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Cronaca

Le opposizioni bloccano le riassegnazioni idroelettriche

Un grave atto di ostruzionismo è stato perpetrato dalle opposizioni che non hanno consentito che il Consiglio Regionale approvasse la riassegnazione delle Concessioni Idroelettriche.

Alberto Preioni CapoGruppo della Lega Piemonte ha così dichiarato : ” Abbiamo chiesto a tutti uno sforzo perchè il provvedimento andava approvato entro il 31 marzo per evitare l’infrazione comunitaria, il loro Governo non ha concesso proroghe e invece di fare gli interessi del Piemonte le minoranze hanno deciso di mettere in atto l’ennesimo gesto di supponenza, che ricadrà nuovamente sulle tasche dei cittadini. “

E conclude Alberto Preioni : ” Le grandi derivazioni idroelettriche sono un bene e contemporaneamente un onere che incide sopratutto sui territori montani e pedemontani dove si concentrano gli invasi. Il Piemonte poteva legiferare oggi per riassegnare 67 Concessioni che storicamente erano in capo allo Stato per poi gettare le fondamenta di una gestione autonoma della produzione energetica. Una partita persa a tavolino di cui spero che i piemontesi chideranno conto agli interessati.”

L’approvazione di questa Legge avrebbe dato fiato all’economia del Piemonte ma, grazie all’ottusità e ai giochi di potere dell’opposizione, tutto è andato in fumo.

Certamente i Piemontesi non scorderanno lo smacco subito e non mancheranno di farla pagare a chi ha provocato loro questo enorme danno.

Franco Simonetti

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Varese-Laghi

“Salviamo chi salva” lanciata da Il Ponte del Sorriso per acquistare dispositivi di protezione

Oltre 130mila euro arrivati da quasi mille donazioni sono le cifre della campagna raccolti fondi “Salviamo chi salva” lanciata da Il Ponte del Sorriso per acquistare dispositivi di protezione per il personale in prima linea contro il Coronavirus. Un personale prezioso, un patrimonio umano che va tutelato e conservato con cura.

Il Ponte del Sorriso ha cercato di recuperare più materiale di sicurezza possibile, in un periodo in cui reperirlo è davvero difficile. Un impegno portato avanti con determinazione e senza sosta, andando a setacciare ogni negozio o magazzino del territorio, trovando spesso anche piccole quantità per volta.

Ma alla fine sono ben 2825 le tute a rischio biologico che Il Ponte del Sorriso è già riuscito a consegnare all’ASST Settelaghi e ne sono in arrivo molte altre. Sono prodotti senza i quali è impossibile rimanere a contatto con chi è contagiato e queste tute, che, come tutti sanno, scarseggiano e faticano ad arrivare dai canali ufficiali, sono fondamentali in questo momento.

Un risultato raggiunto grazie a tante associazioni che hanno sostenuto questo obiettivo, magari segnalando dove trovarle e in alcuni casi regalandole, mostrando il lato vero e autentico del volontariato. E grazie anche ad alcune realtà commerciali che hanno donato tute e termometri senza contatto top di gamma.

Sono state ordinate e arriveranno nei prossimi giorni anche 20mila mascherine FFP2, mentre altre 2850 di vario genere e 1184 camici idrorepellenti sono già stati dati all’ASST.

ponte del sorriso con le mascherine

E’ impossibile citare tutti, ma Il Ponte del Sorriso ringrazia ogni singolo benefattore.

Chi ha versato generosi contributi e chi ha regalato materiale costituiscono insieme una grande rete di solidarietà, un lavoro di squadra per salvare chi salva. Perché come ha detto Papa Francesco “Nessuno si salva da solo”.

“SALVIAMO CHI SALVA” continua attraverso PayPal http://www.ilpontedelsorriso.com/dona-ora/ oppure IBAN IT 23 H 05034 10800 000000021266.

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ORSETTO VERDE

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POLITICA

Preioni, per il corononavirus serve il nuovo ospedale del Vco

Sanità, Preioni (Lega Salvini): Oggi come non mai appare corretta la strada intrapresa per la realizzazione del nuovo ospedale del Vco.

 

Torino -31-03-2020-  “Oggi come non mai appare corretta la strada intrapresa per la realizzazione del nuovo ospedale del Vco”. A dichiararlo in una nota è il Presidente del Gruppo Lega Salvini Piemonte Alberto Preioni, “anche alla luce dell’emergenza sanitaria in atto, causata dal Coronavirus”.

“Il lavoro intrapreso da quest’amministrazione, dall’assessore Icardi e dal Gruppo regionale della Lega  per il riordino della sanità provinciale – dice Preioni – appare ancor più logico se inserito nell’attuale quadro di emergenza determinata dal Covid-19. I punti fermi del Piano studiato per il Vco sono rappresentati dalla nascita di un nuovo presidio nella piana tra Villa e Domo – afferma Preioni – dal mantenimento in vita degli altri ospedali, così come dal conseguente aumento dei numeri della degenza complessiva di circa 100 posti, a discapito di Torino. Altro che ridurre i letti e utilizzare un unico ospedale come avrebbe voluto, e ancora vuole, il partito democratico.

La situazione in atto dà ulteriori ragioni al progetto già illustrato nel Verbano Cusio Ossola – dice ancora Preioni – e questo è motivo per noi di grande spinta propulsiva. Ogni giorno lavoriamo per consentire a tutti i territori piemontesi di uscire quanto prima dall’emergenza. Da una parte siamo all’opera sulla quotidianità – conclude Preioni – e dall’altra sul dopo: appena sarà possibile, riprenderà dunque l’iter per consentire a tutti i cittadini del Vco e non solo di poter usufruire di un nuovo e ancor più efficiente ospedale”.

Nota del Presidente del Gruppo Lega Salvini Piemonte, Alberto Preioni.

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Curiosità

Coronavirus. Multato per aver comprato del vino. Allora non lo vendano

La vita è troppo breve per bere vini mediocri. Diceva Goethe. Ma in tempi di epidemia non se ne può proprio bere, al massimo ci si può ammazzare con le sigarette e i sigari.

Leggiamo su Repubblica edizione di Torino* che un uomo è stato multato per essere uscito di casa, in bicicletta, ed avere comprato tre bottiglie di vino ed un pacco di pasta. Speriamo che la sanzione sia arrivata per la pasta, ma ne dubitiamo. Per i militari, l’uscita non era necessaria, per di più pericolosa perché in bici e quindi meritevole di sanzione. 102,50 euro di multa. Tre bottiglia d’annata, insomma. Se la ricostruzione è veritiera non possiamo che consigliare al sig. Vino di fare ricorso. Come si può dire che un pacco di pasta non è necessario? E tre bottiglie di vino? Si punisce il vizio? Quindi chi va in tabaccheria? Se la multa rifugge parametri oggettivi finendo per giudicare i consumi (che non ci risultano siano vietati, nè di bevande alcoliche nè di tabacchi) è chiaro che l’osservanza delle norme non è rimessa ad un metro valutativo certo, ma all’arbitrio del giudicante. Tre pacchi di pasta da mezzo kg e quindi secondo le porzioni medie da 80 g.

sono una scorta più che giornaliera e legittimano una spesa di tre bottiglie di vino? Ma, ci domandiamo, tre bottiglie di vino, quindi poco più di un paio di litri, di per sé non sono anch’esse una scorta secondo le quantità massime consigliate dall’OMS? Che cosa hanno sanzionato i carabinieri? Se questa è l’applicazione delle norme allora meglio vietare la vendita di alcolici e chiudere anche le tabaccherie.

“ADUC – Associazione Diritti Utenti e Consumatori”

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Area Malpensa

Malpensa, Ferno risponde all’appello della Croce Rossa per assistere tutti

“In questa situazione – commentano il Comandante della P.L. Emanuele Mattei e l’Assessore alla Sicurezza dell’Unione dei Comuni di Lonate Pozzolo e Ferno Filippo Gesualdi – è necessario assistere tutti, soprattutto le persone più in difficoltà. Quindi la nostra disponibilità à massima, come d’altronde avviene nei confronti di tutti i cittadini che si trovano in difficoltà”.

La dichiarazione si riferisce all’intervento richiesto dalla Croce Rossa che, a fronte della necessità di sostentamente degli ultimi due senza fissa dimora che nonostante il Terminal 1 sia chiuso, stazionano ancora al suo interno, non sapendo dove andare e come nutrirsi.

Il Terminal 1 e’ aperto solo allo staff, tecnici, gurdie, Polizia, Carabinieri e GdF per i controlli dell’area, visto che gli esercizi commerciali sono chiusi e occorre garantire a tutti sicurezza.

La condizione degli ultimi senza-tetto rimasti si trascina da tempo: ma il sindaco Gesualdi “sta cercando soluzioni alternative alla situazione pur in un momento di particolare crisi dal punto di vista sanitario. Al momento, comunque, i due senza tetto, non destano preoccupazioni dal punto di vista sanitario.”

Nel frattempo il comune il cxomune di Ferno “risposto immediatamente riuscendo ad allestire un servizio per la consegna dei pasti.

 

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Cronaca

Il primo esame del sangue “intelligente” per rilevare con precisione più di 50 tipi di cancro

( Filippo Polito )   Scienziati americani e britannici hanno annunciato di aver sviluppato il primo esame del sangue che può – con l’aiuto dell’intelligenza artificiale – rilevare con precisione più di 50 tipi di tumore e inoltre identificare quale tessuto ha iniziato la carcinogenesi, spesso della malattia.

I ricercatori del Dana-Faber Cancer Institute e della Harvard University School of Medicine, USA, nonché del Francis Crick Institute e dell’University College di Londra (UCL), hanno diretto gli Annals of Onology. che il test fornisce risultati falsi positivi solo allo 0,7%, il che significa che nessuna persona su 100 sarà considerata senza cancro senza di essa.

In confronto, sulla base dei metodi diagnostici esistenti, circa una donna su dieci (10%) viene diagnosticata erroneamente con carcinoma mammario. Il nuovo test ha un’accuratezza fino al 93% (per risultati falsi negativi) e può prevedere il 96% del tessuto da cui proviene il tumore.

Il test, sviluppato dal California Graal e continuerà a essere testato su più persone prima di essere rilasciato, si basa sul fatto che il cancro rilascia DNA nel flusso sanguigno. Utilizza un algoritmo di intelligenza artificiale per analizzare i risultati e distinguere sia la presenza di cancro che la fonte della sua origine.

L’accuratezza diagnostica aumenta con l’avanzamento della malattia (fino al 93% dei pazienti nella fase 4 avanzata), ma ciò lo rende meno utile nelle prime fasi.

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Cronaca

Gallarate: allerta al canile-gattile per i possibili abbandoni a causa del #coronavirus

La #pandemia potrebbe mettere in crisi anche il canile di via Degli Aceri perché le persone colpite dal virus che vanno in quarantena o che disgraziatamente ci lasciano potrebbero portare all’aumento degli animali bisognosi di cura. 

Al momento non ci sono stati aumenti di abbandoni, ma nel canile-gattile  di Gallarate sono in allerta e si aspettano un aumento degli animali di cui occuparsi.

Il canile-gattile gestito dall’associazione Pensiero Meticcio anche in questo momento complicato resta aperto anche se le adozioni sono ferme perché è impossibile espletare le pratiche burocratiche necessarie.

Per il lavoro nel canile-gattile sono stati organizzati dei turni con gli operatori, i cui nomi sono stati forniti alle autorità, al minimo possibile per garantire il funzionamento della struttura.

Per quel che riguarda gli approvvigionamenti di cibo e dei prodotti indispensabili per la cura degli animali ospitati, oltre alla preziosa collaborazione dei volontari, considerato che per la situazione di emergenza arrivano in maniera irregolare serve un aiuto da parte di tutti coloro che hanno a cuore la sopravvivenza degli animali ospitati.

Tutti coloro che vogliono donare prodotti per la pulizia, sapone liquido per mani, rotoloni di carta e cibo è possibile farlo utilizzando i siti online che possono effettuare spedizioni direttamente alla struttura.

Resta anche aperta la possibilità delle adozioni a distanza con i volontari che hanno attivato un meccanismo che permette di donare un euro al mese destinati all’acquisto del necessario.

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Cronaca

Studio greco: speranza di frenare la trasmissione ad alte temperature del coronavirus

( Filippo Polito )   I dati finora sull’impatto della temperatura sulla diffusione del coronavirus possono essere contraddittori, ma un nuovo studio greco sembra mostrare che la diffusione del coronavirus nei paesi con temperature elevate è inferiore. Lo studio è condotto dalla Clinica polmonare dell’Università della Tessaglia con il coordinamento del professor Konstantinos Gourgoulianis, pneumologo e ricercatore capo Dr. Ourania Kotsiou, in collaborazione con il Metsovo Center for Interdisciplinary Research dell’Università Nazionale Tecnica di Atene e il Dipartimento di Economia Aziendale dell’Università di Patrasso.

  

Abbiamo riscontrato un chiaro effetto della temperatura sul tasso di diffusione della malattia, poiché i paesi con temperature più basse e in particolare con valori medi di 0-18 ° C hanno un tasso più veloce di nuovi casi COVID-19 al giorno e un numero totale più elevato di casi confermati, rispetto a paesi con temperature medie più elevate, il professore di pneumologia dice a RES-EIA. “Secondo la nostra analisi, l’effetto della temperatura sembra essere indipendente dal tempo del primo scoppio e dalla densità della popolazione. Naturalmente, il numero finale di focolai è un fattore chiave per prevenire la diffusione del virus e dei sistemi di focolaio del paese, che deve essere preso in considerazione “.
Secondo Gourgoulianis, da anni c’è un dibattito scientifico sul fatto che temperature più basse siano associate a una maggiore infettività e diffusione dei coronavirus. Oltre all’elevata somiglianza genetica rilevata tra il nuovo coronavirus SARS-CoV-2 e il coronavirus SARS del 2002 in Cina, entrambe le epidemie sono state osservate durante la stagione invernale poiché il nuovo coronavirus è stato infettato dal virus Wuhan. nel dicembre 2019, mentre quello che ha causato la SARS è stato rilevato a Foshan, in Cina, nel novembre 2002. Vale la pena notare, il professore sottolinea che in Cina, da novembre a gennaio sono i mesi più freddi dell’anno, con uno temperatura media inferiore a 0 ° C per effetto di monsone invernale.
Molti studi, afferma il professore, hanno sostenuto che il raffreddore favorisce la sopravvivenza e la diffusione dei coronavirus, interpretando la stagionalità nello scoppio delle epidemie virali. “I principali fattori alla base della teoria della stagionalità nella diffusione delle epidemie virali sono l’aumento di: (a) sincronicità che migliora la trasmissione, (b) la vulnerabilità del corpo umano e (c) la stabilità delle particelle virali nell’ambiente durante i mesi invernali. Precedenti studi hanno visto un rapido declino della sopravvivenza dei coronavirus che ha causato le epidemie di MERS e SARS-CoV a temperature più elevate. “
Indicativamente, nel grafico allegato, i paesi sono divisi in 3 gruppi in base al loro numero di casi e alla loro temperatura media durante il periodo pandemico (gruppo 1 – cerchi blu: paesi con temperatura più alta e minore incidenza, gruppo 2 – cerchi gialli) : paesi con temperature più basse e maggiore incidenza, cluster 3 (cerchi rossi): paesi con temperature più basse e> 50.000 casi). I paesi sono stati anche raggruppati in base al momento del primo scoppio (gennaio, febbraio o marzo).
Notiamo, afferma Gourgoulianis, che indipendentemente dall’inizio del primo focolaio (gennaio, febbraio o marzo), i paesi con una temperatura media superiore a 18 gradi Celsius hanno il numero più basso di focolai totali, rendendo il cluster il minimo. 

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Somma Lombardo

Somma lombardo: Pamela malata di artrite, rischia di restare senza medicine

Somma Lombardo 31 marzo 2020

Il dramma di Pamela, i malati artrite reumatoide non riscono più a reperire il farmaco Plaquenil che ormai da giorni viene somministrato ai pazienti malati di COVID-19. Il “Plaquenil” è un farmaco antimalarico che da alcuni anni ha trovato la sua applicazione per la terapia dell’artrite reumatoide, ed è utilizzato anche per la malattia del Lupus eritematoso sistemo. L’artrite reumatoide è una malattia è una malattia reumatica molto seria alternando fasi di attività e fasi di remissione, il Lupus è un’altra malattia importante reumatica. L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha inserito questa medicina a carico del Sistema Sanitario Nazionale per la cura del Coronavirus. con regolare ricetta medica, la sig.ra Pamela, dopo aver accertato la presenza del Plaquenil in una farmacia della zona, si è sentita dire che la ricetta era stata bloccata da ‘ente esterno’.  E’ accaduto lo scorso 23 Marzo 2020, dopo circa due giorni si è ripresentata con nuova ricetta regolare e in farmacia gli è stato comonicato di nuovo che la ricetta era stata bloccata dalla Regione Lombardia, acquistando lo stesso farmaco di tasca propria. Il farmaco Plaquenil è vitale, queste due tipologie di malattie sono assolutamente serie, i trattamenti rendono possibile a chi ne soffre  a essere autosufficienti. A questo punto i malati di artrite reumatoide, non sono affatto d’accordo che questo tipo di farmaco venga utilizzato nella cura contro il coronavirus, se si garantirà ai malati di artrite reumatoide ed ai malati di Lupus eritematoso una continuità farmacologica, si eviterà che questi malati si vedano costretti a rivolgersi agli ospedali, rischiando di aggiungere ulteriori sovracccarichi di lavoro ad un sistema ospedaliero già saturo.

 

Alessio Luisetto

 

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Salute e benessere

45 paesi sollecitano l’interferone contro il COVID-19.

45 paesi sollecitano l’interferone contro il COVID-19. Considerando le loro provate proprietà antivirali, le differenti varietà di interferoni sviluppati nel mondo continuano ad apparire nelle liste dei farmaci più utilizzati nei protocolli di molti paesi per affrontare la pandemia globale del Covid- 19. Nel caso particolare del Interferone Alfa 2b Umano Ricombinante, creato da scienziati del Centro d’Ingegneria Genetica e Biotecnologia (CIGB) nella seconda metà degli anni ‘80 del secolo scorso, sino al 26 di marzo sono giunte a questa istituzione che appartiene al gruppo d’imprese Bio CubaFarma le richieste di 45 paesi di diverse zone geografiche del pianeta con il fine di incorporarlo ai loro arsenali terapeutici contro la pericolosa malattia, considerando i positivi risultati del suo uso osservati in Cina, Cuba e altre nazioni. Dalla sua introduzione, tre decenni fa, nel sistema nazionale di salute di Cuba, questo prodotto, , evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ha mostrato la sua efficacia e sicurezza nella terapia delle malattie virali come l’Epatite B e C, l’Herpes Zoster e il VIH/Aids. La sua scelta, fatta dalle autorità mediche della Cina, d’usarlo contro il nuovo coronavirus, obbedisce al fatto che in maniera generale questi virus diminuiscono la produzione naturale d’interferone nell’organismo umano e il farmaco cubano è capace di supplire qualsiasi deficienza, rinforzando il sistema immunologico dei pazienti colpiti dalla malattia respiratoria. Grazie a un trasferimento tecnologico fatto dal CIGB al paese asiatico, nel 2003 fu creata l’impresa mista cinese – cubano Chang Heber, con sede nella città di Changchun. Dieci anni dopo è stato inaugurato un moderno impianto che attualmente fabbrica un ampio assortimento di prodotti biotecnologici, creati nell’Isola Grande delle Antille, includendo l’Interferone Alfa 2b Umano Ricombinante. Questo farmaco ha ricevuto nel 2012 il Premio Nazionale d’Innovazione Tecnologica assegnato dal Ministero di Scienza, Tecnologia e Ambiente (Citma), e il Premio Nazionale di Salute nel 2013.