Categorie
Busto Arsizio

Fondazione Cristiano Tosi:raccolta fondi per l’Ospedale di Busto Arsizio

RACCOLTA FONDI PER L’OSPEDALE DI CIRCOLO DI BUSTO ARSIZIO

“OSPEDALI IN PRIMA LINEA CONTRO IL COVID 19”

La Fondazione Cristiano Tosi ed il Comune di Busto Arsizio promuovono la raccolta fondi per l’Ospedale di Circolo di Busto Arsizio, il primo della campagna nazionale “OSPEDALI D’ITALIA IN PRIMA LINEA nella lotta al Covid-19”.

Fattore

All’iniziativa stanno aderendo molti sportivi e diverse società italiane ed europee, tra di esse il Banco BPM Sport Management nonché molti pallanuotisti della serie A maschile/femminile, primo fra tutti il Campione Mondiale Gianmarco Nicosia ed i nazionali della Serbia Radomir Drasovic (Szolnok) e del Montenegro campione europeo Dejan Lazovic (VPS) che hanno registrato un accorato video-appello per Busto Arsizio. L’Ospedale di Circolo di Busto Arsizio è il presidio sanitario della città di Busto Arsizio, purtroppo la città con il maggior numero di contagiati nella provincia di Varese

Alessandro Fattore, amministratore Fondazione Cristiano Tosi “La raccolta fondi mira ad acquistare DPI (dispositivi di protezione individuale per i malati e il personale sanitario) e soprattutto un ventilatore per la terapia sub-intensiva.

La raccolta è promossa con il sostegno del Comune di Busto Arsizio: voglio ringraziare il magnifico Sindaco Emanuele Antonelli, tutta la Giunta di Busto e il consigliere comunale Alessandro Albani, coordinatore infermieristico di grande umanità e sensibilità, con il quale è nata questa iniziativa. Un grazie a Sergio e Federico Tosi per la loro generosità. Per donare andate sul sito: www.fondazionecristianotosi.org

Iban IT82C 05034 03406 000000007752 – Causale “Emergenza Covid 19 Ospedale di Busto Arsizio”

Emanuele Antonelli, Sindaco di Busto Arsizio  “Ringrazio la fondazione Cristiano Tosi per aver pensato a una raccolta fondi per l’Ospedale di Busto Arsizio, oggi, come molti altri presidi sanitari, in prima linea contro il Covid 19.

Chiedo a tutti di contribuire a questa battaglia con un piccolo gesto di generosità, la stessa che spinse tanti anni fa gli imprenditori bustocchi a far nascere l’ospedale con le loro donazioni, quasi mai ostentate, ma sempre pragmatiche e lungimiranti. Avevano a cuore la loro città e vollero fortemente che si realizzasse questo presidio che negli anni è cresciuto fino a diventare non solo un’eccellenza sanitaria, ma anche un simbolo dell’identità bustocca.

Non dimentichiamo che nel logo dell’Ospedale è presente un altro significativo simbolo della bustocchità, la Madonna dell’Aiuto, che, come i bustocchi sanno, fermò la peste seicentesca alzando il braccio.

E’ il momento di fermare la peste di oggi e di dare una mano concreta all’Ospedale e a tutti gli straordinari operatori che in questi giorni, instancabilmente, coraggiosamente, sono a fianco dei malati: basta poco, anche un piccolo contributo può fare la differenza.

Grazie a nome di tutta la città!”

Alessandro Albani, consigliere comunale, coordinatore infermieristico “Di fronte a questa drammatica emergenza legata alla pandemia virale determinata dal Covid 19ci siamo improvvisamente risvegliati tutti smarriti, forse un po’ più piccole fragili ma oggi possiamo dimostrare che tutti uniti abbiamo la forza, la determinazione e il coraggio di reagire e scoprire che siamo più forti dell’infezione stessa, aiutando il servizio sanitario e tutti gli operatori che sono in prima linea e facciamolo in modo efficace, donando un piccolo/grande contributo per il nostro ospedale, aderendo alla raccolta fondi promossa dalla Fondazione Cristiano Tosi. Sono certo che ancora una volta, nonostante molto provato, il cuore di Busto Arsizio batterà e vibrerà con grande generosità e dimostrerà tutto il suo valore e splendore.”

Categorie
Busto Arsizio

Busto Arsizio: caso di positività da COVID-19 a Palazzo Gilardoni

Busto Arsizio 28 Marzo 2020

Il coronavirus non risparmia nemmeno Palazzo Gilardoni di Busto Arsizio, un dipendente comunale è risultata positiva a COVID-19 ed è ricoverata in Ospedale. Le misure messe in atto dagli uffici del Municipio, la riduzione della presenza del personale, la sospensione di alcune attività, le chiusure al pubblico e lo smart warking non sono state sufficienti per mantenere immune il Palazzo Comunale della Città di Busto Arsizio e i suoi dipendenti.

Ad essere contagiata da COVID-19 è una dipendente dell’ Ufficio Protocollo, con al quale ha reso necessario il ricovero in ospedale della stessa dipendente Comunale. E anche la messa in atto di tutta una serie di misure preventive negli uffici di Palazzo Gilardoni: la messa in quarantena di tutti i colleghi, la chiusura dello sportello e la sanificazione degli ambienti.

Tale notizia è un duro colpo, anche dal punto di vista psicologico, per i dipendenti pubblici, soprattutto per coloro che anche in piena emergenza continuano a lavorare e a garantire i servizi necessari ai cittadini. E tra questi prorpio l’Ufficio Protocollo, dove era anche consentito, con misure adottate, il libero accesso.

 

Alessio Luisetto

Categorie
Busto Arsizio

Busto, la Fondazione Carnaghi e Brusatori dona 150 dpi

 

Anche la Fondazione Carnaghi e Brusatori  scende in campo a sostegno del personale sanitario impegnato nella lotta contro il coronavirus e nei prossimi giorni consegnerà circa 150 dispositivi di protezione individuale ai medici di base e agli addetti alle farmacie  della città.

sala eventi fondazione brusatori

 Da dove nasce la fondazione? La Signora Carnaghi Angela detta anche Angioletta defunta in Busto Arsizio il 18-01-1977, con il suo testamento olografo del 2-09-1975, dispone, anche per onorare la memoria del di lei marito Brusatori Santino, l’istituzione della Fondazione Carnaghi e Brusatori.

Di cosa si occupa la Fondazione?carnaghi angela

La Fondazione ha per scopo la costituzione, gestione, direzione, formazione e promozione di scuole e istituti di istruzione in materia medica e affine, in particolare per la formazione di personale medico o paramedico e di istituti di ricerca scientifica e tecnica, operanti nel campo della ricerca e della promozione di quest’ultima, per l’acquisizione, la messa a punto, i perfezionamenti e l’avanzamento di conoscenze e ritrovati scientifici e tecnici nell’ambito della medicina.

Alcuni eventi passati tratti dal loro sito

1 Febbraio ECOCARDIOGRAFIA e ECOGRAFIA TORACICA ID evento: 146470.1

RAZIONALE: Nell’ambito della ecografia point of care riveste un ruolo significativo la valutazione ecografica integrata cardiaca e polmonare; oltre agli specialisti d’organo (cardiologi e pneumologi), gli specialisti che più di altri possono avvalersi di tale metodica…

Categorie
Busto-Valle Olona

Busto Arsizio: trovato morto il custode del forno crematorio

Busto Arsizio 25 Marzo 2020

Il custode del forno crematorio in Via Samarate a Busto Arsizio, probabilmente ha avuto un malore ed è stato trovato allo stesso forno cematorio. Probabilmente Corrado Cristini originario di Gallarate di anni 57 ha avuto un attacco cardiaco

La scoperta è avvenuta nella mattinata dello scorso 20 Marzo, quando a inizio del nuovo giorno lavorativo era impossibile entrare nello stesso forno crematorio di Via Samarate a Busto Arsizio.

L’allarme è scattato intorno alle 5.00; l’uomo sarebbe stato ritrovato disteso sul pavimento probabilmente lo ha colto un malore fulminante, senza neppure riuscire a chiedere aiuto. Sul posto sono giunti i Sanitari del 118 con un’ambulanza e un’automedica, oltre agli agenti della Polizia del Commisariato di Busto Arsizio.

Quando i Sanitari del 118 sono riusciti a entrare nel forno crematorio, hanno trovato il 57enne riverso a terra edè stato impossibile rianimarlo, il suo corpo era già privo di vita, non hanno potuto fare altro se nonchè constatarne il decesso e comunicarlo agli stessi famigliari della vittima.

Sul caso non è stata aperta nessuna indagine, perchè agli agenti della Polizia è parso chiaro, sia dalla posizione del corpo che sullo stato in cui è stato ritrovato il corpo. Cristini è stato colto da un malore improvviso ed è deceduto per cause naturali, che saranno comunque accertate attraverso autopsia.

Cristini, secondo una prima ricostruzione, dopo il turno di lavoro si sarbbe cambiato per fare una doccia, presente nella stessa area del forno crematorio. Sembra che l’uomo ne fosse uscito da poco dalla doccia gli Agenti della Polizia, infatti, hanno trovato gli indumenti puliti poggiati su una sedia accanto allo stesso cadavere. Forse il custode del forno crematorio, si sarebbe piegato per iniziare a vestirsi quando è stato stroncato dal malore. Solo l’esame autoptico potrà stabilire comunque con esattezza le cause del decesso, non è escluso anche che sia stata la caduta a essergli letale.

Corrado Cristini era noto sia a Busto Arsizio che a Gallarate dove era nato e viveva. IN queste ore è grande il cordoglio delle molte persone che lo conoscevano.

La redazione di Varesepress si unisce al cordoglio dei Famigliari del Sig.r Corrado Cristini.

Alessio Luisetto

Categorie
Busto Arsizio

Busto, straniero denunciato per furto di 22 euro

I controlli   a Busto ci sono, solo ieri ieri dal Reparto Prevenzione Crimine Lombardia che, controllando oltre 20 persone in movimento nel territorio di competenza, ha proceduto alla denuncia di due persone sulla base dell’art. 650 c.p.

Episodio accaduto lunedì scorso quando i poliziotti del Commissariato di Busto, hanno notato una discussione tra due persone e sono intervenuti per capirne il motivo.

Poco prima nel vicino supermercato uno straniero di 58 anni si era presentato alla cassa pagando solo tre bottiglie di vino malgrado stesse occultando all’interno dello zaino altri beni alimentari per un valore di 22 euro circa. Scoperto dalla cassiera, l’uomo si è rifiutato di mostrare la merce e, intervenuto il responsabile della sicurezza, gli ha rovesciato addosso il contenuto dello zaino dandosi alla fuga. L’addetto alla sicurezza lo ha rincorso afferrandolo per lo zaino. Ne è iniziata una colluttazione interrotta dal personale di volante che però, a sua volta, si è vesto opporre una energica resistenza da parte del cittadino straniero che tentava di colpire gli operatori con pugni. L’uomo, che non comprende la lingua italiana, è stato accompagnato presso gli uffici e denunciato in stato di libertà per tentato furto, resistenza a P.U. e percosse ai danni dell’addetto alla sicurezza che ha sporto querela nei suoi confronti.

Categorie
Busto Arsizio

Emergenza Covid-19, due presidi della Prociv fuori da Ospedali di Varese e Busto

Emergenza Covid-19, due presidi della Prociv fuori da Ospedali di Varese e Busto. Emanuele Monti (Lega): “Controllo temperatura e assistenza a chi deve lavorare”

Milano, 24 marzo – “Due presidi della Protezione Civile fuori dagli Ospedali di Varese e di Busto Arsizio. Per garantire controlli continui alla salute del personale sanitario, delle Forze dell’Ordine, del personale dei supermercati e, in generale, di tutti quei lavoratori che non possono rimanere a casa, perché chiamati a garantire servizi o produzioni di cui la società non può fare a meno. Nei loro confronti occorre un occhio di riguardo, oltre al nostro dovuto ringraziamento”.

Così Emanuele Monti (Lega), Presidente della III Commissione Sanità e Politiche Sociali di Regione Lombardia, che presenta il nuovo progetto che andrà ad implementare i servizi di assistenza sanitaria in provincia di Varese.  

“Abbiamo raggiunto l’intesa con la Protezione Civile e le Direzioni generali delle Asst Sette Laghi e Valle Olona – spiega Monti – l’idea è quella di allestire due presidi, nella forma di ‘minicampi’ gestiti dalla Protezione Civile, fuori rispettivamente dall’Ospedale di Circolo di Varese e dall’Ospedale di Busto Arsizio, che avranno la funzione di servire tutti i cittadini che ancora oggi, nella fase di emergenza, sono tenuti ad effettuare la propria attività lavorativa. Quindi chi si occupa di compiti fondamentali, come medici e infermieri, gli appartenenti alle Forze dell’Ordine, gli addetti dei supermercati e chi lavora nelle aziende che non possono chiudere. Tutte queste persone, alla fine dei loro turni, potranno venire in questi presidi, prima di rientrare in famiglie, e farsi misurare la temperatura corporea con i termoscanner e ricevere tutte le informazioni necessarie e pratiche per evitare i rischi di contagio”.

“Nel momento in cui avessero sintomi di possibile contagio da Covid-19, verranno immediatamente presi in carico dal personale. L’obiettivo è infatti quello di tutelare la salute dei cittadini ed evitare al massimo la diffusione del virus. Questo progetto si inserisce nel percorso che abbiamo già iniziato sulla tutela delle persone in prima linea nella lotta al coronavirus e nella gestione di questo stato di emergenza, e si inserisce tra le iniziative come quella che avevo avanzato nei giorni scorsi, di richiedere il tampone per tutto il personale sanitario (richiesta appoggiata dalla Giunta ma che deve avere il via libera dell’Istituto superiore di sanità). Ringrazio il Consigliere provinciale Barcaro per il sostegno all’allestimento dei due presidi. E l’Assessore regionale Foroni, che ci ha appoggiato” aggiunge il Presidente Monti.

“Questo progetto è la dimostrazione che, come settore provinciale, in collaborazione con i CCV della Provincia e i Volontari, siamo sempre presenti e disponibili alle necessità del territorio.  Dopo il supporto dato alla Questura di Varese nelle stazioni di Varese, Busto e Gallarate (unica provincia ad utilizzare volontari), oggi partiamo con questo servizio rivolto alla cittadinanza. In questo periodo di difficoltà l’Ente Provincia, in collaborazione con gli altri attori, dimostra di avere sempre a cuore il bene dei cittadini” sottolinea Alberto Barcaro (Lega), Consigliere provinciale delegato alla Protezione Civile.

Il quale coglie l’occasione anche per annunciare “la prima fornitura di mascherine donate da un’azienda del territorio per i Volontari della Provincia di Varese”.

“Ad oggi avevamo a disposizione quelle ricevute da Regione Lombardia, subito distribuite ai Comuni che avevano attivato i COC, ma non erano bastate a coprire tutto il fabbisogno. Oggi, grazie al sig. Maraffino della ditta Emmetec srl, possiamo continuare a dare certezze ai Volontari Provinciali che sono una risorsa imprescindibile per tutti. Ho preso contatti diretti con il titolare, abbiamo sottoscritto come Provincia un atto ufficiale per la donazione e oggi abbiamo ricevuto la prima parte” conclude Barcaro.

Categorie
Busto-Valle Olona

Busto Arsizio: Incidente stradale in via della Repubblica

Busto Arsizio 23 Marzo 2020

Nella giornat di oggi, Lunedì 23 Marzo 2020, intorno alle 13.00 in Via della Repubblica a Busto Arsizio si è verificato un incidente stradale dove due auto si sono scontrate.

Secondo le prime ricostruzioni, si tratterebbe di un incidente smi-frontale tra le due auto, una delle due auto stava uscendo da una proprietà privata e ha comletamente distrutto entrambe le vetture, due utilitarie.

Le persone coinvolte nell’incidente, sono due uomini di 26 anni e di 78 anni, sul posto sono intervenuti i Soccoritori di AREU con un’automedica ed una ambulanza, hanno operato sul posto anche diverse squadre dei Vigli del Fuoco.

 

Alessio Luisetto

Categorie
Cronaca

Busto Arsizio – Quartiere Sant’Anna il mistero del Teleriscaldamento

Non è la prima volta che veniamo chiamati ad interessarci del Villaggio Sant’Anna, quartiere di Busto Arsizio, a causa del teleriscaldamento di quartiere passato da erogazione di un servizio a supercondominio, con tutti gli annessi e connessi che questo comporterebbe. Oltretutto apprendiamo dall’avvocato Stefano Gobbi, sentito per l’occasione, che si è ricorsi al Tribunale per la vicenda riguardante il teleriscaldamento del quartiere aprendo, quindi, un procedimento dopo il fallimento della mediazione proposta dall’avvocato stesso. I problemi sarebbero diversi: elevati costi sia nei consumi che nella gestione, inadempimenti vari, problemi di termoregolazione, istituzione degli ispettori termici. La madre di tutte le guerre, però, riguarda l’esistenza di un supercondominio creato a quanto pare solo  per la gestione del teleriscaldamento. Per la cronaca un supercondominio è l’insieme di più edifici, condominiali e di servizio, riuniti in un unico comprensorio più ampio e, al quartiere di Sant’Anna, ci sono una trentina di edifici, tra condomini e altro ma separati da strade comunali, ovvero non condominiali che formano, così, proprietà a sé stanti. La cosa lascia parecchio perplessi perché, a quanto ci è dato capire, avrebbe dovuto essere Aler la proprietaria del teleriscaldamento, come era in origine. Infatti, si iniziò a costruire il quartiere negli anni ‘60 e chi gestiva la centrale termica, era l’Istituto Case Popolari, che, in seguito, si chiamerà INA Casa, fino ad arrivare poi all’ALER – Azienda Lombarda Edilizia Residenziale. Per alcuni questa storia del supercondominio sarebbe infatti il sistema escogitato da Aler per liberarsi della centrale termica e della rete del teleriscaldamento a spese dei condomini. Ma la legge permette di fare questo, cioè far passare l’erogazione di un servizio per un supercondominio? La nuova normativa in vigore dal 17 giugno 2013 si è ben guardata dal definire esattamente il supercondominio ma parla, rinviando comunque alle norme sul condominio, quello normale non super , di più unità immobiliari o più edifici,  ovvero più condominii di unità immobiliari o di edifici che abbiano parti in comune. Arriva poi un parere della Corte di Cassazione, dove per costituire un supercondominio, parrebbe non essere necessaria né la manifestazione di volontà dell’originario costruttore, né quella di tutti i proprietari delle unità immobiliari di ciascun condominio, essendo sufficiente che i singoli edifici, abbiano, materialmente, in comune alcuni impianti o servizi. Questa tendenza a favorire più la parte gestionale che quella dei diritti reali di proprietà, all’ apparenza giusta per dirimere le annose vicende di lite condominiali, si ritorcerebbe contro coloro che vogliono, nei casi di incertezza, chiedere di risolvere spesso complesse vicende giudiziarie che finiscono poi solo in Cassazione. Troppo spesso, in caso di ricorsi, ci si limita a prendere atto della volontà di un’assemblea, più o meno convinta, su quello che sta approvando e facendo, senza guardare alla base, se esista o meno il condominio e se vengono tutelati i diritti dei condomini o altri. Poi qualcuno, esperto della materia e abituato a disquisire sull’argomento, vi dirà che queste nostre osservazioni non hanno fondatezza giuridica. Sarà, ma la realtà è questa, supportata poi dalle stesse istituzioni, sindaci e uffici tecnici in testa e nei casi più complessi Provincia e Regione, che non hanno nessun interesse a far scoppiare il bubbone. Massima incertezza quindi in materia di supercondomini in quanto si è approfittato a larghe mani dell’istituzione dei supercondomini come la medicina per risolvere tante questioni, tra cui realtà immobiliari e non che nulla hanno a che vedere con i supercondomini. Da tempo e in diverse circostanze abbiamo portato queste questioni all’attenzione pubblica. La casistica è veramente ampia e la materia complessa così che ci sembra siano favoriti coloro che, fatta la legge trovato l’inganno, ne approfittano. Si chiude un occhio, anzi tutti e due su speculazioni e abusi edilizi e di altro genere, che dovrebbero essere denunciati e non sanati, facendoli passare per supercondomini. Non sarà certo il caso del Villaggio Sant’Anna e del suo supercondominio, con codice fiscale che, ci dicono, dovrebbe essere quello di Aler Busto Arsizio, ma, in attesa che si pronunci il Tribunale, permetteteci non il sospetto, che è parola grossa ed offensiva, ma almeno il dubbio.

Gianni Armiraglio

Categorie
Busto-Valle Olona

Busto Arsizio elenco completo delle attività aperte

Busto Arsizio 22 marzo 2020

 

Busto Arsizio, in base alle Ordinanze emesse nella serata di ieri, Sabato 21 Marzo 2020, dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, inseriamo un allegato pdf scaricabile con l’elenco completo delle attività aperte nella Città di Busto Arsizio con relative consegne a domicilio.

 

Alessio Luisetto

bustoarsizio elenco completo attività aperte 

https://ascombusto.com/wp-content/uploads/2020/03/ELENCO-COMPLETO.pdf

Categorie
In evidenza

Coronavirus, 25 ventilatori dal Lions Club Busto Arsizio Bramantesco

Emergenza coronavirus: continua la collaborazione tra Lions Club Busto Arsizio Bramantesco e Ospedale di Busto Arsizio.  Garantita la fornitura di 25 ventilatori.

Il Lions Club Busto Arsizio Bramantesco, di chi si tratta?

Presidente: Gabriele Tosi
Segretario: Piero Tovaglieri
Tesoriere: Piero Tovaglieri
Cerimoniere: FABRIZIO PIOTTO
Censore di Club: Raffaele Della Bella
Consigliere di Club: Raffaele Della Bella
Consigliere di Club: Giorgio MARCHINI
 

Il Lions Club cittadino è sempre stato vicino al nostro ospedale , collaborando con esso con solerzia e proponendo soluzioni che si sono sempre distinte per la loro efficacia.

Anche in questa situazione di grave emergenza il Presidente , i soci  e gli amici del Club si sono mobiliti dando  un sostanzioso contributo che permetterà di migliorare la difficile situazione in cui versano i reparti dedicati all’emergenza COVID-19. 

L’intervento si è concretizzato nella fornitura di 25 ventilatori, che consentiranno di poter assistere un numero elevato di contagiati da questo terribile virus ,affiancando le apparecchiature esistenti nella Terapia  intensiva, nell’ intento di rispondere al fabbisogno ogni giorno crescente di assistenza ai malati di Coronavirus 

 

Questa azione è scaturita da una fattiva collaborazione tra alcuni soggetti attori della emergenza Covid  e il rappresentanti del Club, che hanno potuto conoscere  i bisogni più importanti attuali del nostro Ospedale .

Negli incontri avuti con alcuni rappresentanti  dell ‘Ospedale a vari livelli , si è avuto modo di constatare la incessante attività e la professionalità del Personale che opera quotidianamente   , oltre allo spirito di sacrificio che giornalmente viene profuso in questo grave momento.

L’attività svolta dal Club, guidata dal rapporto costante con l ‘Ospedale, in questo momento di grande criticità, ha consentito interventi agili e mirati a soddisfare  i bisogni piu immediati, per la cura dei pazienti affetti da polmonite da Coronavirus. . 

Questo intervento del Lions Club Busto Bramantesco è solo l’ultimo di una serie continua di rapporti di collaborazione: non si dimentichi che tempo addietro il Club promosse iniziative per poter acquistare una importante attrezzatura per la nefrologia ( tutt’ora in funzione) oltre all’ attività che ogni anno (da circa 20 anni) viene dedicata all’affrescatura delle pareti del reparto pediatrico. Notevole ,inoltre, il Service dedicato alla donazione di cornee che ha consentito all’Ospedale di Busto Arsizio di contribuire a rispondere al   fabbisogno per tutta la  regione Lombardia.

Una nota sicuramente positiva di collaborazione tra pubblico e privato che caratterizza da sempre l’attività Lionistica cittadina.