Categorie
Area Malpensa

Malpensa,voli per rimpatri col coronavirus

VOLI SPECIALI PER RIMPATRIO CONNAZIONALI

È una situazione senza precedenti, in tutto il mondo ci sono nostri connazionali che stanno provando a rientrare in Italia. 
La Farnesina sta chiedendo alle compagnie aeree di attivare voli speciali per permettere il rientro in Italia ai connazionali che si trovano in altri Paesi che, a causa dell’emergenza Coronavirus, hanno sospeso i voli internazionali. 

Per maggiori informazioni sulle tratte disponibili visita i siti delle compagnie disponibili:https://www.esteri.it/mae/it/sala_stampa/archivionotizie/approfondimenti/coronavirus-da-alitalia-e-neos-voli-speciali-per-il-rientro-dei-connazionali.html

In coordinamento con l’Unità di Crisi della Farnesina, Neos sta predisponendo una serie di voli speciali per permettere a migliaia di connazionali di rientrare in Italia. I voli sono prenotabili sul sito www.neosair.it

VOLI DALLE CANARIE
  • 21.05 – 28.05 – 01.06 – 15.06 – 29.06
    • Tenerife Roma Milano
  • 30.05 – 02.06 – 09.06
    • Las Palmas Roma Milano
  • 03.06
    • Fuerteventura Roma Milano
  • 08.06 – 22.06
    • Tenerife Roma Verona
VOLI PER LE CANARIE*
  • 01.06 – 15.06 – 29.06
    • Milano Tenerife
  • 02.06 – 09.06
    • Milano Las Palmas
  • 03.06
    • Milano Fuerteventura
  • 08.06 – 22.06
    • Verona Tenerife

*Saranno autorizzati all’imbarco solo i cittadini spagnoli muniti da passaporto o da carta d’identità, nonché i cittadini stranieri legalmente residenti in Spagna. Gli stranieri non comunitari dimostrano la residenza mediante la Carta d’Identità di Straniero (TIE), ed i cittadini comunitari, mediante il Certificato d’iscrizione presso il Registro Centrale degli Stranieri

VOLI DALLA SPAGNA
  • 22.05
    • Madrid Roma Milano
VOLI DALLA RUSSIA
  • 22.05
    • Mosca Roma Milano
VOLI DA CAPO VERDE
  • 23.05
    • Praia Sal Milano
VOLI DALLA REP. DOMINICANA
  • 24.05
    • La Romana Milano

Categorie
Area Malpensa

Malpensa, a rischio Hertz autonoleggi

Sono decine le filiali italiane di Hertz, un’attività mondiale nata ” nel 1918, il nostro fondatore Walter Jacobs ebbe un’idea geniale e coraggiosa: inventò il settore dell’autonoleggio. Da allora, abbiamo continuato a reinventarlo con l’obiettivo di semplificare la vita ai nostri clienti attraverso prodotti innovativi, un livello di servizio ineccepibile ed il nostro pluripremiato programma fedeltà Gold Plus Rewards. Oggi, con oltre 10.000 agenzie in 145 paesi e 6 continenti, rappresentiamo la società di autonoleggio più globalizzata al mondo. In qualità di fornitore affidabile mettiamo a disposizione il noleggio di veicoli a tariffazione giornaliera, settimanale o mensile. Con Hertz sei in buone mani”

Il colpo finale è arrivato dalla crisi dal Covid, ma in realtà sembrerebbe che avesse già difficoltà anche in precedenza

Ne parliamo in quanto Hertz sarebbe in brutte acque secondo quanto riportato da Wall Street Journal:” Hertz Global Holdings Inc., una delle più grandi compagnie di autonoleggio della nazione, ha presentato venerdì la protezione fallimentare, sellata con circa $ 19 miliardi di debito e quasi 700.000 veicoli che sono stati in gran parte inattivi a causa del coronavirus.”

Tra le tanti filiali ricordiamo che pure a Malpensa c’è un loro punto aziendale.

Categorie
Area Malpensa

Gallaratese, webcam praticamente introvabili

Gli effetti del coronavirus sono molteplici, alcuni pesanti e altri veramente fuori luogo.

media world

A parte le speculazioni solite a cui ci siamo stranamente assuefatti, per es. i rincari immediati sulla benzina, o sui generi alimentari piuttosto che sulle mascherine o i guanti altro articolo difficilmente acquistabile, ora abbiamo altro da aggiugere.

Una nostra indagine di mercato tra Somma e Gallarate, ha portato alla luce, girando per i principali negozi e non si parla solo di quelli, anche le catene che solitamente sono fornite di tanti articoli, la quasi totale mancanza di webcam con l’eccezione del Gigante con un solo ed unico modello, non proprio economico, di webcam.

E’vero che col telelavoro, noi continuiamo a chiamarlo così, la richiesta è aumentata a dismisura a causa sopratutto delle richieste degli studenti che hanno dovuto attrezzarsi.

Stranamente però, quando ci sono grandi richieste di mercato, i prodotti invece di trovarsi in maggior numero e a un prezzo più basso, non si trovano e quando si trovano i prezzi salgono a dismisura, come avviene questi giorni con le webcam.

Gli interpellati dicono di non averle, di non riuscire a farsele consegnare, altri nicchiano come se fosse nulla.

Ricordiamo che il mercato è equilibrato se libero: se invece nel territorio certi articoli non si trovano, c’è internet dove c’è tutto di più.

Peccato che questi porti a peggiorare le condizioni economiche del commercio locale per cui i consumatori si stanno abituando a non perdere tempo, tra l’altro sotto il sole con le mascherine e si acquista tutto o quasi online.

Non è un allarme da poco.

 

Categorie
Area Malpensa

Malpensa, Dufrital Spa non intende anticipare la quota di cassa integrazione a 490 lavoratori e lavoratrici.

USB Lavoro Privato, portavoce dei sottoscrittori della presente petizione, chiede al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro del Lavoro, al Ministro dei Trasporti, al Ministro dell’Interno, all’azienda Dufrital Spa e all’associazione di cui fa parte, Confcommercio, a SEA SPA (in qualità di Gestore aeroportuale e socio di minoranza) di affrontare, ciascuno per le proprie competenze e con il proprio ruolo istituzionale, le rilevanti conseguenze dell’atteggiamento messo in atto nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori impiegati presso la società Dufrital Spa negli aeroporti di Linate e Malpensa.

La società Dufrital Spa, infatti, non intende anticipare la quota di cassa integrazione a 490 lavoratori e lavoratrici. Contestualmente, però, gode di una serie di sgravi fiscali, anche sulla CIG, ottengono finanziamenti, fruiscono degli slittamenti degli adempimenti fiscali per le aziende previsti dal DPMC del 18 marzo 2020.

In data 17 Marzo 2020, dopo diverse consultazioni tra le parti (azienda e organizzazioni sindacali) si era giunti ad un accordo condiviso per l’apertura, a livello regionale, della CIGS per un periodo di 12 mesi che prevedeva la totale anticipazione dello stipendio da parte dell’azienda e l’applicazione della stessa a rotazione in base alle diverse mansioni.

In data 18 Marzo Dufrital Spa ci ha sottoposto la versione finale dell’accordo con invito a procedere alla firma in tempi stretti e comunque entro la giornata successiva. USB l’ha sottoscritto subito e l’ha inoltrato all’azienda.

Nella stessa giornata le altre organizzazioni sindacali hanno inviato, tramite mail, le loro comunicazioni nelle quali affermavano, di voler aspettare e dare lettura dei contenuti del DPCM 17 Marzo 2020 e che ritenevano più opportuno adottare lo strumento delle 9 settimane decidendo di conseguenza di non sottoscrivere l’accordo.

A questo punto Dufrital Spa con comunicazione datata 19 Marzo 2020, ha inviato richiesta di apertura della CIGS per 12 mesi a livello nazionale al Ministero del Lavoro, giustificandosi con la scrivente che avendo sottoscritto l’accordo solo con USB non avrebbero potuto procedere con quella Regionale.

In data 30 Marzo 2020 l’azienda invia alle OO.SS. nuova comunicazione di avvio procedura di CIG in deroga a livello regionale, così come previsto dall’art. 22 del DPCM del 17 Marzo 2020, per 9 settimane + 4 previste per la Regione Lombardia (totale 13 settimane) a decorrere dal 16 Marzo 2020. La CIG in deroga che è l’unica a cui Dufrital può accedere, rispetto alla normativa del decreto, non prevede l’anticipo dello stipendio da parte della società, ma l’erogazione diretta dell’INPS. Tale decisione è stata giustificata asserendo che il Ministero del Lavoro non aveva ancora convocato le Parti e che non era più possibile aspettare, dichiarando che comunque quella procedura veniva lasciata aperta.

 

USB e le altre OO.SS. hanno sollecitato un incontro urgente all’azienda che si è svolto in data 3 Aprile 2020. Indipendentemente dalle diverse posizioni assunte dalle organizzazioni sindacali durante tutto il percorso, sono state avanzate alcune richieste quali: anticipo di almeno parte della retribuzione, possibilità di ricevere le quote di tredicesima e quattordicesima già maturate, eventuale possibilità di avere un anticipo del TFR già accantonato.

Tutte le richieste fatte dalle organizzazioni sindacali e dalla RSU sono state respinte dall’azienda.

Dufrital Spa si è resa disponibile ad un nuovo incontro fra 15/20 gg. nonostante noi avessimo chiesto di rivederci in un lasso di tempo più breve.

USB ritiene inaccettabile la posizione dell’azienda che al 19 di Marzo 2020 era disposta ad anticipare la quota di CIGS e che a distanza di 12 giorni afferma di non avere liquidità e di non poter procedere neppure con il versamento delle quote già maturate di tredicesima e di quattordicesima.

Un’azienda come Dufrital invece di dire ai propri dipendenti di aprire un conto corrente e farsi prestare i soldi dalle banche, avrebbe dovuto chiedere un finanziamento per anticipare la quota di cassa integrazione.

Inaccettabile il comportamento e la posizione di Dufrital S.p.A. che durante l’incontro svoltosi in data 3 Aprile 2020, ha di fatto, scaricato i lavoratori rimandando al mittente qualsiasi richiesta fatta dalle diverse organizzazioni sindacali.

Dufrital Spa decide di affrontare la crisi sulla pelle di centinaia di lavoratori e lavoratrici che rischiano di rimanere senza un reddito per tre/quattro mesi, almeno. Per migliaia di famiglie, questa grave emergenza economica, dovuta alla mancanza di un reddito di sussistenza, si unisce alla tragica emergenza sanitaria con imprevedibili esiti dal punto di vista sociale.

Chiediamo quindi con forza che gli utili accumulati dall’azienda durante gli anni di benessere, vengano utilizzati per sostenere il reddito di chi questo benessere ha creato con il proprio lavoro quotidiano. Le misure del decreto “Cura Italia” sono parziali se non obbligano le aziende a essere il filtro economico della situazione. È fondamentale garantire reddito e occupazione ad ogni lavoratrice e lavoratore che, non per colpa, non può operare.

La crisi economica in atto non può essere pagata esclusivamente dai lavoratori, è necessario che i posti di lavoro vengano tutelati realmente, in vista di un futuro – ci auguriamo prossimo – riavvio delle attività.

Chiediamo che il Presidente della Repubblica, quale garante della Costituzione, al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro del Lavoro, al Ministro dei Trasporti (quali parti direttamente interessate) e al Ministro dell’Interno, in considerazione del grave rischio sociale esposto che si attivino affinché le aziende non approfittino delle misure di agevolazione loro offerte senza prevedere tutele per i propri lavoratori e, in caso contrario, vengano sospese tali agevolazioni fino all’attivazione di tutte le misure di garanzia in favore del reddito dei lavoratori e non delle rendite del profitto.

Chiediamo a Confcommercio quale associazione di categoria di intervenire sull’ azienda in questione perché attivino le misure di tutela possibili.

Chiediamo a Dufrital Spa di rivedere le sua posizione, nella consapevolezza che la praticabilità delle proposte messe in campo dalle organizzazioni sindacali per dare copertura economica ai lavoratori dell’anticipo della CIG è un dato di fatto.

Chiediamo infine, in caso di ripresa anche parziale delle attività, che vengano applicati i criteri di equa rotazione che garantiscano salari più equilibrati e che minimizzino l’esposizione al virus (anche fornendo tutti i dispositivi di protezione a titolo esemplificativo le mascherine e gel disinfettante e guanti) per chi si reca sul posto di lavoro.

Distinti Saluti

P/USB Lavoro Privato: Segreterie Territoriali e RSU/RLS Dufrital Malpensa e Linate

https://www.change.org/p/sergio-mattarella-tuteliamo-le-lavoratrici-e-lavoratori-di-dufrital-spa?recruiter=false&utm_source=share_petition&utm_campaign=psf_combo_share_initial&utm_medium=whatsapp&utm_content=washarecopy_21412964_it-IT%3Av5&recruited_by_id=dd8cf700-79a1-11ea-9db4-edee24b358ec

 

Dufrital ha erogato una parte delle retribuzioni

Categorie
Area Malpensa

Malpensa: resta chiusa la superstrada 336

Malpensa 12 Maggio 2020

In seguito all’incidente avvenuto nel pomeriggio di ieri, Lunedì 11 Maggio 2020, sono in coroso i lavori di ripristino che per il momento non hanno consentito la riapertura della Superstrada 336 che porta a Malpensa. Secondo una nota diramata da Anas, un tratto dall’arteria è chiusa in entrambe le direzioni all’altezza del km 0,300, in territorio di Somma Lombardo vicino al Terminal 2. Il traffico viene deviato, al momento, nel vicino sottopasso.

Sul posto sono presenti il personale dell’Anas e gli uomini delle Forze dell’Ordine per gestire la viabilità in attesa della riapertura.

Alessio Luisetto

Categorie
Area Malpensa

Malpensa: camion ribaltato sulla superstrada

Malpensa 11 Maggio 2020

Incidente Stradale sulla superstrada di Malpensa, l’incidente si è verificato sulla carreggiata da Malpensa in direzione dell’Autostrada A8 all’altezza del Terminal 2 .

Coinvolto nell’incidente un mezzo pesante che si è ribaltato sulla sede stradale: il camion ha sfondato il New Jersey invadendo così anche la carreggiata opposta, di conseguenza bloccando anche il traffico in direzione Malpensa.

Intervenuti sul luogo dell’incidente i Vigili del Fuoco, un’automedica e un’ambulanza, è stato attivato anche l’elisoccorso.

Alessio Luisetto

Categorie
Area Malpensa

Malpensa, 360.000 mascherine irregolari sequestrate

360 mila mascherine destinate alla vendita come dispositivi medici, sono state sequestrate dalla Guardia di Finanza di Milano, e non è certo il primo caso: si tratta di impropria marcatura “CE”, erano prive della predetta marcatura nonché di una formale autorizzazione, rilasciata dagli organi competenti.

cinese falso marchio ce

Altre perquisizioni a Brescia, a Torino e a Novi Ligure. La marcatura CE denomina un insieme di pratiche obbligatorie per tutti i prodotti per i quali esiste una direttiva comunitaria, che include anche l’applicazione di un simbolo con le lettere “CE” sul prodotto oggetto di marcatura (da cui il nome). Essa è realizzata dal fabbricante di un prodotto regolamentato nell’Unione europea, il quale dichiara, per mezzo della dichiarazione di conformità o di prestazione per i prodotti da costruzione, che il prodotto è conforme ai requisiti di sicurezza previsti dalle direttive o dai regolamenti comunitari applicabili. L’apposizione del marchio è prescritta per legge per poter commercializzare il prodotto nei paesi aderenti allo Spazio economico europeo (SEE). «Talune direttive possono escludere l’apposizione del marchio CE su alcuni prodotti.[4] Tali prodotti possono circolare liberamente sul mercato europeo se sono accompagnati ad esempio da una dichiarazione o da un certificato di conformità» La marcatura CE non implica che un bene sia stato prodotto entro l’area SEE, bensì che ne è stata verificata la conformità alle normative europee previste (ad esempio, le norme armonizzate relative alla sicurezza) prima della sua commercializzazione

Categorie
Area Malpensa

Abusivi a Malpensa, altra segnalazione

Riceviamo e pubblichiamo.

8 MAGGIO 2020 – AEROPORTO DI MILANO-MALPENSA:
TASSISTA ABUSIVO CON TARGA STRANIERA CARICAVA CLIENTI CON L’ APP.

Era ben noto che vi fossero alcune APP e SITI WEB di proprietà di alcune MULTINAZIONALI con sede all’estero, che ponendosi come intermediari del servizio trasporto persone non di linea, non rispettassero nessun tipo di requisito deontologico, etico e morale pur di guadagnare fette di mercato nel nostro settore, ma ieri all’aeroporto della MALPENSA si è superato ogni limite.

Gli amministratori di questa pagina, che da sempre lotta contro ogni forma di abusivismo della professione, hanno portato a termine un grande risultato che ci si augura sia il punto d’inizio di una dura repressione a questi atteggiamenti scorretti.

Erano mesi che alcuni NCC della nostra pagina monitoravano la grave CONCORRENZA SLEALE praticata da alcuni soggetti che erano riusciti a registrarsi ad un noto portale del settore come se fossero dei regolari operatori del servizio trasporto pubblico non di linea.

Ragion per cui, avevamo presentato un ESPOSTO sulla vicenda alla GUARDIA DI FINANZA.

Già il periodo è piuttosto nefasto per via della grave crisi economica sopravvenuta col CORONAVIRUS, in più le già poche corse disponibili venivano vinte da questi soggetti ABUSIVI che proponevano prezzi più bassi anche del 60% rispetto alla media di mercato.

Peccato che questi signori non avessero il ben che minimo requisito per praticare la professione di NOLEGGIO CON CONDUCENTE o TAXI:

Auto immatricolata in un paese ESTERO, Spagna, sprovvista di regolare autorizzazione NCC o licenza TAXI e l’autista pare non avesse conseguito nemmeno la PATENTE KB e l’ISCRIZIONE AL RUOLO CONDUCENTI.

Per la cronaca: la famiglia è stata portata a casa, nel veneto, da un TASSISTA che si è proposto di fargli una cortesia visto che la coppia appena rientrata in Italia aveva con se UN BAMBINO di 9 mesi.

Simone Labozzetta.
#Malpensa #VARESE #TAXI #NCC

 

Ogni tanto riemerge l’annosa probematica degli abusivi, a Malpensa come a Roma e negli altri aeroporti, ma anche in altri luoghi di ritrovo in cui alcuni, pensano di farla franca a dispetto dei regolari che pagano le tasse.

La Guardia di Finanza è attenta e interviene ogni anno a Malpensa: sono state fatte multe  e sequestri di auto, ne abbiamo parlato https://archivio.varese-press.it/2020/02/19/malpensa-tassisti-abusivi-5-italiani-2-pakistani-un-indiano-ed-un-bengalese/, persone di tutte le nazionalità.

Ringraziamo il lettore per la segnalazione che gireremo agli organi competenti.

 

Categorie
Area Malpensa

Air Itay,accesso alla Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria per i 1453 dipendenti?

Si è svolta in data odierna la prevista riunione in Call Conference con AIRITALY s.p.a rappresentata dal Liquidatore Enrico Laghi alla presenza di tutte le OO.SS.

Com’é noto, la riunione odierna ha rappresentato il primo vero momento di confronto tra l’Azienda e le parti sociali, dopo la triste notizia relativa l’avvio della messa in Liquidazione In Bonis, avvenuta lo scorso 11 Febbraio cui seguì in data 03 Marzo 2020, l’avvio della procedura di Licenziamento Collettivo, ai sensi della Legge 223 / 1991 che ad oggi risulta altresì esser sospesa grazie l’intervento del DECRETO CURA ITALIA pubblicato in data 17 Marzo 2020.

La FILT-CGIL, ha da subito evidenziato il totale dissenso rispetto le capacità Aziendali nel sapersi relazionare sia nella fase che ha preceduto l’avvio della messa in Liquidazione, sia nel vivo dell ’ emergenza che oggi, tutti Noi, ci troviamo a gestire consapevoli anche del silenzio “peccaminoso” esercitato dai due soci Azionisti, unitamente a tutta la classe Dirigenziale che con il favore delle tenebre, ha architettato un’operazione che a conti fatti ed ancora prima della pandemia data da Covid19, ha gravemente e per certi aspetti irrimediabilmente condizionato il futuro di centinaia di lavoratori e di tutte quelle famiglie che ancora oggi, attendono risposte.

A nostro avviso, l’Azienda, se pur in modo non esaustivo ha illustrato l’evolversi della messa in Liquidazione che per certi aspetti interessa anche l’attività di phase out della flotta sino ad oggi esercitata, la cessione di tutta l’attività volo in regime di C.T (Continuità Territoriale) avvenuto lo scorso 16 Aprile e su quella che andrà a cessare il prossimo Giugno 2020, relativa i voli militari che AIRITALY era solita operare per conto del Governo Italiano. Giugno 2020, a detta dei Liquidatori, sarà l’ultimo mese di operatività del COA ( Certificato Operatore Aereo ) motivo per il quale, prosegue il Liquidatore Enrico Laghi, si auspica che venga avviato in tempi rapidi, un tavolo tecnico presso il Ministero Del Lavoro per verificare l’esistenza delle condizioni relative l’accesso alla Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria per i 1453 dipendenti, diversamente, il protrarsi dei periodi di congelamento relativi alla procedura L.223/1991 sino ad oggi esercitati attraverso l’attuazione del relativo Decreto Cura Italia, unitamente alle scadenza d’obbligo cui l’Azienda andrà incontro sia per quanto attiene il termine ultimo relativo tutte le operazioni volo da garantire, sia per quanto attiene la chiusura definitiva dello stesso COA, potrebbe oltre a rendere nulla qualsivoglia manifestazione di interesse sino ad oggi pervenuta, pregiudicare irrimediabilmente l’approvazione di una CIGS sul quale tutte le OO.SS hanno faticosamente fatto pressioni per inserire la manovra all’interno del Decreto Cura Italia, pertanto, è e rimane un dovere morale utilizzare tutto il tempo previsto per la tutela dei lavoratori AIRITALY. Relativamente alle manifestazioni di interesse, i Liquidatori, ci informano di come a seguito dei relativi bandi per il ramo MAINTENANCE ed AVIATION, siano pervenuti degli interessi “contenuti” e “limitati” per determinate aree aziendali che a malincuore, non includono ne il PNT ne il PNC. L’ incontro odierno, ha permesso di evidenziare l’impellente necessità di addivenire a delle soluzioni celeri quanto concrete per definire i centinaia di ricorsi legali ad oggi in essere che certamente, porterebbero al favore di tutti quei lavoratori che oggi più che mai, cercano di far fronte alle innumerevoli difficoltà economiche in cui vertono, grazie anche alla monetizzazione che ne deriverebbe sia attraverso il ripristino dello Status Quo Ante relativo alla tematica contrattuale, sia per quanto attiene i ricorsi relativi al pagamento dei Giorni Ferie.

Olbia – Malpensa 07 MAGGIO 2020 SEGRETERIE TERRITORIALI – R.S.A FILT CGIL

Categorie
Area Malpensa

Malpensa: sequestrate le mascherine di Irene Pivetti

Questa volta ad essere nell’occhio del ciclone, insieme con altri, è la Only logistics Italia srl, di cui è amministratrice unica l’ex presidente della Camera della Lega Nord, Irene Pivetti. L’ipotesi di reato, ipotizzato dalla Procura di Savona, sarebbe quella di frode nell’esercizio del commercio, per alcune migliaia di mascherine FFp2 ,sequestrate dalla Guardia di Finanza al Terminal 2 dell’aeroporto della Malpensa

Tutto è partito da Savona, quando, in una farmacia sono state trovate delle mascherine con il marchio CE contraffatto. Da lì si è risaliti alla società che le distribuisce in Italia e che farebbe capo ad Irene Pivetti. Alcuni farmacisti pare  vendessero queste mascherine   con una maggiorazione del prezzo pari al +250%. Questo sarebbe uno dei motivi per cui è intervenuta la Guardia di Finanza, che contestando la mancanza della certificazione richiesta.

Il procuratore Ubaldo Pelosi, continua ad indagare per risalire fino al produttore e ai primi distributori.

“La mia società ha iniziato a importare questa partita sulla base della legislazione prevista dal decreto legge del 2 marzo – ha tenuto a sottolineare la Pivetti– che poi è stata recepita in senso assai restrittivo nel Cura Italia. Noi abbiamo rispettato quanto previsto dal contratto con la Protezione civile, soltanto che poi le regole sono cambiate in corsa, affidando all’Inail la competenza di certificare i dispositivi di protezione”.

Il reato di frode nell’esercizio del commercio è regolato all’art. 515 del codice penale e rientra tra i delitti contro l’economia pubblica. Lo scopo è quello di tutelare la libertà della produzione e dello scambio, e la tutela della fiducia nell’esercizio delle attività commerciali. Esso si configura ogniqualvolta, in un’attività commerciale, viene consegnata all’acquirente una cosa per un’altra ovvero diversa per origine, provenienza, qualità, quantità da quella dichiarata o pattuita. Resterà da stabilire, da parte della magistratura, una volta chiuse le indagini se la Only Logistics Italia srl di Irene Pivetti sia stata a sua volta raggirata con la falsificazione dei marchi CE o no. Come dichiara la Pivetti si tratterebbe dell’interpretazione di un decreto poi diventato più restrittivo.  L’accusa di frode nell’esercizio del commercio può riguardare sia l’origine del prodotto rispetto al luogo geografico di produzione, sia la provenienza, consistente nell’utilizzare nella confezione l’attività di un’azienda diversa da quella che lo contraddistingue, sia la difformità per qualità, che si ha quando vi sia una differenza di pregio o di utilizzabilità, mentre la quantità investe il peso, la misura o il numero.

Sempre più ci si chiede che cosa stiamo indossando quando usciamo da casa in questi giorni di corona virus. Almeno una volta ci si limitava a contraffare i grandi marchi.