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ITALIA

Carabinieri del NAS, operazioni a Torino, Trento,Roma e Cosenza

I Carabinieri del NAS, nella giornata di ieri:

  • hanno ispezionato 522 esercizi commerciali, contestando 22 violazioni e impiegando 303 militari e 147 avt;
  • di Torino, hanno fornito assistenza ad una Farmacia di Rivoli che aveva precedentemente chiesto un aiuto proprio ai NAS, vista l’impossibilità della stessa di riuscire a donare delle bombole di ossigeno di sua proprietà con l’intendimento di poter quindi contribuire al supporto ai vari Reparti di terapia intensiva impegnati nell’emergenza sanitaria COVID19. Nello specifico personale di questo Reparto si è dapprima recato presso la farmacia Reale di Rivoli ove erano allocate appunto in disuso diverse bombole di ossigeno che la titolare intendeva appunto donare, al fine di sincerarsi della presenza e delle condizioni delle stesse. Successivamente, visto che la titolare non riusciva ad individuare interlocutori capaci di dare seguito a questo suo desiderio, questo Reparto interloquiva con diversi Enti privati ed istituzionali riuscendo quindi a rintracciare una struttura in grado di accoglierle, revisionarle e caricarle ma anche di assicurarsi circa la successiva destinazione. I militari stessi nella fase finale ritiravano, in prima persona, le bombole consegnandole poi oggi stesso all’ente preposto che nei prossimi giorni metterà in circolo i preziosi supporti sanitari in via di urgenza;
  • di Trento, hanno acquisito, presso i reparti di terapia intensiva e di malattie infettive dell’ospedale di Bolzano, alcuni campioni di d.p.i. e dispositivi medici forniti all’ASL da una ditta del luogo per verificarne i requisiti di adeguatezza alle normative vigenti. Sono tutt’ora in corso accertamenti;
  • di Parma hanno ispezionato 2 laboratori di analisi cliniche, diffidando i proprietari dall’esecuzione di esami privati per la ricerca di anticorpi ANTICOVID;
  • di Livorno hanno sequestrato 300 mascherine non conformi presso una farmacia di Massa Marittima (LI);
  • di Roma hanno deferito per “frode in commercio” un farmacista di Capena (RM), per aver posto in commercio mascherine prive dei requisiti, sequestrandone 500. Successivamente hanno sequestrato ulteriori 1.000 dispositivi non conformi presso la ditta produttrice, deferendone il rappresentante legale;
  • di Cosenza hanno deferito, per “rifiuto e omissione d’atti d’ufficio”, 12 persone (tra medici, infermieri e autisti-soccorritori), componenti di 4 equipaggi di ambulanze, i quali, il 1° e 2.4. u.s., si erano rifiutati di recarsi su interventi assegnati su “codici rossi” di pazienti “non covid-19”, adducendo come motivazione l’assenza di certificazioni sui d.p.i. (mascherine e guanti) in dotazione, forniti dall’ASP di Cosenza, nonostante l’assicurazione, da parte della centrale, dell’omologazione dei cit. dispositivi.
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Cronaca

Solbiate Olona, arrestato 50enne per possesso di cocaina e hashish

Nella serata di ieri i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno arrestato a Fagnano Olona un cinquantenne fermato pochi minuti prima, durante un normale controllo a Solbiate Olona. L’accusa nei suoi confronti è di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.

I militari durante un primo controllo della vettura hanno trovato 31 dosi di cocaina per un totale di 16,4 grammi e altri 35 grammi di hashish suddivisa in quattro dosi. I carabinieri a quel punto hanno deciso di estendere la perquisizione nella casa dell’uomo. Anche qui sono stati rinvenuti altri quantitativi di sostanza stupefacente, tra cui 95 confezioni di sostanza stupefacente in spinelli, 8 grammi di hashish suddivisa in tre stecche, tre ricetrasmittenti sintonizzate sulle frequenze delle forze di polizia, tre telefoni cellulari, (con tutta probabilità utilizzati per l’attività di spaccio), oltre a materiale per il confezionamento della sostanza stupefacente, nascosto nel cassetto del lettino della figlia.

I carabinieri hanno rinvenuto anche tre serre ed una camera di essicazione, oltre a duemila euro circa in banconote di vario taglio. Tutto materiale sottoposto a sequestro.

L’uomo è stato anche multato per la violazione delle disposizioni sul contenimento del Coronavirus, che vietano di uscire di casa senza motivi di necessità. L’autorità giudiziaria ha disposto per il cinquantenne gli arresti domiciliari in casa in attesa del processo per direttissima.

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VIOLENTO litigio tra due extracomunitari all’interno della baraccopoli di aurianova.

VIOLENTO litigio tra due extracomunitari all’interno della baraccopoli di Taurianova. Gravemente ferito un 31 enne maliano, subito arrestato l’aggressore per tentato omicidio. 

baraccopoli reggio calabria

Una domenica violenta quella appena trascorsa all’interno della baraccopoli di Contrada Russo di Taurianova, dove vivono diverse decine di cittadini extracomunitari centrafricani, per lo più regolari e impegnati nella coltivazione dei campi della Piana di Gioia Tauro.  La Compagnia Carabinieri di Taurianova, infatti, nel pomeriggio di ieri ha tratto in arresto in flagranza per tentato omicidio aggravato un 31enne del Mali, regolare sul territorio nazionale, già conosciuto per piccoli precedenti e da poco domiciliato nella baraccopoli di Taurianova dopo aver lasciato quella di San Ferdinando.   

In particolare, nel primo pomeriggio, il 31enne ha violentemente aggredito un suo connazionale e coetaneo, con lui dimorante nelle baracche, colpendolo ripetutamente e con forza sul capo e in altri parti del corpo con un bastone di legno, lasciandolo riverso a terra sanguinante. L’aggressore è stato nell’immediatezza fermato da altri cittadini extracomunitari lì presenti, mentre tentava di colpire nuovamente il ferito non cosciente con una bombola di gas. Fortunatamente, nel frangente dei fatti, stava transitando presso quei luoghi una pattuglia della Stazione Carabinieri di Taurianova, impegnata negli ordinari controlli per il contenimento della diffusione epidemica, che prontamente ha raggiunto l’aggressore, bloccandolo definitivamente, nonostante il suo forte stato di agitazione. Sul posto sono quindi arrivati anche i colleghi del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Taurianova, che hanno proceduto a rapidi e risolutivi accertamenti investigativi per ricostruire la grave vicenda appena successa. Da quanto appurato nell’immediatezza, i due maliani si stavano riscaldando attorno a dei bracieri e per futili motivi iniziava una discussione che degenerava in una violenta crisi d’ira dell’arrestato, riversata in modo immotivato sul connazionale. Quest’ultimo è stato immediatamente trasportato dai sanitari, prontamente giunti sul posto, presso l’ospedale di Polistena riscontrando un violento trauma cranico, con commozione celebrale, e gravi multiple lesioni e quindi condotto d’urgenza al reparto di rianimazione di Reggio Calabria, in gravi condizioni di salute.

L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato tradotto alla Casa circondariale di Palmi in attesa del giudizio di convalida.

Presso la baraccopoli di Taurianova sono già svolti, con cadenza regolare, controlli e identificazioni agli occupanti da parte dei Carabinieri, della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza, e sono rari gli episodi di conclamata violenza tra extracomunitari. Infatti, anche per questo grave evento, i cittadini africani presenti, per lo più regolari e braccianti agricoli, sono stati di grande aiuto ai Carabinieri intervenuti, dimostrandosi collaborativi e responsabili.

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Cronaca

CC Siracusa, chi lava l’auto e chi va a cavallo, controlli coronavirus

PROVINCIA DI SIRACUSA.        CARABINIERI – EMERGENZA CORONAVIRUS: SERRATI CONTROLLI DA NORD A SUD DELLA PROVINCIA. DIVERSE VIOLAZIONI:

CHI LAVA L’AUTO E CHI FA UN GIRO A CAVALLO.

cavallo Nicole De Khors

 

Continuano i controlli dei Carabinieri del Comando Provinciale di Siracusa per garantire il rispetto delle disposizioni vigenti nella difficile congiuntura sanitaria, ed anche nella giornata di ieri diverse sono state le violazioni riscontrate.

Di seguito i casi più emblematici:

  • a Siracusa diversi soggetti sono stati controllati e sanzionati, alcuni mentre si trovavano a passeggio per le vie cittadine, alcuni mentre dialogavano in gruppo. Da segnalare il caso di un soggetto che, sorpreso mentre circolava in una zona molto periferica del capoluogo, ha tentato di giustificarsi dicendo di essere alla ricerca di un distributore automatico di tabacchi, che però in verità nel quartiere era assente, ed ancora quello di un 25enne uscito di casa per svagarsi dopo una discussione con la madre convivente;
  • a Priolo Gargallo le sanzioni hanno riguardato un giovane di ritorno da casa di un’amica, ed una donna che si era recata in quel comune a bordo della sua autovettura senza valido motivo ;
  • a Floridia sono stati sanzionati alcuni soggetti trovati a parlare in gruppo in una delle vie principali della cittadina;
  • a Noto sono state sanzionate due persone trovate a chiacchierare sedute su un muretto di una piazza cittadina;
  • a Rosolini le sanzioni hanno riguardato due soggetti: uno ha dichiarato di essersi recato a casa del fratello per consegnargli una chiave di un immobile di comune proprietà, mentre un altro, sorpreso a circolare in orario notturno, ha riferito di essere uscito per acquistare un accendino;
  • ad Avola sono stati sanzionati: alcune persone che si trovavano a passeggiare nei pressi del lungomare e che hanno dichiarato di avere necessità di svagarsi; due 19enni che, controllati a bordo di un’autovettura provenienti da un altro comune, hanno riferito di aver accompagnato in città un amico; una donna, anch’ella proveniente da altro comune della Provincia, che ha riferito di essere stata a trovare un’amica;
  • a Portopalo di Capo Passero sono stati sanzionati: un soggetto perché, sorpreso a circolare, ha riferito di essere proveniente dalla sua tenuta di campagna; un altro, mentre era di rientro da casa di congiunti, ove si era recato senza valido motivo; ed infine una persona sorpresa a circolare sulla pubblica via in sella al suo cavallo, giustificandosi con la asserita necessità di far fare una passeggiata all’animale;
  • a Pachino, diversi soggetti sono stati controllati e sanzionati mentre stavano passeggiando lungo le vie cittadine;
  • ad Augusta sono stati sanzionati: una persona sorpresa sulla pubblica via mentre era intenta a lavare la sua autovettura presso una fontana; un altro, che sorpreso a circolare, ha riferito di essere proveniente dal suo fondo agricolo, ove aveva trascorso un po’ di tempo; altri ancora sorpresi a circolare a bordo di autovetture senza motivo valido.
  • a Sortino e Francofonte alcuni soggetti sono stati controllati e sanzionati mentre circolavano a bordo di autovetture senza motivo valido;

I Carabinieri, quotidianamente impegnati nel garantire la corretta osservanza delle misure di contenimento rammentano che è stato fatto divieto a tutti di circolare se non per “comprovate esigenze lavorative”, “assoluta urgenza” o “motivi di salute” e che le nuove disposizioni di legge prevedono per i contravventori sanzioni da € 400,00 a € 3000,00, da aumentare fino a un terzo se la violazione avviene mediante l’utilizzo di un veicolo e da raddoppiare in caso di recidiva ed evidenziano che nei prossimi giorni con l’approssimarsi delle festività pasquali l’attività di monitoraggio su strada, a tutela della salute dei cittadini, si farà sempre più incisiva.

(ref. Ten. Col. Piras 334.6917929)

 

 

AUGUSTA (SR).        I CARABINIERI DENUNCIANO PREGIUDICATO PER PORTO DI OGGETTI ATTI AD OFFENDERE.

I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Augusta, impegnati in servizi straordinari di controllo al territorio per verificare il rispetto delle prescrizioni imposte dal Governo per contrastare la diffusione del coronavirus, hanno deferito in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria aretusea F.G., 29enne pregiudicato del posto, per porto di oggetti atti ad offendere.

L’uomo, controllato in c/da Scardina mentre circolava a bordo della sua autovettura, pur avendo giustificato motivo per trovarsi fuori dalla sua abitazione, a seguito di accurata ispezione del mezzo è stato trovato in possesso di un attrezzo tirapugni comunemente denominato “noccoliera”, subito sottoposta a sequestro poiché il suo porto non è consentito.

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Carabinieri; vittima del coronavirus, Luogotenente Raffaele Palestra

L’Arma dei Carabinieri esprime le condoglianze per la morte del Luogotenente Raffaele Palestra, addetto alla Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Salerno, vittima del coronavirus.

 

Nel corso della nottata, a causa delle complicanze di una polmonite da coronavirus, è deceduto il Luogotenente Raffaele Palestra, addetto al Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Salerno. Il Comandante Generale e tutta l’Arma si stringono compatti intorno alla famiglia, alla moglie e in particolare ai due figli, che ne piangono la perdita.

Il militare, entrato nell’Arma nel 1987, da pochi mesi era arrivato al Nucleo Investigativo di Salerno, dopo aver trascorso un lungo periodo presso i Nuclei Ispettorati del Lavoro di Firenze, Caserta e Salerno stessa. Tra le diversificate esperienze professionali a cui si era dedicato con passione ed impegno, ha prestato servizio anche presso la Stazione di Agnone (CH) e presso la locale l’Aliquota Radiomobile.

Una vita dedicata al dovere, all’Istituzione e soprattutto ai cittadini e alle comunità su cui era chiamato a vigilare, finché questa notte il virus lo ha portato via. Aveva 51 anni.

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Coronavirus, l’Arma tutela i militari con una polizza“UniSalute s.p.a. del gruppo Unipol”

UniSalute s.p.a. del gruppo Unipol” è l’assicurazione scelta dall’Arma dei Carabinieri che è determinata a tutelare i militari che devono per forza stare in mezzo alla strada, con tutti i i rischi annessi e connessi alla loro importante attività.

“Nell’ambito delle molteplici iniziative adottate dall’Arma dei Carabinieri a tutela del proprio personale impegnato nell’emergenza covid-19, nella giornata odierna il Fondo Assistenza Previdenza e Premi per il personale dell’Arma dei Carabinieri ha sottoscritto una polizza sanitaria con la Compagnia d’Assicurazione “UniSalute s.p.a. del gruppo Unipol” a favore di tutti i militari dell’Arma che contrarranno il virus Covid-19.”

Una scelta importante e significativa, per i militari, le loro famiglie e di cui noi comuni cittadini non possiamo che compiacerci.

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L’Arma dei Carabinieri: condoglianze per la morte del C.S. Mario D’Orfeo e del Mar. Magg. Fabrizio Gelmini

L’Arma dei Carabinieri esprime le condoglianze per la morte del Luogotenente C.S. Mario D’Orfeo e del Maresciallo Maggiore Fabrizio Gelmini, rispettivamente comandante della Stazione CC di Villanova d’Asti e addetto alla Stazione CC di Pisogne.

Nota ufficiale

Nella ultime ore, a causa delle complicanze di polmoniti da coronavirus, sono deceduti il Luogotenente C.S. Mario D’Orfeo, 55enne, e il Maresciallo Maggiore Fabrizio Gelmini, 58enne, rispettivamente, comandante della Stazione Carabinieri di Villanova d’Asti (AT) e addetto alla Stazione Carabinieri di Pisogne (BS). Il maresciallo Gelmini lascia una moglie e due figli di 22 e 18 anni.

Entrambi impiegati presso stazioni carabinieri, hanno dedicato la propria vita al dovere, alle istituzioni e soprattutto ai cittadini e alle comunità su cui erano chiamati a vigilare.

Il luogotenente D’Orfeo è stato impiegato alcuni anni a Palermo, sia come addetto a stazione che presso il nucleo radiomobile, successivamente, presso la Scuola Allievi Carabinieri di Fossano (CN), come istruttore e dal 2015 aveva assunto il comando della Stazione di Villanova d’Asti.

Il maresciallo Gelmini, prima come carabiniere e successivamente come sottufficiale, è sempre stato impiegato presso stazioni carabinieri. A quella di Pisogne era giunto nel 1994.

Il Comandante Generale e tutta l’Arma si stringono compatti intorno al dolore delle famiglie dei militari.

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Coronavirus a Polistena (RC): Carabinieri salvano un bambino

 

I CARABINIERI SALVANO UN BAMBINO DURANTE I CONTROLLI AL COVID-19.

 

Le urla di una giovane donna e dei vicini di casa, un bambino che non riesce più a respirare, ieri sera il silenzio per le strade di Polistena dovuto ai ristretti movimenti del periodo, è stato rotto da grida di disperazione e paura. Un bambino di meno di due anni, in preda a convulsioni e febbre alta, improvvisamente ha smesso di respirare all’interno della sua casa, provocando il panico della giovanissima madre e della giovane nonna. Disorientati e altrettanto spaventati, i vicini di casa si sono subiti avvicinati all’abitazione per prestare aiuto ma fortunatamente, proprio in quei difficili frangenti, transitava nelle vicinanze una pattuglia dei Carabinieri della Compagnia di Taurianova, con a bordo il comandante e un addetto della Stazione di San Giorgio Morgeto, subito attirati dalle richieste di aiuto.

I due carabinieri, prontamente accorsi, vista la grave situazione e constatato che l’ambulanza non sarebbe arrivata abbastanza velocemente, hanno subito preso in braccio il bambino, caricandolo nella macchina di servizio, per portarlo immediatamente al locale ospedale. Durante il tragitto i militari hanno anche praticato le manovre di rianimazione, di massaggio cardiaco e respiratorie, al fine di mantenere attive le funzioni vitali del piccolo, nel frattempo avvisando il pronto soccorso del loro arrivo.

Una volta giunti all’Ospedale i sanitari hanno prontamente preso in carico il bambino fornendogli le immediate cure del caso, riuscendo a risolvere definitivamente la situazione. All’ospedale sono poi arrivati anche i familiari che, ancora sotto shock, hanno fortemente ringraziato i carabinieri e i sanitari.

Un grande spavento per tutti, con la vita di un bambino a rischio ma ora completamente fuori pericolo, anche grazie al contributo dei carabinieri che, nel corso di uno dei tanti servizi di pattuglia per controllare il rispetto delle prescrizioni imposte a salvaguardia della salute di tutti, sono intervenuti in modo rapido ed efficace anche per salvare una piccola vita umana da un altro tipo di pericolo. 

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Somma Lombardo

Somma, video virale : denunciato uomo di Coarezza

“Sto andando da mia sorella”, comincia così il video virale che sta girando in tutta la nostra zona, partendo da Somma.

 Una persona  fermata dalla Polizia Locale, riprende quello che succede. Abita a Coarezza e dice di avere mal di testa, dice che gli è morta la madre e che non ce la fa a stare in casa. “no non puoi andare”, spiega il vigile.

E nasce il battibecco composto, tra la un vigile e poi anche con un  carabiniere che cerca di spiegare quello che la legge prevede.”

Il vigile spiega che si può uscire di casa a certe condizioni:“si può andare a fare la spesa o per andare in farmacia”.

“non sto facendo casino, la legge so com’è”, cerca di difendersi l’uomo,  cercando di metterla sul piano personale dicendo anche che  ce l’hanno con lui. Tra le tante “perle di saggezza” afferma pure:“Il virus so che non c’è spiega l’uomo”, nonostante le migliaia di morti che ci sono.

Si capisce che il denunciato ha problemi a stare in casa, ma la legge è chiara, ci sono restrizioni sempre più pesanti al di là delle scusanti che si possono trovare e si sa che la fantasia degli italiani non ha limiti.

Il video viene fatto a testimoniare la sua versione, come se fosse un suo diritto stare al di sopra e al di fuori delle regole, che saranno anche pesanti e talvolta contraddittorie ( vedi varie versioni dei moduli e altro)  si possono anche  criticar, ma vanno rispettate nel bene e nell’interesse di tutti. Non ne verremo fuori presto da questa tragedia, ma con certi comportamenti ” disinvolti” è ancora peggio.

 

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ITALIA

+++ Oria (BR). Rapinano 8.100 mascherine in TNT a commerciante cinese, arrestati dai Carabinieri due fratelli. +++

I Carabinieri delle Stazioni di Oria (BR) e di Erchie (BR), nella mattinata di ieri, hanno tratto in arresto in flagranza di reato due fratelli di 30 e di 23 anni, residenti ad Erchie, poiché ritenuti responsabili di rapina aggravata e lesioni, reati consumati nei confronti di un esercente della città di Oria (BR). In particolare i due, dopo aver contrattato l’ordinativo di 12.000 mascherine monouso in TNT al prezzo di euro 1,00 cadauna ad un esercente di origini cinesi, titolare di regolare attività commerciale di vendita di casalinghi, in essere in Oria, hanno firmato un assegno bancario, quale garanzia dell’ordine fatto, dell’importo di euro 8.000, a fronte dei 12.000 euro del valore totale della merce ordinata. Una volta che il materiale ordinato è stato consegnato all’esercente commerciale dal corriere, hanno fatto scattare il piano della rapina. Il trentenne, infatti, una volta giunto il materiale presso l’attività della vittima, si è recato in sede dell’esercizio, convincendo il negoziante a caricare le mascherine nella sua autovettura e a seguirlo, dicendo che si sarebbero recati presso un suo cliente per procedere alla vendita diretta di una parte delle mascherine, al fine di coprire i restanti 4.000 euro mancanti al saldo della merce. Il giovane, però, accompagnava l’esercente nella zona industriale del Comune di Oria, dove trovavano ad attenderli il fratello 23enne con la sua autovettura e, dopo aver travasato il materiale, minacciavano il negoziante cinese con l’uso di un coltello e lo colpivano con dei pugni in testa, ripetutamente, affinché restituisse loro l’assegno, come poi ha fatto per timore di ulteriori conseguenze fisiche, nonché per non denunciare l’accaduto alle forze di Polizia, lasciandolo a piedi in detta zona. Le immediate indagini permettevano di identificare gli autori della rapina, rintracciarli e trarli in arresto, nonché a recuperare la quasi totalità della refurtiva e restituirla al proprietario, oltre che trovare nella loro disponibilità anche l’assegno oggetto della rapina.

Di particolare rilevanza è la pianificazione del colpo; i due germani, infatti, pochi giorni prima di procedere all’ordine di 12.000 mascherine, hanno regolarmente acquistato 450 mascherine chirurgiche in TNT al prezzo di 450 euro, il tutto al fine di conquistarsi la fiducia dell’esercente e convincerlo ad effettuare l’importante ordine, come poi è effettivamente avvenuto. Solo a conferma dell’arrivo del materiale in Italia, i due rapinatori hanno messo in atto il colpo, pianificandolo nel dettaglio così come detto.

Gli Arrestati, dopo le formalità di rito, sono stati associati alla casa circondariale di Brindisi a disposizione della competente A.G..

Nel complesso, le spedite indagini svolte dai Carabinieri di Oria ed Erchie hanno permesso di ricostruire nel dettaglio l’intera vicenda, anche relativamente alla fase concettuale della rapina stessa, nonché identificare e rintracciare nell’immediatezza i due rapinatori e rinvenire la refurtiva nonché l’assegno oggetto della rapina.