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Friuli 6 maggio 1976 in 59 secondi 989 morti e 80 mila sfollati

Subito dopo è cominciata la ricostruzione modello “Dov’era e com’era” (suggerita dall’arcivescovo di Udine) e coordinata da Giuseppe Zamberletti, nominato commissario straordinario dall’allora premier Aldo Moro: “prima le fabbriche e poi le case e le chiese e tutto come era e dove era”, “Fasin di bessôi” (facciamo da soli) è stato il moto dei terremotati friulani.

La sera del 6 maggio 1976 alle ore 21.00 una scossa di terremoto  di magnitudo 6.4 della scala Richter distrusse i paesi di Gemona, Venzone, Buja e Majano coinvolgendo anche altri 137 comuni.

l’Orcolat (Orco della Carnia) causò 989 morti 3 mila feriti e 80 mila sfollati e in tutto il Friuli e in Italia “esplose” la solidarietà mobilitando i giovani che si recarono subito sui luoghi del disastro e i sindaci formarono squadre con gli alpini della “Julia” e i vigili del fuoco.

Nel mese di settembre dello stesso anno la zona terremotata fu martoriata da nuove scosse che fecero crollare anche il poco che era rimasto in piedi  come il campanile del duomo gotico di Venzone.

Vennero giù anche le poche case che erano rimaste agibili e quelle che i proprietari avevano subito riparato seguendo il moto del “Fasin di bessôi” (facciamo da soli) perché, come aveva sottolineato il poeta Gianni Rodari, “Non si vede più nessuno piangere il secondo giorno dopo il terremoto. La fine di quello che c’era è una cosa accaduta in un tempo già lontano. È cominciata un‘altra cosa”.

Il disastro di settembre diede vita al “modello Friuli” i cui pilastri furono il decentramento delle decisioni, il reinsediamento della popolazione e la ricostruzione “com’era dov’era”.

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Il Commissario straordinario Giuseppe Zamberletti per poter realizzare il programma di ricostruzione mantenendo fede alla promessa “Dov’era e com’era” fece requisire interi centri storici e ogni pietra fu numerata e poi rimessa esattamente al suo posto originario.

Inoltre, Zamberletti prese la decisione “forte” di requisire le roulette degli italiani per accogliere dignitosamente i terremotati e fu sommerso dalle critiche, ma come dichiarò poi “quando le restituimmo erano perfette e in ognuna c’era un mazzo di fiori”.

Al commissario straordinario il governo diede carta bianca e nell’articolo che stabiliva i suoi poteri il ministro Francesco Cossiga fece inserire che“Il commissario agisce in deroga a tutte le leggi ivi comprese quelle sulla contabilità generale dello Stato” e Zamberletti  a sua volta investì di quei poteri i sindaci.

Il “miracolo Friuli” che poi non si riuscì più a replicare in Irpinia deriva si dalla tradizione asburgica di quella zona d’Italia, ma soprattutto dal fatto che furono gli amministratori più vicini al territorio a guidare e finanziare la ricostruzione.

I terremoti del Friuli e dell’Irpinia portarono a immaginare una forma di coordinamento della prevenzione e gestione dei disastri che portò nel 1982 alla nascita di un Ministero per il coordinamento della protezione civile sotto la guida dello stesso Zamberletti e infine alla creazione della Protezione Civile di cui Giuseppe Zamberletti fu padre e primo capo di dipartimento.

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Bari, GDF inchiesta e sequestro a Banca Popolare di Bari per 16 milioni di euro

Comando Provinciale Bari

I Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Bari e del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria di Roma hanno dato esecuzione ad un Decreto di sequestro preventivo emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Bari, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di tre figure apicali della Banca Popolare di Bari, per un valore di 16.001.254,29 Euro.

In particolare, il sequestro afferisce in forma diretta al denaro nella disponibilità degli indagati sino alla concorrenza dell’importo sopraindicato e, in subordine, in caso di incapienza del patrimonio ad essi riconducibile, nella forma “per equivalente”. Il contesto investigativo è riferibile al trattamento dei crediti erogati dalla banca in correlazione ad acquisti di azioni/obbligazioni emesse dalla stessa popolare; si tratta di una serie di cc.dd. ‘operazioni baciate’ che hanno generato una sorta di saldatura tra taluni finanziamenti erogati dalla banca e rilevanti acquisti di azioni emesse dalla stessa BPB e, dunque, potenzialmente incidenti, in negativo, sui fondi propri dell’istituto, ai sensi della c.d. regolamentazione prudenziale di vigilanza.

Nel corso degli approfondimenti investigativi, sono state rilevate gravi irregolarità dei citati dirigenti dell’Istituto di credito, finalizzate a rappresentare una situazione economico-finanziaria e patrimoniale non veritiera, in occasione dell’ispezione della BANCA D’ITALIA – avviata a giugno 2016 e conclusa nel mese di novembre 2016 – in vista della trasformazione della natura giuridica dell’Istituto da società cooperativa a responsabilità limitata in società per azioni. Gli stessi dirigenti hanno infatti dolosamente posto in essere comportamenti ostruzionistici, occultando agli ispettori di BANKITALIA alcuni fascicoli di clienti e alterando alcune informazioni, al fine di evitare che emergessero posizioni tali da determinare per la banca l’obbligo di apportare rettifiche ai cosiddetti “fondi propri”.

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Andrea Delmastro, deputato di Fratelli d’Italia. scarcerato eccellente: Carmelo Terranova

MAFIA. DELMASTRO (FDI): NUOVO SCARCERAMENTO, BONAFEDE SI SCUSI (DIRE) Roma, 30 apr. – “Oggi il bollettino della resa e della sconfitta dello Stato alla mafia registra un nuovo scarcerato eccellente: Carmelo Terranova, 72 anni, esponente di spicco della cosca Aparo di Floridia-Solarino (Siracusa) e condannato a tre ergastoli per omicidio. Il boss e’ stato trasferito, per l’emergenza coronavirus, nel suo regno ai domiciliari. L’improvvido e letale nesso di causalita’ fra propagazione del contagio e stato di detenzione e’ stato inventato di sana pianta, contro ogni evidenza scientifica, dal ministro Bonafede con la detenzione domiciliare speciale per coronavirus e con la circolare del Dap. Anche oggi dal Ministro un assordante silenzio. Riuscira’ prima o poi ad avere l’umilta’ e il senso delle istituzioni per cospargersi il capo di cenere, chiedere scusa, revocare il provvedimento e la circolare del Dap o dovremo continuare ad assistere a quotidiane, mortificanti e ignobili liberazione di boss mafiosi? Il ministro ancora non ha spiegato perche’ il coronavirus si fronteggia recludendo gli italiani e liberando i mafiosi”. Cosi’ Andrea Delmastro, deputato di Fratelli d’Italia.

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Sindacato

Covid-19. Premio 1000 euro agli operatori sanitari. Fsi-Usae Sicilia ringrazia Musumeci, Razza, deputati

Covid-19. Premio 1000 euro agli operatori sanitari. Fsi-Usae Sicilia ringrazia Musumeci, Razza, deputati  e commissione regionale. “Nessuno potrà ostacolare accordo regionale con i sindacati sui fondi nazionali”

I componenti della segreteria regionale della Fsi-Usae Sicilia Federazione Sindacati Indipendenti organizzazione costituente della confederazione Unione Sindacati Autonomi Europei, Renzo Spada, Maurizio Cirignotta, Pier Paolo Di Marco, Salvatore Ballacchino, Salvatore Di Natale, Salvatore Bracchitta e Calogero Coniglio vogliono ringraziare pubblicamente il Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, l’Assessore regionale della Salute Ruggero Razza, il Presidente e i componenti della VI commissione regionale Servizi Sociali e Sanitari, e i deputati dell’Assemblea Regionale Siciliana per aver attenzionato le molteplici istanze inviate formalmente dall’ Organizzazione Sindacale affinché gli operatori sanitari, infermieri, medici e autisti soccorritori potessero avere un riconoscimento economico per il lavoro straordinario: 1.000 euro per quello che stanno facendo ogni giorno in prima linea per fronteggiare l’emergenza sanitaria Covid-19 e assistere e curare i pazienti.

A tale scopo, verrà presentato e definito un accordo dall’Assessorato regionale alle Organizzazioni Sindacali firmatarie del Ccnl comparto sanità in contrattazione regionale nei prossimi giorni: un documento per destinare oltre 20 milioni di euro con fondi nazionali previsti dal decreto legge 17/3/2020 n. 18 all’articolo 1 al personale sanitario. “Questi incentivi farebbero seguito alle tante belle parole che, però, da sole non bastano. Le somme da erogare dovranno corrispondere all’impegno, alla qualità e alla quantità del lavoro prestato”, dichiarano i sindacalisti.

“La Fsi-Usae Sicilia su quel tavolo lotterà affinché le somme vengano assegnate proporzionalmente anche al restante personale del pubblico e del privato, Infermieri, medici, tecnici, oss, ecc. impiegato nei reparti e nei servizi non adibiti a Covid-19 della regione ma che hanno rischiato e continuano a rischiare ogni giorno e notte, senza sapere se i pazienti hanno contratto il virus Covid-19. Nessuno, amici e avversari, di qualsiasi estrazione, potrà ostacolare tale accordo regionale. Ricorreremo, se necessario, a tutte, le azioni previste dalla legge. La vita dei sanitari e soprattutto delle nostre famiglie è al di sopra di tutto e di tutti, nessuno escluso”, conclude il sindacato.

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Sindacato

Corsi on-line gratuiti per formare operatori Caf e Patronato

Corsi on-line gratuiti per formare operatori Caf e Patronato

Anche in piena emergenza Covid-19, i Caf e i Patronati lavorano a pieno regime. Molte delle misure prese dal governo investono queste strutture al servizio del cittadino.

L’ente di formazione Enuip, convenzionato con i circa 500 patronati Enasc e con i 2.100 Caf Unsic, offre una serie di corsi on-line gratuiti per formare in modo mirato e qualificato nuovi operatori di Caf e Patronati, tassello indispensabile per offrire ai contribuenti l’aiuto indispensabile nella presentazione e nell’iter delle pratiche fiscali, previdenziali, assistenziali e sociali.

La formazione, in questo periodo difficile, costituisce non solo una tappa obbligata, ma anche un trampolino di lancio per aprire nuovi spazi occupazionali per il futuro.

Reno Insardà, presidente nazionale dell’Enuip, spiega: “Abbiamo deciso di mettere in gioco le competenze della nostra organizzazione per offrire una risposta concreta alle contingenti difficoltà occupazionali, createsi con l’annosa questione del coronavirus. I nuovi corsi di formazione per operatori base di Caf e patronati sono gratuiti proprio per avvicinare tante persone, anche estromesse in questo periodo dal mondo del lavoro, ad una nuova opportunità. Le video-lezioni, per un totale di 15 ore, si svolgeranno dal 4 al 30 maggio.

Insardà conclude ricordando l’attività delle strutture in questo periodo: “Stiamo lavorando, ad esempio, per l’inoltro all’Inps e gli enti preposti delle domande per i bonus da 600 euro e per la cassa integrazione. Ora si apre anche la stagione delle dichiarazioni dei redditi. Tra le altre pratiche, la dichiarazione Isee, quelle socio-economiche assistenziali e i modelli Red”.

Per iscriversi:

tel: 06-58333803

e-mail: info@enuip.it.

Link modulo iscrizione: https://unsic.it/comunicazione/comunicati-stampa/corsi-on-line-gratuiti-per-formare-operatori-caf-e-patronato

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ITALIA

Sicilia: incontro tra i vertici FSI-USAE e l’assessore Razza

Sicilia 28 Aprile 2020

 

COMUNICATO STAMPA

Proficuo incontro tra i vertici  Fsi-Usae e l’Assessore Razza sull’emergenza Covid-19 in Sicilia: annunciata interlocuzione con governo centrale sull’Edilizia sanitaria

 

Ieri pomeriggio, 27 aprile, in videoconferenza l’Assessore alla Salute della Regione siciliana Ruggero Razza ha incontrato i componenti della segreteria regionale Fsi-Usae Sicilia Federazione Sindacati Indipendenti organizzazione costituente della confederazione Unione Sindacati Autonomi Europei, Salvatore Ballacchino, Pier Paolo Di marco, Salvatore Bracchitta, Salvatore di Natale e Calogero Coniglio. Il dibattito è stato incentrato sull’emergenza Covid-19 per analizzare le criticità legate agli ospedali siciliani delle nove province. 

 

Naturalmente l’attenzione del sindacato ha posto i riflettori sul personale sia ospedaliero che del territorio e anche sugli operatori del 118, sempre in prima linea nella battaglia assistenziale alle varie emergenze. Dalla disamina territoriale siciliana sono emerse positività operative come quelle dei centri Covid-19 di Ragusa e di Caltagirone e criticità, invece, per la provincia di Enna colpita dall’emergenza Sars Cov-2 nella città di Troina e per la provincia di Siracusa.

 

Le richieste del sindacato sono state in tal senso quelle di verificare le responsabilità aziendali e porre dei correttivi. L’Assessore Razza ha subito risposto alle richieste sindacali dichiarando di “aver nominato una commissione d’inchiesta ed una ispettiva che farà i controlli di merito”. Secondo quanto dichiarato dai rappresentanti della Fsi-Usae l’emergenza è ancora in fase acuta. In tal senso l’Assessore ha garantito che manterrà un fabbisogno regionale di 1200 posti letto Covid-19 utili a fronteggiare anche il post emergenza e mettere in sicurezza la regione su eventuali ricadute della pandemia soprattutto con l’apertura della mobilità regionale disposta dal Governo dal 4 maggio. 

 

Per quanto riguarda invece la valorizzazione del personale sanitario delle 17 aziende siciliane che era stata già formalizzata per iscritto dal sindacato Fsi-Usae, è stato richiesto anche di aumentare da subito la tariffa oraria degli infermieri che prestano servizio al 118 da 22 euro a 30 euro e di porre una indennità giornaliera di 20 euro agli autisti soccorritori Seus impegnati nell’emergenza Covid-19. 

“L’assessore ha accolto la nostra richiesta e ci ha confermato che il premio economico ci sarà, e che i fondi nazionali per il personale saranno decisi in accordo con le organizzazioni sindacali firmatarie del Ccnl sanità nella contrattazione regionale che sarà convocata a breve – dichiarano i rappresentanti regionali della Fsi-Usae Sicilia – Tra le richieste del sindacato anche l’erogazione da parte delle aziende del bonus ministeriale di 100 euro per tutto il personale che ha prestato servizio a marzo 2020 che non è stato liquidato”. “Nell’incontro l’Assessore Razza ha indicato come prioritaria la formazione del personale, quest’ultimo sarà inoltre oggetto di uno screening con test sierologici, mettendo assieme laboratori del settore pubblico e privato. Nella parte finale della videoconferenza l’Assessore Razza ha dato una buona notizia, da poche ore sta interloquendo con il governo nazionale per far ripartire in Sicilia l’Edilizia sanitaria, servono nuovi ospedali”, concludono i sindacalisti.

 

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Sindacato

Proficuo incontro tra i vertici  Fsi-Usae e l’Assessore Razza sull’emergenza Covid-19 in Sicilia

Proficuo incontro tra i vertici  Fsi-Usae e l’Assessore Razza sull’emergenza Covid-19 in Sicilia: annunciata interlocuzione con governo centrale sull’Edilizia sanitaria

Ieri pomeriggio, 27 aprile, in videoconferenza l’Assessore alla Salute della Regione siciliana Ruggero Razza ha incontrato i componenti della segreteria regionale Fsi-Usae Sicilia Federazione Sindacati Indipendenti organizzazione costituente della confederazione Unione Sindacati Autonomi Europei, Salvatore Ballacchino, Pier Paolo Di marco, Salvatore Bracchitta, Salvatore di Natale e Calogero Coniglio. Il dibattito è stato incentrato sull’emergenza Covid-19 per analizzare le criticità legate agli ospedali siciliani delle nove province. 

Naturalmente l’attenzione del sindacato ha posto i riflettori sul personale sia ospedaliero che del territorio e anche sugli operatori del 118, sempre in prima linea nella battaglia assistenziale alle varie emergenze. Dalla disamina territoriale siciliana sono emerse positività operative come quelle dei centri Covid-19 di Ragusa e di Caltagirone e criticità, invece, per la provincia di Enna colpita dall’emergenza Sars Cov-2 nella città di Troina e per la provincia di Siracusa.

Le richieste del sindacato sono state in tal senso quelle di verificare le responsabilità aziendali e porre dei correttivi. L’Assessore Razza ha subito risposto alle richieste sindacali dichiarando di “aver nominato una commissione d’inchiesta ed una ispettiva che farà i controlli di merito”. Secondo quanto dichiarato dai rappresentanti della Fsi-Usae l’emergenza è ancora in fase acuta. In tal senso l’Assessore ha garantito che manterrà un fabbisogno regionale di 1200 posti letto Covid-19 utili a fronteggiare anche il post emergenza e mettere in sicurezza la regione su eventuali ricadute della pandemia soprattutto con l’apertura della mobilità regionale disposta dal Governo dal 4 maggio. 

Per quanto riguarda invece la valorizzazione del personale sanitario delle 17 aziende siciliane che era stata già formalizzata per iscritto dal sindacato Fsi-Usae, è stato richiesto anche di aumentare da subito la tariffa oraria degli infermieri che prestano servizio al 118 da 22 euro a 30 euro e di porre una indennità giornaliera di 20 euro agli autisti soccorritori Seus impegnati nell’emergenza Covid-19. 

“L’assessore ha accolto la nostra richiesta e ci ha confermato che il premio economico ci sarà, e che i fondi nazionali per il personale saranno decisi in accordo con le organizzazioni sindacali firmatarie del Ccnl sanità nella contrattazione regionale che sarà convocata a breve – dichiarano i rappresentanti regionali della Fsi-Usae Sicilia – Tra le richieste del sindacato anche l’erogazione da parte delle aziende del bonus ministeriale di 100 euro per tutto il personale che ha prestato servizio a marzo 2020 che non è stato liquidato”. “Nell’incontro l’Assessore Razza ha indicato come prioritaria la formazione del personale, quest’ultimo sarà inoltre oggetto di uno screening con test sierologici, mettendo assieme laboratori del settore pubblico e privato. Nella parte finale della videoconferenza l’Assessore Razza ha dato una buona notizia, da poche ore sta interloquendo con il governo nazionale per far ripartire in Sicilia l’Edilizia sanitaria, servono nuovi ospedali”, concludono i sindacalisti.

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Conte: Grazie ai sacrifici fin qui fatti stiamo riuscendo a contenere la diffusione della pandemia

Grazie ai sacrifici fin qui fatti stiamo riuscendo a contenere la diffusione della pandemia e questo è un grande risultato se consideriamo che nella fase più acuta addirittura ci sono stati dei momenti in cui l’epidemia sembrava sfuggire a ogni controllo. Avete manifestato tutti forza, coraggio, senso di responsabilità, di comunità. Adesso inizia per tutti la fase di convivenza con il virus e dobbiamo essere consapevoli che in questa nuova fase, la fase due, la curva del contagio potrà risalire in alcune aree del Paese. Dobbiamo dircelo chiaramente, questo rischio c’è. Nella fase due quindi sarà ancora più importante mantenere le distanze di sicurezza.” ha dichiarato il Presidente Conte, sottolineando come sia importante che la distanza sociale sia mantenuta anche in ambito familiare.

Oltre alla distanza sociale sarà importante, in questa seconda fase, l’utilizzo di dispositivi di protezione individuale. Proprio su questo fronte, il Presidente ha annunciato la firma da parte del Commissario Arcuri dell’ordinanza che fissa ad un massimo di 0,50 € il prezzo delle cosiddette mascherine chirurgiche.

Il Presidente ha quindi illustrato le novità introdotte dal nuovo Dpcm per il contenimento del contagio da Covid-19 e che avranno valenza dal 4 maggio e per le successive due settimane. 

Per quanto riguarda gli spostamenti, questi saranno possibili all’interno di una stessa Regione per motivi di lavoro, di salute, necessità o visita ai parenti; gli spostamenti fuori Regione saranno invece consentiti per motivi di lavoro, di salute, di urgenza e per il rientro presso propria abitazione.

Obbligatorio l’utilizzo delle mascherine sui mezzi pubblici.

Sarà consentito l’accesso ai parchi pubblici rispettando la distanza e regolando gli ingressi alle aree gioco per bambini, fermo restando la possibilità da parte dei Sindaci di precludere l’ingresso qualora non sia possibile far rispettare le norme di sicurezza.

Per quanto riguarda le cerimonie religiose, saranno consentiti i funerali, cui potranno partecipare i parenti di primo e secondo grado per un massimo 15 persone. Inoltre, già nei prossimi giorni si studierà un protocollo che consenta quanto prima la partecipazione dei fedeli alle celebrazioni liturgiche in condizioni di massima sicurezza.

Previste regole più stringenti per chi ha febbre sopra i 37.5 gradi e sintomatologie respiratoria: obbligo di restare a casa e avvertire il proprio medico.

Per quanto riguarda le attività di ristorazione, oltre alla consegna a domicilio, sarà consentito il ritiro del pasto da consumare a casa o in ufficio.

A partire dal 4 maggio potranno quindi riprendere le attività manifatturiere, di costruzioni, di intermediazione immobiliare e il commercio all’ingrosso. Per queste categorie, già a partire dal 27 aprile sarà possibile procedere con tutte quelle operazioni propedeutiche alla riapertura come la sanificazione degli ambienti e per la sicurezza dei lavoratori .

Per consentire una graduale ripresa delle attività sportive, a partire dal 4 maggio saranno consentite le sessioni di allenamento a porte chiuse degli atleti di sport individuali.

Per quanto riguarda il sostegno a famiglie, lavoratori e imprese, il Presidente ha ricordato che tra gennaio e marzo l’INPS ha accolto 109.000 domande in più di reddito e pensione di cittadinanza, 78.000 domande per il bonus baby-sitting e 273.000 per quanto riguarda i congedi straordinari per le famiglie. Inoltre al momento sono stati liquidati quasi 3,5 mln di richieste per il bonus da €600 per autonomi, professionisti, co.co.co, agricoli e lavoratori dello spettacolo, per un totale di 11 milioni di domande calcolando anche quelle per la cassa integrazione.  

“Alcuni attendono ancora. Ci sono dei ritardi e di questi ritardi mi scuso personalmente”, ha sottolineato il Presidente Conte che ha poi annunciato che il Governo sta lavorando ad un nuovo decreto che metterà in campo ulteriori 55 miliardi.

fonte: Governo

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ITALIA

Genova: deceduto dopo test negativo infetta il reparto

 

Genova 27 Aprile 2020

Una notizia che sconvolge tanto in questo tempo di Pandemia da COVID-19. 

ANSA 22 Aprile 2020

Otto pazienti e 4 operatori sanitari dell’ospedale di Lavagna sono risultati positivi dopo che nel reparto di Medicina è stato curato senza accorgimenti un quarantunenne con polmonite bilaterale da coronavirus ma che in precedenza aveva avuto una diagnosi negativa. L’uomo era stato infatti mandato a casa dal reparto Covid di Sestri Levante dopo un tampone negativo; poi era entrato nell’ospedale di Lavagna, in un reparto no covid, dove è morto. Gli accertamenti compiuti hanno stabilito che era positivo. Il reparto di medicina è stato sgomberato e sanificato. L’uomo residente a Chiavari, era un apprezzato meccanico in una officina di moto prima di rimanere immobilizzato a causa di un ictus. Nei giorni scorsi si è sentito male e all’ospedale gli è stata diagnosticata una polmonite bilaterale. Dopo due tamponi negativi al reparto Covid di Sestri Levante è stato mandato a casa, ma il medico di famiglia ha insistito è lo ha fatto ricoverare a Lavagna per curargli la polmonite. Ma l’uomo è morto.

Alessio Luisetto 

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Diritti civili

In Tunisia riconosciute le prime nozze gay, in assoluto il primo matrimonio nel mondo arabo

In Tunisia riconosciute le prime nozze gay, in assoluto il primo matrimonio nel mondo arabo. Il neo-sposo tunisino ha 26 anni e suo marito francese ne ha appena compiuti 31. Lo Sportello dei Diritti: “Grande passo avanti nei diritti civili.”

 

 

L’associazione ‘Shams, per la depenalizzazione dell’omosessualità in Tunisia’, ha annunciato sulla propria pagina facebook che lo stato tunisino ha riconosciuto per la prima volta un matrimonio tra due omosessuali. “Si tratta di una prima assoluta in Tunisia e nel mondo arabo”, scrive l’associazione in un post precisando che “il contratto di matrimonio tra un cittadino francese e un tunisino, sottoscritto in Francia, è stato riconosciuto in Tunisia ed annotato nell’atto di nascita dell’anagrafe tunisina”. Il neo-sposo tunisino ha 26 anni e suo marito francese ne ha appena compiuti 31. Il tunisino ha anche appena ottenuto un visto per il ricongiungimento familiare. L’annuncio pubblicato il primo giorno di Ramadan, mese sacro per i musulmani, ha provocato molto rumore sui social e sui media. Il presidente dell’associazione Shams per la depenalizzazione dell’omosessualità in Tunisia, l’avvocato Mounir Baatour, ha affermato per primo il suo sentimento di meraviglia. Un fatto, sottolinea Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” che va nella giusta direzione di stabilire il principio del libero arbitrio dell’individuo e il principio di uguaglianza e non discriminazione.