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Cronaca

Coronavirus, Caparini: da Dipartimento nazionale Protezione civile nessun rimborso

L’Assessore di Regione Lombardia Caparini, conferma che sono stati spesi 400 milioni di euro per i cittadini lombardi. “Nel corso di una ultima call con la parte tecnica del Governo ci è stato detto, per bocca del capo Dipartimento della Protezione civile nazionale, Angelo Borrelli, che non intendono rimborsare le spese di approvvigionamento delle apparecchiature medicali sostenute dalle Regioni per il coronavirus. Per quanto riguarda Regione Lombardia si tratta di un’esposizione di circa 400 milioni”. Lo ha detto l’assessore regionale al Bilancio, Finanza e Semplificazione, Davide Caparini, intervenuto alla conferenza stampa convocata dal presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana.

La promessa con le spese straordinarie: “Inizialmente – ha rimarcato Caparini – ci avevano indicato che il Dipartimento della Protezione civile si sarebbe fatta carico delle spese straordinarie per il coronavirus con il fondo da 1 miliardo 650 milioni”.

“Ora invece – ha sottolineato l’assessore Caparini – è arrivata un’informazione totalmente diversa”.

Regole non possono essere retroattive: “Se le regole si cambiano in corsa – ha proseguito l’assessore lombardo – non possono valere retroattivamente: si tratta di una vera e propria mazzata per la nostra Regione, figurarsi per le altre”.

“Porremo la questione – ha concluso Caparini – mercoledì 8 aprile in sede di conferenza Stato-Regioni“.

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Cronaca

TWT a sostegno dell’Ospedale Sacco di Milano con un sistema per garantire il monitoraggio telefonico nel Centro Operativo Dimessi (COD-19)

In questo periodo così delicato per la nazione ed in particolare per il Sistema Sanitario Nazionale, TWT, società leader nel settore delle telecomunicazioni fondata da Marco Rodolfi e Michela Colli, ha deciso di sostenere il Centro Operativo Dimessi (COD-19), l’iniziativa che l’Università degli Studi di Milano ha attivato in collaborazione con l’ASST Fatebenefratelli-Sacco.
Il Centro Operativo Dimessi (COD-19) è un servizio di sorveglianza attiva domiciliare che ha lo scopo di garantire uno stretto monitoraggio di alcuni parametri clinici e dello stato di bisogno generale dei pazienti dimessi dai Pronto Soccorso, dai reparti di degenza e gli operatori sanitari con infezione da Covid-19. 

Tramite il Business Partner “Link Up”, TWT ha dato vita al progetto gratuito solo VoIP emergenza covid-19, dedicato al Sacco di Milano. Il progetto comprende l’attivazione di una numerazione fissa con 30 contemporaneità, oltre che traffico gratuito verso rete fissa e mobile, per permettere all’ospedale di affrontare l’attività di monitoraggio dei pazienti affetti da Covid-19 nelle due settimane di isolamento domiciliare.

I servizi telefonici già in uso per le regolari attività della struttura, infatti, non erano in grado di sostenere l’improvvisa e urgente mole di telefonate necessarie ad affrontare la crisi sanitaria e offrire a tutti i pazienti il miglior supporto possibile, anche da remoto. La specializzazione di Link Up, la qualità del servizio VoIP di TWT e la velocità d’implementazione e di realizzazione hanno consentito di far nascere un progetto virtuoso, solidale e d’esempio per il mondo delle TLC.

Alessandra Sponchiado, General Manager di TWT, ha commentato così l’iniziativa: “Il progetto sviluppato per l’Ospedale Sacco di Milano è per noi di TWT un motivo di grande orgoglio. Siamo onorati di poter essere concretamente vicini agli operatori sanitari e ai loro pazienti in un momento in cui tutti ci chiediamo come possiamo fare la nostra parte a supporto degli ospedali. Continuiamo a pensare che le aziende, oltre alla loro propensione al business, abbiano anche un ruolo sociale e debbano mettere a disposizione le loro competenze e le loro risorse”

VoIP (Voice over Internet Protocol) – messo a disposizione della struttura ospedaliera per tutta la durata dell’emergenza – è uno dei servizi Voce di TWT, ideale per usufruire delle più avanzate prestazioni telefoniche utilizzando le reti internet piuttosto che le tradizionali linee telefoniche.

TWT è una società attiva nel settore delle telecomunicazioni. Opera, dal 1995, nel mercato B2B. Forte di una costante evoluzione della propria infrastruttura, TWT si propone come interlocutore unico in grado di offrire soluzioni innovative, “chiavi in mano”, che migliorano costantemente il valore del business dei propri clienti: fibra e soluzioni dati ad alta velocità, servizi Voce, Unified Communication, Cloud, Server dedicati e virtuali e un Data Center tecnologicamente avanzato che garantisce massima scalabilità, affidabilità e sicurezza.

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In evidenza

Covid, nuove restrizioni da Regione Lombardia

ORDINANZA N. 521 Del 04/04/2020

ULTERIORI MISURE PER LA PREVENZIONE E GESTIONE DELL’EMERGENZAULTERIORI MISURE PER LA PREVENZIONE E GESTIONE DELL’EMERGENZAEPIDEMIOLOGICA DA COVID-19. ORDINANZA AI SENSI DELL’ART. 32, COMMA 3,DELLA LEGGE 23 DICEMBRE 1978, N. 833 IN MATERIA DI IGIENE E SANITÀPUBBLICA E DELL’ART. 3 DEL DECRETO-LEGGE 25 MARZO 2020, N. 19

Spostamenti, presenza di persone in luoghi pubblici e attività all’aperto e

sportive

A) Ogniqualvolta ci si rechi fuori dall’abitazione, vanno adottare tutte le misure precauzionali consentite e adeguate a proteggere sé stesso e gli altri dal contagio, utilizzando la mascherina o, in subordine, qualunque altro indumento a copertura di naso e bocca, contestualmente ad una puntuale disinfezione delle mani. In ogni attività sociale esterna deve comunque essere mantenuta la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro.

B) ai soggetti con sintomatologia da infezione respiratoria e temperatura corporea superiore a 37,5 C è fatto obbligo di rimanere presso l’abitazione in cui ha la propria dimora, residenza o domicilio e limitare al massimo i contatti sociali, contattando il proprio medico curante;

C) resta consentito svolgere individualmente attività motoria nelle immediate vicinanze dell’abitazione in cui ha la propria dimora, residenza o domicilio e comunque a distanza non superiore a 200 metri e nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona;

D) nel caso di uscita dalla propria abitazione con l’animale di compagnia per le sue necessità fisiologiche, la persona è obbligata a rimanere nelle immediate vicinanze dell’abitazione in cui ha la propria dimora, residenza o domicilio e comunque a distanza non superiore a 200 metri e nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona;

E) sono vietati gli assembramenti di più di 2 persone nei luoghi pubblici o aperti

al pubblico.

1.2 Commercio al dettaglio

A) In aggiunta alle attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità individuate nell’allegato 1 del D.P.C.M. dell’11 marzo 2020, sono consentite

le seguenti:

  • Commercio al dettaglio di articoli di cartoleria e forniture per ufficio

esclusivamente all’interno degli esercizi commerciali di cui al predetto

allegato 1 del D.P.C.M. dell’11 marzo 2020;

  • Commercio al dettaglio di fiori e piante, esclusivamente con la

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modalità della consegna a domicilio, in relazione a quanto previsto dall’art. 1, comma 1 lett. f) del D.P.C.M. del 22 marzo 2020.

B) È vietato il commercio effettuato per mezzo di distributori automatici, fatti salvi i distributori automatici di acqua potabile (c.d. Case dell’acqua) e quelli di latte sfuso, l’accesso ai quali deve avvenire nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro;

C) La vendita dei prodotti rientranti nelle seguenti categorie merceologiche:

  • computer, periferiche, attrezzature per le telecomunicazioni,

elettronica di consumo audio e video, elettrodomestici in esercizi non

specializzati,

  • apparecchiature informatiche e per le telecomunicazioni (ICT) in

esercizi specializzati,

  • articoli per l’illuminazione,
  • ferramenta, vernici, vetro piano e materiale elettrico e termoidraulico,
  • ottica e fotografia

è vietata nei giorni festivi e prefestivi;

D) l’accesso alle attività commerciali al dettaglio, al fine di limitare al massimo la concentrazione di persone, è consentito ad un solo componente per

nucleo familiare, fatta eccezione per la necessità di recare con sé minori, disabili o anziani;

E) gli esercizi commerciali al dettaglio, di cui è consentita l’apertura in base all’allegato 1 del D.P.C.M. dell’11 marzo 2020, come integrato dal precedente punto a), devono mettere a disposizione dei clienti guanti monouso e idonee soluzioni idroalcoliche per le mani, prima dell’accesso all’esercizio;

F) si raccomanda la rilevazione, mediante idonee strumentazioni, a cura dei gestori degli ipermercati, supermercati, discount di alimentari e farmacie,

della temperatura corporea dei clienti, oltre che del personale, prima del loro accesso. A seguito del rilievo di temperatura corporea uguale o superiore a 37,5 °C, deve conseguire l’inibizione all’accesso all’attività con invito a ritornare alla propria abitazione e limitare al massimo i contatti

sociali e contattare il proprio medico curante;

G) la consegna a domicilio dei prodotti è consentita agli operatori commerciali

(ivi compresi quelli del commercio su area pubblica), limitatamente alle categorie merceologiche previste dal D.P.C.M. dell’11 marzo 2020, come integrate dal precedente punto a). Come previsto dal Punto 1.12.5 della tabella A del d.lgs. 222/2016, quando l’attività di consegna a domicilio è accessoria ad altra tipologia di vendita, non occorre alcun titolo di

legittimazione aggiuntivo. La consegna a domicilio, deve essere svolta nel rispetto dei requisiti igienico sanitari, sia per il confezionamento che per il trasporto, evitando altresì che al momento della consegna vi siano contatti personali a distanza inferiore a un metro;

H) sono sospesi i mercati coperti, i mercati scoperti e le fiere, sia per il settore merceologico alimentare che non alimentare.

1.3 Attività di somministrazione di alimenti e bevande

A) sono consentiti i servizi di somministrazione di alimenti e bevande resi nell’ambito di strutture della Pubblica amministrazione, istituti penitenziari,

strutture sanitarie e sociosanitarie e di sostegno alle fasce fragili della popolazione.

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1.4 Altre attività economiche

A) si continuano ad applicare le misure adottate con il Decreto del Presidente del consiglio dei ministri 22 marzo 2020, come modificato dal decreto del

Ministro dello sviluppo economico 25 marzo 2020, come stabilito dal D.P.C.M. del 1° aprile 2020, ad eccezione di quanto segue:

a.1) le attività professionali, scientifiche e tecniche di cui ai codici 69

(Attività legali e contabili), 70 (Attività di direzione aziendali e di consulenza gestionale), 71 (Attività degli studi di architettura e d’ingegneria; collaudi ed

analisi tecniche), 72 (Ricerca scientifica e sviluppo) e 74 (Altre attività professionali, scientifiche e tecniche) devono essere svolte in modalità di lavoro agile, fatti salvi gli specifici adempimenti relativi ai servizi indifferibili ed urgenti o sottoposti a termini di scadenza. Qualora l’esercizio dei predetti servizi indifferibili ed urgenti o sottoposti a termini di scadenza comporti il contatto diretto con i clienti presso gli studi delle attività, essi devono avvenire esclusivamente previo appuntamento.

a.2) le attività di cui ai codici 95.11.00 (Riparazione e manutenzione di

computer e periferiche), 95.12.01 (Riparazione e manutenzione di telefoni fissi, cordless e cellulari), 95.12.09 (Riparazione e manutenzione di altre apparecchiature per le comunicazioni) 95.22.01 (Riparazione di elettrodomestici e di articoli per la casa) restano sospese ad eccezione degli:

  • interventi strumentali all’erogazione dei servizi di pubblica utilità,

nonché dei servizi essenziali di cui alla legge 12 giugno 1990, n. 146;

  • interventi necessari per la garanzia della continuità delle attività

consentite

  • interventi urgenti per le abitazioni

a.3) resta sospesa l’accoglienza e la permanenza degli ospiti negli alberghi e strutture simili (codice 55.1). Tali strutture possono permanere in servizio, nel rispetto di specifici protocolli sanitari regionali, per esigenze collegate alla gestione dell’emergenza (a titolo esemplificativo, pernottamento di personale sanitario e di volontari di protezione civile, isolamento di pazienti),

ivi compreso il regolare esercizio dei servizi essenziali. È altresì consentita

nelle predette strutture ricettive il soggiorno delle seguenti categorie:

  • personale in servizio presso le stesse strutture;
  • ospiti che vi soggiornano per motivi di lavoro in uno dei servizi per cui

non è disposta la chiusura o la sospensione dell’attività;

  • personale viaggiante di mezzi di trasporto;
  • ospiti costretti a prolungare il soggiorno per cause di forza maggiore

che non consentano il trasferimento nei termini suindicati;

  • soggetti entrati dall’estero e collocati nelle predette strutture,

secondo quanto disposto dall’Ordinanza del Ministero della salute di

concerto con il Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti del 28 marzo

2020;

  • soggetti aventi residenza anagrafica nelle stesse strutture;
  • soggetti che assistono persone malate o ricoverate in strutture

sanitarie;

  • soggetti che hanno stipulato, antecedentemente al 22 marzo 2020, un contratto con la struttura ricettiva per il soggiorno nella struttura stessa.

a.4) è consentita la prosecuzione dell’attività per gli alloggi per studenti e lavoratori con servizi accessori di tipo alberghiero (55.90.20);

a.5) i servizi bancari, finanziari e assicurativi (codici da 64 a 66) devono

essere svolti utilizzando modalità di lavoro che favoriscano la prenotazione con appuntamenti;

a.6) è fatto obbligo ai concessionari di slot machines di provvedere al

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blocco delle medesime ed agli esercenti di provvedere alla disattivazione di monitor e televisori di giochi che prevedono puntate accompagnati dalla

visione dell’evento anche in forma virtuale, al fine di impedire la permanenza degli avventori per motivi di gioco all’interno dei locali, a prescindere dalla tipologia di esercizio in cui tali apparecchi sono presenti.

1.5 Pubbliche amministrazioni

A) Per le pubbliche amministrazioni di cui all’art. 1, comma 2 del d.lgs. 165/2001

resta fermo quanto previsto dall’articolo 87 del decreto-legge 17 marzo 2020

n. 18.

B) si raccomanda a ciascuna pubblica amministrazione, in relazione alle sedi o uffici presenti sul territorio regionale, di adottare ed osservare le seguenti

misure per il personale che presti servizio in presenza:

b.1) con l’eccezione del personale preposto alle attività socio-sanitarie, di protezione civile, dei trasporti e di sicurezza pubblica, adottare forme di

rotazione dei dipendenti adibiti alle attività indifferibili da rendere in presenza e non altrimenti erogabili, per garantire un contingente minimo di

personale da porre a presidio, garantendo la distribuzione in uffici singoli ed assicurando prioritariamente la presenza del personale con qualifica

dirigenziale in funzione del proprio ruolo di coordinamento;

b.2) sottoporre il personale che svolge attività indifferibili o servizi essenziali nelle sedi delle Amministrazioni di cui alla presente ordinanza, compreso il

personale esterno che svolge funzioni di supporto nonché eventuali fornitori, prima che acceda agli immobili, al controllo della temperatura corporea

con le modalità individuate da ciascuna amministrazione (la rilevazione della temperatura non dovrà essere registrata, in ottemperanza alla

normativa sulla privacy);

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b.3) se la temperatura corporea risulta superiore ai 37,5°C, non consentire l’accesso e la permanenza nelle sedi degli Enti. Le persone in tale

condizione devono essere momentaneamente isolate e, ove disponibili, fornite di mascherine e devono contattare nel più breve tempo possibile il

medico curante e organizzare il proprio allontanamento dal luogo di lavoro;

b.4) le persone presenti negli immobili adottino tutte le precauzioni

igieniche, in particolare per l’igiene delle mani;

b.5) messa a disposizione di idonei mezzi detergenti per le mani (gel

disinfettanti presso gli ingressi e detergenti all’interno dei servizi igienici);

b.6) qualora le modalità di lavoro impongano una distanza interpersonale

minore di un metro e non siano possibili altre soluzioni organizzative, uso delle

mascherine;

b.7) limitare gli spostamenti all’interno delle sedi di lavoro al minimo

indispensabile;

b.8) contingentare l’accesso agli spazi comuni all’interno di sedi ed uffici,

con la previsione di un tempo ridotto di permanenza all’interno di tali spazi e

con il mantenimento della distanza di sicurezza di 1 metro tra le persone che

li occupano.

ART. 2 (Disposizioni finali)

1. Le disposizioni della presente ordinanza producono i loro effetti dalla data

del 5 aprile 2020 e sono efficaci fino al 13 aprile 2020.

2. Resta salvo, per gli aspetti non diversamente disciplinati dalla presente

Ordinanza, quanto previsto dalle misure adottate con i decreti del

Presidente del Consiglio dei ministri dell’ 8 marzo 2020, del 9 marzo 2020,

dell’11 marzo 2020, del 22 marzo 2020, così come prorogate fino al 13 aprile

dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 1 aprile 2020, nonché

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quella prevista dall’art. 1, comma 1 del medesimo decreto del Presidente

del Consiglio dei ministri del 1 aprile 2020.

3. Resta altresì salvo, per gli aspetti non diversamente disciplinati dalla presente Ordinanza, quanto previsto dalle misure adottate con l’ordinanza del Ministro della salute del 20 marzo 2020 e con l’ordinanza del 28 marzo 2020 del Ministro della salute di concerto con il Ministro delle infrastrutture e

dei trasporti, così come prorogate fino al 13 aprile dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 1° aprile 2020.

4. Ai sensi di quanto previsto dall’articolo 2, comma 3 del decreto-legge n.

19/2020, sono fatti salvi gli effetti prodotti e gli atti adottati sulla base delle ordinanze n. 514 del 21 marzo 2020, n. 515 del 22 marzo 2020 e n. 517 del 23 marzo 2020, applicate sino al 4 aprile 2020.

5. Resta ferma la possibilità di adottare ordinanze contingibili e urgenti a tutela della salute pubblica e dell’ambiente, ai sensi dell’articolo 191 del d.lgs. 152/2006.

6. Il mancato rispetto delle misure di cui alla presente Ordinanza è sanzionato, secondo quanto previsto dall’art. 4 del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19;

7. La presente Ordinanza è trasmessa al Presidente del Consiglio dei Ministri ed al Ministro della salute.

8. La presente ordinanza è pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione

Lombardia (BURL) e nel portale internet della Regione Lombardia, pagine

dedicate all’emergenza sanitaria Corona Virus – COVID 19.

IL PRESIDENTE

ATTILIO FONTANA

Atto firmato digitalmente ai sensi delle vigenti disposizioni di legge

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POLITICA

Ferrovie, proclami propagandistici, ci aspettiamo più concretezza e meno annunci.

ASSESSORI LOMBARDIA, VENETO, PIEMONTE, LIGURIA E FVG: DA FS VOGLIAMO MAGGIORE CHIAREZZA SUGLI INTERVENTI PREVISTI

“L’Amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato, Gianfranco Battisti, in questi giorni sta parlando di miliardi di investimenti da mettere in campo. Si tratta, al netto di proclami propagandistici, semplicemente di interventi che le nostre Regioni attendono invano da molto tempo.

Non si comprende dunque quale sia la necessità di annunciare in pompa magna opere o risorse già previste. Da Fs ci aspettiamo più concretezza e meno annunci.

Certo, concordiamo con Battisti quando dice che realizzare le infrastrutture di cui ha tanto bisogno l’Italia potrebbe far ripartire la nostra economia. Ne siamo tanto convinti che lo abbiamo sempre chiesto a gran voce. Un rilancio delle opere pubbliche, unito a una profonda semplificazione della normativa e della burocrazia, permetterebbe finalmente di dare risposte concrete ai nostri territori, alle nostre aziende e ai nostri cittadini.

Insomma, attendiamo con ansia il dettaglio dei tempi certi in cui questi interventi si realizzeranno, sperando che sia la volta buona”, così gli assessori ai Trasporti di Lombardia (Claudia Maria Terzi), proclami propagandistici, Piemonte (Marco Gabusi), Liguria (Giovanni Berrino) e Friuli Venezia Giulia (Graziano Pizzimenti) commentano le parole dell’Ad di Fs Battisti.

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Cronaca

Coronavirus – Richiami agenti polizia locale dalle ferie – Comune di Milano

Coronavirus: De Corato, Comune Milano richiama gli agenti

 

L’assessore regionale alla sicurezza, all’immigrazione e alla polizia locale Riccardo De Corato dichiara in una nota: “Qual è la brillante strategia che porta il sindaco Sala a raddoppiare i turni degli agenti della polizia locale in servizio, anziché richiamare il personale che è stato parcheggiato in ferie? Come Regione Lombardia, abbiamo stanziato complessivamente 460 mila euro per i Comuni, con i quale pagare gli straordinari della polizia locale necessari per i maggiori controlli richiesti dall’emergenza Coronavirus. Il Comune di Milano riceve i suoi 180mila di contributi regionali e come decide di impiegarli? Spreme i pochi agenti attualmente in servizio, chiedendo loro doppi turni, invece di far rientrare i vigili che nelle scorse settimane aveva obbligato a stare a casa. Il doppio turno richiesto agli agenti da Sala è la conferma che servono maggiori controlli: ma allora che cosa aspetta il sindaco a richiamare il personale messo in ferie?” “Lo stesso sindaco che non risparmia di elargire critiche alla Regione sulla gestione dell’emergenza sanitaria poi non dà un segnale forte di impegno da parte del Comune di Milano, visto che non mette in campo tutte le forze di cui dispone per vigilare il territorio – prosegue De Corato – Perché ricordiamo che, oltre ai controlli sulla circolazione delle persone e sulle aperture delle attività commerciali e produttive, rimane l’enorme problema dato dalle innumerevoli occupazioni di case popolari lasciate vuote per i ricoveri dei legittimi inquilini a causa del Covid-19”. “Sono gli stessi agenti della PL a dichiarare di sentirsi messi da parte e a chiedere di poter dare il loro contributo alla comunità” conclude De Corato.

Fabio Sanfilippo

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Cronaca

Emergenza coronvirus, Emanuele Monti (Lega): “Consentire ai cittadini di effettuare test per Covid-19 nei laboratori del privato accreditato”

“È giunto il momento di consentire a tutti i cittadini che ne vedano la necessità la possibilità di effettuare test, per verificare se siano o meno portatori del virus, specialmente in riferimento agli asintomatici. Per effettuare questo servizio, basta dare la possibilità di eseguirli ai numerosi centri diagnostici del privato accreditato della Sanità lombarda, lo chiedo con decisione alla Giunta regionale al fine di farsene portavoce con l’Istituto Superiore di Sanità”, ha dichiarato Emanuele Monti (Lega), Presidente della III Commissione Sanità e Politiche Sociali di Regione Lombardia.

“Come emerge da quasi tutti gli ultimi studi – spiega Monti – il virus potrebbe continuare a diffondersi usando le persone asintomatiche come vettori. L’attuale criticità che abbiamo a livello regionale non consente di fare tamponi se non a chi mostra i sintomi del possibile contagio, tuttavia sarebbe una misura di sicurezza e prevenzione sanitaria consentire a tutti i cittadini che ritengano opportuno eseguirlo, perché potrebbero avere corso il rischio di contagio, di rivolgersi ai numerosi centri del privato accreditato del nostro territorio anche con erogazione domiciliare al fine di limitare gli spostamenti . Un servizio che non può essere effettuato gratuitamente, ma almeno si tratterebbe di dare questa possibilità ai cittadini”.

“Tamponi e Test a tappeto lo sostengo da settimane e nonostante le indicazioni contrarie da parte degli enti nazionali ritengo fondamentale andare in questa direzione . Una prima battaglia l’ho personalmente vinta la scorsa settimana con i tamponi al personale sanitario lievemente sintomatico – conclude Monti – oggi ritengo sia opportuno proseguire su questa strada, in questa nuova battaglia che spero venga sostenuta al fine di aumentare la possibilità di effettuare controlli tra le persone e di conseguenza ridurre i contagi”.

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LOMBARDIA

Monti (Lega): “Consentite brevi uscite accompagnate, in condizioni di sicurezza, per evitare peggioramenti”

 


Emergenza Covid-19

Disabilità intellettive, autismo e patologie psichiatriche,Emanuele Monti (Lega): “Consentite brevi uscite accompagnate, in condizioni di sicurezza, per evitare peggioramenti”

Milano, 26 marzo – “Le persone con gravi disabilità intellettive, con disturbi dello spettro autistico e patologie psichiatriche ad elevata necessità di supporto potranno uscire di casa per brevi passeggiate e spostamenti. Queste le indicazioni in una circolare, inviata a tutte le Ats e Asst, dalla Direzione generale Welfare di Regione Lombardia, dopo la mia richiesta di prevedere forme di sostegno per queste categorie di persone, che risultano più fragili e necessitano di maggiore supporto”.

Così Emanuele Monti (Lega), Presidente della III Commissione Sanità e Politiche Sociali di Regione Lombardia. 

“Si tratta di prestare particolare attenzione alle persone che hanno queste fragilità – spiega Monti – che vivono forti problematiche già in situazioni normali e possono subire le restrizioni, dovute a questo periodo di emergenza, con maggiore danno. Non possiamo ignorare la loro problematica e il rischio di un loro peggioramento,per cui ho sollecitato l’Assessorato affinché chiarisse la possibilità per loro di uscire per motivi di salute. Fermo restando,ovviamente, che la priorità rimane arginare l’epidemia e tutelare la salute pubblica”. 

“Anche in tale fase emergenziale – si legge nella circolare –può risultare quindi necessario, per i quadri clinici che ne hanno necessità e valutando attentamente i possibili rischi, consentire brevi uscite accompagnate , come indispensabile azione di prevenzione e gestione delle crisi comportamentali connesse alle relative condizioni psicopatologiche. Tale indicazione deve derivare da dettagliata autorizzazione certificativa dello specialista di riferimento (area neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza, disabilità adulta e psichiatria) che ne indichi le modalità e la durata, con l’obiettivo di tutelare al massimo la persona. Resta inteso che l’accompagnatore dovrà adottare tutte le misure di prevenzione indicate (in particolare mantenimento della distanza interpersonale, utilizzo di dispositivi di protezione individuale) e compilare il modulo di autocertificazione predisposto dal Ministero dell’Interno dichiarando che lo spostamento, da effettuarsi a piedi o con mezzo privato,risponde a motivi di salute. L’accompagnatore dovrà inoltre portare con sé, per ogni eventuale controllo, l’autorizzazione certificativa dello specialista di riferimento e copia del certificato di invalidità e/o certificazione che attesta la condizione di disabilità grave ai sensi dell’art. 3, comma 3 della legge 104/92. Resta ugualmente inteso che né la persona interessata né l’accompagnatore devono presentare alcuna sintomatologia febbrile e/o respiratoria, né essere sottoposti a regime di quarantena domiciliare”.  

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Gallera, numeri aggiornati del coronavirus

 “La Regione Lombardia e’ riuscita ad
aumentare del 110% i posto in terapia intensiva portandoli – da
724 – a 1500″. Lo ha sottolineato l’assessore al Welfare della
Regione Lombardia, Giulio Gallera, durante la consueta diretta
Facebook sulla pagina di LombardiaNotizeOnline per fare il punto
sull’emergenza coronavirus.
“Non e’ finita – ha aggiunto – perche’ volgiamo continuare a
garantire un’assistenza adeguata e ricoverare chi ne ha piu’
bisogno. Domani ne apriamo altri 5 a Legnano e, 5 al San Carlo e
giovedi’ 16 al Policlinico e 10 al Niguarda”.

Continua anche il lavoro serrato per alleggerire gli ospedali
piu’ in difficolta’. Domani, infatti, sara’ operativo l’ospedale da
campo di Crema dove lavoreranno 52 fra medici e infermieri
cubani. Andranno invece al Papa Giovanni di Bergamo 30 medici
russi inizialmente destinati a Sondalo. Sempre a Bergamo, in
fiera, e’ in fase di allestimento un ospedale da campo realizzato
dall’associazione nazionale Alpini della Lombardia.

“Stiamo lavorando anche su area di Brescia – ha aggiunto – e a
tutto il personale va il nostro grazie. Qui sono 90 i posti
letto ricavati, segno della grande capacita’ gestionale ed
operativa, visto che anche l’ospedale di Orzinuovi e’ stato
riadattato”.

Gallera, prima di illustrare i dati della giornata ha
sottolineato che “a Codogno, comune del lodigiano dove, un mese
fa, ci sono stati i primi casi di coronavirus in Italia, oggi
le persone positive sono 268, con zero contagi in piu’ rispetto a
ieri”. Allo stesso tempo ha invitato a leggere con attenzione i
dati odierni relativi alla provincia di Monza e Brianza perche’,
molto probabilmente, oggi sono arrivati risultati di campioni di
giorni precedenti. 

I numeri vanno guardati non giorno per giorno

I DATI – Ecco i dati dei contagi odierni e quelli dei giorni
precedenti

– i casi positivi sono: 30.703 (+1.942)
ieri: 28.761 (+1.555)
l’altro ieri: 27.206 (+1.691)
e nei giorni precedenti: 25.515 (+3.251), 22.264(+2.380),
19.884, 17.713, 16.220, 14.649, 13.2729, 11.685, 9.820, 8.725,
7.280, 5.791, 5.469, 4.189, 3.420, 2.612

– i deceduti: 4.178 (+402)
ieri: 3.776 (+320)
l’altro ieri: 3.456 (+361)
e nei giorni precedenti: 3.095 (+546), 2.549 (+381), 2.168,
1.959, 1.640, 1.420, 1.218, 966, 890, 744, 617, 468, 333, 267,
154

– i dimessi e in isolamento domiciliare: 15.620 di cui 6.657
(+600 in un giorno) con almeno un passaggio in ospedale (anche
solo pronto soccorso) e 8.963 persone per le quali non si rileva
nessun passaggio in ospedale 

– in terapia intensiva: 1.194 (+11)
ieri: 1.183 (+41)
l’altro ieri: 1.142 (+49)
e nei giorni precedenti: 1.093 (+43), 1.050(+44), 1.006, 924,
879, 823, 767, 732, 650, 605, 560, 466, 440, 399, 359

– i ricoverati non in terapia intensiva: 9.711 (+445)
ieri: 9.266 (-173)
l’altro ieri: 9.439 (+1.181)
e nei giorni precedenti: 8.258 (+523), 7.735(+348), 7.387,
7.285, 6.953, 6.171, 5.550, 4.898, 4.435, 4.247, 3.852, 3319,
2.802, 2.217, 1.661

– i tamponi effettuati: 76695
ieri: 73.242
e nei giorni precedenti: 70.598, 66.730, 57.174, 52.244, 48.983,
46.449, 43.565, 40.369, 37.138, 32.700, 29.534, 25.629, 21.479,
20.135, 18.534, 15.778

I casi per provincia con l’aggiornamento rispetto agli ultimi
giorni

BG: 6.728 (+257)
ieri: 6.471 (+255)
l’altro ieri: 6.216 (+347)
e nei giorni precedenti: 5.869 (+715), 5.154 (+509),
4.645(+340), 4.305, 3.993, 3.760, 3.416, 2.864, 2.368, 2.136,
1.815, 1.472, 1.245, 997, 761, 623, 537

BS: 6.298 (+393)
ieri: 5.905 (+588)
l’altro ieri: 5.317 (+289)
e nei giorni precedenti: 5.028 (+380)
4.648(+401), 4.247(+463), 3.784, 3.300, 2.918, 2.473, 2.122,
1.784, 1.598, 1.351, 790, 739, 501, 413, 182, 155

CO: 635 (54)
ieri: 581 (+69)
l’altro ieri: 512 (+60)
e nei giorni precedenti: 452 (+72), 380(+42), 338(+52)286, 256,
220, 184, 154, 118, 98, 77, 46, 40, 27, 23, 11, 11

CR: 3.061 (+136)
ieri: 2.925 (+30)
l’altro ieri: 2.895 (+162)
e nei giorni precedenti: 2.733 (+341), 2.392(+106)
2.286(+119), 2.167, 2.073, 1.881, 1.792, 1.565, 1.344, 1.302,
1.061, 957, 916, 665, 562, 452, 406

LC: 1.015 (+81)
ieri: 934 (+62)
l’altro ieri: 872 (+54)
e nei giorni precedenti: 818 (+142), 676(+146), 530(+64), 466,
440386, 344, 287, 237, 199, 113, 89, 66, 53, 35, 11, 8

LO: 1.860 (43)
ieri: 1.817 (+45)
l’altro ieri: 1.772 (+79)
e nei giorni precedenti: 1.693 (+96)
1.597(+69)
1.528(+83), 1.445, 1.418, 1.362, 1320, 1.276, 1.133, 1.123,
1.035, 963, 928, 853, 811, 739, 658

MB: 1.454 (+324)
ieri: 1.130 (+22)
l’altro ieri: 1.108 (+24)
e nei giorni precedenti: 1.084 (+268)
816(+321)
495(+94), 401, 376, 346, 339, 224, 143, 130, 85, 65, 64, 59, 61,
20, 19

MI: 5.701 (+375) di cui 2297 a Milano citta’ (+121)
ieri: 5.326 (+230) di cui 2.176 a Milano citta’ (+137)
l’altro ieri: 5.096 (+424) di cui 2.039 a Milano citta’ (+210)
e nei giorni precedenti: 4.672 (+868) di cui 1.829 a Milano
citta’ (+279)
3.804 (+526) di cui 1.550 a Milano citta’ (+172), 3.278 (+634) di
cui 1378 a Milano citta’ (+287), 2.644, 2.326, 1.983, 1.750,
1.551, 1.307, 1.146, 925, 592, 506, 406, 361

MN: 1093 (+108)
ieri: 985 (+80)
l’altro ieri: 905 (+63)
e nei giorni precedenti: 842 (+119), 723 (+87),
636(+122), 514, 465, 382, 327, 261, 187, 169, 137, 119, 102, 56,
46, 32, 26

PV: 1.499 (+55)
ieri: 1.444 (+138)
l’altro ieri: 1.306 (+112)
e nei giorni precedenti: 1.194 (+89)
1.105(+94), 1.011(+33), 978, 884, 801, 722, 622, 482, 468, 403,
324, 296, 243, 221, 180, 151

SO: 253 (+45)
ieri:208 (+3)
l’altro ieri: 205 (+26)
e nei giorni precedenti: 179 (+16)
163 (+8)
155(+80), 75, 74, 46, 45, 45, 23, 23, 13, 7, 7, 6, 6, 4, 4

VA: 450 (+29)
ieri: 421 (+35)
l’altro ieri: 386 (+27)
e nei giorni precedenti: 359 (+21)
338(+28), 310, +45), 265, 232, 202, 184, 158, 125, 98, 75, 50,
44, 32, 27, 23, 17

e 656 in corso di verifica

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LOMBARDIA

Mascherine introvabili? Ci pensa la Lombardia

L’emergenza si supererà se facciamo fronte comune, e noi nel nostro piccolo ci stiamo tentando

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Tanti si stanno inventando di tutto con tanta buona volontà e creatività per evitare speculazioni e costi inverosimili, vista la richiesta di mercato dei dispositivi indispensabili e sempre più richiesti: le mascherine.

Ne avevamo parlato intervistando un ingegnere bresciano: https://www.varesepress.info/in-evidenza/coronavirus-l-ing-giorgio-taglietti-ci-informa-sulle-mascherine.html.

Nel frattempo, registriamo la dichiarazione dell’Assessore regionale all’Ambiente Raffaele Cattaneo che ha detto: “ Già da domani avremo mascherine con un packaging Regione Lombardia Bls”.

Vista la carenza di mascherine, al di là di quelle prodotte a livello locale da tutti gli uomini di buona volontà,  Cattaneo si è attivato per chiedere quanti fossero pronti “a riconvertire parte dei propri impianti” e si sono manifestate 300 disponibilità.

La mail a cui indirizzare la richiesta è dpicoronavirus@regione.lombardia.it

L’obiettivo è produrre mascherine certificate per avere una protezione efficace, nonostante il decreto preveda anche di andare oltre con un riconoscimento successivo da parte dell’Istituto Superiore di Sanità per velocizzare la produzione e rispondere alle richieste ingenti.

La certificazione delle mascherine lombarde viene girata al Politecnico di Milano, e come afferma il rettore Resta, c’è una task force specifica che si sta occupando della ricerca dei materiali che saranno utilizzati dalle aziende per produrre prodotti sicuri.

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Istituzioni

Cgil, Cisl e Uil Lombardia, ci fermiamo per la vita

 

OGGI CI FERMIAMO PER DIFENDERE LA VITA E LA SALUTE, PER RIPARTIRE POI INSIEME PER UN FUTURO MIGLIORE

Sarebbe troppo facile dire “l’avevamo detto”, ma finalmente ha prevalso PRIMA LA VITA E LA SALUTE dell’economia.
In queste settimane abbiamo continuato a ripetere alle istituzioni e alle associazioni datoriali ad ogni livello che era necessario fermarsi, che per tutelare il lavoro prezioso e insostituibile di coloro che sono in prima linea a garantire salute, sicurezza e alimenti alle persone, era necessario uno stop alle produzioni non indispensabili.
Adesso, ancora con più determinazione, dobbiamo difendere le condizioni del personale impegnato nelle attività che non si fermeranno: sistemi di protezione, controlli sanitari e sicurezza sono le priorità e l’impegno dei prossimi giorni per CGIL CISL UIL lombarde.
Lo stop di oggi serve a ripartire domani, con ancor più determinazione e con la convinzione che ci viene dall’insegnamento di questi drammatici giorni: la imprescindibile necessità di un efficace sistema sanitario universale di qualità, garantito a tutte e tutti, un bene essenziale che il sindacato confederale continuerà a difendere.