Categorie
Verbania

Verbania: la lettera del Sindaco si Betlemme

Nel tempo del #coronavurus il Sindaco di Betlemme Anton Salman scrive una lettera di sostegno alla collega Silvia Marchionini sindaco di Verbania

Sua Eccellenza
Sig.ra Silvia Marchionini
Sindaco di Verbania

 Sig.ra Silvia Marchionini,

A nome del consiglio comunale di Betlemme e dei suoi cittadini, permettetemi di estendere i miei sinceri sentimenti di sostegno e solidarietà in questo momento difficile, nel quale il mondo intero soffre per la diffusione della pandemia Corona Virus.

Il mondo sta vivendo un periodo oscuro, dove perdiamo dei nostri cari e vediamo altri combattere coraggiosamente la propria infezione, ma in profonda fiducia ci affidiamo a ricercatori acuti, dottori coraggiosi e gli infermieri; i nostri angeli di misericordia, chi stanno aiutando a superare questa situazione.

Sfortunatamente, questa pandemia ha interotto la vita di Betlemme da 10 giorni casuando 38 casi infetti. Da allora Betlemme è in quarantena, ma proviamo a contenere il virus con consapevolezza, l’impegno della nostra gente, l’aiuto di tutti i coraggiosi combattenti e le forze dell’ ordine di Betlemme.

Dal luogo di nascita del nostro Signore Gesù Cristo, preghiamo con cuori pieni di fede e speranza per l’evanescenza di questo virus contagioso.

Rimaniamo forti e uniti, 

                                                          Avv. Anton Salman

                                                          Sindaco di Betlemme

Categorie
Busto-Valle Olona

Busto Arsizio: la Unet e-work continua a giocare anche fuori dal campo

Nonostante il periodo di forzato stop le farfalle non smettono di trasmettere e propongono da oggi una nuova iniziativa per tenere compagnia ai tanti tifosi rimasti a casa per l’emergenza Coronavirus, senza Palayamamay e senza volley giocato. UYBA@home> sarà un appuntamento che viaggerà sui social e proporrà ai sostenitori biancorossi interventi video delle giocatrici della squadra che da casa racconteranno parte della propria giornata con contenuti inediti e speciali. Lo stesso sarà chiesto ai tanti fan della Unet e-work Busto Arsizio: postare da casa un video originale nelle stories di Instagram o via mail a info@volleybusto.com, con un messaggio, o semplice pensiero, magari un coro con una sciarpa o con un gadget della squadra. Taggando UYBA Volley il filmato sarà ricondiviso sui canali della società bustocca.

Già online il primo video della capitana Alessia Gennari, buona visione e aspettiamo i vostri contributi!

Sempre insieme, comunque! #andràtuttobene

Ufficio Stampa UYBA – Giorgio Ferrario

Categorie
Busto-Valle Olona

Busto Arsizio: le comunità ai tempi del #coronavirus

Nel quartiere Santi Apostoli di Busto Arsizio seguendo l’idea del “insieme, anche se distanti” anche ai tempi del #coronavirus ci si organizza con diverse proposte per famiglie, bambini e ragazzi  

Tempo sospeso, questo del coronavirus. Eppure, molte volte, tempo fecondo. Ce lo testimonia la storia dei “Santi Apostoli”, storico quartiere della città di Busto Arsizio, adiacente alla stazione centrale.

Popolatosi negli ultimi anni di famiglie giovani con bambini, è un quartiere dove si vive bene. Ci si conosce tutti e spesso si ha la percezione di respirare l’aria della “vita di una volta”. Cuore pulsante la via Genova, con la Chiesa, l’Oratorio, il Centro Arcobaleno, la Scuola Materna parrocchiale e gli storici negozi, punto di riferimento per tanti bisogni.

Proprio in questi giorni la Comunità si è data da fare per sentirsi unita, pur nella distanza imposta.

“Cari genitori – scrivono il parroco Don Maurizio, suor Patrizia e le maestre – in questo forzato e prolungato distacco da voi e dai vostri bambini vogliamo esprimere la vicinanza con il nostro affetto e la nostra preghiera.[…] Ci rendiamo conto del disagio che coinvolge tutti e speriamo, insieme a voi, di ritornare presto al nostro lavoro, che per noi è anche una vocazione. Vi aspettiamo.”  E si sa, chi è mosso da passione educativa, non può proprio stare con le mani in mano.

E allora tante iniziative, a partire dal canale YouTube della Parrocchia che trasmette la Messa ogni domenica alle ore 10, in diretta dalla Cripta, o la Via Crucis per ragazzi e famiglie il venerdì alle ore 18.00.

E poi tante occasioni per i più piccoli. All’inizio dell’emergenza, le maestre della scuola materna hanno interpretato in modo giocoso un video con i consigli di prevenzione, adattato per i bambini. Inoltre, ogni sera arriva “la fiaba della buonanotte”, letta dalla voce familiare delle educatrici e nel weekend una piacevole sorpresa per tutti i bimbi. E adesso che sta per arrivare la Festa del Papà? Una mamma ha registrato un video tutorial per realizzare un bel lavoretto e le maestre hanno inviato la filastrocca per meglio festeggiare tutti i papà.  

Per i più grandicelli, è partito lunedì 16 marzo un gioco a punti da fare tutti insieme “Che ne dici: giochiamo insieme?”. Un bell’appuntamento quotidiano, con tutte le indicazioni su http://www.santiapostolibusto.it/

Non dimentichiamo poi le catechiste che ogni settimana mandano ai bambini spunti per vivere con più profondità questo tempo di Quaresima.

Insomma, che dire? Piccole cose, gesti semplici, ma che fanno sentire Comunità.  Insieme, anche se distanti.

Speriamo così di accorciare le distanze e i tempi di attesa per incontrarci e abbracciarci di nuovo.

Categorie
CULTURA

Lettera aperta di un medico ai tempi del coronavirus

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un medico qualunque, uno di quelli che giorno dopo giorno fanno il loro lavoro con coscienza e senso del dovere negli ospedali italiani, al pronto soccorso o in rianimazione, in ginecologia o in oncologia, dovunque serva per aiutare a nascere, guarire o accompagnare la dipartita. LETTERA DI UN MEDICO ALLA POLITICA TUTTA BELLISSIMA DA LEGGERE!!
Ai Politici Italiani, che, dopo aver insultato all’inizio di questa emergenza i Medici di Codogno accusandoli ingiustamente di non aver rispettato i protocolli governativi, ora non sanno fare altro che ripetere “Ringraziamo i medici e gli infermieri, veri eroi di questo momento”, vorrei dire: “Risparmiateci tutte le vostre cazzate, che non sapendo Voi più cosa fare, fate oggi uscire a ruota libera dalle vostre bocche. Adesso, dopo anni di politica sanitaria incosciente, vi accorgete che mancano posti letto? che mancano i macchinari? che manca il personale sanitario e parasanitario ? …… Ma siete davvero degli Statisti educati nelle più prestigiose Università del mondo! Avete rovinato il Sistema Sanitario Italiano, introducendo criteri di selezione che poco avevano a che fare con il merito e le capacità. Aggrappandovi alle proclamate esigenze di ridurre il debito pubblico (che è continuato invece ad aumentare !), avete tagliato i posti letto, chiuso reparti, bloccato le assunzioni. Ora grazie a Voi l’Italia ha meno posti letto per 1000 abitanti di tutti gli Stati dell’Europa occidentale! Siete riusciti a creare una carenza anche nella professione infermieristica, che fino a qualche tempo fa rappresentava l’unica possibilità di impiego nella Sanità. A seconda delle Regioni avete bloccato i concorsi per dieci – quindici anni, e quando vi siete accorti che per vari motivi (retribuzioni spesso inadeguate all’impegno e alle responsabilità ed ai rischi professionali; inadeguata tutela sociale prima ancora che legale degli operatori sanitari, ecc.) il Medico non lo vuol fare più nessuno, che molti di noi preferiscono migrare all’estero abbandonando la Patria, e che, specie per il Pronto Soccorso, i concorsi vanno deserti, ora cosa fate? Cercate, con qualche mezzuccio, di migliorare il contratto di lavoro, dopo che per molti anni avete favorito la cultura del precariato e dello sfruttamento intensivo della professione medica.  Avete seminato vento ed ora raccogliete tempesta.  Avete quello che vi meritate! Confidiamo che la gente comune oggi capisca meglio quel che avete fatto e abbia ben presenti le Vostre responsabilità!”.
 
A tutti i Cittadini italiani che oggi ci ringraziano vorrei invece ricordare: “Noi siamo sempre gli stessi che vengono spesso aggrediti perché state aspettando il vostro turno e voi pensate che chissà cosa stiamo facendo invece di lavorare, siamo sempre gli stessi a cui distruggete i Pronto Soccorsi, siamo sempre gli stessi che “i pennivendoli” sbattono facilmente per qualunque motivo sulla prima pagina dei giornali riscuotendo  il vostro plauso pur senza nemmeno conoscere bene i fatti, siamo sempre gli stessi che vengono offesi di continuo perché non capiscono nulla (mentre voi avete studiato alla “Google University”), siamo sempre gli stessi cui distruggete le ambulanze perché secondo la vostra logica siamo arrivati in ritardo, siamo gli stessi a cui spesso intralciate il lavoro perché voi e solo voi sapete cosa si deve fare in quei casi. Siamo sempre gli stessi che vengono uccisi di notte davanti all’ ingresso di un ambulatorio messo lì per voi…. “.
 
A tutti voi, Politici e Cittadini italiani chiedo “Ma perché…. e soprattutto per cosa ci ringraziate? Forse perché nessuno di voi sarebbe disposto a fare quello che noi facciamo, per libera scelta, ogni giorno? Ci ringraziate perché oggi avete paura? Forse perché continuiamo in silenzio a fare quello che facciamo ogni giorno?”. 
Quello che sarebbe bello, invece, una volta spenti i riflettori e calato il sipario di questa sventurata ribalta, sarebbe il trovare in Voi un po’ di rispetto per noi nella quotidianità, nel nostro lavoro di tutti i giorni lontano dal clamore, non ringraziamenti ma solo RISPETTO. Questo basterebbe a farci capire che avete capito….

Io sono solo uno dei tanti Medici italiani…

Categorie
Cronaca

Coronavirus: forse in arrivo un farmaco per combatterla

Sul sito BioRxiv dal gruppo dell’Università olandese di Utrecht guidato da Chunyan Wang è stata pubblicata una ricerca secondo la quale sarebbe stato messo a punto il primo farmaco specializzato per aggredire il coronavirus Sars-CoV2 e si trattrebbe di un anticorpo monoclonale, specializzato nel riconoscere la proteina che il virus utilizza per aggredire le cellule respiratorie umane.

Secondo i ricercatori saranno necessari alcuni mesi prima di poter mettere a disposizione il farmaco perché prima di commercializzarlo è necessa la sperimentazione per avere le risposte sulla sua sicurezza ed efficacia.

Il nuovo farmaco legandosi alla proteina Spike, che si trova sulla superficie del coronavirus, le impedisce di agganciare le cellule e in questo modo rende impossibile al virus di penetrare al loro interno per replicarsi ed è per questo motivo i ricercatori sono convinti che l’anticorpo ha delle potenzialità importanti “per il trattamento e la prevenzione della Covid 19”.

La ricercha è ancora in corso ed legate a quella su cui i ricercatori stavano già lavorando cioè un anticorpo contro la Sars e quando è esplosa l’epidemia di Covid-19 o Sars2 e si sono resi conto che gli anticorpi efficaci contro la prima malattia riuscivano a bloccare anche la seconda.

 

Categorie
Busto-Valle Olona

Busto Arsizio: camporella costosa per i clienti delle prostitute

E’ costato parecchio caro appartarsi con una prostituta. La volante verso le 23  identifica cliente e prostituta in un’auto, entrambi senza autocertificazione (?) e fuori dal comune di residenza, e scatta la denuncia per inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità.

I due erano fuori dalla propria abitazione, dal proprio comune di residenza e senza un giustificato motivo e agli agenti non è rimasto altro che denunciarli per aver violato le disposizioni del DPCM che stabilisce le misure per il contenimento del virus COVID – 19.

La pattuglia durante il normale servizio di controllo del territorio e prevenzione dei comportamenti irresponsabili o illeciti che potrebbero favorire il contagio, intorno alle 23,00 di notte, in via per Fagnano a Busto Arsizio, ha verificato un’utilitaria con la coppia a bordo. 

A prima vista gli occupanti sembravano essere una prostituta e di un cliente e dal controllo dei documenti risultavano entrambi residenti in altri comuni della provincia di Varese per i quali, essendosi spostati all’interno dell’area a contenimento rafforzato senza poter accampare nessuna delle giustificazioni previste dallo stesso DPCM, è scattata la denuncia per il reato di inosservanza dei Provvedimenti dell’Autorità (articolo 650 del codice penale).

Categorie
Area Malpensa

Malpensa: approfittare dei pochi voli per monitorare l’ambiente

Riceviamo e pubblichiamo una istanza di Giorgio Montagnana, storico ambientalista del Comitato salviamo la Brughiera, sempre combattivo e sempre in prima linea in difesa del suo ambiente invaso dall’aeroporto e dalle sue appendici.  

Spettabile A.R.P.A. Lombardia, sede centrale di Milano. Compartimenti di Como e di Varese.

Sono Montagnana Giorgio Luigi (CF: MNTGGL57L31Z103G). 

Un semplice Cittadino che; con umiltà cerca di essere rispettoso ed ossequioso nei confronti della Nostra Carta Costituzionale. E che ritiene DOVEROSO, inviarVi la presente ISTANZA:

Appurato che; il traffico aereo di MXP si è ormai ridotto drasticamente, ed è prossimo allo ZERO, con una conseguente diminuzione del traffico stradale “indotto” dai passeggeri e dagli addetti che si recano quotidianamente in aeroporto.

Constatato che; come stanno evidenziando anche le varie rilevazioni satellitari a seguito della chiusura delle principali attività “umane”, decretate al fine di contrastare la  diffusione del contagio COVID-19, si sta REGISTRANDO un significativo abbattimento degli inquinanti ambientali.

Ricordato che; come è stato riportato da un caro amico:

“nell’aprile del 2010 un vulcano islandese dal nome impronunciabile eruttò, emettendo una nube di cenere che costrinse alla chiusura gli aeroporti di Londra. Il forzato periodo di NO-FLY consentì agli studiosi di dimostrare con CERTEZZA il contributo che l’attività aeroportuale dà all’inquinamento atmosferico”.

Si allegano le risultanze dello Studio:

http://www.londonair.org.uk/london/reports/ airportclosure_20042010.pdf

 

Si evidenzia la: Figure 1: Comparison of diurnal variation in filtered ‘airport’ NOX concentrations during normal operation and airport closure.

Dato che; risultano tanto inattendibili, quanto inaccettabili i dati forniti dalla S.E.A. con la “trionfalistica” Campagna di Monitoraggio eseguita in modo MOLTO parziale in occasione del Bridge, su cui Voi di A.R.P.A. NULLA avete eccepito. 

Tutto ciò premesso, constatato inoltre che; si leggono (sui social media) diversi commenti di Cittadini. Sicuramente molto dispiaciuti (e solidali coi lavoratori) per il “dramma” che ha colpito (pesantemente) le migliaia di addetti aeroportuali, rimasti improvvisamente senza lavoro. Ma, parimenti, compiaciuti per il drastico calo del rumore, ed il netto miglioramento della qualità dell’aria. Un fatto INNEGABILE!

Orbene, si chiede di approfittare dell’eccezionale” situazione, per VERIFICARE con una straordinaria Campagna di Monitoraggio Ambientale, i dati attuali della Qualità dell’Aria. Come è stato fatto a Londra nel 2010.

Da ultimo, la dura prova a cui tutti siamo sottoposti a causa del diffondersi del COVID-19, sta inequivocabilmente dimostrando che; la TUTELA della Salute Pubblica è assolutamente PRIORITARIA su tutto. I malati NON possono lavorare e produrre. E questo è un altro fatto incontrovertibile!

 

In attesa di una Vostra rapida e concreta risposta, suffragata da DATI certi, e non da incomprensibili calcoli effettuati con “algoritmi” a noi sconosciuti. E derivanti da 4 (misere) centraline posizionate sul territorio della nostra provincia. Quando, ancora si attende, a carico della SEA, l’adozione del sistema A.E.D.T.

Si augura un buon lavoro. E tanto ce n’è da fare!

Distinti saluti. Con ossequio: M.G.L. 

P.S. come sempre, la Democrazia è tale solo nella TOTALE TRASPARENZA. Dove tutti devono fare il proprio dovere, secondo la Legge.

Quindi, in attesa delle DOVUTE risposte, da fornire con DATI certi e verificati, si invia la presente anche alle Procure di Busto Arsizio e di Milano, ad integrazione dei precedenti ESPOSTI, al fine di valutare l’eventuale apertura di una indagine a TUTELA della Salute Pubblica, per i danni già cagionati alla popolazione residente intorno al sedime aeroportuale, sottoposta da parecchi anni al rumore ed all’inquinamento atmosferico “prodotto” da MXP, sia direttamente, che, col traffico stradale indotto.

Tenuto conto anche delle ipotesi su cui da anni si effettuano da più parti degli Studi, che, cercano di individuare delle correlazioni tra l’inquinamento, la perdita di biodiversità, e il proliferare di epidemie sempre più frequenti. Si allega un articolo (fra i tanti) che cita lo Studio, al solo titolo di esempio, della Università Sapienza di Roma:  

 

https://www.peopleforplanet.it/covid-19-lorigine-in-smog-clima-deforestazione/

 

Qui abbiamo la “fortuna” di essere ancora immersi nel Parco del Ticino. Ma continuano a DEVASTARLO con dei progetti tanto INUTILI quanto COSTOSI. Oltre tutto, in VIOLAZIONE di Legge. Come ancora dimostra la recente “messa in Mora” con la Procedura: 2019/2308 (U.E.), con rif. al “LACUNOSO” recepimento della Direttiva U.E. 52/2014 sulla nuova V.I.A.

Categorie
Eventi

#iorestoacasa diventa #iocantodacasa con il Greensleeves Gospel Choir

Lanciata sul canale YouTube e sui Social  “I Smile”, una clip per cantare insieme ai tempi del coronavirus. “I smile”. Eccoli di nuovo insieme i coristi del Greensleeves Gospel Choir di Varese. Questa volta non in un teatro o in una chiesa, ma in un video su YouTube, a cantare “I smile”, il celebre brano di Kirk Franklin, ognuno a casa propria, eppure tutti insieme… 

“Sorrido, anche se sono ferito, vedi? Sorrido” Si sa, sono giornate drammatiche, ma chi ha sperimentato la bellezza nella propria vita, non riesce più a farne a meno, per sé e da condividere con gli altri. E così, questo tempo sospeso, può diventare anche tempo di energia e creatività. 

“Anche noi – ci dice Fausto Caravati, direttore del coro – abbiamo annullato tutto, prove, eventi, concerti. Ligi alle indicazioni, per proteggere noi stessi e gli altri, abbiamo aderito alla campagna #iorestoacasa, promossa anche dal MiBACT. Far parte di un coro è però qualcosa di unico e difficilmente i coristi resistono troppo tempo senza cantare insieme. Ecco allora che la tecnologia ci è venuta incontro, con chat di gruppo, video-messaggi, messaggi vocali. Tutto quello che ci fa sentire più vicini è il benvenuto. E’ nata così l’idea di una videoclip, ognuno ha cantato da casa.”

Si legge sulla pagina fb dei GGC: “Le giornate che si svuotano di abbracci, riempiamole di sorrisi! Tutti noi Greensleeves siamo ligi alle indicazioni, ma non smettiamo di cantare e di sorridere. Distanti ma acCanto!  Perché #andrátuttobene se ognuno di noi fa la sua parte! #staiacasa, #siiresponsabile, #stayhome #beresponsible #sosmile #iocantodacasa #iosuonodacasa

I smile, even though I hurt see I smile/I know God is working so I smile/Even though I’ve been here for a while/I smile, smile/It’s so hard to look up when you get down/Sure would hate to see you give up now./You look so much Better when you smile!” (sorrido, anche se sono ferito, vedi? sorrido/so che Dio sta lavorando, quindi sorrido/anche se sono stato qui per un po’/sorrido, sorrido/é così difficile guardare in alto quando si guarda sempre in basso/sono sicuro che odierei vederti rinunciare ora/sei molto meglio quando sorridi, quindi sorridi)

E allora, #restiamoacasa, uniti dalla musica!

 

Categorie
Curiosità

Coronavirus: sono già all’opera gli sciacalli

Come sempre con l’arrivo delle disgrazie arrivano anche gli sciacalli che approfittano della creduloneria o della paura per riempirsi le tasche senza farsi scrupoli, ma il diavolo fa le pentole e non i coperchi e alla fine della storia arrivano i nostri che questa volta portano la divisa delle Fiamme Gialle.

In rete erano apparse mascherine con valvole “ideali per coronavirus” al modico prezzo di 189 euro e detergente per le mani a prezzi da profumo d’alta moda e così il nucleo di polizia economico-finanziaria della Gdf di Milano ha acquisito documenti e dati nelle sedi di Amazon e eBay nell’ambito di una inchiesta condotta dai procuratori aggiunti Tiziana Siciliano ed Eugenio Fusco su queste strane proposte di costosissimi prodotti sanitari come mascherine e gel disinfettanti.

 

Il fascicolo è stato aperto a carico di ignoti e ipotizza speculazioni su prezzi di “generi di prima necessità”.

In una parafarmacia di Pescara un cliente si trova da pagare uno scontrino di 149€uro per la vendita di 5 mascherine a 27€uro l’una e di un gel igienizzante a 14€uro. Lui paga e poi diffonde in rete lo scontrino e le Fiamme Gialle, che già avevano quel negozio nel mirino, effettuano un controllo e scoprono che non c’è nessuna traccia delle fatture di quei prodotti messi in vendita a peso d’oro.

Parte quindi una denuncia per manovre speculative su merci e vengono prese in considerazione anche l’ipotesi di frode in commercio e ricettazione. 

Durante la verifica sopraggiunge anche un altro giovane che aveva subito lo stesso trattamento il quale scoperto che già c’era in corso il controllo si è lasciato scappare “Grazie a Dio perché oggi è la prima volta in vita mia che mi sento felice di guardare la Guardia di Finanza in faccia” 

Categorie
Curiosità

Bufale, complottisti e beoti

Da quando è iniziata l’epidemia di coronavirus le fertili menti dei produttori di bufale si sono scatenate trovando terreno fertile nella sempre più grande tribù dei beoti nostrani e più ridicole sono meglio funzionano e più rapidamente si diffondono nei meandri della rete.

Nell’ottobre del 2019, quasi tre mesi prima dell’inizio dell’epidemia di coronavirus a Wuhan, è stata annunciata ufficialmente l’esercitazione militare “Defender Europe 20” con la quale la NATO avrebbe voluto dimostrare la sua capacità di dispiegare una forza militare abbastanza grande da essere «credibile in combattimento».

“Defender Europe 20” avrebbe dovuto essere è il più grande dispiegamento di soldati americani in Europa dalla fine della Guerra Fredda con moltissime esercitazioni congiunte a cui dovevano partecipare 7mila soldati europei tra tedeschi, polacchi e dei paesi baltici, ma non italiani e 30mila militari americani (20 mila arrivati dagli Stati Uniti e 10 mila già presenti in Europa).

Per l’industria dei produttori di bufale questa invece avrebbe dovuto essere la preparazione di un attacco contro la Russia coperta (?) dall’epidemia di coronavirus e ipotizzano anche che i soldati “invasori” americani siano stati preventivamente vaccinati (magari esistesse veramente un vaccino) e, in contemporanea, attrezzati per diffondere il virus.

 

La rete è invasa da bufale diversificate per ogni palato atte a nutrire i beoti in crescita esponenziale, pronti a metabolizzare qualunque stronzata, preferendo quelle che, anche a colpo d’occhio, sembrano proprio stronzate.

Dopo il caso del libro della veggente  Sylvia Browne che avrebbe previsto l’epidemia di coronavirus già nel 1981 è circolato anche il racconto della veggente Sylvia Browne che avrebbe previsto l’epidemia nel 2013, prima della sua morte.

In rete circolano tutorial per la fabbricazione di maschere fai da te con la carta da forno.

C’è il video di Martina che si presenta come cardiologa di terapia intensiva a Milano che parla della gestione del coronavirus al Niguarda (smentita e denuncia dell’autrice).

C’è un articolo su una presunta ricercatrice cinese che rischierebbe il carcere per avere diffuso informazioni sulle prevenzione del contagio bevendo una limonata calda (peraltro questo è un modello usato anche per contrastare i tumori).

C’è un messaggio Whatsapp di fantomatici esperti che spiegano come scoprire se si è stati contagiati e come prevenire il contagio (trattenere il fiato per 10n secondi e bere tantissima acqua per veicolare il virus nello stomaco e impedirgli di arrivare ai polmoni).

Insomma ci sono  bufale per tutti i gusti, dalla riduzione delle pensioni del 50% in aprile allo studio che prevedeva la resistenza del virus nell’aria per 30 minuti, dall’informazione fuoriuscita dagli ospedali milanesi sull’uso della vitamina “c” con la Cebion (società che produce la vitamina citata nell’audio) che smentisce e passa alle vie legali.

La bufala più indigesta potrebbe essere quella di un utente Facebook dichiaratosi come Luca Franzese che ha pubblicato un video dove mostrava la sorella defunta sul letto accusando le istituzioni e dicendo che risultava positiva al virus.

Somma Lombardo 14 marzo 2020

Fabrizio Sbardella