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Gossip

Francesca Pascale ed il suo amore per Napoli, ma contro Salvini

 

FRANCESCA PASCALE OGGI SU INSTAGRAM 

 

Francesca Pascale nata a Napoli nel 1985, oltre alla sua passione politica, lo è sempre smisuratamente e fedelmente per la sua bella Napoli.

Francesca nella gentilezza e modi raffinati, è sempre nota per il non rendere opinioni partitiche, ma a livello personale, anche se, oggi si è lasciata scappare in una pubblicazione contro Matteo Salvini definendolo leadr senza Leadership.

“GUARDA ED IMPARA RAZZISTA”

Francesca oggi su Instagram certo non se la tiene e, con questa precisazione, vuol far sentire il suo amore, affetto e vicinanza alla sua città nativa quale toppo spesso viene additata da luoghi comuni.

Oggi il grande cuore di Napoli con l’organizzazione dela spesa sospesa è stato un grande segnale per i bisognosi in un momento di piena difficoltà.

Sono i volontari dello Sgarrupato a farlo presente e Francesca Pascale ha voluto rendere omaggio a questi gesti. Un centro di riferimento per Montesanto e Quartieri Spagnoli, nel cuore di Napoli, oltre 20 richieste al giorno: sono famiglie che non riescono più a preparare nemmeno un piatto di pasta. Un trend di domande che aumenta ogni volta e che spesso supera le disponibilità. E loro consegnano a domicilio la «spesa sospesa», offerta da chi alla cassa di un supermercato paga il proprio conto e lascia qualcosa in più pensando ai poveri.

Sono i volontari dello Sgarrupato, centro di riferimento per Montesanto e Quartieri Spagnoli, nel cuore di Napoli, che provvedono a consegnare tutti i beni di prima necessità: pasta, olio, pomodoro, caffè, farina, legumi, latte a lunga conservazione, biscotti. Hanno le autorizzazioni per muoversi perché si sono registrati alla piattaforma del Comune di Napoli per chi fa volontariato.

I ragazzi dello Sgarrupato sono riusciti anche a raccogliere alimenti per bambini piccoli. Così, all’occorrenza, hanno consegnato scatole di latte in polvere, pappine, omogeneizzati, biscotti per i piccoli – Napoli si dimostra solidale per cercare di collaborare durante il Coronavirus.

Il pensiero di Francesca Pascale sulla leadership di Matteo Salvini

fRANCESCA PASCALE MATTEO SALVINI

Fabio Sanfilippo

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Associazioni

La comunità degli indiani Sikh in Italia – Messaggio di solidarietà

In una nota, responsabile di una comunità locale della Lombardia, fa sapere che la comunità indiana è vicina alla popolazione italiana. Di fatto il Dott. Singh Balraj si divide spesso tra l’italia e l’India e ci teneva a spendere un pensiero nei confronti del nostro paese.

Noi Sikh siamo una parte integrante di questa amata Italia.

Preghiamo Dio di proteggere questa nazione,

il suo popolo ed i suoi abitanti da questo Coronavirus

Siamo tut iquanti uniti per la sanità in Italia”

Il sikhismo è una religione monoteista nata nella città di Anandpur Sahib, nell’India del XV secolo, basata sull’insegnamento di dieci guru che vissero in India tra il XV e il XVIII secolo

Il sikhismo si basa su tre principi dettati da Guru Nanak Dev Ji(primo guru):

  • Pregare = ricordare il Creatore in ogni momento,
  • Lavorare = guadagnare lavorando onestamente senza imbrogli e truffe,
  • Condividere = anche solo una piccola parte del proprio guadagno.

Convinzioni fondamentali e regole di comportamento

I Sikh credono nell’esistenza di un solo Dio, nelle leggi del karma e della reincarnazione, riprese dall’Induismo, di cui invece rigetta l’idea della divisione in caste. L’uomo deve aderire al karma attraverso la purificazione, che deriva da una vita virtuosa. Questa prevede la rinuncia a ogni vizio, in particolare assunzione di bevande alcoliche, fumo, gioco d’azzardo; il rispetto della donna, messa allo stesso piano di uguaglianza dell’uomo.

È proibito il culto delle immagini; l’ingresso nella comunità è sancito da un battesimo.

Un momento importante del loro culto è il rito di fratellanza, in cui si consuma il pasto in comune.

Il testo sacro di rifermento del Sikhismo è l’Adi Granth, “Libro primigenio”, noto anche come Granth Sahib dal nome del guru che gli attribuì ogni autorità in materia religiosa. È importante anche il Dasam Granth.

Fabio Sanfilippo

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Gossip

Barbara D’Urso fa inveire il web – Veterinari precisano …

Le Istituzioni ed esperti lo hanno spiegato e ribadito :

“ i cani e gli animali d’affezione in generale non trasmettono il coronavirus”

  L’allarme è nato poco dopo la diretta in cui, Enrico Zibellini, veterinario intervistato in streaming da Barbara D’Urso – visibile sulla pagina Facebook di Pomeriggio 5 – spiega come pulire le zampe dei propri cani di ritorno da una passeggiata qualora se ne sentisse la necessità.

  Da giovedì pomeriggio appassionati cinofili e veterinari sono dovuti scendere in campo, sul web, per avvisare il più possibile le persone che «la candeggina non va assolutamente usata per disinfettare la zampe dei cani al rientro da una passeggiata, nemmeno se molto diluita in acqua».

«Basta una normale detersione e disinfezione delle zampe stando attenti ai polpastrelli per non irritarli quindi usando materiali disinfettanti molto diluiti a base di clorexidina o banalmente con della candeggina ma molto diluita e tamponare poi le zampe – ha spiegato il veterinario che, alla richiesta della conduttrice se fosse necessario farlo anche sul muso dell’animale ha risposto che – per il muso è meglio stare attenti a parti delicate come occhi e mucose perché tutti i detergenti sono molto irritanti».

La spiegazione ha sollevato dissenso e preoccupazione tra gli animalisti che ora temono risvolti tragici per la dichiarazione incauta del professionista, soprattutto per l’ampio pubblico che segue solitamente la trasmissione.

Innuerevoli i messaggi di colleghi veterinari che hanno voluto avvisare i propri clienti e contatti, anche sui social, affinché evitino assolutamente di usare la candeggina. E molte sono state le richieste di smentita inviate alla redazione della trasmissione, soprattutto sulla pagina Facebook ufficiale, proprio nei commenti del post dove viene riproposta l’intervista.

 

barbara durso gaffe zampe veterinari 01

Abbiamo colto anche le precisazioni di Andrada Marina, da poco intervistata dalla D’Urso sul caso Zequila – Andrada è una convinta animalista ed avendo parecchi cani, fa notare che la candeggina non va assolutamente usata neanche diluita – Il rischio di fare dei danni anche molto seri è elevato ! … I cuscinetti nelle zampe sono molto sensibili, si potrebbero generare abrasioni o anche effetti peggiori qualora ad esempio l’animale dovesse leccarsi le parti trattate.

Andrada fa notare un’altro aspetto come ad esempio questo post contro la conduttrice non del tutto veritiero

Dovrei essere la prima ad avercela con Barbara D’ Urso, avendo lei sbagliato nei miei confronti, ma quando le notizie vengono divulgate erroneamente, questo non è corretto. Esattamente com’è stato per me – Ma di certo il messaggio passata sbagliato dalla Sua trasmissione e per l’ennesima volta non ci si informa prima di parlare e divulgare anche i messaggi dei presunti esperti.

La colpa non è nello specifico di Barbara come fu per me, qui è il veterinario ad aver fatto passare un messaggio errato.

 

L’istituto Superiore della Sanità ha redatto un elenco di risposte

Le modalità di contagio tra cui quella dedicata proprio al comportamento da tenere di ritorno da un passeggiata con il proprio cane: «La sopravvivenza del nuovo coronavirus negli ambienti esterni non è al momento nota con certezza. Se il cane viene a contatto con le zampe con secrezioni respiratorie espulse a terra da persone infette è teoricamente possibile che possa trasportare il virus anche se non vi sono al momento evidenze di contagi avvenuti in questo modo. Quindi, si tratta di osservare l’igiene accurata delle superfici e delle mani lavando i pavimenti con soluzioni a base di cloro all’0.1% (la comune candeggina o varechina), le altre superfici con soluzioni a base di cloro allo 0,5% e le mani con acqua e sapone per oltre 20 secondi o con soluzioni/gel a base alcolica, per uccidere i virus. È possibile al rientro a casa lavare le zampe del cane con acqua e sapone, analogamente a quanto facciamo con le nostre mani, avendo cura di asciugarle bene e comunque è opportuno evitare di farlo salire con le zampe su superfici con le quali veniamo a contatto (ad esempio su letti o divani)».

Fabio Sanfilippo

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Gossip

Fedez s’incazza – Codacons risponde : “Scuse entro 48h”

«Vogliono bloccare la raccolta fondi per il coronavirus e chiedono soldi. Fermateli».

L’Associazione smentisce

 

Caro Codacons, quando non avevo 1 euro in tasca non avevo paura di quelli che mi querelavano. Figurati adesso che c’ho qualche soldino in più in tasca! In più in una causa che ho fatto a una persona che mi ha diffamato più volte su internet, il PM ha sostenuto che internet non è un mezzo diffamatorio! Si può dire il c***o che si vuole! Quindi vorrei aggiungere a tutto quello che ho detto in precedenza, caro Codacons, che potete andare a fare in c***o!

Oggi tutti dalla parte di Fedez persino Porro nella sua Zuppa.

Cos’è successo ?

 

Fedez contro il Codacons: «Vogliono bloccare la raccolta fondi per il coronavirus e chiedono soldi. Fermateli». Il cantante ha attaccato l’Associazione italiana per la tutela dei diritti dei consumatori perché avrebbe chiesto di bloccare i milioni raccolti per aiutare gli ospedali a fronteggiare l’emergenza Covid-19 giudicando la piattaforma GoFundMe poco chiara. Fedez e Chiara Ferragni hanno raccolto più di quattro milioni di euro e aiutato a costruire in tempi record un intero reparto di terapia intensiva. Il Codacons, attraverso l’Adnkronos, smentisce categoricamente le accuse del rapper: «Noi abbiamo chiesto con un atto formale al governo che i soldi siano versati direttamente sul conto della Protezione Civile, perché almeno è un ente pubblico, e non si rischia che i privati non le destinino a chi devono…»

Immediata la reazione dell’artista, che sui suoi profili social – e con l’intento di sfruttare il suo potere divulgativo per diffondere la notizia il più possible – ha denunciato la situazione. In primis, ha attaccato il Codacons per un banner ingannevole che sfrutterebbe il coronavirus e il suo nome per chiedere agli utenti dei soldi. Poi l’appello ai followers: «Sono allibito. Fermateli, vogliono buttare via milioni di euro per gli ospedali!».

Tutto è cominciato con un comunicato del Codacons in cui si chiedeva al San Raffaele di Milano di «precisare se i lavori siano stati eseguiti effettivamente con i soldi raccolti attraverso l’iniziativa di solidarietà lanciata dalla coppia, o se la struttura abbia anticipato di tasca propria le spese per il nuovo reparto, in attesa di ricevere i fondi promessi».

Parte ora un nuovo esposto del Codacons all’Antitrust e alla Procura della Repubblica di Milano in cui si chiede di bloccare tutte le raccolte fondi ingannevoli o che applicano commissioni nascoste o equivoche agli ignari donatori. Ciò anche alla luce dell’intervento dell’Antitrust che pochi giorni fa ha disposto un intervento in via cautelare proprio nei confronti del sito web www.gofundme.com usato da Fedez e la Ferragni per il nuovo reparto al San Raffaele di Milano, in relazione alla presenza di costi nascosti connessi alle transazioni con carte di credito e debito e alla commissione facoltativa impostata automaticamente sulla cifra del 10%. I soldi pagati dagli utenti per tale commissione al 10% devono essere immediatamente restituiti ai cittadini (ipoteticamente 400.000 euro incassati dal fondo e 116.000 euro di spese carte di credito), e parte ora un nuovo esposto del Codacons all’Antitrust e alla Procura della Repubblica di Milano in cui si chiede di bloccare tutte le raccolte fondi ingannevoli o che applicano commissioni nascoste o equivoche agli ignari donatori».

Su Instagram e su Twitter Fedez non ha nascosto la rabbia per quanto è accaduto, è andato in fondo alla questione sottolineando che la piattaforma non è nata per volontà sua e della moglie, ma esiste da anni. «Volevo sottolineare una cosa. Abbiamo chiesto a GoFoundMe di prendere una parte di profitto e di girarlo agli ospedali colpiti dall’emergenza e siamo riusciti a tirar su 250 mila euro che GoFundMe ha deciso di darci e che abbiamo destinato all’ospedale di Bergamo, Cremona e al policlinico di Milano».

«Adesso un’associazione riconosciuta da tutte le istituzioni italiane propone di buttare nel cesso milioni di euro raccolti per gli ospedali pubblici? Intanto fanno una campagna, loro, spacciata per aiuto alla lotta contro il Coronavirus quando in realtà i soldi vanno a loro che si occupano di tutela dei diritti dei consumatori. Che con il Coronavirus non c’entra un ca….o, ma stiamo scherzando?… La gente che muore e voi chiedete i soldi per voi stessi. Dite di donare per non pagare le tasse. E questa è un’associazione parastatale che dovrebbe tutelare i consumatori…»

 Fedez codacons dichiarazioni

LA REPLICA DEL CODACONS «Intanto dobbiamo ringraziare questo signore, che credo sia un cantante, ma non ne sono certo, perché stiamo ricevendo moltissime donazioni da tanti che non sapevano si potesse fare ed ora grazie a lui lo sanno – dice il presidente del Codacons Carlo Rienzi – Fedez non ha capito niente, noi raccogliamo fondi per le denunce, diffide, ricorsi in questo momento di emergenza. Sono già 42 le cose fatte e sì, sono fondi a sostegno del Codacons, ma per l’emergenza Coronavirus».

Sull’accusa di voler “bloccare le raccolte fondi private”, Rienzi è ancora più netto: «Ma quando mai. Noi abbiamo chiesto con un atto formale al governo che i soldi siano versati direttamente sul conto della Protezione Civile, perché almeno è un ente pubblico, e non si rischia che i privati non le destinino a chi devono… Le percentuali che rimangono al privato tra l’altro sono elevatissime: oltre ad un 2,9% di costi di incasso, c’è anche un sistema che individua una percentuale, indicata in una piccolissima postilla che può essere modificata ma quasi nessuno legge, che regala il 10% al privato».

E poi il presidente conclude: «Del resto stiamo parlando di gente che passa la vita dentro un armadio o in alberghi di lusso, vendono l’immagine di un bambino di due anni contro tutte le norme internazionali a tutela del fanciullo e che si vende l’acqua della fontana a 9 euro al litro: non mi sembra ci sia altro da aggiungere».

Fabio Sanfilippo

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Cronaca

Un video che porta la collaborazione del sindaco

Un esempio che viene da Torino

 

Alex Fiumara è l’autore di questa storia, dove con le riprese svolte dal suo drone, sveglia la reazione del sindaco di Torino, Chiara Appendino sull’emergenza Coronavirus.

Il mercato di porta palazzo ha finalmente delle regole , grazie ad un reportage giornalistico del fotografo /giornalista Alex Fiumara , qule domenica 22 marzo pubblicava un video documentario sul suo profilo Instagram , dove si vede la piazza di uno dei più grandi mercati d’Italia – Porta Palazzo –

Di fatto il suo mercato , gremitava di gente non curante dell’ emergenza in corso e, nel muoversi tra i banchi affolati, fu chiaro il  menefreghismo ignorando la pericolosità e restrizioni emesse.

 

Gli stessi bus arrivavano spesso pieni di stranieri, fa presente Fiumara, mentre gran parte degli italiani erano in casa

 Alex fiumara torino

 

Erano le ore 10:45 circa quando il drone si alza nel centro della città sabauda ed a dimostrazione delle riprese, emerge come parte di essa sembra voler essere immune da leggi e regole. Lo stesso Fiumara dice che la Polizia e i Carabinieri congiunti alla Polizia Municipale di Torino , sono allo stremo delle forze e più di così non possono fare.

Il video della piazza ribelle , anarchica , incurante , fa il giro del web e approda in comune, dove 48 minuti dopo la messa in rete del video/drone , la Sindaca Appendino ferma il mercato e detta delle regole ferree da rispettare agli ambulanti di piazza della repubblica e mercati cittadini – Chi non si dovesse attenere alle nuove disposizioni pena la chiusura del mercato stesso.


Nessuna persona in questo momento è esente dalle regole ferree dettate dal Presidente Conte , nessuna razza , colore di pelle o etnia è esente dalla pandemia in corso.
E’ il caso di dire , che le prove arrivano dal cielo , con un drone che mostra il menefreghismo dei soliti furbetti che, cosi facendo, alimentano la diffusione del virus.

 

Fabio Sanfilippo

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Gossip

I giochi sporchi dentro il “Grande Fratello Vip”

Patrick contro Zequila: “Gioca sporco”

Litigi per la nomination e nel frattempo i fans di Antonella Elia si uniscono

 

Al “Grande Fratello Vip” è scontro tra Patrick e Zequila. Antonio nelle ultime settimane è sempre più in minoranza facendosi sottrarre la leadership autoproclamata, da Denver e Sossio.

L’attore tetrale, è sempre più tragicomico e

non passa giorno dove non litiga con gli inquilini.

Tutto è comincato con le nomination. Antonio ci è rimasto male: “Potevate lasciarmi tranquillo questa settimana, anche se poi la prossima sarei uscito lo stesso ma almeno mi sarei vissuto tranquillamente questi giorni. Patrick è un falso, quando ha visto che non sono andato in finale, si è galvanizzato ed essendo un giocatore mi ha sfidato ad andare in Nomination con lui. Lui è un falso. È un gran giocatore!”. Ormai è guerra aperta.

“Ha sempre fatto il superiore, ora ho detto basta, quando ho cercato di avvicinarlo di nuovo

non voleva sentire ragioni” si sfoga Patrick”

Antonio Zequila all’interno della casa non ha più pace ed anche nei gruppi di Facebook è sempre in minoranza, ma c’è un colpo di scena di strategia.

La guerra sporca.

Riassumendo, la formula è sempre la stessa: votare per far uscire “il più debole”.

I fan combattono con ogni mezzo, mobilitando le truppe sui social. Si muove anche chi non coinvolto direttamente al ballottaggio, come i sostenitori di Antonella Elia, perché l’eliminazione di un inquilino scomodo è un passo in avanti verso la vittoria per la propria beniamina.

Così su Twitter sta girando l’appello a “salvare Antonio Zequila perché è palesemente il più debole” e votare contro “Patrick Pugliese, che comunque è sempre andato contro Antonella”.

Contro replica dei tifosi di Patrick Pugliese

“Ragazzi aiutateci, Patrick ha anche un pubblico fatto di persone non avvezze ai meccanismi dei televoti, pensate che c’è gente che non sa nemmeno di avere 14 voti. I fan di Antonella votano Zequila (non ditemi perché!) e chi rischia è proprio Patrick!”. Roba che neanche i “franchi tiratori” in Parlamento.

 

Fabio Sanfilippo

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POLITICA

Sen Enrico Pianetta : “ Incapacità di questo Governo”

 

” INETTITUDINE E PRESSAPOCHISMO “

 

COMUNICATO STAMPA – La drammatica situazione creata dalla pandemia virale che sta colpendo pesantemente il nostro Paese con pesanti perdite di vite umane soprattutto anziani, ha portato alla luce l’incapacità della nostra Classe di Governo.
Hanno gestito la situazione di crisi, senza comprenderne la sua reale portata con lentezza e indecisione, sospinti dall’altrui iniziativa più che dalla propria: generando così confusione istituzionale e determinando paure e sbandamenti.
A dimostrazione della loro inettitudine e del loro pressapochismo hanno emanato, ogni giorno, nuovi decreti da parte del Presidente del Consiglio e dei suoi Ministri senza il coinvolgimento del Parlamento, creando sbandamento nell’opinione pubblica.
Siamo a una nuova Caporetto.

 

L’Italia non può continuare con questa conduzione tentennante e burocratica, ha bisogno, ora come allora, di una rinnovata guida, preparata, capace e autorevole per governare la tragica emergenza sanitaria, e per affrontare l’ancor più grave crisi economica ed occupazionale che si prospetta. L’Italia necessita subito di essere condotta da personalità con esperienze, professionalità e riconosciute autorevolezze nazionali e internazionali che sappiano garantire con la necessaria determinazione le indispensabili misure di ordine sociale ed economico e sappiano preparare e responsabilizzare le nostre Comunità al dopo COVID-19, quando tutto non sarà più come prima.

Il responsabile Nazionale di Forza Italia Seniores
Enrico PIANETTA

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Gossip

Coronavirus al GF VIP mentre Sossio asfalta Zequila

“Meglio slippino che Er mutanda”

Come può esserci il Coronavirus dentro la casa più spiata d’Italia ?

Fernanda Lessa, uscita dalla Casa, ha rivelato di aver avuto la broncopolmonite scatenando la bufera su un possibile contagio da coronavirus. –  Selvaggia Lucarelli: “Mediaset dia spiegazioni” ed a questo punto noi aggiungiamo non solo Mediaset, ma anche Endemol… Fernanda potrebbe esser stata contagiata e come ?

Le censure del Gf Vip

Che Mediaset ed Endemol non diano spiegazioni è veramente inquitante e non rispettoso – Fabio Sanfilippo nel frattempo lo ha chiesto ad Alfonso Signorini, ed attende risposta, dato che dalla casa, le censure non mancano mai. Dal Drone per Zequila che ha fatto sentire la modella Andrada Marina molestata al più grave fatto del Coronavirus, i colpi di scena, o per meglio dire di censura, non mancano mai.

A questo punto ci chiediamo come stiano tutelando la salute dei concorrenti rimasti? Delle persone che stanno lavorando al gf ? Avranno fatto fare i tamponi ai concorrenti rimasti dato che alcuni non sono proprio più di primo pelo, con una certa età ?

Sossio Aruta contro Antonio Zequila:

Meglio slippino che Er mutanda”

Le battute nei gruppi di Facebook non tardano ad arrivare. Ieri in serata, una tra tutte : “ A Zequila forse gli tremano le mutande”.

 

 Continua dopo l’immaginefacebook antonio zequila

L’ex volto del Trono Over di Uomini e Donne ha confessato a Signorini che pensava di aver trovato un amico in Antonio Zequila, ma ora lamenta le innumerevoli prese in giro ed umiliazioni da parte dell’attore di fotoromanzi.

In seguito ha sostenuto che l’abito non fa il monaco. Zequila ha controbattuto dicendo: “Lo fa lo slippino l’abito” e Sossio Aruta l’ha asfaltato: “Meglio slippino che Er mutanda”.

Litigi senza tregua dentro il grande fratello. Sossio Aruta sostiene più volte di ricevere bullismo da parte di Antonio Zequila.

Paola e Sara intanto si fanno avanti facendo notare tutte le autoproclamazioni di Zequila nonché gli irrespetosi atteggiamenti avuti all’interno della casa.

Anche Patrick Pugliese ha voluto esprimere il suo punto di vista sulla lite Sossio Aruta – Antonio Zequila. Il concorrente ha dichiarato che l’attore ha sbagliato con l’ex Cavaliere di Uomini e Donne perchè gli ha detto di parlare bene in italiano e sono giorni che lo umilia:

“Lui ostenta una carriera che non ha. È uno sbruffone, sa fare tutto, parla sempre di sè”.

Nel frattempo fuori dalla casa, la modella Andrada Marina attende Zequila e ne vedremo delle belle.

 

Fabio Sanfilippo

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Gossip

Ana Bettz alle massime cariche dello Stato

Solidarietà – Un importante progetto

La lettera dell’imprenditrice Ana Bettz per ottenere il patrocinino

 

    L’importante imprenditrice nel petrolio, nonchè cantante, è storicamente una persona di cuore è vuole avviare una campagna di aiuto e supporto alla popolazione italiana, così decide di segnalare  con una lettera aperta a Mattarella, Conte, Speranza ed ai Presidenti di Regione, quali ora valuteranno di concedere l’ autorizzazione all’acquisto del materiale.

Ana, fa presente l’importanza di necessità nel sanificare gli ospedali. Dall’ Ozono ai laboratori attualmente chiusi, diventa fondamentale installare tutta l’attrezzatura – respiratori, ventilatori, defibrillatori e ossigeno – per improntare delle sale di rianimazione d’emergenza e aggiuntive utili a superare l’emergenza del Covid-19.

Faccio appello a grandi imprenditori italiani e amici come Ferrero, Barilla, Agnelli, De Laurentis, Cremonini, Samori, Beretta, Lotito, Berlusconi, Del Vecchio, Della Valle, Caltagirone, Cirio, Salini, De Benedetti e molti altri ancora a partecipare a una task force solidale: un gesto di solidarietà economica privata per acquistare tutte le attrezzature necessarie per la rianimazione in ogni ospedale e in ogni ambulatorio attualmente in disuso o in locali che lo consentano per far fronte all’emergenza sanitaria del Coronavirus.

Questo potrebbe essere di ausilio per gli ammalati visto che mancano i letti e i luoghi ove contenerli.

Penso per esempio a strutture come il “Forlanini” qui nel Lazio e ad altre Regioni diverse di Italia che hanno molte strutture chiuse e che possono essere facilmente riadattate per l’emergenza. Chiediamo pertanto al Presidente della Repubblica e al Presidente del Consiglio dei Ministri di poter intervenire immediatamente in deroga alle procedure burocratiche che porterebbero via troppo tempo, mettendo a repentaglio altre vite: si istituisca un conto corrente dedicato e la possibilità di fare subito donazioni.

Io per prima metto a disposizione una somma da subito per far fronte all’emergenza. Mettano a disposizione un conto corrente per fare i versamenti o autorizzino noi imprenditori a pagare direttamente le aziende che forniscono questi materiali. Ci facciano sapere al più presto perché ogni minuto perso è una vita umana in pericolo. I medici e gli anestesisti non attualmente impegnati e che possono lavorare, con i giovani di buona volontà si mettano a disposizione per fronteggiare l’emergenza.

Ci auguriamo che le massime cariche dello Stato italiano, vogliano cogliere ed approvare l’appello della cantante ed imprenditrice.

Fabio Sanfilippo

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ECONOMIA

Avremo una nuova grande recessione

Governi ed Istituzioni europee hanno deciso strategie diverse rispetto al 2008

In Italia sarà profonda almeno quanto quella del 2008, se non peggiore

Ormai è chiaro che l’impatto sarà fortissimo. A differenza di dieci anni fa, però, governi e istituzioni europee hanno cambiato strategia e questo, sperano molti, aiuterà a limitare gli effetti peggiori di questa nuova grande crisi economica.

E’ di pochi giorni fa la notizia che le agenzie di rating hanno condannato l’Italia: sarà recessione. Al di là del fatto che fare previsioni al momento non è semplice, senza sapere quanto durerà la pandemia, soprattutto alla luce del fatto che ci troviamo di fronte ad una situazione mai vissuta prima, sembrerebbe che la situazione a cui si prepara ad anadare incontro il nostro Paese non sia delle migliori. Ma anche se se ne parla molto sappiamo veramente cos’è una recessione e cosa comporta per la nazione colpita? – Cerchiamo di capire di cosa stiamo parlando.

Questa volta sembra che le cose andranno diversamente. Le autorità europee e i governi degli stati membri si sono accordati per spendere tutto quello che sarà necessario per fronteggiare la crisi. La Banca Centrale Europea si è impegnata a finanziare le banche e ad acquistare titoli di stato per evitare una nuova stretta creditizia, mentre i governi hanno varato piani economici per sostenere imprese e lavoratori.

 presidente conte

Le stime

Presto per dirlo, ma l’ Istat pubblicherà i dati sull’economia nel primo trimestre 2020 soltanto ad aprile, mentre il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, per ora si è limitato a dire che il governo si aspetta «una contrazione rilevante del PIL» (fonti anonime del ministero hanno parlato di ipotesi di studio vicine al 3 %).

Nel frattempo banche e centri studi privati hanno già pubblicato le loro ipotesi sul futuro. Secondo UBS e Morgan Stanley ipotizzano un calo tra il 5 e il 6 per cento del PIL, Fitch è più ottimista e ipotizza un calo di poco più del 3 per cento. I più pessimisti di tutti sono gli italiani di Ref Ricerche, che ipotizzano un calo fino all’8 per cento e Goldman Sachs, che nel suo ultimo rapporto stima per l’Italia una recessione superiore a 11 punti percentuali (e un calo del 9 per cento complessivo per l’economia europea). In generale, le stime ipotizzano che l’Italia sarà tra i paesi europei più colpiti dalla recessione, poco più della Germania e della Francia. In ogni caso, tutta Europa e gli Stati Uniti entreranno in recessione nel corso del 2020.

Le stime sul PIL

C’è da precisare che le stime vanno sempre trattate con estrema attenzione. Il calcolo non è una scienza, ma l’arte di saper ponderare al meglio gli avvenimenti, dato che è pieno di varibili ancora sconosciute.

 

Per esempio: quanto ancora dureranno le misure di quarantena, quando saranno riaperti i confini, quanto sarà duro il colpo per l’economia cinese e quanto lo sarà per quella americana.

La crisi, in pratica

E’ la misura di quaranta che sta fermando il nostro paese, con a capo un governo apparentemente insicuro nonché interedetto e tardivo nel prendere decisioni.

Siamo in recessione. Questo è ormai chiaro – Nessuno sa esattamente quanta parte dell’economia italiana si sia fermata, e non sappiamo nemmeno quante persone vanno ancora fisicamente al lavoro ogni giorno (una considerazione importante non soltanto dal punto di vista economico ma anche per la salute pubblica, visto che i luoghi di lavoro sono, insieme agli ospedali e ai supermercati, gli ultimi luoghi di aggregazione in cui il virus può ancora diffondersi liberamente).

In tutto, secondo le principali stime, a marzo l’attività economica in Italia si è ridotta del 20, forse del 30 per cento. Dopo l’annuncio di venerdì, il governo e Confindustria hanno fornito cifre ancora più impressionanti: circa il 70 % dell’economia italiana potrebbe essersi fermato. Anche se le misure intraprese dal governo probabilmente limiteranno i licenziamenti e i fallimenti, l’impatto su milioni di lavoratori precari o in nero sarà enorme e si stima che la disoccupazione tornerà presto a superare il 10 %.

La risposta delle istituzioni

Il governo italiano e le autorità europee stanno cercando di attenuare l’impatto della crisi; fortunatamente, per il momento non sembra che ci troveremo ad affrontare di nuovo una situazione simile a quella della grande crisi del 2008-2012. All’epoca la recessione fu accompagnata da una severissima “stretta creditizia”: le banche non prestavano più soldi alle imprese e gli investitori si rifiutavano di acquistare titoli di stato italiani, poiché dubitavano della capacità dell’Italia di rimborsare i debiti contratti. In risposta i governi tagliarono le spese e alzarono le tasse, rendendo ancora più difficile la vita delle persone (la manovra economica del 2012, approvata dal governo Monti, prevedeva oltre 30 miliardi di euro tra tagli alla spesa e aumenti di imposte).

Questa volta sembra che le cose andranno diversamente. Le autorità europee e i governi degli stati membri si sono accordati per spendere tutto quello che sarà necessario per fronteggiare la crisi. La Banca Centrale Europea si è impegnata a finanziare le banche e ad acquistare titoli di stato per evitare una nuova stretta creditizia, mentre i governi hanno varato piani economici per sostenere imprese e lavoratori.

Fabio Sanfilippo