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Preioni (Lega) -Rilancio del tessuto economico del Piemonte con 800 milioni

Preioni (Lega) -Rilancio del tessuto economico del Piemonte con 800 milioni

27-05-2020

Dopo una maratona consiliare telematica di tre giorni per la discussione del provvedimento Riparti Piemonte, è stato approvato a maggioranza il percorso che mira rilancio del tessuto economico regionale. Dieci ore di sedute giornaliere, 130 emendamenti e la decisione di un contingentamento dei tempi di discussione per portare nelle casse piemontesi oltre 800milioni di euro.

“Abbiamo risposto a tante aziende, commercianti, attività che erano in difficoltà a riaprire, a pagare il mutuo e a dare continuità al lavoro di una vita. E mentre eravamo impegnati nei lavori del Consiglio regionale i beneficiari del bonus a fondo perduto ricevevano i versamenti. Una risposta forte e determinata a un evento drammatico, questo meritava il Piemonte. La strada è tracciata: vogliamo togliere carta e uffici, bolli e pratiche e sostituirli con efficienza e rapidità, la pandemia ha solo accelerato un percorso che la Lega aveva metabolizzato mettendo al centro il cittadino, il territorio e le esigenze della nostra regione”. Lo dichiara in una nota il Presidente del Gruppo Lega Salvini Piemonte Alberto Preioni.

Nota del Presidente del Gruppo Lega Salvini Piemonte Alberto Preioni.

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POLITICA

COMITATO PROMOTORE “Liberaleuropa-Uexit” , depositato il progetto di legge

Oggi è un giorno storico perché con il deposito del progetto di legge costituzionale si è deciso di ripercorrere la storia. L’iniziativa è sostenuta dall’on. Vittorio Sgarbi il quale dopo la pubblicazione del progetto in Gazzetta Ufficiale presiederà la conferenza stampa di presentazione del COMITATO PROMOTORE “Liberaleuropa-Uexit” che sarà aperta a tutti coloro che decideranno di mettersi in rete per partecipare alla raccolta delle firme necessarie per presentare quanto prima in Parlamento il progetto di legge costituzionale.

«E’ un giorno storico perché dopo trent’anni è stata posta la prima pietra affinché il popolo italiano possa tornare ad esprimersi sul ruolo dell’Italia in Europa», così il dott./avv. Gian Luca Proietti Toppi, primo firmatario del progetto di legge costituzionale d’iniziativa popolare dal titolo “Indizione di un referendum di indirizzo sul recesso dello Stato dall’Unione Europea”.

«La guerra mondiale scatenata dal Covid-19 ha dato la definitiva dimostrazione che l’Unione Europea è un progetto senza anima e senza calore, dove si punta a far quadrare i conti lasciando morire di fame i popoli», ha aggiunto l’avv. Daniele Ricciardi. «La nostra idea di Europa è diversa, noi riteniamo di essere eredi di Schuman, Spinelli e De Gasperi i quali sognavano ben altro.

Ciascun cittadino italiano, grazie a questo progetto di legge per indire un referendum d’indirizzo sul recesso dall’Unione Europea, può essere protagonista per liberare l’Europa. LIBERA L’EUROPA da questa Unione finanziaria e priva di anima. LIBERA L’EUROPA da politici asserviti a lobbies che ci hanno privato della sovranità politica, fiscale e monetaria cancellando le basi della nostra COSTITUZIONE REPUBBLICANA.

Sappiamo bene che la missione è estremamente ambiziosa e nessuno è così sprovveduto nel credere di essere in grado da solo di ottenere quanto gli italiani meritano. Per questo invitiamo tutti i gruppi, movimenti, associazioni, comitati politici che condividono questa iniziativa a diventare, assieme a noi, protagonisti di questa comune rivoluzione».

Il progetto di legge è stato firmato anche dall’ing. Nicola Giustino, l’avv. Alfredo Vitali, l’Avv. Sabrina Antonella Numini, l’Avv. Mauro Germani, l’Avv. Fabio Pistorino, Simone Ariola, Maurizio Zijno, l’Arch. Maristella Babuin, Eligio Ceccanei, Rosario Pappolla, Giuseppe Alessandro Carrieri e Pietro Di Blasi.

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POLITICA

RECOVERY FUND: O. NAPOLI, ORA CENTRODESTRA CAMBI SPARTITO

Dichiarazione dell’on. Osvaldo Napoli, del direttivo di Forza Italia alla Camera: 

La proposta della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen di un fondo di ripresa del valore di 750 miliardi arriverà sul tavolo del Consiglio europeo e ci sarà battaglia. Immaginiamo quali correzioni potranno chiedere i governi dei Paesi cosiddetti “frugali”, non so immaginare invece il giudizio dei governi sovranisti di Budapest o di Varsavia o di Praga sulla proposta della Commissione europea. Dico solo che è finito il tempo delle ambiguità, per tutti: per il governo assistenzialista di Giuseppe Conte, sempre impegnato a caccia di facili consensi, e per quei partiti della destra sovranista sempre pronti a vedere trappole dell’Europa. Togliamoci tutti le pagliuzze dagli occhi e guardiamo la realtà per quello che è. Nel centrodestra dobbiamo cambiare spartito.

Per tutti sta arrivando il tempo della responsabilità. I soldi che arriveranno dall’Europa non possono essere bruciati per comprare consenso elettorale. Essi vanno impiegati per implementare il Piano nazionale di Riforme e disegnare un futuro ambizioso per il Paese, esattamente ciò che non ha fatto fin qui il governo giallorosso. Il Recovery Fund introduce alla Fase 3, non è più gestione del presente ma impone una visione coraggiosa sui prossimi mesi e anni. Può l’attuale maggioranza impegnata in risse e agguati quotidiani, incapace perfino di immaginare la ripresa dell’anno scolastico in autunno, trovare la coesione necessaria per un impegno tanto rilevante? Il Recovery Fund è un’opportunità irripetibile per l’Italia ma una sfida temibile per la confusa maggioranza di Conte – Conclude l’On Osvaldo Napoli nel suo comunicato stampa.

 Fabio Sanfilippo

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POLITICA

Matteo Bianchi: Malpensa crescerà nonostante le scelte di Alitalia

PRIMI TIMIDI SEGNALI DI ATTENZIONE SU MALPENSA DA PARTE DEL GOVERNO: ACCOLTO ODG DELL’ON. BIANCHI

 

Durante la conversione in legge del “Decreto Liquidità”, il Governo ha accolto l’Odg a prima firma dell’On. Matteo Bianchi, sottoscritto dai colleghi varesotti della Lega. 

 

Nell’intervento si è sottolineato come “Milano Malpensa sia il primo aeroporto per traffico merci in Italia ed il secondo aeroporto per traffico passeggeri: nel 2018 sono transitati da Malpensa circa 24,7 milioni di passeggeri e 570.000 tonnellate di merci, con un impatto socio-economico diretto di 548 attività produttive ed un’occupazione che supera le 20,5 migliaia di unità lavorative ed un indotto di oltre 12,6 mila posizioni di lavoro a fronte di 1,8 miliardi di euro di valore della produzione generata“. 

 

“Nel periodo di chiusura dell’aeroporto di Linate nell’estate del 2019, Milano Malpensa ha superato di gran lunga lo scalo di Fiumicino in termini di traffico, arrivando a 28mila voli al mese, dimostrando come il tessuto economico e sociale della Lombardia sia capace di attrarre, nonostante il cronico disimpegno di Alitalia dall’aeroporto della Brughiera e la sua predilezione a favorire lo scalo capitolino.

La compagnia di bandiera, per superare lo stallo atavico che pesa da anni sulle spalle dei contribuenti, avrebbe dovuto guardare agli scali come Malpensa dove il business si crea grazie alla vitalità imprenditoriale di un tessuto sano, senza gonfiare l’aeroporto di Roma per logiche che nulla hanno a che vedere con il buon governo di un’azienda e di un paese” spiega Bianchi. 

 

Malpensa crescerà nonostante le scelte di Alitalia, nonostante miopia e mancanza di attenzione verso il territorio del varesotto, facente parte – come sappiamo – della Regione con il più alto residuo fiscale verso lo Stato centrale: 54 miliardi l’anno. Sempre opportuno ricordarlo a chi in questi giorni parla a sproposito di Lombardia” continua il deputato di Morazzone.

 

“Tuttavia, le Istituzioni tutte devono tenere presente la necessità di un’ulteriore crescita delle infrastrutture dell’aeroporto di Milano Malpensa per poter essere in linea con gli standard di altri importanti aeroporti europei, sfruttando anche l’occasione unica delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina del 2026, così come era stato ben fatto per Expo 2015. 

E’ evidente che in condizioni normali, le dimensioni e capacità di Malpensa risultano sottoutilizzate e lo stesso potrebbe essere sfruttato in maniera molto più proficua, sgravando gli altri due scali lombardi di Milano-Linate e di Bergamo-Orio al Serio da un evidente sovraccarico, e così da servire in maniera funzionale la città di Milano e tutte le aree limitrofe.

Gli interventi recati dal provvedimento in esame dovrebbero rappresentare parti di un quadro ben più ampio di sostegno al tessuto economico e produttivo del paese, ora in forte crisi ed a rischio recessione per le conseguenze dovute all’emergenza epidemiologica da Covid-19.

Secondo stime di Confesercenti, gli effetti del lockdown sull’economia italiana comporterebbero per il 2020 un calo di 16,5 miliardi per trasporti e acquisto veicoli.

Per Icao, l’agenzia Onu dell’aviazione civile, nei primi nove mesi di quest’anno potrebbero venire a mancare fino a 1,12 miliardi di viaggiatori rispetto allo stesso periodo del 2019, con un calo del 67%.

Come sappiamo, le restrizioni ai movimenti, con il prolungamento di chiusure e blocchi degli spostamenti oltre i confini per contenere la diffusione del Coronavirus, hanno portato il trasporto aereo a ritrovarsi senza più passeggeri e voli.

L’attuale situazione emergenziale, presuppone ragionamenti di ampio respiro per cercare di andare oltre a questo momento che ha colpito duramente il settore dei trasporti e quindi è opportuno valutare la rapida attuazione di una Zona Economica Speciale nell’area di Malpensa, soprattutto come importante stimolo per l’insediamento di attività produttive o logistiche che utilizzano il Cargo aereo, nonché come strumento per incrementare di quote di traffico” ha aggiunto sempre il deputato. 

 

Il Governo si è quindi impegnato ad adottare tempestivamente ogni utile iniziativa di propria competenza a supporto del sistema del sedime aeroportuale di Malpensa ed il suo indotto imprenditoriale.

 

“Speriamo sia il primo segnale a cui seguiranno atti concreti di attenzione per il nostro aeroporto” conclude Bianchi.

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POLITICA

Politica italiana: la Nuova Costituente

Lo scorso 25 aprile un gruppo di imprenditori, studiosi e liberi professionisti ha lanciato un manifesto che intende proporre una nuova costituente, una occasione per cancellare anni di confusione e di nebbia e ripartire con regole nuove, adeguate alla nostra società odierna.

Il manifesto per la Nuova costituente aggrega personalità come Marco Bassani, Roberto Brazzale, Dario Caroniti, Flavio Felice, Giorgio Fidenato, Alessio Morosin, Giancarlo Pagliarini, Corrado Sforza Fogliani, Adriano Teso e Stefano Zecchi e Fabio Bertazzoli.

La premessa è che le istituzioni repubblicane nate sulle ceneri della seconda guerra mondiale, e pensate per quell’epoca e quegli equilibri con il mutare della società e degli scenari sono di fatto fallite e snaturate dalla sempre crescente corruzione, dall’esplosione della tassazione e da un eccesso di regolamentazione stratificata su se stessa per alimentare una burocrazia insensata.

L’idea che sta alla base del manifesto è quella di rivitalizzare i territori con l’adozione di soluzioni differenziate adeguate ai diversi problemi che nascono dai territori, una sorta di ricetta svizzera.

Lo scenario italiano che resterà, una volta che la pandemia sarà finita, non sarà molto diverso da quello del dopoguerra e ci sarà l’occasione per rifondare il paese, abbandonando i vecchi schemi verticistici ed autoritari che dominavano la cultura politica del dopoguerra.

In questa ottica si inquadra la presa di posizione della nuova Costituente che nel contingente si oppone con forza alla paventata ipotesi di arruolamento di un “esercito di spie e controllori”.

“Nuova Costituente è molto scettica sull’iniziativa annunciata dal ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Francesco Boccia, e dal presidente dell’Anci, Antonio Decaro, che intendono arruolare 60 mila cosiddetti “assistenti civici” chiamati a vigilare sul rispetto delle disposizioni di distanziamento sociale previste nella fase 2” sostengono gli autori del manifesto.

L’operazione annunciata fragorosamente, come al solito, è ancora confusa e indefinita, ma probabilmente si tradurrà in nuova spesa pubblica proprio nel momento in cui il denaro dei cittadini dovrebbe essere speso con oculatezza.

“Per giunta, l’ingaggio di un esercito di spioni e controllori rappresenterebbe un segnale della scarsa fiducia che lo Stato ha negli individui, oltre che un ulteriore elemento di disgregazione sociale – continua una nota dell’ufficio stampa delLa Nuova Costituente – Nei fatti, i cittadini sarebbero divisi in due categorie: chi in condizioni spesso difficili si prodiga e si industria per andare avanti, ripristinare condizioni di praticabilità economica e produrre ricchezza, e chi invece ha quale obiettivo quello di controllare la vita altrui, regolando e ammonendo. Per Nuova Costituente, però, non si devono mettere i cittadini gli uni contro gli altri, ma va invece valorizzata la responsabilità individuale al fino di costruire un nuovo rapporto di fiducia tra cittadini, comunità e istituzioni”.

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POLITICA

Riva Destra elegge il coordinatore del Trentino

FRATELLI D’ITALIA: RIVA DESTRA ELEGGE IL SUO NUOVO COORDINATORE DEL TRENTINO ALTO ADIGE. DE BERTOLDI (FDI): “BENE FIORITO, NUOVE ENERGIE A SOSTEGNO DEL PARTITO”

TRENTO, 25 mag – “Riva Destra, movimento federato a Fratelli d’Italia dall’ottobre del 2018, ha scelto il suo nuovo coordinatore regionale del Trentino Alto Adige: e’ Giuseppe Fiorito, 55 anni, libero professionista di Rovereto, votato on line all’unanimita’ dalla Direzione Nazionale della comunita’ militante nata nel 1994 dallo storico primo circolo di Alleanza Nazionale. Il Senatore Andrea De Bertoldi ci ha comunicato ‘di apprendere con piacere la nomina del vecchio amico Giuseppe Fiorito, che ha da sempre rappresentato un punto di riferimento per la destra in Trentino: sono certo che saprà coinvolgere in Riva Destra, e quindi in supporto a fratelli d’Italia, le migliori energie soprattutto nel mondo imprenditoriale e giovanile.”.
Lo annuncia un nota dell’ufficio stampa di Riva Destra.
“Riva Destra -spiegano  Fabio Schiuma, Alfio Bosco e Angelo Bertoglio, rispettivamente segretario, vicesegretario e portavoce nazionali- cresce ogni giorno che passa, e cio’ avviene in prefetta sintonia con il partito: nel Trentino Alto Adige si consolida così la nostra amicizia con il senatore Andrea De Bertoldi, il quale sara’ uno dei protagonisti della imminente IV Festa Tricolore Nazionale di Riva Destra, a Roma.
Pur mantenendo la nostra autonomia organizzativa -concludono gli esponenti di Riva Destra-stiamo dimostrando di riuscire ad allargare il perimetro elettorale di Fratelli d’Italia, grazie al coinvolgimento di personalita’ esterne e all’adesione di eletti in liste civiche”.

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 Turismo, Montani e Preioni (Lega Salvini): punto della situazione con Federalberghi Vco

 Turismo, Montani e Preioni (Lega Salvini): punto della situazione con Federalberghi Vco su uno dei settori più sofferenti. Serve concertazione.
 
Verbania, 22 mag – Questa mattina il senatore Enrico Montani e il Presidente Gruppo Lega Salvini Piemonte Alberto Preioni hanno incontrato i vertici provinciali di Federalberghi Vco per fare il punto della situazione sul comparto turistico. L’incontro si è svolto nel foyer del teatro Maggiore alla presenza, tra gli altri, dei presidenti di Federalberghi Vco Gianmaria Vincenzi e della Fondazione Maggiore Rita Nobile, di Anna Di Sessa, sempre di Federalberghi provinciale, del sindaco di Verbania Silvia Marchionini e di Paolo Marchesa Grande, commissario Lega Cusio.
 
“E’ stata l’occasione per fare il punto – dichiarano Montani e Preioni – alla luce della difficile situazione creatasi per il Coronavirus. Il turismo è uno dei settori che più sta pagando le conseguenze dell’emergenza e per questo servono risorse economiche e concertazione. A breve – hanno annunciato Montani e Preioni – saranno approvate dal consiglio regionale una serie di nuovi incentivi in grado di risollevarne le sorti. Vogliamo essere concreti ed efficaci, così da evitare gli errori fatti dal Governo, con misure che non si riescono ad applicare e che non portano soldi nelle tasche di chi fa fatica ad arrivare a sera. La Regione Piemonte – concludono Montani e Preioni – ha già erogato soldi per le associazioni di categoria e ora è pronta a fare ancora di più: se il Governo non ascolta le parti in causa, Torino invece, grazie alla disponibilità di Preioni, ascolta tutti e poi mette in pratica i buoni suggerimenti”.
 
Nota congiunta del senatore Enrico Montani e del Presidente Gruppo Lega Salvini Piemonte, Alberto Preioni.
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POLITICA

Varese.Cinquant’anni per lo Statuto dei lavoratori, il commento del sindaco

Galimberti: «Oggi più che mai occorre dare valore a questo strumento, difendendo e garantendo il diritto al lavoro di ogni cittadino» Cinquant’anni fa nasceva la Costituzione reale, che definisce i diritti e i doveri dei lavoratori. Quei lavoratori che la nostra Costituzione, nel suo articolo 1, definisce come il fondamento della Repubblica. Quest’anno, come già accennato per il Primo Maggio, non è un anno da celebrazioni istituzionali. Non basta riguardare “Tempi Moderni” di Chaplin, “Novecento” di Bertolucci, un altro capolavoro con Gian Maria Volonté, oppure “Tutta la vita davanti” di Virzì. Quest’anno non basta emozionarsi ancora davanti al “Quarto Stato” di Pellizza da Volpedo. Quest’anno, nell’anniversario tondo tondo del mezzo secolo dello Statuto dei lavoratori la realtà supera sia la fantasia sia la memoria emotiva e storica. Quest’anno non esistono passioni di parte intorno a questo giorno. Tutti noi, e in particolare chi ha responsabilità amministrative, abbiamo ben presenti le facce e le voci dei tantissimi cittadini che hanno perso il loro lavoro a causa dell’emergenza Covid19; i tanti che sono in cassa integrazione e ancora coloro che, pur avendo riaperto la loro attività, guardano al futuro con tanta paura, tra contagio tutt’ora in corso, timori per la crisi e quelli per la salute. Questo giorno e questi cinquant’anni di storia ci spingono oggi a fare sempre qualcosa in più per difendere e garantire il diritto a un lavoro dignitoso. Una spinta che arriva in un momento in cui quanto stiamo vivendo rischia viceversa di schiacciare la storia e di annebbiare il futuro in nome di un presente incerto. A tutti noi, e a ciascuno nella sua realtà di amministratore, imprenditore, lavoratore, spetta il dovere di tenere accesa la luce. O anche il dovere di inventare piccole nuove luci. Per ravvivare la storia e per far allontanare la nebbia il più possibile.

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POLITICA

Covid, Lega: export a rischio

COVID-19, LEGA PRESENTA INTERROGAZIONI A GOVERNO E COMMISSIONE UE: «RIMUOVERE RESTRIZIONI CIRCOLAZIONE, EXPORT ITALIANO A RISCHIO»

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Bianchi e Cecchetti sollecitano misure sul piano nazionale, Tovaglieri e Campomenosi chiedono regole omogenee all’interno della Unione Europea 

Roma, 18 maggio 2020 – Azione coordinata dei parlamentari della Lega a livello nazionale ed europeo per salvare l’export e il know how italiano, in particolare quello delle macchine strumentali, messo a rischio dalle misure restrittive della circolazione tra gli Stati e dall’obbligo di quarantena, che prevede l’isolamento per 14 giorni in ingresso e in uscita per i tecnici incaricati dell’istallazione e della manutenzione dei macchinari consegnati ai clienti oltre confine. 

Sulla scorta dell’allarme lanciato dalle associazioni di categoria, i deputati Matteo Bianchi e Fabrizio Cecchetti hanno presentato oggi un’interrogazione al Governo e al Ministro dei Trasporti. «Non è possibile osservare 28 giorni di isolamento per compiere un lavoro di 48 ore», spiegano i parlamentari leghisti, sottolineando i problemi delle imprese che in questi giorni vedono ripartire gli ordinativi di importanti clienti esteri ma non possono concludere la vendita a causa del lungo periodo di quarantena a cui devono sottoporsi i tecnici installatori, che per obbligo contrattuale sono tenuti a montare, mantenere e avviare i macchinari consegnati. «Chiediamo al governo di risolvere questo problema, che sta provocando serie ricadute in termini economici e di produttività in una fase in cui è di vitale importanza sostenere la ripresa della produzione e delle esportazioni», concludono Bianchi e Cecchetti.

Intanto a Bruxelles l’eurodeputata lombarda Isabella Tovaglieri, membro della commissione ITRE (Industria, Trasporti, Ricerca Energia) e Marco Campomenosi, capo delegazione della Lega al Parlamento europeo, hanno presentato un’analoga interrogazione alla Commissione europea in cui si chiede più libertà di movimento per i lavoratori all’interno dell’Unione Europa e regole omogenee per tutti. «La mancanza di un coordinamento, regole e prassi diverse fra gli Stati e molteplici restrizioni agli spostamenti dei lavoratori possono portare a una grave distorsione della concorrenza nel mercato interno che rischia non solo di penalizzare il nostro Paese ma anche di compromettere la ripresa in tutta Europa», sottolinea Isabella Tovaglieri. «La preoccupazione – conclude l’eurodeputata – riguarda soprattutto i Paesi extra Schengen, comunque importanti per l’export italiano e di molte imprese europee, che non riapriranno le proprie frontiere fino al 15 giugno e che prevedono ancora pesanti limitazioni per i lavoratori che varcano i loro confini anche per brevi periodi».

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POLITICA

CASADEGLITALIANI: Basentini e il suo ritardo nel rispondere al giudice

il Dap diretto da Francesco Basentini aveva addirittura risposto in ritardo al magistrato, che si era visto costretto a concedere i domiciliari, fonte la Repubblica di Palermo Una delle tante notizie e dubbi sulla vicenda che ha scosso la politica italiana: la scarcerazione di 400 detenuti ammalati perchè non c’era spazio nelle celle e lo Stato non sapvea come fare: peccato ci fossero boss pericolosi.

Tanti dubbi su una vicenda opaca, afferma Giuseppe Criseo Presidente di CASADEGLITALIANI