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Agricoltura

Il cibo Made in Italy al tempo del coronavirus

Domani, giovedì 28 maggio 2020 ore 17 diretta web
su www.tokenfarm.it/innovationday

 

INNOVATION DAY
PER L’AGROALIMENTARE 4.0
 
Il cibo Made in Italy al tempo del coronavirus

 
I cambiamenti climatici e la nuova organizzazione del lavoro imposta dall’emergenza coronavirus stanno cambiando il modo di fare agricoltura con l’ingresso in campo della tecnologia, dai droni all’informatica, dai rilevamenti satellitari alla blockchain per la tracciabilità dei prodotti e per la garanzia della qualità e dell’origine.

 

L’agroalimentare 4.0 è al centro del forum on line organizzato da Coldiretti, Bonifiche Ferraresi e Filiera Italia per spiegare il nuovo approccio delle imprese ai temi della sostenibilità ambientale, economica e sociale. A partire dalle ore 17 di domani giovedì 28 maggio 2020 su www.tokenfarm.it/innovationday parleranno Stefano Patuanelli ministro dello Sviluppo economico, Vincenzo Gesmundo Segretario generale della Coldiretti, Antonio Samaritani amministratore delegato di Abaco Group, Luigi Scordamiglia consigliere delegato di Filiera Italia e Federico Vecchioni amministratore delegato di Bonifiche Ferraresi e Ettore Prandini, presidente di Coldiretti.

 

Al centro dell’incontro la firma del manifesto per la nascita del primo polo italiano per l’agroalimentare 4.0 che impegna la filiera tutta italiana dell’innovazione a collaborare per creare un ecosistema nazionale competitivo con il resto del mondo. Per l’occasione verranno presentate alcune innovazioni già pronte per essere utilizzate e che permetteranno fare un salto in avanti al settore agroalimentare per garantire al Made in Italy un #futurogiàpresente all’insegna del #mangiaitaliano.

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ECONOMIA

Coronavirus. Decreto Riancio: 70 euro di tagli sulle bollette

70 euro al mese per un’utenza da 15 kW, per una media del 70% per chi è rimasto chiuso, del 20-30% per chi ha riaperto. Per eventuali fatture già emesse per il mese in corso, si procederà al conguaglio con la prossima bolletta, è quanto stimato da PMI

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Il risparmio deriva dal Decreto Rilancio e precisamente dall’articolo 30 . La delibera ARERA del 26 maggio ne dà attuazione.

vediamo il testo: DECRETO-LEGGE 19 maggio 2020, n. 34 Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19. GU Serie Generale n.128 del 19-05-2020 – Suppl. Ordinario n. 21

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ECONOMIA

 Bandi, Preioni (Lega Salvini) 200 mila euro a sostegno dei costi per la difesa del bestiame

Torino 23-05-2020

 Bandi, Preioni (Lega Salvini) 200 mila euro a sostegno dei costi per la difesa del bestiame e per il risarcimento dei danni causati dalle predazioni da canidi nei pascoli.

Arrivano dalla Regione Piemonte 200 mila euro a sostegno dei costi per la difesa del bestiame e per il risarcimento dei danni causati dalle predazioni da canidi nei pascoli piemontesi. 

“Avevamo promesso attenzione agli allevatori piemontesi – commenta Alberto Preioni, Presidente del Gruppo consiliare Lega Salvini Piemonte – perché conosciamo bene le dimensioni del problema nelle zone montane e agricole. Per snellire il processo di rimborso – spiega Preioni – abbiamo delegato la funzione di Organismo pagatore regionale all’Agenzia regionale piemontese per le erogazioni in Agricoltura, mentre per accedere al bando la burocrazia è limitata al massimo: si potranno, infatti, utilizzare autocertificazione e rilievi fotografici qualora il veterinario sia impossibilitato a effettuare il sopralluogo presso l’allevamento o il pascolo. A un’emergenza – conclude Preioni – occorre rispondere con garanzie, snellezza e fiducia. Tutte prerogative che gli allevatori  piemontesi meritano”.

Nota di Alberto Preioni Presidente del Gruppo consiliare Lega Salvini Piemonte 

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Agricoltura

Coronavirus: AAA lavoro nei campi cercasi

Per combattere le difficoltà occupazionali, garantire le forniture alimentari e stabilizzare i prezzi e l’inflazione con lo svolgimento regolare delle campagne di raccolta in agricoltura la Coldiretti ha varato la banca dati “Jobincountry” autorizzata dal Ministero del Lavoro con le aziende agricole che assumono. L’iniziativa è estesa a tutta la Penisola dopo il successo della fase sperimentale realizzata in Veneto con l’arrivo nella prima settimana di ben 1500 offerte di lavoro di italiani con le più diverse esperienze – spiega la Coldiretti – dagli studenti universitari ai pensionati fino ai cassaintegrati, ma non mancano neppure operai, blogger, responsabili marketing, laureati in storia dell’arte e tanti addetti del settore turistico in crisi secondo Istat, desiderosi di dare una mano agli agricoltori in difficoltà e salvare i raccolti. Il 60% ha fra i 20 e i 30 anni di età, il 30% ha fra i 40 e i 60 anni e infine 1 su 10 (10%) – sottolinea la Coldiretti – ha più di 60 anni.

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ECONOMIA

 Un grande successo la vendita dei Btp Italia quinquennali: 22 miliardi del titolo collocati.

 Un grande successo la vendita dei Btp Italia quinquennali: 22 miliardi del titolo collocati.

Quando sia stato appropriato per il risparmiatore, si è già scritto (1), ma ora interessa capire quanto sarà oneroso ai fini del debito pubblico.

“Il Btp Italia è interamente dedicato a finanziare le spese dei recenti provvedimenti del Governo a supporto del sistema sanitario, per la salvaguardia del lavoro e a sostegno dell’economia nazionale.”.
Così la dichiarazione del Governo.
Quindi i 22 miliardi non andranno solo per l’emergenza Coronavirus, così come è stato mediaticamente presentato, ma anche per il lavoro e più in generale a sostegno dell’economia del nostro Paese.
Vasto programma.

Il Btp Italia stacca una cedola, cioè un interesse dell’1,4%, più il valore dell’inflazione e un bonus dello 0,80% per chi mantiene il titolo per 5 anni.

Vediamo la convenienza, per le casse pubbliche, confrontando il BtP Italia con il Mes, il Meccanismo europeo di Stabilità.

Su 22 miliardi, ricavati dalla vendita del Btp Italia, lo Stato pagherà un interesse dell’1,4% (tralasciamo per comodità l’inflazione e il bonus), cioè 308 milioni di euro.

Il Mes, che è una linea di credito finalizzata esclusivamente all’emergenza sanitaria, prevede lo 0,1% di interesse che, calcolato su 22 miliardi, fa 22 milioni.

Insomma, il debito pubblico con il Btp Italia aumenterà di 308 milioni, mentre con il Mes di soli 22 milioni.

E c’è qualcuno che ancora mette in dubbio l’utilità del Mes!

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Tecnologia

FaberExpert.com: il nuovo marketplace dell’edilizia per ristrutturare o costruire comodamente da casa

La piattaforma facilita l’incontro tra domanda e offerta per la realizzazione di lavori edili, di manutenzione e ristrutturazione, grazie a un motore di ricerca gratuito che permette di individuare imprese e professionisti nell’area della propria abitazione. Possibilità di scegliere l’impresa, preventivi accurati, assistenza fino al termine della ristrutturazione e recensioni degli addetti ai lavori sono gli elementi distintivi di FaberExpert.com, il portale in grado di semplificare l’organizzazione delle attività grazie a un approccio digitale che si sta sviluppando in seguito all’emergenza Coronavirus anche in settori tradizionali come l’edilizia.

Un nuovo efficiente servizio per ristrutturare la casa senza dover uscire. Nasce con questo obiettivo FaberExpert.com, startup milanese che permette di progettare online gratuitamente il restyling o la costruzione della propria abitazione e di scegliere l’impresa edile più adeguata per farlo.

FaberExpert.com consente di selezionare in tutta Italia le imprese disponibili nella zona d’interesse a partire dalla scelta tra necessità di realizzare lavori per una ristrutturazione o per una nuova costruzione. Su FaberExpert.com è possibile valutare i costi richiedendo preventivi particolarmente accurati e verificare il prezzo definitivo tramite un sopralluogo da parte delle imprese scelte (disponibile per lavori di importo superiore a 3.000 euro).

Si può usare il portale anche solo come strumento di ricerca, per consultare i profili delle imprese e dei professionisti nella propria zona.
Il cliente che invece avvia una richiesta, viene “assistito” gratuitamente fino all’assegnazione dell’incarico a un’impresa o a un professionista. Al termine dei lavori, chi ha usufruito del servizio può inserire sul portale una recensione e le immagini del risultato finale per esprimere il suo livello di soddisfazione, così da aiutare le altre persone a scegliere imprese e professionisti secondo le loro caratteristiche.

Ad ogni ristrutturazione viene assegnato un referente FaberExpert.com che guida l’utente nell’identificazione dei lavori da svolgere e nella scelta dell’impresa o del professionista più appropriato. Nell’ottica di favorire chi per la prima volta si dedica a una ristrutturazione, il portale offre inoltre la garanzia di aiutare a gestire gratuitamente eventuali controversie che si verifichino tra il cliente e l’impresa durante l’esecuzione dei lavori, attraverso un centro risoluzioni e il supporto di un consulente FaberExpert.com.

L’idea di lanciare FaberExpert.com va incontro anche all’esigenza di supportare il settore edile, facilitando l’incontro tra domanda e offerta alla luce della crisi causata dall’emergenza globale del Covid 19 che si prevede comporterà un calo delle compravendite residenziali tra l’8% e il 18% (dati Nomisma, 1° Rapporto sul mercato immobiliare 2020). Il servizio infatti sostiene imprese e professionisti consentendo loro di ottenere visibilità per la loro attività in modo gratuito.
Il portale FaberExpert.com è raggiungibile anche via telefono e whatsapp.

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Commercio

Varese, proposte dei pubblici esercizi per ripartire nella Fase2

Al tavolo di lavoro pubblici esercizi hanno partecipato attivamente le Associazioni di Categoria FIEPET Confesercenti, FIPE Confcommercio, Aime ed i sindacati CGIL, CISL e UIL.
Il documento, con le proposte per la ripartenza del settore e ricco di contenuti, è stato presentato alla cabina di regia di Palazzo Estense da Romana Dell’Erba, delegata Fiepet-Confesercenti che ha relazionato ogni punto condiviso dal tavolo e da Antonella Zambelli Fipe-Confcommercio nelle veste di coordinatrice del tavolo.
Il Lockdown è costato un terzo del fatturato annuale per i pubblici esercizi e la costituzione del tavolo di lavoro pubblici esercizi ha permesso di presentare un documento che possa far fronte alle possibili risoluzioni per una degna ripartenza.
Anche con imminente riapertura del settore si continueranno a registrare importanti perdite di fatturato; è inevitabile! In dettaglio le restrizioni previste potranno permettere agli esercenti di operare al 30% delle loro potenzialità, al netto di costi pari al 100% con l’aggiunta di nuove e diverse responsabilità, cercando di tutelare lo stato occupazionale pre COVID-19. Una vera sfida!. Una vetrina abbandonata non costituisce solamente un’attività economica persa, ma rappresenta anche il sintomo del degrado che avanza e che colpisce l’intera comunità.
E’ assodato che le necessità dei pubblici esercizi sono le medesime del commercio in sede fissa ma con le sue declinazioni e specificità riguardanti soprattutto la parte di somministrazione.
Il tavolo conferma quanto richiesto, all’Amministrazione Comunale di Varese, dal tavolo commercio in sede fissa riguardante i temi di fiscalità, marketing, comunicazione, accessibilità e sosta, decoro urbano, rigenerazione urbana, semplificazione negli adempimenti burocratici, digitalizzazione d’impresa, pianificazione urbanistica e commerciale condivisa e sicurezza degli ambienti di lavoro. Dai momenti di confronto sono emerse le seguenti necessità e priorità in 9 punti.
Tra le principali proposte si ritiene fondamentale il recupero per quanto possibile degli spazi esterni a costo zero, fino al 31 dicembre 2020 e con una procedura amministrativa semplificata. Per gli spazi inamovibili conoscere bene i tempi ed i costi di concessione per permettere all’esercente di ammortizzare l’investimento ed usufruire in tempo dei bandi regionali attivi. Lavorare con procedure semplificate anche per le concessioni edilizie.
Per quanto riguarda l’abbattimento dei costi in virtù dei mesi di chiusura e di una ripartenza limitata, il tavolo chiede all’amministrazione comunale di fare tutto il possibile per la riduzione dei tributi locali, stesse e medesime richieste fatte nella leva fiscalità del commercio in sede fissa (Imu – Tari – Cosap – Imposta di pubblicità – Tasi).
Il punto certo è la delibera del Comune e Decreto Rilancio, ma il tavolo richiede l’annullamento fino al 31.12.2020 di tutti i tributi locali e per la TARI una rimodulazione del tariffario per coloro che non possono nemmeno ampliare gli spazi e continueranno l’attività a regime ridotto.

Sul piano della comunicazione, sensibilizzazione e promozione il tavolo richiede all’amministrazione di progettare una campagna di comunicazione sui comportamenti e le regole che i cittadini devono rispettare anche con la creazione di uno slogan condiviso.
Mentre per gli esercenti una campagna di promozione da parte dell’amministrazione con di propri canali di comunicazione per favorire la visibilità in forma gratuita degli esercizi che hanno attivato i servizi di asporto e delivery tramite il portale VARESEINFORMA; promozione della città, dei quartieri ed dei negozi di vicinato anche attraverso i propri canali di comunicazione oltre progetti interconnessi tra assessorati al commercio, al turismo e alla cultura.
Una richiesta da parte dei membri del tavolo è stata la creazione di un tavolo con gli organi di Polizia Locale, Carabinieri, Forze di Polizia, Protezione Civile per coordinare le attività di controllo e di rispetto delle regole da parte dei clienti dei locali al fine di poter ridurre al minimo le interpretazioni personali e la costituzione di un osservatorio della città sui comportamenti della gente
Accessibilità e sosta: bisognerebbe ripensare ad una vera considerazione sul riesame del “piano della sosta”. Appreso quanto già deliberato dalla giunta nei giorni scorsi il tavolo avanza ulteriori proposte; aumento dei posteggi a strisce bianche o indicare una zona a parcheggio disco orario al fine di facilitare gli acquisti veloci da svolgersi in 30 minuti (si prevedono aumenti sugli spostamenti in auto); prevedere le zone free individuate dal tavolo piazzale Kennedy, Piazza Repubblica, zona TEATRO, Viale Europa, zona XXV aprile; si chiede di fare uno studio di fattibilità per rendere pedonali nel weekend altre vie del centro incrementando un servizio navetta gratuito che parta dalle arterie principali della città; prevedere una navetta dal lago di Varese al centro città, dal Sacro Monte al centro città.
Il tavolo concorda infine con le OO.SS sulla necessità di mettere in atto ogni iniziativa per salvaguardare l’occupazione dei lavoratori e la sicurezza negli ambienti di lavoro.
Infine, le OO.SS, ritengano fondamentale che il Comune si ponga il problema della conciliazione dei tempi in quanto si verranno a creare delle situazioni di disagio per le lavoratrici ed i lavoratori avendo figli a casa. A tal fine si ritiene auspicabile, per la durata dell’emergenza, che il Comune adotti delle iniziative sui “tempi della città” per le fasce orarie di apertura al pubblico durante la settimana e il lavoro festivo e domenicale.
Ci auspichiamo che questo spirito di collaborazione possa sempre più migliorare e che non si interrompa nel tempo.

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Agricoltura

Agricoltura, Rolfi: 800 milioni di euro di danni al florovivaismo italiano. Serve Fondo nazionale

“Il florovivaismo italiano ha subito danni per 800 milioni di euro a causa degli effetti del Covid. È un settore che proprio nei mesi di marzo e aprile concentra la maggior parte della produzione annuale. Quindi più di altri ha bisogno di interventi veloci da parte dello Stato”. Lo ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi, Fabio Rolfi, che oggi è stato ad Ambivere (Bergamo) all’azienda florovivaistica ‘Franco Locatelli’ insieme al presidente di Coldiretti Bergamo, Alberto Brivio, e alla presidente di Assofloro Lombardia, Nada Forbici.

“Siamo venuti in un’azienda – ha sottolineato l’assessore – che anche in un momento di difficoltà ha deciso di assumere alcuni lavoratori Lombardi rimasti senza occupazione a causa dell’emergenza Covid. L’agricoltura in generale ha bisogno di manodopera e l’impegno della Regione Lombardia è quello di mettere in relazione domanda e offerta”. “Con il progetto ‘Io lavoro in agricoltura’ – ha aggiunto – stiamo raccogliendo centinaia di curricula da segnalare alle associazioni di categoria”.

“Il florovivaismo in Lombardia – ha spiegato – conta 7.000 aziende, il 12% del dato nazionale. È un settore dinamico formato da imprenditori che in questi anni più di altri hanno dovuto sostenere investimenti corposi per essere in linea con normative europee spesso troppo stringenti”. “È una filiera – ha concluso l’assessore – nella quale l’Italia si distingue nel mondo per qualità, biodiversità e varietà di produzione”.

Di seguito le imprese florovivaistiche suddivise per provincia:

Bergamo 816
Brescia 930
Como 549
Cremona 120
Lecco 460
Lodi 125
Mantova 418
Milano 1.107
Monza e Brianza 545
Pavia 336
Sondrio 125
Varese 957
Totale Lombardia 7.006 aziende.

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Lavoro

Perché utilizzare disinfettanti chimici quando dal 1840 esiste l’ozono ?

Perché utilizzare disinfettanti chimici quando dal 1840 esiste l’ozono ? applicato fin da 1800 per la disinfezione dell’acqua! L’OZONO È STATO RICONOSCIUTO DAL MINISTERO DELLA SALUTE (PROTOCOLLO N. 24482 DEL 31 LUGLIO 1996) PRESIDIO NATURALE PER LA STERILIZZAZIONE DEGLI AMBIENTI CONTAMINATI DA BATTERI, VIRUS, SPORE ECC. E INFESTATI DA ACARI, INSETTI, ECC. L’ozono è un gas che fu individuato dal chimico tedesco Christian Friedrich Schönbein nel 1840.

Il nome che il suo scopritore gli attribuì fù ozono, parola derivante da “ozein”, presa dalla lingua greca. Vantaggi in sintesi: – efficacia assoluta, riconosciuta dal Ministero della Sanità con il PROTOCOLLO N. 24482 – nessuna necessità di personale – nessuna sostanza chimica – uso solo di corrente elettrica – minima manutenzione – elimina muffe, virus, Corona Virus, spore, accari, …. Disinfezione: di ospedali, delle ambulanze, di scuole, case di riposo, centri sportivi e SPA, dei mezzi di trasporto; Uso domestico: frigorifero, scarpiere tessuti, tende, materassi; abitacolo automobile, roulottes,camper; Disinfezione e deodorazione: stanze d’albergo, ristoranti, mense, bar e ovunque venga distribuito del cibo, elimina efficacemente l’odore del fumo di sigaretta, di camini e barbecue; in applicazione della legge 155/97 H.A.C.C.P. e D.Lgs 626/94.

PERCHE’ SANIFICARE CON L’OZONO La normale pulizia è poco efficace e pratica negli ambienti rispetto alla straordinaria efficacia dell’Ozono, il sistema funziona nell’aria e nell’acqua, non lascia residui, è ecologico e abbatte ogni odore perché si lega rapidamente alle sostanze organiche ossidandole. Disinfezione: di ospedali, delle ambulanze, di scuole, case di riposo, centri sportivi e SPA, dei mezzi di trasporto; Uso domestico: frigorifero, scarpiere tessuti, tende, materassi; abitacolo automobile, roulottes,camper; Disinfezione e deodorazione: stanze d’albergo, ristoranti, mense, bar e ovunque venga distribuito del cibo, elimina efficacemente l’odore del fumo di sigaretta, di camini e barbecue;in applicazione della legge 155/97 H.A.C.C.P. e D.Lgs 626/94); Validazioni Scientifiche dell’Ozono https://irpcdn.multiscreensite.com/aa6411db/files/uploaded/Validazioni %20scientifiche%20ozono.pdf In questi sistemi di disinfezione l’azione ossidante avviene tramite un generatore di gas che trasforma in Ozono l’ossigeno normalmente presente negli ambienti e li satura distruggendo batteri, spore, legionelle, virus compresi i Corona Virus, fungine e muffe, eliminando anche scarafaggi, zanzare, acari, pulci, zecche, blatte, pidocchi, tarme: il gas è più pesante dell’aria e quindi si infiltra nelle piccole tane impedendo formazioni di colonie. SETTORI DI UTILIZZO Le prime applicazioni mediche ufficiali dell’ozono risalgono al 1915, infatti durante la prima guerra mondiale il gas viene utilizzato per la cura della cancrena. Ospedali, scuole, case di cura, ambulatori, palestre, centri estetici, lavanderie, negozi, magazzini alimentari, celle frigorifere, uffici, sale prova, refettori, bar, hotel, ristoranti, bed & breakfast, case vacanze, mense, veicoli, aeromobili, imbarcazioni… Questa tecnologia garantisce ambienti igienizzati e privi di odori: tappezzerie, armadi, coperte, materassi, moquette, tappeti, poltrone, divani, tendaggi, e piumini risulteranno rinnovati igienicamente ad ogni trattamento, lasciandoli intatti senza residui dannosi. LA SCELTA DEL TIPO DI IMPIANTO La scelta di un impianto professionale deve considerare: – metri cubi dell’ambiente da trattare – velocità con cui è necessario creare la saturazione Per sanificare l’ambiente in 30 minuti è necessario 1 gr/h di gas ogni 10 metri cubi (a 20°C): per impiegare solo 15 minuti basta scegliere un generatore che sviluppi 2 gr/h. Le apparecchiature professionali sono dotate di timer e devono avere il una durata di funzionamento utile di almeno 30.000 ore di lavor. Una corretta impostazione di tempi di trattamento, detta anche tempo di contatto, è indispensabile per il buon funzionamento e per conseguire il risultato desiderato. Prima di metter in funzione il generatore basta chiudere porte e finestre: animali e persone devono essere fuori dalla stanza, rispettando in modo rigoroso le indicazioni di sicurezza. Al termine del trattamento attendere i tempi previsti dal manuale di uso e manutenzione, in modo che l’Ozono decada nuovamente in ossigeno. L’Ozono non può essere trasportato o accumulato, la sua efficacia si esplica in un ciclo breve e quindi va generato al momento: dopo lo spegnimento del generatore il gas torna nuovamente ad essere ossigeno, lasciando un reale senso di pulizia.

Ricerca effettuata Per VaresePress da Aquàntica davide@aquantica.info

DAVIDE TINTI

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ECONOMIA

Economia, Assolombarda pubblica un rapporto che evidenzia come la Lombardia fatichi a tenere il passo di altre locomotive europee

Genio & Impresa, il magazine di Assolombarda, ha diffuso i dati del Centro Studi dell’associazione che mostrano come la Lombardia fatichi a tenere il passo di altre locomotive europee.

La Lombardia continua a crescere, ma il suo PIL è ancora lontano dai dati delle aree più industrializzate d’Europa: se il prodotto interno lordo della Regione del Nord Italia negli ultimi 10 anni non supera nemmeno la soglia dell’1% fermandosi allo 0,7%, il Bayern segna un +23%, il Baden-Württemberg +17% e la Catalunya +8%. I dati, diffusi dal Centro Studi di Assolombarda, e ripresi da “Genio & Impresa” (genioeimpresa.it), il magazine dell’associazione delle imprese di Milano, Lodi, Monza e Brianza, parlano quindi di una distanza “abissale” rispetto alle colleghe europee negli ultimi 10 anni.

Più confortanti, invece, i numeri relativi al quinquennio 2014/2019, che hanno visto la Lombardia crescere del 7,4%, una soglia però sempre lontana dai diretti competitor: +18% in Catalunya, +12,5% nel Baden-Württemberg e +12,3% nel Bayern. Stagnante soprattutto la situazione dell’ultimo anno, che ha visto la Regione della rosa camuna crescere solo dello 0,5%, stesso tasso di sviluppo per il Bayern e crescita ancora più contratta per il Baden-Württemberg che si è fermato allo 0,1%, mentre la Catalunya (+1,9%) si mantiene sui tassi elevati degli ultimi anni.

Guardando, invece, alle altre Regioni più industrializzate del Nord Italia, nel 2019 la Lombardia si piazza di poco al primo posto davanti a Veneto ed Emilia Romagna (0,4%), poco più staccato il Piemonte (0,2%). Punta di diamante, come è facile aspettarsi, è Milano con un aumento del 6,2% rispetto al 2008, una cifra significativa se si pensa che nello stesso periodo il PIL italiano è diminuito del 3,1%. Ancor più importante la crescita degli ultimi 5 anni che hanno visto la città meneghina crescere del 10%, il 3% in più rispetto al dato regionale e il doppio dell’Italia (+5%). Qualche nota negativa arriva però dai servizi e dall’industria che nel 2019 rallentano sensibilmente la crescita. In picchiata anche il settore delle costruzioni, sceso di ben 33 punti percentuali rispetto al pre-crisi.

Sul fronte del mercato del lavoro non disponiamo ancora di statistiche per valutare le conseguenze della pandemia. Un punto di attenzione va comunque posto ai dati più recenti di CIG che nel complesso dei primi tre mesi del 2020 registrano un aumento del +13% rispetto al 2019, tutto per effetto delle richieste a febbraio (+45% nel singolo mese), pur non incorporando ancora gli effetti dell’emergenza Covid in quanto si tratta di richieste presentate fino al dicembre scorso. Ora che gradualmente l’offerta è ripartita, il vero punto su cui mantenere l’attenzione sarà la velocità e l’entità della ripartenza della domanda, sia interna sia estera. Scarica il rapporto completo “Booklet Economia – L’andamento economico della Lombardia nel confronto nazionale ed europeo“.