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Cronaca

Milano: perquisizione della Guardia di Finanza a casa di Irene Pivetti

Nell’ambito di una indagine per riciclaggio aperta da molto tempo, ma nel massimo riserbo, la Guardia di finanza di Milano ha eseguito una perquisizione a casa di Irene Pivetti, ex presidente della Camera dei Deputati

Sono filtrate notizie che siano stati acquisiti materiale informatico e documenti dall’abitazione in Porta Venezia, dell’ex leghista  nonché presidente della Camera dei Deputati.

L’inchiesta condotta dalla Procura sembra essere stata avviata sa molto tempo e non riguarda il caso delle mascherine importate dalla Cina che hanno visto la Pivetti al centro della cronaca recente.

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Cronaca

Napoli: arrestati tre fratelli del senatore di Forza Italia Luigi Cesaro

Il gip di Napoli Maria Luisa Miranda, che ha firmato le misure cautelari, si è riservato di prendere una decisione in relazione alla posizione del senatore Luigi Cesaro, “all’esito – si legge nell’ordinanza – dell’eventuale autorizzazione all’utilizzo delle intercettazioni, ritenute rilevanti, secondo la procedura che verrà attivata da questo ufficio”.

I carabinieri del Ros stanno eseguendo le misure cautelari emesse dal Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Napoli su richiesta della locale Procura distrettuale, nei confronti di 59 indagati accusati di reati che vanno dall’associazione mafiosa al concorso esterno, dalla corruzione elettorale all’estorsione e turbata libertà degli incanti.

Al centro del mirino sono i clan “Puca”, “Verde” e “Ranucci” che operano a Sant’antimo (Napoli) e nei comuni circostanti e, da quanto emerge dalle indagini,  avrebbero sviluppato una fitta rete di ‘cointeressenze’ politiche e imprenditoriale.

Sono stati arrestati i tre fratelli del senatore di Forza Italia Luigi Cesaro, per uno dei quali, Antimo Cesaro, è stato emesso un provvedimento cautelare in carcere, mentre per gli altri due, Aniello e Raffaele, sono scattati gli arresti domiciliari.

Per quanto riguarda il fratello più celebre, il senatore di Forza Italia Luigi Cesaro, il GIP Maria Luisa Miranda resta in attesa, come ha chiarito nell’ordinanza,  del ”esito dell’eventuale autorizzazione all’utilizzo delle intercettazioni, ritenute rilevanti, secondo la procedura che verrà attivata da questo ufficio”.

In contemporanea con l’esecuzione delle misure cautelari è in fase di notifica anche un sequestro di beni per un valore di oltre 80 milioni di euro.

 

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Cronaca

Coronavirus: chiudiamo la stalla quando i buoi sono scappati

Da ieri, l’app Immuni è diventata operativa in quattro Regioni, (Abruzzo, Liguria, Marche e Puglia). L’applicazione che era disponibile e scaricabile dallo scorso 1° giugno su App Store e Play Store, dopo un breve periodo di controlli e verifiche, e dopo il via libera del Garante della privacy, parte sperimentalmente in quattro Regioni. 

 

Se tutto va bene, dal prossimo 15 giugno dovrebbe iniziare a essere operativa in tutto il Paese. 

L’applicazione per il tracciamento dei contatti, definita dal commissario straordinario per l’emergenza coronavirus, Domenico Arcuri, “una componente essenziale per questa fase”  è già stato scaricato da oltre due milioni di cittadini. 

Dopo tante polemiche, tra accuse di sessismo per le grafiche poco indovinate, problemi di compatibilità con alcuni “telefoni intelligenti” finalmente la fantastica app comincia, forse, a funzionare anche se, come direbbe mio nonno, “si chiude la stalla dopo che i buoi se ne sono andati”.

Arcuri, durante una trasmissione televisiva, ha precisato che “Non dobbiamo credere che questa emergenza sia finita: l’emergenza finirà solo quando verrà scoperto il vaccino e quando sarà prodotto in maniera sufficiente per rendere immuni tutti i cittadini che devono esserlo” e ha continuato sostenendo che “Se non ci comportiamo responsabilmente ci sarà una recrudescenza. Se invece lo saremo potrà esserci una qualche ulteriore recrudescenza, ma sarà contenuta”.

La macchina dello stato comincia a funzionare quando forse l’urgenza è finita, più o meno come il mega ospedale in Fiera a Milano diventato operativo appena in tempo per trasformarsi in una cattedrale nel deserto.

Sembra proprio che in Italia lo scopo per il quale si fanno gli investimenti in regime di emergenza sia quello di spendere disordinatamente e confusamente il denaro pubblico senza alcun fine pratico, ma solo per spostare ricchezza da una parte ad un’altra.

Fabrizio Sbardella

 

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Busto Arsizio

Busto Arsizio: Camilla Mingardi sarà l’opposto della nuova Unet e-work

Arriva tra le farfalle la top scorer assoluta del campionato 2019/2020, salto importante e braccio pesante: Camilla Mingardi sarà l’opposto della nuova Unet e-work Busto Arsizio di coach Marco Fenoglio. 

 

Nata a Brescia il 19 ottobre 1997, 186 cm di altezza, cresce nelle giovanili del Volley Bergamo, passando poi già per il Palayamamay nella stagione 2013/14, nella quale fa esperienza disputando il torneo di B1. Dopo una stagione a Montichiari e due a Legnano (tra A2 e A1), gioca per Modena nella seconda metà del 2017/18, torna a Bergamo in A1 nel 2018/19 e nell’ultimo campionato fa faville nella Millenium Brescia: 405 punti (miglior realizzatrice), 5.47 punti a set (meglio di lei solo Paola Egonu con 5.75). Alla UYBA ritrova Rossella Olivotto (compagna a Montichiari e Bergamo) e Giulia Leonardi (con cui ha giocato a Modena).

Ben introdotta da coach Fenoglio che, parlando di lei qualche giorno fa, l’aveva descritta come una giocatrice forte caratterialmente, che non molla mai, che attacca sempre da seconda linea, 

quello che serve alla UYBA 2020/2021, si esprime così in vista della sua nuova esperienza: “Sono molto emozionata nel tornare a Busto Arsizio da titolare, nel 2013 giocavo in B1 e spesso mi allenavo con la prima squadra, ma ora sarà tutta un’altra cosa: ora tocca a me. A Brescia il mio obiettivo era dimostrare di essere una giocatrice di categoria, ho disputato un buon campionato e aver ricevuto la chiamata di un top team mi rende molto orgogliosa. Sono felicissima di ritrovare Giulia Leonardi e Rossella Olivotto: Giulia è una giocatrice di carattere come me, una grande presenza in campo, una vera professionista che a Modena mi aveva aiutato molto ad inserirmi nella squadra. Rossella è la mia migliore amica, quindi sono entusiasta di poter giocare ancora con lei: in campo fa un lavoro più silenzioso, ma di grande sostanza e dunque indispensabile. Credo che il sestetto della nuova UYBA avrà, come ha già anticipato coach Fenoglio, un alto tasso di fisicità e una grande dose di carattere e grinta: sarà una squadra che non molla mai e che credo potrà fare grandi cose. A proposito dell’allenatore: stimo tantissimo Marco, è una persona che ti fa fare sempre uno step in più e con lui quella che sembra una montagna diventa una collina. Per la prossima stagione mi auguro di dare il mio contributo alla squadra per ottenere i risultati che sono consoni alla sua storia, a livello personale voglio confermare di essere una attaccante affidabile e, perchè no, nell’anno che porta alle Olimpiadi, mettermi in luce per un posticino in azzurro”.

Benvenuta Camilla!

 

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POLITICA

Nuova Costituente: “Non sarà il centralismo a sconfiggere la crisi”

Dinanzi alle più recenti dichiarazioni del premier Giuseppe Conte e a seguito delle ultime decisioni del governo, il movimento Nuova Costituente esprime dure critiche nei riguardi di una politica romana costantemente autoreferenziale e quindi incapace di superare logiche centraliste.

Secondo Nuova Costituente, non è lo Stato centrale che può portare le diverse economie della Penisola fuori dal pantano. Le differenti realtà che compongono la nostra società esigono infatti risposte differenziate: per questo lo Stato deve ridimensionarsi e permettere un nuovo protagonismo delle realtà regionali.

Purtroppo, gli attuali presidenti delle Regioni – in quanto parte integrante del sistema politico italiano – non sono in grado di raccogliere la sfida. Al di là di qualche dichiarazione a uso dei media, i responsabili dei governi regionali appaiono quanto mai timidi e remissivi di fronte a Roma. Eppure la crisi sta spazzando via una parte significativa del tessuto produttivo e soltanto se le risorse rimangono a livello locale sarà possibile cercare di contenere le conseguenze più negative. Le Regioni devono pretendere che lo Stato centrale riduca i propri costi e le proprie competenze, perché diversamente non potremo avere un futuro.

In questi giorni il premier Conte ha parlato di riforme del fisco, di aiuti provenienti dall’Europa e di interventi pubblici per il rilancio dell’economia, ignorando la questione dei territori e delle libertà locali. Non soltanto sono ormai quasi 1000 giorni che in Lombardia e in Veneto si è votato per ottenere un’autonomia differenziata che è là da venire (e su questo il premier non dice nulla), ma oltre a ciò sono tutte e venti le regioni che compongono la Repubblica ad avere bisogno di essere affrancate dai lacci imposti da Roma.

Il Palazzo continua a ragionare sulla base di uno schema che vede l’Unione elargire risorse all’Italia e il governo romano gestire l’intera penisola. Nuova Costituente ritiene che dalle varie realtà regionali che compongono l’Italia deve emergere un nuovo protagonismo delle comunità locali, che devono al più presto far sentire la propria voce prima che le politiche del Palazzo ci tolgano ogni speranza di poter ancora avere un futuro.

 

Nuova Costituente, il movimento che sostiene l’autogoverno dei territori che oggi compongono la Repubblica italiana, vede un serio pericolo nell’attuale processo di centralizzazione a livello europeo del finanziamento della spesa.

Ormai il principale terreno su cui, a Roma, sembra giocarsi la partita politica è quello della capacità dei partiti, di destra o sinistra, di ottenere più elargizioni da Bruxelles e Francoforte. Nei fatti si assiste a un crescente assalto alla diligenza che sta conducendo l’intero paese entro quelle logiche assistenzialiste e vittimiste nelle quale da tempo è imprigionato il nostro Mezzogiorno.

Per Nuova Costituente, invece, la scommessa non deve essere quella di “unificare l’Italia” come periferia assistita dell’Europa centro-settentrionale, ma piuttosto quella di ripristinare “dal basso” principi di responsabilità fiscale e di bilancio, innescando dinamiche locali di crescita economica sana.

Questo sarà possibile solo se sarà ripristinato un collegamento diretto tra la spesa pubblica e il suo finanziamento. Per fare questo, però, è indispensabile attribuire effettivi poteri e veri responsabilità ai singoli territori e alle singole comunità che costituiscono la Repubblica. 

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Area Malpensa

Malpensa: Dario Balotta “con Wizzair si annuncia un’altro fuoco di paglia”

Per Dario Balotta dell’Osservatorio Nazionale Liberalizzazioni Infrastrutture e Trasporti (Onlit), con arrivo Wizzair l’Italia passa da Paese delocalizzatore a Paese delocalizzato

Il presidente della ONLIT sostiene che “ AirItaly e Qatar Airways annunciavano un piano da 1500 assunzioni e nuove rotte nel 2018 a Malpensa e sappiamo com’è finita. Così come sappiamo come fini la sbandierata base di Lufthansa. Ora si annuncia un’altro fuoco di paglia. Wizzair, compagnia low cost con sede in Ungheria, annuncia 200 assunzioni a Malpensa.Dopo aver licenziato mille addetti nel suo Paese la compagnia magiara lancia la sua base operativa nello scalo della Brughiera. Una volta era l’Italia a delocalizzare le attività imprenditoriali all’est europeo ora siamo noi i  delocalizzati. Le imprese  vengono dall’est in Italia dove si trova il far west normativo e contrattuale nel settore dei servizi e della logistica e in particolare nel trasporto aereo. La Sea vola sempre più in basso con Malpensa che da Hub passa al rango di scalo low cost dopo l’arrivo in forza di Easy Jet e recentemente di Ryanair”. 

 

 

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Busto Arsizio

Patrizia Merlo: “Ho avuto il Covid, combatto il Covid”

 Patrizia Merlo è Coordinatore tecnico del Laboratorio analisi dell’Ospedale di Busto Arsizio ed è la prima volontaria che ha donato il plasma iperimmune “Ora voglio dare il mio contributo: per la cura di chi soffre”.  Il plasma iperimmune per Covid-19 è la parte liquida del sangue di pazienti guariti dal Coronavirus.

 

Quel pranzo di Natale non sapeva di nulla, mancava di ogni sapore. Patrizia Merlo, Coordinatore tecnico del Laboratorio analisi dell’Ospedale di Busto Arsizio, faticava a trovare una spiegazione. Dava la colpa ai farmaci, che stava assumendo per curare una polmonite, patita da dicembre 2019 fino a metà gennaio. La cartina al tornasole è stata il test sierologico, cui si è sottoposta le scorse settimane: aveva sviluppato gli anticorpi al virus SARS-CoV-2. 

 

“Il 27 maggio mi sono sottoposta alla donazione di plasma iperimmune – ci dice Patrizia -. Per me è un atto dovuto. Lavorando in Ospedale, ho vissuto e vivo la tragedia della pandemia. Ho avuto la fortuna di non essermi ammalata gravemente, anzi, diciamo pure di essere stata malata “inconsapevolmente”. Ora voglio dare il mio contributo: per la cura di chi soffre”.

Il plasma iperimmune per Covid-19 è la parte liquida del sangue di pazienti guariti dal Coronavirus.

“Opportunamente trattato secondo standard definiti internazionalmente, è molto utile nelle terapie di persone ammalate di Sars-Cov-2 – spiega il Direttore sanitario dell’ASST Valle Olona, dottoressa Paola Giuliani -. Si comporta come un vero e proprio farmaco: sia nella sua forma originaria sia come fonte di immunoglobuline IgG neutralizzanti il virus.  

Il plasma iperimmune è donato da persone che si rendono disponibili volontariamente a sottoporsi a una donazione di plasma.

Il sangue viene prelevato e scomposto immediatamente da uno strumento specifico: il plasma è separato dalla parte cellulare del sangue che è reinfusa al donatore. Generalmente si raccolgono 550 – 700 ml di plasma in 45 – 60 minuti circa. La donazione è sicura e indolore”.

Chi può candidarsi alla donazione?

“Possono donare solo le persone che sono guarite completamente da Covid 19, hanno anticorpi immunizzanti presenti superiori a un certo valore, siano in ottime condizioni di salute, abbiano un’età compresa tra i 18-60 anni – riprende il Direttore sanitario -. L’intero processo di selezione e donazione complessivamente dura circa un paio d’ore.

Il Servizio Immunotrasfusionale di ASST Valle Olona, diretto dal dottor Ambrogio Pagani con la collaborazione del dottor Giovanni Crovetti, effettua le attività di raccolta di plasma iperimmune dopo un’attenta valutazione dei candidati. I donatori sono infatti selezionati secondo criteri chiari e precisi di massima tutela della salute sia del donatore che del ricevente”.

ASST Valle Olona ha iniziato il 27 maggio 2020 la campagna di raccolta del plasma iperimmune per Covid-19 per realizzare un ulteriore opportunità di guarigione per i pazienti ammalati di Coronavirus. 

“La raccolta di plasma iperimmune rappresenta un altro prezioso tassello del complesso puzzle che l’intero Servizio Sanitario Regionale ha messo in opera per contrastare la diffusione della pandemia nella nostra regione – continua la dottoressa Giuliani – 

Per questo la Struttura regionale di coordinamento di Areu e la Rete trasfusionale regionale hanno definito un protocollo articolato e sicuro per garantire prodotti ematici utili al trattamento di SARS – CoV-2”.

Il  programma coinvolge molti attori:  le Aziende socio sanitarie territoriali (che operano concretamente nell’assicurare il reclutamento dei donatori, effettuano la raccolta del sangue e curano i pazienti), le associazioni di volontari (che quotidianamente sono vicini agli Ospedali e ai pazienti nell’espletamento delle attività di raccolta del sangue e distribuzione dei prodotti del sangue), Regione Lombardia (che accredita e definisce le linee di governo dell’utilizzo del sangue), Agenzia regionale emergenza urgenza – Areu (quale coordinatore con la Struttura regionale di coordinamento delle attività trasfusionali) e il Dipartimento della Medicina trasfusionale interaziendale di Varese (che coordina le attività su tutte le Aziende ospedaliere pubbliche della macro-area trasfusionale di Varese e Como).

“Solo l’unione delle forze porta a risultati apprezzabili – conclude il Direttore sanitario – La pandemia ha insegnato questo a tutti: la complessità e la velocità della diffusione dell’epidemia Covid-19 ha preteso una grandissima capacità di cambiamento e di flessibilità delle organizzazioni sanitarie. I professionisti sanitari di ASST Valle Olona si sono resi immediatamente disponibili a modificare i comportamenti, capendo che solo un vero gioco di squadra avrebbe portato a buoni risultati. I professionisti tecnici e amministrativi degli Ospedali realizzano il supporto necessario a medici e professionisti sanitari perché possano agire in sicurezza nei reparti Covid. La paura, uno dei principali protagonisti di questo tempo pandemico, è sconfitta solo se tutti si sentono parte dell’intero sistema Paese. I pazienti ricoverati nei reparti Covid non sono mai soli: ci sono sempre i nostri professionisti al loro fianco. Le persone guarite, possono, volontariamente, farsi parte attiva donando il proprio plasma per aiutare gli infetti a superare la malattia. 

In questo circolo virtuoso ciascuno può fare la propria parte sapendo che ogni persona amplifica il bene comune”

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Varese

Varese: Solevoci Sunday Live è un nuovo programma di dirette streaming

Dopo lo straordinario successo della diretta di domenica 31 maggio con la première del video “Together We’ll Sing…Oh Happy Day”, che in meno di una settimana ha già ottenuto 10.000 visualizzazioni su YouTube ed è stato ripreso da molte testate locali e nazionali, subito Solevoci è pronta a rilanciare. Un team – quello dell’Associazione Solevoci – troppo appassionato di canto e di musica corale per restare fermo.

E allora ecco che arriva Solevoci Sunday Live, il nuovo programma di dirette streaming che andranno in onda la domenica sera alle 21.00 sulla pagina facebook Dovesicanta.it e sul canale Youtube “Solevoci Official”. 

Ma di cosa si tratta? “Avremo con noi ogni domenica un ospite diverso – ci racconta Fausto Caravati, presidente di Solevoci – neuroscienziati, psicologi, insegnanti di canto, pedagogisti, musicoterapisti e molto altro, per condividere l’importanza del canto corale sotto diversi aspetti”. 

Il format sarà quello delle dirette streaming, diventato una consuetudine per tutti, soprattutto in questo periodo. Un appuntamento interattivo per arricchire il nostro “bagaglio del canto”. Durante le dirette, infatti, sarà possibile per gli ascoltatori intervenire e porre all’esperto di turno i quesiti che più stuzzicano la curiosità in merito agli argomenti trattati. 

Primo Appuntamento per tutti  Domenica 7 giugno ore 21:00. Cosa succede nel nostro cervello #quandosicanta? Perché quando cantiamo, a livello neurologico, si scatenano emozioni positive e benessere? Come e cosa la musica può curare? A tutte queste domande proverà a rispondere Danilo Spada, neuroscienziato della musica e musicista. 

Restate connessi con www.dovesicanta.it per conoscere il programma dei prossimi appuntamenti. 

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Varese

Varese: Gulliver Virtual Race – corriamo per bene

Una corsa per proteggere gli Operatori e gli Ospiti del Centro Gulliver nella Fase 2 dell’emergenza Covid-19. Taglia il traguardo con noi!

 

E’ stata anciata ufficialmente la Gulliver Virtual Race – Corriamo per bene, una corsa per sostenere il Centro Gulliver nella gestione dell’emergenza Covid-19. Sono infatti già aperte le iscrizioni per quanti vorranno partecipare a questa nuova sfida organizzata dal centro varesino, in collaborazione con la Campus Varese Runner e la Eco Run per il weekend del 20 e 21 giugno.  

Ma di cosa si tratta? Di un vero e proprio fine settimana all’insegna della solidarietà e dello sport – anche se praticato individualmente – ora che è consentito.

“L’attuale emergenza Covid-19 – ci racconta Ludovica, fundraiser del Centro Gulliver – non ci consente di vivere la nostra Casa Aperta, il tradizionale appuntamento di fine giugno, in cui le Comunità Terapeutiche aprono le porte della propria “casa” a familiari, volontari, sostenitori e ai rappresentanti delle Istituzioni. Per questo abbiamo organizzato la prima Virtual Race. Un’occasione per sentirci ugualmente vicini, anche se fisicamente lontani. L’obiettivo è duplice: riprendere a fare un po’ di sana attività fisica e sostenere in modo concreto l’impegno quotidiano dei nostri Operatori che, anche durante l’emergenza Covid-19, ci sono sempre stati, prendendosi cura dei nostri Ospiti: 130 persone fragili, che soffrono di dipendenze e di disturbi psichici.”

Per il Gulliver, lo sport e l’attività fisica sono da sempre al centro dell’attività terapeutica come strumenti privilegiati per prendersi cura di sè e del proprio corpo. Per questo negli scorsi anni ha partecipato a diverse manifestazioni sportive. Non ultima la Milano Marathon. Quest’anno sarebbe stata la terza volta consecutiva.

“Nell’edizione 2020 della Milano Marathon – continua Ludovica – per la prima volta, avremmo avuto anche due staffette di nostri Ospiti, che si stavano allenando con i coach della Campus Varese Runner. Purtroppo, a causa dell’emergenza covid-19, la competizione è stata rimandata al prossimo anno.  Ma noi non vogliamo fermarci.”

E proprio dall’allenatore degli Ospiti delle Comunità Gianni Izzo arriva una dichiarazione, come rappresentante della Eco Run Varese “Siamo molto orgogliosi di aver organizzato insieme a Gulliver questa iniziativa. Durante la 1^ edizione della EcoRun Varese dello scorso ottobre, abbiamo  apprezzato molto l’entusiasmo e la volontà degli Ospiti del Gulliver. ll 5 aprile avremmo dovuto correre insieme la Milano Marathon.   Correremo ugualmente una virtual race. E, in più, come team della Eco Run coinvolgeremo nella raccolta fondi tutti i nostri amici sparsi nel mondo (California, Boston, New York), della vicina Svizzera e della nostra bella Italia.”

Non ci sono particolari limiti per la corsa: nel weekend del 20 e 21 giugno ogni partecipante potrà correre dove vuole e quando vuole (nell’arco dei due giorni della gara). Non importa dunque se nel parco sotto casa, per le vie del quartiere, al lago, al mare, nei sentieri del bosco, nel giardino di casa o sul tapis roulant. Sono ammessi anche percorsi in bicicletta, a piedi o praticando nordic walking.  Per la distanza che ognuno desidera.  Obiettivo della competizione è tagliare – tutti insieme – il traguardo dei 265 km totali che l’azienda Comerio Ercole, partner di questa iniziativa, trasformerà in mq. I mq della Comunità Terapeutica “La Collina” di via Albani che potranno essere sanificati grazie alla loro generosa donazione. 

“Siamo molto contenti – ci racconta Guglielmo Comerio, AD Comerio Ercole – di poter partecipare a questa nuova sfida dei nostri amici del Centro Gulliver. Un’attività di sport e solidarietà che ben si sposa con i valori del nostro Comerio Ercole Active Team, nato 2 anni fa per promuovere le attività extra-lavorative, sportive e solidali della Comerio Ercole. Con Gulliver c’è una partnership di lunga data, abbiamo partecipato con le nostre staffette alle scorse edizioni della Milano Marathon. Avremmo partecipato anche quest’anno.”

Oltre alla soddisfazione personale per aver raggiunto un obiettivo sportivo e solidale, il risultato di tutto questo lavoro sarà un video, che sarà trasmesso sui social e su VareseNoi, Media Partner di tutta l’iniziativa.

Come fare per iscriversi? E’ semplicissimo. Basterà andare su https://www.retedeldono.it/gulliver-virtual-race ed effettuare una donazione minima di 9€ a sostegno del progetto del Gulliver “Anche se dietro una mascherina, noi ci siamo”. Ogni partecipante riceverà via mail il pettorale di gara, la ricevuta di donazione per i benefici fiscali previsti dalla legge e gli omaggi da parte degli sponsor, oltre alla possibilità di partecipare – durante la serata conclusiva del progetto domenica 28 giugno – all’estrazione di 3 premi “nature-box” donati dagli Orti di Bregazzana.

Per info, puoi trovare ulteriori dettagli anche alla pagina dell’evento Facebook o scrivere a ludovica.cerritelli@gulliver-va.it

A questo punto non ti resta che iscriverti alla Gulliver Virtual Race! #corriamoperbene #distantimauniti

 

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Cronaca

Lettera aperta di una maturanda

Nel paese i toni della discussione sulla scuola, trascurata e bistrattata da tutti gli ultimi governi, prodighi di promesse  fatue e proposte improbabili. Abbiamo ricevuto e pubblichiamo con piacere la lettera di una giovane maturanda sulle cui spalle gravano le incompetenze di una classe politica in continua campagna elettorale.

Salve, mi chiamo Giulia Granata  e sono una maturanda.

 Io e altri studenti (@nomaturita2k20) stiamo scrivendo a molti giornali per far sentire la nostra voce e spero che anche voi ci aiuterete in questa battaglia. Come penso già saprete, stiamo premendo per annullare l’esame di maturità. 

In alternativa proponiamo una valutazione meritocratica basata sulla media del triennio x 10, in modo da non creare alcun 60 politico oppure ammissioni non meritevoli. 

Perché lo stiamo facendo tutto ciò?

Vogliamo evidenziare i vari problemi che stiamo affrontando:

  • Con lo svolgimento delle lezioni online molti studenti (circa il 63%) stanno avendo problemi con la DaD (didattica a distanza) data la totale assenza o inefficacia degli strumenti a loro disposizione. Inoltre, molti docenti, presi alla sprovvista, hanno cominciato il programma troppo tardi, velocizzando le lezioni e riempiendo gli studenti con compiti e interrogazioni;
  • Ad oggi ci ritroviamo con gli insegnanti che continuano ad andare avanti con i programmi e a continuare le interrogazioni quando invece potremmo (e dovremmo) prepararci per l’esame. Alcuni, addirittura, non hanno alcuna valutazione e pensano ancora ai recuperi del primo quadrimestre;
  • Riteniamo che i soldi spesi per questa maturità potrebbero servire invece per cause di maggior importanza, come per esempio aiutare la sanità italiana oppure le famiglie che in questo momento non possono reggere le spese economiche;
  • Con lo svolgimento della maturità in presenza, potrebbe esserci un rischio di contagio enorme, e noi non vogliamo esserne la causa. Ma non tanto per noi stessi, ma per gli altri: abbiamo tutti una famiglia e anche i docenti, essendo la maggior parte over50, sono a rischio;
  • Molti stati hanno annullato l’esame di maturità e siamo uno dei pochi a non averlo fatto, seppur essendo uno dei più colpiti;
  • Infine, tra studenti e docenti regna il caos, perché il decreto sembra essere dato alla libera interpretazione degli insegnanti, i quali non capiscono cosa fare durante l’esame. Non si capisce cosa dobbiamo fare nell’elaborato, continuano a cambiare idea sul PCTO e sulla modalità di esposizione. 

E queste sono solo le problematiche tecniche. Quelle psicologiche sono ben altre e, se possibile, più distruttive.  

Restiamo comunque delle persone. Persone con una famiglia, persone che hanno perso i propri cari, persone che sono state ignorate fino ad ora e persone che sono stanche di tutto. Lo stress fino ad ora è stato tanto, aggiungere l’esame sarebbe insopportabile e deleterio per noi. Abbiamo avuto attacchi d’ansia e di panico, alcuni hanno ammesso di essere entrati in depressione.

Alcune scuole, per fortuna, hanno messo a disposizione uno sportello per il supporto psicologico e non sono stati pochi quelli che hanno deciso di usufruirne. 

Non siamo cavie, non siamo imbuti. Non di una prova non ancora decisa agli albori di giugno. Non di un governo che ha deciso che governa solo lui, che ha ammesso in modo indiretto di non voler essere democratico e ascoltare, non di chi ci blocca, di chi ci banna e di chi tenta di zittirci in tutti i modi invece che ascoltare. 

Noi siamo gli studenti, il vostro futuro