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Sanficazione, intervista a Paolo Valmori di 9ren

La sanificazione dopo il coronavirus, non sarà più la stessa, come si capisce bene dalle parole di un professionista del settore Polo Valmori di 9ren. Le normative mettono in difficoltà gli operatori che non vengono ascoltati, si trovano molti nuovi oneri sulle spalle e le banche non aiutano più di tanto. Il rischio è che ci siano nel settore tanti che si buttino nel business senza avere attrezzature e mezzi adatti alla circostanza delicata sotto tutti i punti di vista, e ci possano essere problematiche per i committenti Il Paese è im ginocchio e la ripartita se ci sarà, non sarà breve nè indolore. Intervista e video a cura di Giuseppe Criseo

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Uneba e ASST Sette Laghi: Diagnosi precoce in RSA di polmonite COVID-19

Prende avvio oggi, in collaborazione con l’ASST Sette Laghi, il progetto Diagnosi precoce in RSA di polmonite COVID-19, che costituisce un ulteriore strumento a disposizione delle RSA per approfondimenti diagnostici su ospiti con sintomatologia sospetta per Coronavirus. Il progetto riguarda prestazioni di radiodiagnostica, rivolte in particolare agli ospiti più fragili e difficilmente trasportabili, con l’obiettivo di arrivare ad una diagnosi precoce e ad un trattamento tempestivo della malattia.

Il servizio che viene attivato attraverso un triage telefonico, prevede che venga eseguito,  da un tecnico di radiologia, un esame radiologico del torace al letto del paziente, con un apparecchio mobile. La radiografia viene successivamente refertata da un medico radiologo in servizio presso l’ASST.

Inoltre a tutte le RSA del territorio sono state fornite, in accordo con UNEBA Varese e UNEBA Como, le “indicazioni nutrizionali in tempi di Coronavirus”, elaborate dalla UOS Qualità Nutrizione e Stili Alimentari dell’ATS Insubria per gli ospiti delle strutture, secondo le linee guida nazionali ed internazionali.

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Coronavirus,Varese: Ivana Perusin:avanti con concretezza e velocità

 

Ieri la seconda cabina di regia voluta da Palazzo Estense. Prosegue il lavoro dei tavoli di settore

Si è svolta nel pomeriggio di ieri la seconda cabina di regia per la ripartenza di Varese. L’iniziativa, promossa da Palazzo Estense, vede coinvolti rappresentanti del Comune, del mondo del lavoro, delle professioni e delle imprese; obiettivo del tavolo è quello di costruire un piano operativo coordinato per quanto riguarda la ricostruzione dello sviluppo e dell’occupazione in città.

“Nella settimana che ha seguito il primo incontro – afferma l’assessore alle Attività produttive Ivana Perusin – siamo andati avanti con concretezza e velocità, esattamente come questa emergenza ci chiede. Abbiamo costituito tutti i tavoli di settore che avevano presentato nella prima riunione e abbiamo già realizzato i primi tre su agricoltura, professioni e commercio. Ieri, poi, abbiamo condiviso le prime proposte emerse da queste riunioni, tutte idee molto operative, e ci siamo posti i prossimi obiettivi, altrettanto rapidi e concreti. Varese, infatti, non può aspettare”.

Alla riunione, oltre a Perusin e al sindaco di Varese Davide Galimberti, erano presenti gli assessori alle Risorse Cristina Buzzetti e al Turismo, Digitalizzazione e Grandi eventi Fabrizio Lovato. Con loro anche decine di operatori dei vari settori coinvolti. Altro punto affrontato nella riunione di ieri è stato quello delle costruttive idee legate a iniziative che i singoli soggetti associativi stanno già assumendo per la ripartenza; spunti che la cabina di regia di Palazzo Estense armonizzerà rendendoli parte di un unico progetto sul territorio.

“Nella riunione di settimana prossima – sottolinea il Sindaco di Varese Davide Galimberti – tutti i tavoli presenteranno le loro schede di contributo e, insieme, cominceremo a integrarle con le idee e le iniziative del Comune, del Governo e della Regione. Il progetto omogeneo verrà presentato nelle settimane successive e, dopo l’avvio delle riaperture previste nella fase 2, dovremo tutti rimboccarci le maniche: la ricostruzione economica, infatti, sarà un progetto che ci vedrà impegnati per diversi anni e nel quale occorrerà il contributo di ognuno di noi”.

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Tica Cina dona 49.500 mascherine alla Provincia di Varese

 

Un’azienda italo cinese con sede ad Olgiate Olona, la Nanjing TICA Climate Solutions Co, ha donato alla Provincia di Varese, tramite il consolato generale della Repubblica Popolare Cinese a Milano, ben 49.500 mascherine chirurgiche.

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Oggi la consegna al consigliere delegato alla Protezione civile Alberto Barcaro, da parte di un delegato dell’azienda, Andrea Canali, alla presenza del segretario del console Song Xuefeng. 

Sugli scatoloni, accanto alle bandiere cinese e italiana, si legge: “Con amore da più di 3.000 famiglie cinesi in Italia. Andrà tutto bene. Coraggio Italia!”, un bel messaggio che conferma quanto scritto nella lettera del consolato a proposito della donazione: “un’occasione per rafforzare la stretta amicizia e collaborazione”.

“Un gesto davvero generoso e molto apprezzato, anche in vista della fase 2, in cui le mascherine saranno tra gli elementi indispensabili per il rispetto delle condizioni di sicurezza – affermano il presidente Emanuele Antonelli e il consigliere Barcaro -. Ringraziamo di cuore l’azienda e il consolato per questo importante segno di vicinanza al nostro territorio: nei prossimi giorni consegneremo le mascherine ai dipendenti della Provincia e nei comuni in modo da soddisfare le numerose richieste che continuano a pervenire al settore Protezione civile”.

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Regione Lombardia: 34.100.000 di euro per i Comuni (varesotto) e 82 Milioni per gli operatori sanitari.

Varese – Da Regione Lombardia 34.100.000 di euro per i Comuni varesotti e 82 Milioni per gli operatori sanitari.
Emanuele Monti (Lega): “Soldi freschi per far ripartire l’economia dei nostri territori e premiare i nostri medici e infermieri”
“Regione Lombardia vara, con proprie risorse, un vero e proprio Piano Marshall per aiutare i territori lombardi colpiti dal coronavirus. Tre 3 miliardi per investimenti in opere pubbliche in tutta la Regione, sino al 2022. Fondi che andranno innanzitutto ai Comuni, alle province, agli operatori sanitari (ben 82 milioni per gli aumenti) e alle aziende che ne hanno bisogno”. Così il varesino Emanuele Monti (Lega), Presidente della III Commissione Sanità e Politiche Sociali di Regione Lombardia.
Che aggiunge: “A Varese il sindaco Galimberti ha blaterato sino ad ora, in coro con gli altri colleghi Primi Cittadini militanti del Pd, contestando le scelte di Regione Lombardia e per contro facendo ben poco. Oggi resta in colpevole silenzio di fronte al presidente Fontana che risponde con i fatti. Il Comune di Varese riceverà difatti un milione di euro per far ripartire gli investimenti in modo concreto sul territorio; Regione Lombardia stanzia 34.100.000 euro per il Varesotto, con una premialità per i piccoli Comuni: farà difatti arrivare 100.000 euro per i Comuni sotto i 3.000 abitanti e 200.000 per quelli tra i 3.000 e i 5.000, vale a dire per quegli enti locali che sono un tessuto importantissimo della provincia di Varese. Ciò significa dare un grande impulso alle Amministrazioni gravate dalla mancanza di finanziamenti da parte dello Stato e impossibilitate a produrre investimenti concreti sul territorio”.
“Questi fondi, soldi freschi di Regione Lombardia, permetteranno di far ripartire l’economia del territorio. Un grazie al Presidente Fontana per lo straordinario piano di investimenti. Se il governo abbandona i cittadini, la Regione no”, conclude Monti.

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Varese: i dati dei tamponi positivi comune per comune

Varese 20 Aprile 2020

In Provincia di Varese i casi positivi da COVID-19 sono 2158. Questi sono i dati, numeri elevati ma durante tutta questa emergenza abbiamo iparato a capire quanto poco spiegassero sulla reale diffusione del Virus, i dati diffusi quotidianamente dalle dirette televisive della sera. I dati dei tamponi equivalgono solo ad una parziale campionatura sul totale dei malati, un campione prelevato su tanti limiti e criteri per area e per tempo. Infatti, i test, nelle prime settimane dell’emergenza sono stati eseguiti solo durante la fase di ospedalizzazione nel decorso della malattia dei malati. In momenti diversi, sono iniziati i controlli anche sul personale sanitario, le RSA e le RSD. Pertanto, il dato dei tamponi positivi offre un quadro inevitabilmente parziale sulla diffusine del Virus Sars-Cov2  anche in Provincia di Varese ma comunque fondamentale per individuare tendenze  e soprattutto verificare il lavoro quantitativo dei tamponi. Grazie al database estratto dai dati Regionali, dall’Associazione Ondata, che si occupa di trasparenza e accessibilità dei dati pubblici, ossiamo offrire una panoramica più approfondita sui tamponi eseguiti fino allo scorso 16 Aprile 2020 con una serie di grafici esplecitativi.

DECEDUTI 243

VIVI  1.778

 

Alessio Luisetto

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Coronavirus, #iocantodacasa, artisti tra cui Compagnia della Gru

In questo periodo particolare che stiamo vivendo, caratterizzato dalla lotta alla diffusione del COVID 19, tanti musicisti hanno voluto manifestarsi sui social attraverso video musicali abbinati ad hashtag come #iorestoacasa e #iocantodacasa.
Anche la Compagnia della Gru, coro moderno varesino, ha voluto seguire questa scia positiva, all’insegna della buona musica e della voglia di tornare a farla tutti insieme, pubblicando una propria versione del brano SING (Pentatonix, arr. Mark Brymer) che, in un paio di settimane, ha superato le 27.000 visualizzazioni in rete.

La Compagnia della Gru nasce a Varese nel 2000, col supporto del Centro Studi Musicali Italiano; sotto la direzione del M° Enrico Salvato, propone concerti di musica corale moderna con predilezione per i repertori gospel, spiritual, pop, musical e natalizio. Con oltre 500 esibizioni al suo attivo, si è esibita in Italia e all’estero in concerti, concorsi, festival e e rassegne, abbracciando spesso cause benefiche.

Potete trovare il video, realizzato con l’aiuto amichevole di Albi C, qui: https://www.facebook.com/compagniadellagru/videos/570307706937736

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Coronavirus, inizia la “colletta alimentare permanente” per chi è in difficoltà

 

Parte il progetto proposto da Palazzo Estense insieme al “Banco di solidarietà alimentare – Non solo pane”. Tanti i punti vendita che hanno già aderito all’iniziativa

 

Parte oggi la “colletta alimentare permanente”, realizzata nei supermercati di Varese e finalizzata ad aiutare quanti, a causa dell’emergenza coronavirus, si trovano in difficoltà. L’idea era stata lanciata da Palazzo Estense settimana scorsa e, in pochi giorni, sono arrivate tante adesioni da parte dei punti vendita della grande distribuzione organizzata presenti in città. Il progetto, dal titolo “Solidarietà è anche…”, vede protagonisti il Comune e il “Banco di solidarietà alimentare – Non solo pane”, che supporta sul territorio le attività di Banco Alimentare.

 

“Il nostro obiettivo – afferma l’assessore ai Servizi sociali Roberto Molinari – è dare risposte concrete a un nuovo bisogno che sta emergendo e che diventerà tanto più presente quanto più sarà lunga questa emergenza. Come sempre ci stiamo muovendo di comune accordo con tutte le realtà che già operano attivamente sul territorio; non posso così che ringraziare, in questa circostanza, tutti i volontari del Banco, per il loro supporto e lo spirito con cui hanno aderito alla nostra proposta”.

 

“Ci sembrava giusto – aggiunge il presidente di ‘Non solo pane’ Andrea Benzoni – collaborare con chi è in questi giorni in prima linea nella gestione dell’emergenza. Questo d’altronde è sempre stato lo spirito che ha mosso fin dall’inizio il Banco di solidarietà. Ciò che raccoglieremo in questi giorni seguirà in tutto e per tutto il normale percorso che contraddistingue i nostri interventi; un iter fatto da un monitoraggio continuo e da una reale compagnia alle persone assistite, così da comprendere a fondo i loro bisogni. Se siamo qui oggi a presentare questo nuovo progetto, però, lo dobbiamo in primis alla città di Varese, che ha sempre risposto positivamente a queste iniziative di solidarietà. Il nostro grazie, quindi, va a tutti i varesini”.

 

I punti vendita che hanno aderito sono, a oggi, le Esselunga di Masnago e Bizzozero, l’Iper di Belforte, la Lidl di via Borghi, i Carrefour Market di via Sanvito e di piazzale Trento, l’Eurospin di via Dalmazia e il Penny Market di via Crispi. I supermercati potranno in ogni caso aderire sempre al progetto, comunicando al Comune la propria disponibilità.

 

“La risposta degli esercenti – le parole dell’assessore alle Attività produttive Ivana Perusin – è stata ottima, con tanti professionisti che si sono messi a disposizione per il bene di quanti sono più in difficoltà. È solo un aiuto, ma vuol dire tanto. Più volte abbiamo detto che da questa situazione potremo uscire solo se uniti e, oggi, vediamo questo concetto messo davvero in pratica da istituzioni, realtà produttive ed enti del terzo settore”.

 

Nei supermercati che hanno già aderito si possono trovare, oltre le casse, dei piccoli centri di raccolta per le donazioni. A scadenza periodica, poi, sarà compito dei volontari di “Banco Non solo pane” ritirare gli scatoloni e destinare gli alimenti alle famiglie in difficoltà e alle realtà del terzo settore che supportano le iniziative dei Servizi sociali.

 

Obiettivo è quello di dare continuità di rifornimenti, realizzando una catena sufficientemente flessibile a supporto di attività oggi più che mai fondamentali. Per questa raccolta straordinaria, così come avviene ogni anno per la Colletta di Banco Alimentare, vengono richiesti generi a lunga conservazione.

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Fase 2, “Il solista Galimberti crei subito un tavolo con l’opposizione

FASE 2, i rappresentanti delle forze di Opposizione Stefano Clerici (Varese Ideale), Fabio Binelli (Lega), Simone Longhini (Forza Italia), Gaetano Iannini (Fratelli D’Italia) e Luca Boldetti (Lista Orrigoni), uniti lanciano un appello “Il solista Galimberti crei subito un tavolo con l’opposizione per costruire insieme la Varese del futuro”.

Le opposizioni intervengono a seguito dell’uscita dei 10 punti per il rilancio di Varese che la Giunta proporrà alla città.
 
 

Stefano Clerici (Varese Ideale)

“Abbiamo garantito al sindaco massima disponibilità per affrontare tutti insieme questo momento difficile e inedito. Ad oggi, però, oltre ad un aggiornamento sui dati, non è stato ancora discusso e programmato nulla per quella che tutti definiscono la fase2, che temiamo sarà drammatica dal punto di vista economico. Ribadiamo la nostra piena disponibilità al confronto, a patto che questa giunta voglia effettivamente mettere in campo misure straordinarie per aiutare imprese, commercianti, liberi professionisti. Ci aspettiamo quindi una condivisione sulle nostre proposte di esenzione (e non di semplice rinvio) di imposte e tributi comunali per le categorie più colpite da questa emergenza, che non possono restare sole. È in discussione la sopravvivenza di interi settori e sono a rischio migliaia di posti di lavoro: l’impatto sociale di questa crisi sarà devastante e il Comune dovrà dimostrarsi all’altezza della sfida, utilizzando strumenti concreti e tangibili e non operazioni di marketing”.

Per la Lega interviene il Capogruppo Fabio Binelli
“In un momento in cui le stime del Fondo Monetario Internazionale prevedono un crollo del 9% del PIL italiano a causa del CoVid19, le forze politiche devono interrogarsi su come fronteggiare il futuro impoverimento di ampie fasce di popolazione. Anche a livello locale, è necessario individuare azioni che abbiano una prospettiva pluriennale e non vengano stravolte da eventuali cambi di amministrazione, dando garanzia ai cittadini e agli operatori economici di poter contare sulla continuità delle azioni di sostegno. Questo non può essere ottenuto con estemporanee consulenze di presunti esperti ma solo attraverso un dialogo che coinvolga tutte le forze politiche nella predisposizione di un piano condiviso da presentare alle forze economiche e sociali della città.”

Continua Simone Longhini (Forza Italia)

“I progetti dell’Amministrazione vanno completamente rivisti e ripensati, sospendendo tutto (vedi Nature Urbane, bike sharing, ex caserma Garibaldi) tranne l’indispensabile e ciò che comporti penali. Le risorse così risparmiate andrebbero dirottate verso nuove priorità da cui non può mancare il sostegno alle attività produttive, economiche e commerciali chiuse forzatamente, con l’esenzione dalle imposte comunali per il 2020 e un aiuto concreto x le spese di riapertura in sicurezza (sanificazione locali, mascherine, guanti, disinfettanti)”

A Sottolineare il poco coinvolgimento è Gaetano Iannini (Fratelli d’Italia)
“Pur ritenendo condivisibili i 10 punti stilati dal sindaco Galimberti per l’inizio della fase 2 con le associazioni di categoria, devo, con rammarico, sottolineare il fatto che anche questa volta il primo cittadino ha perso un’occasione per coinvolgere i rappresentanti della minoranza, molti dei quali hanno competenze nei settori di interesse pubblico. Questo modo di procedere risale, oramai, all’inizio del suo mandato. Ma se in tempi normali può essere un modo per ribadire le distanze politiche che ci separano, in tempi tragici, come quelli attuali, non è accettabile. Bisognerebbe sfruttare la volontà fattiva di collaborazione, per il bene dei nostri cittadini, che tutta l’opposizione ha già dimostrato nelle scorse riunioni dei capogruppo. Auspico che ci sia un cambio di strategia da parte di Galimberti, almeno fino alla fine di questa terribile crisi economico/sanitaria.”

Infine una visione più ampia, anche in vista delle prossime elezioni, e’ la posizione di Luca Boldetti (Lista Orrigoni)
“La fase 2 è delicata, strategica e durerà molto tempo, serve una visione globale” aggiungendo anche ” tra un anno circa ci saranno le elezioni che potrebbero cambiare il Sindaco e il Governo della Città, non concepibile che una persona decida per il Futuro di Varese e incida sulle scelte di chi verrà dopo di lui, senza aver avuto un confronto con le opposizioni che rappresentano migliaia di cittadini e realtà Varesine.”

In conclusione, i rappresentanti delle opposizioni chiedono un immediato cambio di strategia da parte del Sindaco, attraverso la convocazione di un tavolo di confronto e di scambio di idee con tutte le forze politiche per disegnare insieme la Varese del Futuro.

Stefano Clerici – Varese Ideale

Fabio Binelli – Lega

Simone Longhini – Forza Italia

Gaetano Iannini – Fratelli D’Italia

Luca Boldetti – Lista Orrigoni

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“Green School, rete lombarda per lo sviluppo sostenibile”

GREENSCHOOL NON SI FERMA E DIVENTA #GREENSCHOOLDACASA

Nonostante l’emergenza coronavirus, non si ferma “Green School, rete lombarda per lo sviluppo sostenibile”, il progetto ideato dalla Provincia di Varese e finanziato dall’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo, che, dal 2009, supporta e promuove le scuole si distinguono per le iniziative educative a salvaguardia dell’ambiente. 

In questo periodo, il progetto avrebbe dovuto entrare nel vivo delle attività con la valutazione delle esperienze e l’ assegnazione del riconoscimento Green School con eventi programmati in tutte le province lombarde, ma purtroppo l’emergenza COVID-19 ha determinato la chiusura delle scuole e l’impossibilità a svolgere quanto programmato con le tradizionali modalità.

“Le attività non si fermano, anzi continuano con modalità alternative per garantire in ogni caso la conclusione del progetto anche per quest’anno così anomalo. Stiamo inoltre studiando delle modalità innovative che permettano di sviluppare l’edizione Green School 2020/2021”, afferma il consigliere delegato all’Ambiente Simone Longhini, che ricorda anche che “da quest’anno, visto il successo delle passate edizioni, il progetto ha acquisito una importante dimensione regionale coinvolgendo una rete di oltre 400 scuole e ottenendo il sostegno e la collaborazione di diversi soggetti istituzionali e associazioni di tutta la Lombardia”.

Oltre a un evento di formazione online per insegnanti sul tema dei rifiuti, da domani, 15 aprile,  prenderà il via la campagna #GreenSchooldaCasa che inviterà i docenti e gli studenti delle Green School di tutte le province lombarde a presentare sulle pagine dei social network (FB e Instagram) video e foto di buone pratiche ambientali che si stanno svolgendo nelle abitazioni. Uno degli obiettivi del progetto è proprio quello di coinvolgere le famiglie in un percorso di consapevolezza ecologica: anche in casa si può fare la differenza, ora più che mai, prendendosi cura dell’ambiente con piccoli gesti quotidiani. 

Il coordinamento del progetto invita gli insegnanti a ricordare agli alunni le tematiche di Green School e le buone pratiche già approfondite  a scuola: “potete chiedere loro come “compito” di raccontarvi in modo creativo qualche comportamento, buona pratica o abitudine sostenibile che adottano in casa. Condividete con noi le vostre e le loro buone pratiche di sostenibilità, coinvolgendo, se riuscite, anche i collaboratori scolastici. La comunicazione e il coinvolgimento degli attori esterni è uno degli obiettivi del progetto, e come tale sarà considerato nel momento dell’assegnazione del punteggio per il riconoscimento Green School della vostra scuola.”.

Per partecipare è necessario postare una foto o un breve video (max. 60 secondi) su Facebook o Instagram, usando l’hashtag #greenschooldacasa, taggando su Fb il profilo @progettogreenschool, su instagram la pagina @progettogreenschool, e scrivendo il nome della scuola di appartenenza.

Si possono pubblicare contenuti con i profili delle scuole, degli insegnanti, dei collaboratori scolastici o possono postare direttamente gli studenti e le loro famiglie (genitori, fratelli e sorelle, ecc.). 

Ogni giorno, a partire dal 15 aprile, Green School riposterà una delle buone pratiche pubblicate da studenti, famiglie, insegnanti e collaboratori: #greenschooldacasa permetterà di restare uniti in questo momento difficile e di combatterlo con creatività ed energie positive.