoltà siamo orgogliosi di far cominciare i centri estivi di Varese il 15 giugno, così come avevamo promesso alle famiglie”.

 

Ad essere coinvolti saranno i bambini e i ragazzi dai 3 ai 17 anni con attività che si svolgeranno in tanti quartieri della città con una offerta davvero ricca. Centri estivi che si svolgeranno seguendo le misure di sicurezza previste dai decreti ministeriali e regionali.

 

“Il nostro obiettivo era quello di dare una maggiore scelta possibile ai genitori e tante opportunità per le famiglie – prosegue l’assessore – per questo abbiamo messo a disposizione spazi comunali per le tante realtà che si occupano di educazione in città. Queste proposte si aggiungono così ai due centri estivi comunali che da lunedì partiranno nelle scuole Don Milano e Don Papetti, donando un po’ di normalità a questa estate veramente particolare per i nostri bambini e ragazzi. Il grande numero di centri estivi però è davvero un bel segnale di ripartenza, da fare sempre però nella massima sicurezza”.

 

 

  1. Centro Estivo 2020 Scuola dell’Infanzia Don Milani – Brunella

Via Procaccini, 11 Tel. 0332 239100

3/5 anni

  1. Centro Estivo 2020 Scuola dell’Infanzia Don Papetti – S.Fermo

Via Monfalcone, 21 Tel.0332 331358

3/5 anni

  1. Centro Estivo 2020 Scuola dell’Infanzia Macchi Zonda – Biumo Inferiore

Via Macchi Zonda, 40 Tel. 0332 33.51.10

3/5 anni

  1. Centro Estivo 2020 Scuola dell’Infanzia Macchi Zonda- Bobbiate

Via Daverio, 140 Tel. 0332 31.02.52

3/5 anni

  1. Centro Estivo 2020 Scuola dell’Infanzia Piccinelli Comolli- Bosto

Via Doniga, 1 Tel. 0332 23.22.98

3/5 anni

  1. Centro Estivo 2020 Scuola dell’Infanzia C. Riva Foscarini -Cartabbia

Via Stoppani, 7 Tel. 0332 24.08.83

3/5 anni

  1. Centro Estivo 2020 Scuola dell’Infanzia Divina Provvidenza -Casbeno

Via Conciliazione, 3 Tel. 0332 31.21.47

3/5 anni

  1. Centro Estivo 2020 Scuola dell’Infanzia Malnati Macchi Nidoli -Giubiano

Via San Giusto, 21 Tel. 0332 23.11.51

3/5 anni

  1. Centro Estivo 2020 Scuola dell’Infanzia A.M. E G.B. Dall’Aglio -Lissago

Via San Carlo, 4 Tel. 0332 31.02.43

3/5 anni

  1. Centro Estivo 2020 Scuola dell’Infanzia E. e C. Tallachini -Masnago

Via Amendola, 15 Tel. 0332 22.50.49

3/5 anni

  1. Centro Estivo 2020 Scuola dell’Infanzia S. G. Beretta Molla -S.Ambrogio

Via Virgilio, 32 Tel. 0332 22.93.15

3/5 anni

  1. Centro Estivo 2020 Scuola dell’Infanzia Veratti -Centro

Via Como, 9 Tel. 0332 28.31.13

3/5 anni

  1. Centro Estivo 2020 Scuola dell’Infanzia San Carlo -Bizzozero

Via Giannone, 6 Tel. 0332 26.03.59

3/5 anni

  1. Centro Estivo 2020 Scuola dell’Infanzia Cattaneo -Valle Olona

Via Don Ambrosini, 15 Tel. 0332 33.00.45

3/5 anni

  1. Centro Estivo 2020 Scuola dell’Infanzia L’albero dei bambini

Via Vela, 7 Tel. 0332 82.08.00

3/6 anni

  1. Centro Estivo 2020 Scuola dell’Infanzia Eligio Ponti -Biumo Superiore

Via Castiglioni, 20 Tel. 0332 28.55.30

3/5 anni

  1. ROBUR Camp” Apd Robur Et Fides

Via Marzorati, 51 Tel. 0332 26.44.75

6/17 anni

  1. RAINOLD’HOTEL” Fondazione Rainoldi Cag

Via Rainoldi,9 Tel.0332-284297

6/17 anni

  1. BOSTOCAMP 2020” Usd Calcio Bosto

Via Tasso, 103 Tel.0332-490901

3/17 anni

  1. E-state Al Circo A Spazio Kabum” Kabum Asdc

Via Guicciardini, 114 Tel. 349 456 8018

3/11 anni

  1. Proposta Estiva De La Casa Di Paolo” La Casa Di Paolo Onlus

Via Procaccini, 10 Tel. 328.3637927

6/17 anni

  1. Centro Estivo Manfredini” Fondazione Sant’agostino

Via Merano,1 Tel.0332 331861

6/17 anni

  1. Pingu’s English Summer Camp Emmeeffedi Srl

Via Cavour, 12 Tel. 392 9731917

3/11 anni

  1. Summer Life In Oratorio – Biumo Superiore” Unità Pastorale Beato Samuele Marzorati

Via F.lli Baroffio,6 Tel. 0332 1433556

6/17 anni

  1. Oratorio Estivo Brunella” Comunità Pastorale Sant’antonio Abate Varese

Via Francesco Crispi,2 Tel. 0332 236019

6/17 anni

  1. Oratorio Estivo Casbeno” Comunità Pastorale Sant’antonio Abate Varese

Via della Conciliazione, 4 Tel. 0332 312114

6/17 anni

  1. Oratorio Estivo San Vittore” Comunità Pastorale Sant’antonio Abate Varese

Via S. Francesco d’Assisi,15 Tel. 0332 230619

6/17 anni

  1. Esploratori Urbani” Archeologistics Snc

Esplorazioni sul territorio con partenza da via Morandi,12 Tel. 328.8377206

6/16 anni

  1. Camp Motivazionale Imparare Ad Imparare Aps Makula

Via Santa Croce, 10 Tel. 340 5404570

11/16 anni

  1. Estate Alla Scuola Montessori 2020” Percorsi Per Crescere

Via Santa Croce, 10 Tel. 0332 310538

3/11 anni

 

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Varese, emergenza dopo il problema tra Bregazzana e Sant’Ambrogio

Acqua non potabile, 5 cisterne per i cittadini
 
Il sistema di emergenza dopo il problema tra Bregazzana e Sant’Ambrogio
 
Cinque cisterne per i cittadini di Bregazzana e Sant’Ambrogio. Dopo il problema di oggi, con il divieto di utilizzo dell’acqua potabile, scatta il sistema di emergenza. Una cisterna da 15 metri cubi sarà posizionata alla chiesa San Massimiliano Kolbe in viale Aguggiari; le altre quattro, da un metro cubo ciascuno, si potranno trovare in piazza Milite Ignoto a Sant’Ambrogio, nel parcheggio Robarello per Bregazzana e nel piazzale di fronte al cimitero di Bregazzana. Si ricorda ai cittadini di presentarsi muniti di bottiglie, taniche e contenitori adatti.
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  Scomparsa Arch. Giorgio Marchi (Gev Varese), Cosentino: “Nostra nuova Legge regionale rende onore al suo impegno

Scomparsa Arch. Giorgio Marchi (Gev Varese), Cosentino: “Nostra nuova Legge regionale rende onore al suo impegno. Lo ricorderemo per aver amato il nostro territorio”. Il pensiero del figlio
 
Oggi ultimo saluto all’Arch. Giorgio Marchi, capostipite delle Guardie ecologiche di Varese e amante del suo territorio.
“Oggi diciamo arrivederci a una bella persona che sapeva amare il nostro territorio ma, soprattutto, si dava un gran da fare per preservare le bellezze e insegnare il rispetto ai più giovani. Ci lascia il capostipite delle Guardie ecologiche varesine e noi rendiamo onore all’impegno di quest’uomo con la recente approvazione della legge regionale che, dopo 15 anni, riforma la regolamentazione dell’attività delle guardie ecologiche e rilancia l’importanza del loro compito. Visto che questa legge porta anche la mia firma, è giusto dedicare il lavoro che ho fatto all’Arch. Marchi e a tutte le persone come lui.”
Dichiara il Consigliere Regionale Giacomo Cosentino e prosegue
“Ho chiesto al figlio di scrivere qualche riga per ricordare il padre, riporto di seguito il suo pensiero: I 20 anni trascorsi da mio padre prestando servizio (in seno) alle GEV di Varese sono stati caratterizzati da una profonda passione per questa città che non è la sua città natale bensì quella di adozione.
La sua conoscenza città di Varese deriva da una curiosità che ha fatto una persona in grado di attraversare il XX^ secolo proiettato nel XXI^. Era sempre un passo avanti, forse anche due (quindi uno di troppo) e questo faceva di lui non più un precursore bensì un visionario.
Architetto di professione e paesaggista per passione il suo approccio è sempre stato marcato da un profondo legame con il territorio ed una sua profonda conoscenza a livello culturale, paesaggistico e geografico.
La voglia di trasmettere e valorizzare questi patrimoni è stato un elemento costante nella sua vita e di conseguenza anche nelle attività svolte nelle GEV. Insieme a loro si è dedicato alla didattica e a trasmettere agli uomini del futuro i valori in cui credeva. e la capacità di leggere ed essere curioso. Di lasciarsi stupire.
A Varese si è dedicato con entusiasmo a promuovere la valorizzazione e il recupero del patrimonio artistico e culturale, sottovalutato ma così importante nel creare l’identità dei luoghi e il senso di appartenenza.
Il recupero di beni come i lavatoi, le strade storiche in rizzata, i ponti sull’Olona oppure la conoscenza della storia delle varie castellanze sono stati progetti portati avanti con i suoi colleghi che hanno aiutato a non dimenticare delle emergenze, fondamentali per una corretta lettura della città.
Per papà le GEV sono state una attività importantissima e ha vissuto l’appartenenza a questo gruppo con orgoglio cercando di trasmettere questo senso con l’esempio e il suo modo di fare.
Ha quindi dedicato entusiasmo ed energia per rivalutare il ruolo delle GEV in ambito comunale e regionale partecipando tra l’atro attivamente alla revisione della legge lombarda che ne regolamenta il servizio.
Torno quindi a ricordare l’importanza che dava all’educazione dei nuovi cittadini giovani (alunni delle scuole) o meno giovani (nuovi residenti) e a fare loro conoscere Varese con tutti i suoi patrimoni.
Negli anni varesini l’altra sua grande passione è stato il Monte San Giorgio per la cui iscrizione nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità ha dedicato 20 anni di intensa attività. 
Questa esperienza gli ha aperto nuovi orizzonti dandogli spunti per la valorizzazione di altri patrimoni locali. Ma questo è un discorso ancora in essere ……..
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Varese. Censimento dei Rondoni.

Il censimento delle colonie di Rondoni nel territorio di Varese è stato rimandato al 2021 a causa del virus.

L’Unione Europea, in collaborazione con varie associazioni, ha scelto Varese quale osservatore del progetto BiodiverCities nel contesto della strategia Europea sulla Biodiversità allo scopo di migliorare la natura nelle città.

Sono state selezionate anche altre 10 città : Leida, Palma, Valongo, Stavanger, Vilnies, Sofia, Maribor, Novi Sad, Palermo e Regalbuto.

Varese, Oslo e Lisbona potranno confrontarsi e dialogare con altre città europee sulle strategie adottate sul tema.

Lo scopo di tutto questo è di migliorare la biodiversità nelle città e ripristinare gli ecosistemi.

In particolare, per quanto riguarda Varese, il progetto di censimento dei Rondoni scaturisce dalla collaborazione fra la locale Lipu e Gio (Gruppo Insubrico Ornitologia).

L’obiettivo che ci si propone è di ottenere la mappatura della distribuzione sul territorio del Rondone Comune coinvolgendo cittadini, studenti, amministratori e di promuovere incontri formativi e altre attività allo scopo di monitorare i luoghi di nidificazione raccogliendo dati scientifici per attuare azioni di conservazione e tutela ambientale.

Franco Simonetti

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Varese: 285 mila mascherine sequestrate e redistribuite dalla Prefettura

Le mascherine erano state sequestrate dalla Guardia di Finanza di Busto Arsizio lo scorso mese di maggio, perché recavano una impropria marcatura “CE„ ed erano prive di ogni documentazione idonea a certificare correttamente il prodotto come dispositivo medico.

 

Prima del sequestro le 285.000 mascherine chirurgiche erano pronte per essere vendute da un’azienda di Samarate il cui rappresentante legale era stato denunciato per frode in commercio e, dopo il sequestro erano state messe a disposizione dell’autorità giudiziaria in attesa degli esiti delle indagini.

Considerata la continua pressante domanda le mascherine chirurgiche rientravano ancora tra i beni più difficili da reperire sul mercato, le Fiamme Gialle bustocche, grazie alla Procura della Repubblica di Busto Arsizio che ha concesso il nulla-osta al dissequestro dei beni ai fini della requisizione, hanno avviato la procedura introdotta dal decreto “Cura Italia” (D.L. n. 18/2020, artt. 6 e 122) per far fronte all’emergenza sanitaria in atto.

Grazie alla collaborazione del Politecnico di Milano – Dipartimento di Scienze e Tecnologie Aerospaziali che ha analizzato un campione delle mascherine e di Federfarma Lombardia che ha ricostruito il prezzo al 31 dicembre 2019, il Commissario Straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure di contenimento e contrasto all’emergenza epidemiologica Covid-19, ha chiesto al Prefetto di Varese – dott. Dario Caputo – l’adozione del formale provvedimento di requisizione, con mandato al Comandante Generale della Guardia di Finanza, quale Soggetto Attuatore, ad eseguirla.

Il Prefetto di Varese ha così firmato il provvedimento di requisizione in proprietà delle 285.000 mascherine chirurgiche, demandando l’esecuzione alle Fiamme Gialle. I beni sono stati consegnati dai finanzieri bustocchi alla Prefettura e saranno destinati a numerosi enti operanti sul territorio tra cui la Protezione Civile e i Comuni della provincia, l’ATS Insubria, gli Ospedali delle ASST dei Sette Laghi e della Valle Olona, le Autorità Giudiziarie, le Forze di Polizia, l’Ufficio Scolastico Territoriale di Varese e la Croce Rossa varesina.

L’iniziativa rappresenta l’ulteriore conferma di come un’azione corale tra enti, pubblici o privati che siano, consenta sempre di agire al meglio e con tempestività nell’interesse dell’intera collettività.

 

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Varese, il crak dell’economia secondo la Camera di Commercio

Tante le incertezze: quanto è intensa la profondità della caduta? Le preoccupazioni per l’immediato futuro

VARESE ECONOMIA: EFFETTO COVID-19, LA PRODUZIONE VA GIÙ

Il peso del lockdown. Nel primo trimestre ’20 l’indice segna un -11,4% per l’artigianato e un -9,2% per l’industria  

 

I dati sono eclatanti, con il primo trimestre che evidenzia un primo scivolo dell’indice di produzione industriale pari al -11,4% per l’artigianato e del -9,2% per l’industria. Il tutto mentre l’export segna un calo, peraltro limitato, del 3,9%, attestandosi a 2 miliardi e 354 milioni di euro nel periodo compreso tra gennaio e marzo.

In un sistema economico varesino che subisce pesantemente le conseguenze dell’allerta sanitaria con il lockdown, ci sono degli elementi che inducono tuttora all’incertezza rispetto alla reale profondità della caduta. «Il nostro è un apparato produttivo con una forte spinta innovativa e uno spirito imprenditoriale capace di reagire. Siamo pronti alla ripartenza e come Camera di Commercio ci siamo attivati fin da subito per essere vicini alle nostre piccole imprese, ai nostri artigiani, ai nostri industriali, agli operatori economici tutti. Abbiamo messo risorse con uno sforzo straordinario» dice Fabio Lunghi, presidente dell’ente di piazza Monte Grappa, commentando l’analisi congiunturale relativa al primo trimestre di quest’anno, condotta da UnionCamere Lombardia su un campione di circa 330 imprese varesine appartenenti al manifatturiero artigiano e industriale. «È chiaro che questi numeri – sono sempre parole di Lunghi – scontano solo un mese di blocco della produzione, per alcuni settori, e di forte rallentamento dell’economia nel suo complesso. Occorrerà osservare attentamente quali saranno i riscontri del secondo trimestre 2020 per comprendere l’entità effettiva del calo produttivo».

Come hanno vissuto e come hanno reagito all’emergenza da Covid-19 le imprese varesine? L’indagine dice che per il 76% delle imprese industriali e il 73% di quelle artigiane il fatturato è diminuito di almeno il 20%. A penalizzare maggiormente le aziende del nostro territorio sono stati gli ordini cancellati (42,2% per l’industria e 40,4% per l’artigianato) e, immediatamente a seguire, i problemi finanziari e di liquidità (25% per entrambi i comparti). Così, per il 58,3% delle imprese industriali le agevolazioni del credito sono gli interventi più efficaci per rispondere alla crisi. Sul versante artigiano, invece, la richiesta principale (44,9%) è quella di una moratoria/sospensione delle imposte.

Quanto alla gestione dei dipendenti nella situazione di emergenza, lo smartworking è stato adottato dal 33,2% del manifatturiero industriale; percentuale che scende a 12,5% nell’artigianato. Di grande rilievo, il ricorso agli ammortizzatori sociali, che stanno consentendo di tamponare la situazione di blocco produttivo: l’80,2% delle imprese dell’industria ha utilizzato la cassa integrazione; dato che scende leggermente al 77,9% nell’artigianato. 

Intanto, qualche segnale di rimessa in moto dell’economia è già comparso con la ripartenza delle attività produttive: così, se iscrizioni e cessazioni d’impresa hanno rallentato visibilmente a marzo per fermarsi quasi del tutto ad aprile, una ripresa della dinamica è visibile a maggio. Nello scorso mese, il Registro Imprese tenuto da Camera di Commercio ha evidenziato 207 iscrizioni, a fronte di 113 cessazioni.

Rispetto all’immediato futuro, se le previsioni degli imprenditori industriali sono in buona parte rivolte a un recupero delle perdite seppur in un periodo superiore all’anno (39,6% degli interpellati), più fosche sono le aspettative degli artigiani. Ben il 52,2% pensa di non poter più recuperare le perdite. Per entrambi i comparti è poi di cruciale importanza reagire, cercando nuovi clienti e mercati.  

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Rientro a scuola Premazzi: “Ci stiamo lavorando da tempo e con grande concretezza”

L’impegno della Provincia di Varese per il rientro a scuola

Premazzi: “Ci stiamo lavorando da tempo e con grande concretezza”

           

“Il tavolo provinciale per affrontare il tema del rientro a scuola esiste già: siamo sul pezzo da più di un mese e abbiamo già coinvolto tutti gli interlocutori che possono essere utili a risolvere le problematiche degli istituti scolastici in vista della riapertura di settembre”: così il consigliere provinciale delegato all’Istruzione Mattia Premazzi risponde all’appello lanciato dal responsabile provinciale agli Enti locali della Lega, Emanuele Poretti, per la costituzione di un tavolo di coordinamento provinciale sulla ripresa scolastica.

Al tavolo, coordinato dalla Provincia, siedono infatti la prefettura, l’ufficio scolastico territoriale, Ferrovie Nord e  l’Agenzia del trasporto locale, i dirigenti scolastici: dopo una prima riunione in cui si è fatto il punto della situazione si è deciso di attivare dei sottotavoli territoriali.

Il primo, dedicato alle scuole della città di Varese, si è già riunito il 4 giugno, anche alla presenza del Comune di Varese. Giovedì 11 sarà la volta del tavolo dedicato agli istituti di Busto Arsizio, a cui parteciperanno anche il sindaco (e presidente della Provincia) Emanuele Antonelli e la consigliera provinciale delegata ai trasporti, la bustocca Paola Reguzzoni,

A seguire saranno convocate riunioni per le scuole di Saronno e Tradate, poi quelle degli ambiti di Gallarate e Somma Lombardo. Un’ultima riunione sarà dedicata agli istituti del Nord della provincia.

“Ben venga che la Lega si faccia portavoce delle necessità del mondo della scuola – afferma Premazzi -, ma non posso tacere che la Provincia ci sta lavorando con grande impegno già da settimane  e proprio nel senso auspicato da Poretti: il coinvolgimento delle aziende di trasporto  e della mia collega delegata ai Trasporti è fondamentale in un territorio in cui la mobilità sarà uno dei temi chiave per la ripartenza in sicurezza. Discorso analogo per i Comuni, individuati come interlocutori imprescindibili. Anche il prefetto, coinvolto personalmente da me, ha condiviso gli obiettivi del tavolo e ha partecipato con suoi rappresentanti. Se poi sarà necessaria un’ulteriore formalizzazione del tavolo, come richiesto dalla Lega, non ci sono problemi, vorrà dire che non si partirà da zero, ma da un buon livello di consapevolezza di ciò che dovremo fare nei prossimi mesi. Per me sarà comunque la conferma che siamo partiti con il piede giusto. Forse sarebbe bastato approfondire un po’ per accorgersi che la

Provincia sta facendo la sua parte e che ha già impostato il lavoro come si deve, andando a fondo dei problemi con grande concretezza”.

E c’è di più. Il tavolo coordinato dalla Provincia ha infatti anche l’ambizione di creare un modello che possa poi essere sottoposto agli enti superiori e condiviso dagli altri territori.

“Vogliamo essere proattivi. non possiamo aspettare che il Ministero emetta le linee guida, attese per il 31 luglio. A quell’epoca sarà già tardi per settembre, noi vogliamo anticipare i tempi:  il modello “Varese” sarà una sintesi di  tutte le indicazioni e le proposte di soluzione emerse durante le riunioni.  Lo presenteremo  in Regione, al Ministero per far capire quanto teniamo ai nostri studenti e a un ritorno per quanto possibile alla normalità, sempre con grande rispetto e attenzione alla sicurezza e alla salute di tutti» conclude Premazzi.