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Busto, su piazza San Giovanni: sindaco e vice chiedono rispetto delle regole

TAVOLINI IN PIAZZA san giovanni: POLIZIA LOCALE E SUAP RILEVANO IRREGOLARITA’

SINDACO E VICESINDACO: LE NORME DEVONO ESSERE RISPETTATE A GARANZIA di una vivibilita’ ARMONIOSA DELLA CITTA’

Lo Sportello Unico Attività Produttive  ha provveduto alla verifica delle modalità con cui un esercizio pubblico limitrofo a piazza san Giovanni ha occupato in questi giorni la piazza con tavolini, sedie, ombrelloni e una struttura mobile.

Come si ricorderà, per sostenere il tessuto economico della città e supportare la ripresa, l’Amministrazione aveva deciso non solo la sospensione del pagamento della TOSAP, ma aveva anche concesso la possibilità di ampliare la superficie già concessa in modo da permettere la presenza di tavolini, distanziati, pari quelli già autorizzati. E’ stata data anche la possibilità di presentare nuove richieste di occupazione per una superficie massima pari a quella necessaria per consentire la presenza di un numero di tavoli uguale ai quello dei tavoli presenti all’interno dell’esercizio  prima dell’epidemia.

La procedura è stata molto snellita dal punto di vista burocratico ed esentata dai costi previsti dalla procedura ordinaria: nel caso di utilizzo degli spazi adiacenti al locale è stata infatti offerta la possibilità di procedere all’occupazione immediatamente dopo la presentazione di una comunicazione al SUAP, accompagnata da una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà.

Questa opportunità  è stata colta da moltissimi locali: sono ormai oltre cento gli esercenti che hanno presentato la comunicazione e contribuito a cambiare, con i loro allestimenti,  il volto della città.

  

In queste ore, il Suap ha verificato alcune irregolarità da parte del gestore del locale di piazza san Giovanni: in particolare, la documentazione inoltrata è stata ritenuta incompleta perché mancante della dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà con la quale era necessario dichiarare il rispetto del Regolamento Tosap (nella fattispecie all’ art. 12 che definisce nel dettaglio gli arredi previsti) e l’impegno a sanare entro due giorni eventuali irregolarità, pena la revoca dell’occupazione.

Ieri, durante un sopralluogo della Polizia Locale, è stata inoltre riscontrata, oltre all’occupazione di suolo pubblico costituita da tavoli, sedie e ombrelloni, anche la presenza di una struttura mobile (un rimorchio targato), non compresa tra gli elementi di arredo urbano ammessi e consentiti dalle linee applicative della deliberazione di Giunta. 

L’ufficio ha quindi richiesto l’integrazione della comunicazione e la rimozione immediata della struttura mobile non solo perchè non ammissibile, ma anche  in vista della festa

patronale di domani, giornata in cui si svolgerà proprio in basilica san Giovanni la messa solenne dedicata al patrono.

         “Il cambiamento in atto a favore dei pubblici esercizi della nostra città, avviato con l’intento  di supportarne le attività a fronte delle restrizioni legate alla pandemia, ma che contemporaneamente sta regalando anche un nuovo volto a Busto, presuppone comunque il rispetto di alcuni parametri stabiliti nell’interesse di un’evoluzione armoniosa e gradevole, finalizzata alla massima vivibilità dei nostri spazi aperti – commentano il sindaco Emanuele Antonelli e la vicesindaco e assessore allo Sviluppo del territorio Manuela Maffioli -.  L’Amministrazione ha il dovere e il diritto di vigilare che tutti si attengano a queste disposizioni e di intervenire qualora questo non avvenga, come nel caso del pubblico esercizio di piazza san Giovanni”.

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Covid-19, Speranza al Washington Post: “Faremo tutto per il vaccino

Covid-19, Speranza al Washington Post: “Faremo tutto il necessario per trovare un vaccino che protegga tutti”

L’articolo intitolato: “Da Oxford ad un laboratorio italiano, un vaccino sperimentale è più avanti degli altri”

 

“Proteggere le persone con il vaccino è la priorità. Faremo tutto il necessario per arrivare a quel punto”. Queste le parole del ministro della Salute, Roberto Speranza, in un colloquio realizzato con il quotidiano statunitense Washington Post durante la visita alla IRBM di Pomezia, l’azienda italiana che sta lavorando, in collaborazione con l’Universita di Oxford, alla sperimentazione del vaccino contro il Covid-19.

“Non possiamo immaginare di scommettere solo su questo vaccino. Ma questo è il vaccino che, secondo i nostri scienziati, arriverà prima degli altri. In questo momento, non c’è nessun’altra società che dice che potremmo avere il vaccino entro la fine dell’anno. Mi fa venire la pelle d’oca pensare che stiamo parlando della possibilità di salvare vite umane”, scrive il Washington Post, riportando il colloquio del Ministro con i ricercatori della IRBM.

In allegato l’articolo uscito sull’edizione cartacea del quotidiano:

 

Qui il link alla versione on line: https://www.washingtonpost.com/world/europe/vaccine-coronavirus-oxford-italy-trials/2020/06/20/4b8f5e0a-af1c-11ea-98b5-279a6479a1e4_story.html

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Zecchino d’oro: vieni a cantare con noi

Lo Zecchino d’Oro è il Festival Internazionale della canzone del bambino trasmesso in un apposito programma televisivo.

 

È considerato un evento che pian piano è divenuto parte del costume e patrimonio culturale italiano delle generazioni nate a partire dagli anni sessanta. Tale valore è testimoniato dall’attribuzione, nell’aprile 2008, della targa “Patrimoni per una cultura di pace”, consegnata nel corso di una cerimonia organizzata dai Club e Centri UNESCO.

Uno degli spettacoli più amati dagli italiani di tutte le età, retaggio della nostra cultura e costume nazionale, non si può perderlo e infatti viene riproposto.

Lo Zecchino d’Oro giunge alla 63ª edizione e torna anche Zecchino d’Oro Casting Tour, alla ricerca dei solisti che interpreteranno le canzoni della prossima edizione della trasmissione.
Lo scorso anno è stata Francesca Larocca (5 anni, di Lodi) a rappresentare la Lombardia con il brano “Skodinzolo”; in tutto sono 100 i bambini della regione che, dal 1959 a oggi, hanno preso parte alla storica trasmissione. All’edizione 2020 si partecipa con una modalità tutta nuova e divertente, per giocare in famiglia da casa, tramite il sito www.zecchinodoro.org. Date le disposizioni legate all’emergenza Covid-19 Antoniano ha messo in campo, infatti, una procedura online gratuita, rivolta a tutte le bambine e i bambini tra i 3 e i 10 anni, che si sviluppa in tre fasi distinte.

 

In un primo momento i bambini sono chiamati a inviare tramite una piattaforma online un video della durata di un minuto in cui eseguono una canzone del repertorio dello Zecchino d’Oro, da scegliere tra i brani inclusi nella playlist intitolata “Zecchino d’Oro Casting Tour 2020” sul canale YouTube ufficiale di Zecchino d’oro e accessibile anche dal sito alla sezione dedicata. Facoltativo l’invio di un ulteriore video di presentazione, sempre tramite il sistema sul web.

 

Le esibizioni raccolte verranno ulteriormente esaminate dallo staff dell’Antoniano in modo da riascoltare, in una seconda fase, le bambine e i bambini selezionati. La terza fase avverrà presso l’Antoniano di Bologna – da confermare in base alle disposizioni future legate all’emergenza – con lo scopo di individuare le voci più adatte a interpretare i 12 brani inediti in gara. Tutti dettagli relativi alla partecipazione e il regolamento saranno disponibili sul sito.

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Gli auguri del papà: Marco Squizzato

22.06 oggi 14 anni fa tu mi cambiavi la vita, grazie a te ho compreso la parola papà con la consapevolezza di vivere giorno dopo giorno questa nuova responsabilità ma con altrettante e più soddisfazioni che tu hai saputo regalarmi
Sono davvero orgoglioso di come stai affrontando la strada della tua vita è la maturità delle tue scelte…
Auguri Edoardo , e ricordati che la vita è fatta di traguardi e se usi la testa e la tenacia di cui sei capace ci saranno tante vittorie e io sarò al tuo fianco per gioire ma anche per darti la spalla nei momenti di sconforto.

14volte Auguri e in bocca al lupo per l’imminente esame.

Il tuo papà

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Milano, Gabriele Albertini in campo come sindaco?

Gabriele Albertini in campo come sindaco, è una delle opzioni possibili e probabili per ricompattare il centro-destra senza nulla togliere ad altri che però potrebbero essere invisi in quanto rappresentanti di partito: Maria Stella Gelmini, Matteo Salvini, Daniela Santanchè o altri che per ora non si intravedono.

Gabriele Albertini è stato sicuramente una persona di grande spessore, cultura e anche anticonformista al punto giusto, ci viene in mente la sua dichiarazione  “Sono forze anti-sistema e identitarie entrambe, imbarazzate all’idea di farsi sistema al governo” (incontri tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio per un’ipotesi di governo antisistema).

Persona che esprime un forte input di legalità, molto premiato ma sulle onorificenze disse a Repubblica”Ma quella cui tengo di più, è il titolo di Carabiniere onorario”.

Spettacolare la sua battuta : Piu interessante comandare su persone stupide o ubbidire a persone intelligenti ?

“Comandare su persone intelligenti”.

E ricordiamo pure ” l’assist” di Montanelli: “Sarai ricordato come un bravo sindaco”, di cui di recente ha ricordato la figura ; La decisione di dedicargli una statua fu presa nel 2005 dall’amministrazione di centrodestra di Milano, guidata dal sindaco Gabriele Albertini (in carica dal 1997 al 2006). Sembra che l’idea fu proprio di Albertini: nel 2005 il Corriere della Sera scrisse che il sindaco considerava Montanelli «un secondo padre», ricorda IL POST.

Lo sfregio alla statua di Montanelli venne commentato così: “Ai teppisti c’è poco da dire se non applicare il codice penale. Montanelli incarna tanti valori a partire dalla dignità morale e dalla coerenza”

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Matteo Bassetti: affrontare futuri nemici di natura infettiva

I problemi importanti dovrebbero servirci e farci riflettere per non ritrovarci nelle medesime condizioni è invece la politica manca di prospettiva, e nel futuro?

Sentiamo le parole dell’infettivologo a tal proposito:

“QIl COVID ci ha insegnato che, per il futuro, si deve investire maggiormente in cultura infettivologica, non solo nei nostri ospedali, ma anche sul territorio e nelle RSA. Solo con un grande sforzo economico, organizzativo e culturale si potranno affrontare futuri nemici di natura infettiva di qualunque tipo si presenteranno: virali, batterici, protozoari o fungini. Bisognerebbe pensare ad un piano Marshall per rinforzare le malattie infettive italiane a livello infrastrutturale, tecnico, logistico, di personale medico e infermieristico. Per il momento ho visto che si è parlato solamente di posti in terapia intensiva. Occorre pensare alle malattie infettive per non farsi trovare impreparati di fronte a future sorprese. Non si deve perdere tempo.

Per quel che riguarda gli asintomatici, come ho già detto più volte, la maggioranza di loro probabilmente non sono contagiosi perché hanno una carica virale bassissima. Dobbiamo spingere perché i laboratori di virologia ci dicano non solo se il tampone è positivo o negativo, ma anche quanto virus c’è. Diversamente rischiamo di isolare e bloccare a casa persone che probabilmente non sono contagiose e che, magari, non ne hanno bisogno.

Buon weekend a tutti da continuare a vivere responsabilmente con un DPCM… non presidenziale ma infettivologico…Distanza (adeguata dagli estranei), Prendersi Cura (delle mani) e Mascherine (se servono)”

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Treno dei Bimbi riaperto il 27 giugno a Croveo (VB)

IL 27 GIUGNO RIAPRE IL TRENO DEI BIMBI A CROVEO LA 54° STAGIONE, RISPETTANDO LE NORME A GARANZIA DELLA SICUREZZA DI TUTTI GLI OSPITI PRESENTI .

Torna a “viaggiare” il mitico Treno dei Bimbi, il villaggio turistico dei Padri Cappuccini di Domodossola, realizzato con vecchie carrozze ferroviarie, situato nei pressi di un corso d’acqua al centro di un bosco, con numerosi vagoni alcuni comunicanti tra loro e all’interno tutti i comfort per un soggiorno di totale relax. “Questo parco è unico al mondo”, ci spiega l’ex fanciullo GERMANO BACCHETTA, che aggiunge pure ” non solo per i vagoni nel bosco, ma anche per la pace e le sensazioni che trasmette, un luogo dove poter anche riflettere  e ritagliarsi un attimo per pensare.”

Quella chi si appresta a partire sarà la stagione numero 54, era infatti il 1966 quando i vagoni dismessi, salirono le strette strade della Valle Antigorio, un’impresa dai contorni epici, ed è lì che Padre Michelangelo allestì un grande spazio estivo dedicato a quei bambini, figli di frontalieri che non potevano essere portati in Svizzera dai propri genitori e lasciati in collegio presso la Casa del Fanciullo di Domodossola.

La data fissata è per il prossimo 27 giugno rispettando tutte le norme governative in materia di accoglienza sicura.

In questo ultimo periodo, tutto lo staff ha monitorato con grandissima attenzione la struttura, dove sono state individuate le soluzioni più efficaci, rafforzando cosi  tutti i protocolli di igiene e sicurezza a garanzia degli ospiti presenti quest’anno per la stagione estiva.

 “Qui le famiglie e i gruppi, potranno vivere l’esperienza di alloggiare nelle vecchie carrozze per qualche giorno, oppure trascorrere qualche ora immersi nella natura dell’ incantevole location Osso di Croveo nella Val Formazza.  

Tutto lo staff con la passione di sempre sarà solare disponibile e attento a tutto, saranno sempre loro, quelli di sempre a garantire anche per quest’estate così molto particolare”, momenti di pura tranquillità in un luogo semplice e rilassante, che li distingue ormai da ben 54 anni .

Purtroppo quest’anno per motivi organizzativi dovuti all’emergenza Coronavirus anche il consueto Raduno annuale degli “Ex Ragazzi della Casa del Fanciullo” l’unico momento di unione, condivisione e festa potrebbe slittare come addirittura non esserci, ma sono convinto che ognuno di noi in qualche maniera e privatamente farà la sua parte per esserci, perché il “Treno dei Bimbi” rimane un posto veramente incantevole, dove l’atmosfera che si respira è rigenerante e perfetta specialmente dopo il lungo periodo di permanenza forzata in casa per tutti noi”.

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Più passeggeri su bus e treni

Trasporti pubblici: da lunedi più passeggeri su bus e treni

Balotta (Europa Verde), ve rimosso anche il divieto a bici e riders

 

 Meno vincoli per il trasporto pubblico in Lombardia a partire da lunedì. L’ordinanza del 19 giugno n. 569 il presidente Attilio Fontana cancella le restrizioni applicate nella nostra Regione che erano in vigore dalla fine di aprile e unifica le regole per bus, treni, metropolitane a quelle stabilite dal decreto del presidente del consiglio per la Fase 3. Questa ordinanza che avvia il settore verso vincoli più morbidi consentirà un numero massimo di passeggeri non superiore del 50% dei posti a sedere e al 15% dei posti in piedi.
Non sarà più obbligatorio, per i passeggeri, indossare i guanti. Restano  l’obbligo i mantenere la distanza di un metro tra le persone e quello della mascherina su naso e bocca e di occupare i posti espressamente i posti indicati sui mezzi di trasporto.

Le disposizioni precedenti sarebbero dovute restare in vigore fino al 31 agosto. Il vincolo della distanza di un metro tra un passeggero e l’altro, non ha permesso alle aziende di trasporto di applicare a pieno la quota del 50% fermandosi al massimo a circa un terzo della capienza causando disagi sui treni dei pendolari delle linee maggiormente trafficate. Le nuove regole consentiranno qualche posto in piedi in più. In alcune situazioni sarà utile, ma complessivamente i numeri reali non cambieranno di molto. Con questo provvedimento  non c’è più motivo per impedire il trasporto delle bici mentre quello dei raider andrebbe solo momentaneamente contingentato sui treni regionali più affollati e delle ore di punta ed essere reso libero nel resto della giornata.

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NCC, le precisazioni di FIA di Confindustria

Con piacere riceviamo e diamo diritto di replica all’articolo: https://www.varesepress.info/in-evidenza/trasporto-pubblico-gli-ncc-e-le-fazioni-interne-c-e-anche-chi-insegue-il-rispetto-delle-regole.html

Ci spiace riscontrare sull’articolo in oggetto gravi inesattezze così definendole con un eufemismo, esercitando il diritto di replica sancito dalla legislazione. a) in ordine alla definizione di “sedicenti maggiormente rappresentative” associazioni di categoria che avrebbero riunito a Roma una diecina di operatori occorre evidenziare che le tre “sedicenti” erano anagraficamente la scrivente FIA di Confindustria, Federnoleggio di Confesercenti ed Anitrav, sigla storica di rappresentanza riconosciuta e che la “diecina” di operatori citata era in realtà quel “centinaio” di operatori dell’esclusivo settore NCC vetture, esattamente come dichiarato sulla richiesta presentata alla Questura di Roma. b) Grave e fuorviante l’inversione di ruoli tra le manifestazioni di Roma e Milano. Si dice che a Roma fossero presenti per la maggior parte operatori BUS, quando nella realtà non ve ne era nemmeno uno, al contrario di ciò che invece è avvenuto a Milano, dove insieme a qualche rappresentante NCC vetture la platea era composta per la maggioranza da operatori BUS, agenzie di viaggio, tour operators, guide turistiche, tutte categorie contigue al settore che si rappresenta, ma certamente non omologhe essendo l’NCC un servizio regolato dalla legge 21/92, quello BUS dalla legge 218/03 ed il comparto turistico da ancora differenti e articolate normative. La manifestazione di Milano, con caratteristica spiccatamente antigovernativa ha significato solo ed esclusivamente un orrendo ed improduttivo minestrone di categorie, spacciate per voce unica ad una platea di evidentemente poco informata sulle diversità non cancellabili, oggi cercando solo ed esclusivamente facili consensi autoreferenziali da un palco egemonizzato. Dove erano infatti le grandi rappresentatività delle Agenzie Viaggi, Tour Operators, Guide turistiche e via discorrendo? Non di certo a Milano, non di certo il 17 giugno. Per fortuna che con orgoglio il settore NCC vetture era rappresentato a Roma, e soprattutto per dare voce all’unico fatto concreto che sta sulla bilancia oggi, gli emendamenti in discussione. Emendamenti pubblicati da FIA, da Anitrav, da Federnoleggio.

Di altri emendamenti nessuna traccia, specialmente da chi era a Milano, da li solo aria fritta ad uso e consumo di chi ci crede. c) Non esistono, salvo che nella testa di qualcuno, autorizzazioni “burine”, lessico che appartiene alla categoria dei taxi, esistono autorizzazioni NCC italiane rilasciate dai vari Comuni sulla base di una legge in vigore da 28 anni, quando chi disponeva di un fax era un “ricco imprenditore” e forse questi signori che tanto inneggiano a dogmi medioevali non si sono accorti che nel frattempo il mondo, la cultura ma anche la mobilità sono radicalmente cambiate; la legge che governa un settore di imprese di noleggio, quella no, quella tale era e tale è, poco importa se è anticoncorrenziale, poco importa se servizio pubblico è, per la legge, quell’attività che ha obbligo di servizio, tariffe imposte e orari di servizio determinati. La 21/92 con i suoi antidiluviani concetti di territorialità stretta serve unicamente a garantire il potere alla categoria concorrente, nella quale con massima dignità dovrebbero confluire chi ha questa visione distorta del concetto di impresa. d) Le persone che citate nell’articolo, e che evidentemente hanno avuto la benevolenza di fornire informazioni volutamente denigratorie a proprio uso e consumo, che ruoli hanno nel settore dell’autonoleggio con conducente? Immaginiamo che la Vostra testata abbia omesso di verificarne la consistenza, forse sarebbe bastato questo ad evitarVi di cascare nel ridicolo.

Il sig. Gianni Pallotta, definito Presidente del costituendo Comitato a tutela del Noleggio con Conducente Professionale, è in realtà Presidente di un bel nulla, altrimenti il Comitato, che tra l’altro giuridicamente non è un’associazione di categoria, sarebbe regolarmente costituito con una registrazione ed un codice fiscale di identificazione, e non da costituirsi, inizia male la sua avventura, sostenendo il palese falso quando da noleggiatore sostiene che i taxi di Milano non verranno mai trovati a caricare negli aeroporti di Torino Genova o altrove. Lo sostiene perchè lui evidentemente staziona negli aeroporti di Milano, però ci sembra strano che egli non abbia mai notato, nei sedimi lombardi, decine e decine di taxi, proprio di Genova, Torino, Verona, Reggio Emilia o quant’altro, ben nascosti nei posteggi, intenti ad attendere il proprio cliente prenotato (ed è una abuso). Simone Labozzetta, nome conosciuto nell’area milanese, come minimo al suo quarto o quinto cambio di casacca e di sigla rappresentate nel giro di un paio di anni scarsi, di cui si ha il concreto dubbio che non ne sia esistita nella realtà nemmeno mezza, e per questo non escludiamo un esposto alle autorità competenti al fine di comprendere bene e fare comprendere se e cosa rappresenti, vorremmo dire di assumere finalmente una parte degna di tale nome, per decenza.

 Nomi che si aggiungono tristemente ad una lista ben lunga di personaggi in cerca di autore, la cui attività odierna è esattamente l’opposto di ciò che il settore, ma non solo quello, il turismo, il business travel, la cittadinanza, la mobilità in generale hanno necessità. Modernizzare non significa deregolamentare, solo per gli ignoranti la traduzione è questa, e di ignoranti il settore del noleggio con conducente ne può fare a meno e trarne vantaggi. La stampa dovrebbe avere la responsabilità di vagliare con competenza ciò che le viene proposto, verificare i fatti e le circostanze e valutare toni e termini. Con tutta evidenza ciò non è avvenuto, ed è palese, pertanto ribadiamo qua la richiesta di rettifica prevista facendo salve tutte le nostre facoltà di agire per vie legali nei confronti di tutte le persone coinvolte, ravvedendo nei termini adottati una chiara e non nascosta azione deliberatamente diffamatoria.

Distinti saluti Il Presidente Daniele Ercoli

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Trasporto pubblico: gli NCC e le fazioni interne. C’è anche chi insegue il rispetto delle regole

Alcune associazioni di categoria NCC a Roma, sedicenti maggioriormente rappresentative, hanno manifestato il 17 giugno 2020, coinvolgendo però solo qualche decina di colleghi NCC-AUTO, mentre per la maggior parte i partecipanti erano manifestanti appartenenti alla categoria NCC BUS turistici con le loro istanze e richieste.

Il tema portante che ha portato questi rappresentanti dei noleggiatori “a scendere in piazza” a Roma è dare sostegno all’ammissione di alcuni emendamenti, presentati da esponenti del centrosinistra, che vorrebbero fossero incardinati, in fase di conversione in Legge, al DL 34 del 19 maggio 2020.

Anche a Milano gli NCC si sono fatti vedere ad un presidio in piazza, ma principalmente la loro protesta aveva richieste di sostegno economico alla categoria.
La posizione “dei Milanesi” sul tema dell’operatività territoriale generalmente pare essere più moderata rispetto ai colleghi Romani, scesi in piazza, che nell’ambiente sono conosciuti come titolari di autorizzazioni “burine”.

Questi emendamenti principalmente propongono una specie di nuova “Lanzillotta positiva al coronavirus” che delinierebbe un ritorno al passato che evidentemente, vista la scarsa partecipazione alle proteste, in pochi NCC oggi condividono.

<<Chi ha davvero a cuore la tutela ed il futuro del mestiere del Noleggio Con Conducente si deve schierare assolutamente dalla parte opposta alla deregolamentazione del settore>> dichiara Simone Labozzetta, leader del network dei CONDUCENTI PROFESSIONISTI.

Dovrebbe essere sacrosanto il principio di libertà economica individuale ma Fabio Napolitano, storico NCC Milanese, precisa: <<“ciò non deve divenire un alibi per mettere il mercato del TPNL nelle mani di alcuni soggetti e multinazionali che, già nel recente passato, nascondendosi dietro ad un falso perbenismo ed un falso ideale di innovazione tecnologica, hanno solo perseguito interessi propri.”>>.

Diatribe storiche insomma che negli anni passati hanno solo portato alla creazione del “campo di battaglia” immaginario nel quale alcuni tassisti ed NCC si sono immedesimati come antagonisti.

La territorialità e la sua operatività è un valore fondamentale per quella parte di NCC che vede il proprio lavoro come un servizio artigianale e di qualita ma principalmente dovrebbe esserlo anche per l’utenza del trasporto pubblico non di linea.

Accentrare le autorizzazioni NCC di qualunque provincia e regione solo nei mercati di Roma e Milano, come spiegato anche dall’ANCI in alcune audizioni verbali nelle commissioni trasporti, andrebbe a discapito proprio di quei territori che potrebbero beneficiare di esse per accrescere ed integrare i propri servizi di trasporto locale.

Altro tema spesso dato per scontato è il rispetto per chi, che sia un tassista o un noleggiatore, queste regole le rispetta e magari ha anche investito delle ingenti risorse per farlo.

Ragion per cui un’autorizzazione rilasciata da un comune distante centinaia e centinaia di chilometri non dovrebbe avere le stesse possibilità operative di chi ne possiede la titolarità di una locale.

Francesco Salvini, titolare di autorizzazione NCC del comune di Ferno – comune del sedime aeroportuale della Malpensa dice: <<“È una questione di buonsenso oltre che di rispetto del lavoro e della professionalità altrui”>> e dietro di lui gridano a gran voce i suoi colleghi NCC del nascente -Comitato a tutela del Noleggio Con Conducente Professionale-:
<<“È una vecchia storia Italiana, dove a vincere spesso è il più furbo e non chi ne ha il merito, dove spesso è beffato chi rispetta le Leggi e chi insegue “il faro” del rispetto reciproco e del principio che la propria Libertà termina ove comincia quella altrui.”>>

La Legge quadro del settore è stata recentemente messa sotto esame e revisionata “parola per parola” dalla Corte Costituzionale che ha ribadito e sancito il principio sacrosanto del rientro in rimessa solo al termine di tutti i servizi già prenotati nella giornata ma allo stesso tempo ha certificato “la bontà” della operatività territoriale degli operatori del Noleggio Con Conducente.

Soprattutto in questo periodo, segnato dalla crisi economica da COVID19, in ogni settore è fondamentale il rispetto delle regole altrimenti l’alternativa pare essere il caos e la conseguente “guerra tra poveri” di prezzi al ribasso e a chi si accapparra più lavoro possibile per raggiungere un fatturato minimo, spesso però spogliandosi di ogni singolo valore cardine del commercio e del proprio lavoro stesso.

Gianni Pallotta, NCC di Milano città e Presidente del comitato a tutela del Noleggio Con Conducente Professionale, propone un’idea semplice ma interessante per arginare il fenomeno: << Un tassista di Milano non lo vedrete mai caricare a Torino, Roma o in un’altra qualsiasi città che non sia di sua competenza, questo perché è riconoscibile dai colleghi e forze dell’ordine della zona, un problema del noleggio con conducente è che i vettori non sono riconoscibili ,quindi per tutelare il territorio e la propria professionalità è necessario differenziare le “targette” rendendendole riconoscibili da regione a regione con un colore diverso dalle altre.

Che vinca il buonsenso e la legalità.