Categorie
EUROPA & MONDO

UE – Lancini (Lega): «Tra gli squilibri di questa UE anche la politica fiscale dei Paesi Bassi, bisogna cambiare»

 “Nell’aspro dibattito in seno al Consiglio Europeo sulle misure da adottare, emergono visioni differenti tra chi vorrebbe ricalibrare regole e strumenti evidentemente inadatti ad affrontare un’emergenza economica e chi non intende smuoversi da un’acritica difesa delle politiche di austerity di una UE che mantiene al suo interno troppe contraddizioni. Nodi che devono venire al pettine se si vuole superare un sistema che da tempo ingiustamente avvantaggia taluni e impoverisce altri. Per questo motivo ho presentato un’interrogazione alla Commissione Europea: come rilevato dalla stessa Commissione (Report aggressive tax plan indicator), in Europa esiste una vera e propria concorrenza fiscale messa in atto da alcuni Stati membri, come i Paesi Bassi. Politiche che generano asimmetrie del mercato unico, utilizzate dalle multinazionali per porre in essere forme di pianificazione fiscale aggressiva, drenando così importanti risorse dalle economie in cui il valore è effettivamente prodotto ed impedendo una più equa tassazione dei profitti delle imprese, che si traduce in un aggravio di imposte per aziende e cittadini. Da segnalare inoltre l’altissima percentuale di investimenti diretti esteri non giustificati dai fondamentali economici dei Paesi Bassi, ma evidentemente riconducibili a società costituite solo per veicolare attività finanziarie. Chiedo alla Commissione come intenda porre al più presto rimedio a questi comportamenti sleali e dannosi per il mercato unico e gli altri Stati membri”.

Lo dichiara in una nota Danilo Oscar Lancini, eurodeputato della Lega e membro della Commissione “Commercio Internazionale” (INTA) del Parlamento Europeo.

Categorie
EUROPA & MONDO

Solidarietà e Alleanza Sanitaria Mondiale dai medici e aiuti per sostenere il popolo italiano.

Coronavirus,Foad Aodi(Amsi e Umem);Grazie a tutte le delegazioni di medici ,infermieri e aiuti che stanno arrivando dall’estero sostenendo l’#EsercitoBianco

Amsi,Umem ,Co-mai e UxU;Siamo orgogliosi di questa solidarietà e Alleanza Sanitaria Mondiale dai medici e aiuti per sostenere il popolo italiano.

Cosi l’associazione medici di origine straniera in Italia (Amsi) ,l’Unione Medica Euro Mediterranea(UMEM) ,La Comunità del Mondo Arabo in Italia(Co-mai) e il Movimento Internazionale Transculturale Inter professionale Uniti per Unire (UxU) esprimono apprezzamento e riconoscenza a tutti i paesi che si sono mossi subito per sostenere l’Italia e il popolo italiano in grande difficoltà sanitaria ,medica e umanitaria .Ringraziamo tutti i paesi che hanno inviato delegazioni di medici e infermieri come la Cina ,Cuba,Albania ,Romania ,Polonia,Russia ,Ucraina e quelli che hanno inviato aiuti materiali sanitari o donazioni ospedaliere come Qatar ,Egitto ,Emirati Arabi ,India ,Brasile,Kuwait e numerosi altri hanno espresso solidarietà e ci stanno contattando che vorrebbero inviare medici in particolare laureati in Italia che parlano ancora l’italiano e hanno ancora il cuore in Italia il paese che li ha ospitati e gli ha  consentito di laurearsi e costruirsi una famiglia e un lavoro nel paese di origine .anche tutte le comunità e associazioni di origine straniera si uniscono a questo coro umano ,internazionale e sincero verso l’italia appoggiando il nostro appello #SosteniamolaNostraItalia in attesa che rispondi anche la Commissione Europa che ancora una volta tardiva , assente e divisa per colpa dell’egoismo dei paesi membri.

 

“Nel momento di grande tristezza e sofferenza per i morti in italia e nel mondo e per la difficoltà enorme del SSN italiano ,queste buone notizie che arrivano in particolare dai paesi dell’Europa dell’Est ,paesi arabi  e africani ,dalla Russia ,Cuba ,Cina e numerosi altri sicuramente registrano un momento importante a favore di una solidarietà e #Alleanza Sanitaria Mondiale lanciata proprio dai nostri movimenti all’inizio dell’emergenza Coronavirus tramite comunicati in varie lingue e numerose interviste che mi vedono coinvolto tutti i giorni da Gennaio da TV, Radio e giornali euro mediterranei,paesi del Golfo ,America e Europa .Sicuramente non sarà mai come prima e spero che saranno archiviate tutte le polemiche e strumentalizzazioni politiche e minacce nei nostri confronti accusandoci ingiustamente che rubiamo il lavoro ai professionisti della sanità italiani e ci classificano di serie B per l’obbligo della cittadinanza per sostenere i concorsi pubblici .Cosi Dichiara Foad Aodi presidente Amsi e Umem e Membro del registro esperti  e membro del Gruppo di Lavoro Salute Globale Fnomceo che fa’ l’appello a tutti i medici e professionisti della sanità italiani e di origine straniera compreso Albi professionali,sindacati ,società  scientifiche ,sanità privata e pubblica di unirsi per salvare e rinforzare la nostra sanità italiana e alzare la voce per farci ascoltare e rispettare da una politica distratta , insensibile e non ci ha coinvolto in questi lunghi anni quando chiedevamo ;medici specialisti,borse di specializzazione,tutela e sicurezza sui posti di lavoro ,combattere la fuga all’estero ,sotto pagamento,sfruttamento lavorativo e la medicina difensiva per l’interesse comune. Non siamo eroi stagionali. E quando è comodo al mondo politico per mascherare tutto il loro fallimento e incapacità di ascoltarci e proteggerci anche in questa grande emergenza dove ci hanno mandati in guerra senza armi e protezioni. Conclude Foad Aodi senza giri di parole avvertendo che non ci scordiamo di questo pessimo e disumano trattamento riservato al nostro #Esercito_Bianco#.

Categorie
EUROPA & MONDO

Coronavirus – Lancini (Lega): Stop attacchi speculativi contro Italia, interrogazione in UE  

(Bruxelles, 2 Apr) – «In questo momento particolarmente delicato con l’emergenza Covid19 in atto, l’istituto di credito Commerzbank, posseduto al 14% dallo Stato tedesco, ha suggerito ai propri clienti di vendere i BTP italiani perché è ‘quasi inevitabile’, a suo dire, che diverranno titoli ‘spazzatura’ a causa del peggioramento dei conti pubblici dovuto alle misure per contrastare gli effetti del Coronavirus.

Questo non è accettabile, l’Ue fermi gli attacchi speculativi contro il nostro Paese. Commerzbank si è trovata spesso al centro delle polemiche europee: venne salvata direttamente dal Governo tedesco nel 2009 con 10 miliardi di fondi pubblici e fu sanzionata nel 2015 dalle autorità federali e statali Usa per 1,7 miliardi di dollari con l’accusa di violazione delle normative sul riciclaggio di denaro.

Ho presentato un’interrogazione alla Commissione Europea per sapere quali misure intenda intraprendere per evitare manovre speculative e attacchi deliberati di questo genere ai danni di un paese membro, nonché per richiamare i singoli stati ad una vera e tangibile solidarietà europea».

 

Lo dichiara in una nota l’On. Danilo Oscar Lancini, europarlamentare della Lega, firmatario dell’interrogazione alla Commissione Europea.

Categorie
EUROPA & MONDO

L’Europa vuole salvare Sammezzano

 
Sammezzano è stato incluso nel programma europeo “7 Most Endangered” per la salvezza del patrimonio culturale in pericolo
 
 
Con una comunicazione trasmessa a Francesco Esposito, portavoce del movimento civico Save Sammezzano e referente dell’omonima campagna di sensibilizzazione, Europa Nostra – la federazione pan-europea per il patrimonio culturale – ha notificato l’inserimento del Castello di Sammezzano nel “ 7 Most Endangered”, programma comunitario volto ad individuare i 7 siti culturali più in pericolo presenti sul territorio europeo e mobilitare soggetti pubblici e privati affinché ne venga garantito il recupero.
Dopo essere già stato inserito tra i 14 luoghi più in pericolo d’Europa, Sammezzano riesce così ad accedere alla fase finale del “7 Most Endangered”, risultando l’unico monumento italiano incluso in quest’importante progetto europeo.
Gli altri 6 siti che parteciperanno al programma sono: National Theatre of Albania (Albania), Castle Jezeří (Repubblica Ceca), Y-block – Government Quarter (Norvegia), Szombierki Power Plant (Polonia), Belgrade Fortress and its surrounding (Serbia), Plečnik Stadium (Slovenia).
L’istanza per la candidatura al “7 Most Endangered” è stata avanzata a luglio 2019 per tramite di “ Imago Mundi Onlus”, associazione culturale di Cagliari presieduta da Fabrizio Frongia e già ideatrice di “ Monumenti aperti”, la più importante festa della Sardegna dedicata alla promozione e valorizzazione de beni culturali.
La partecipazione al programma ha ottenuto fin da subito il supporto ufficiale del Ministero dei Beni Culturali, della Regione Toscana, del Comune di Reggello, del Comitato Ferdinando Panciatichi Ximenes D’Aragona e della Kairos Srl, creditore procedente della procedura fallimentare che fino a pochi mesi fa aveva per oggetto Sammezzano. Da metà novembre la Sammezzano Castle Srl, società proprietaria del Castello di Sammezzano, è infatti uscita dal fallimento, riottenendone la disponibilità sostanziale.
L’iniziativa si concretizzerà con l ’attivazione di un team di professionisti di altissimo profilo composto da esperti di patrimonio colturale di Europa Nostra ed esperti di finanza della Banca Europea per gli investimenti. Tale team multidisciplinare, insieme alle organizzazioni che hanno nominato i siti e ad altri possibili partner, si recheranno presso i 7 luoghi vincitori e si incontreranno con i principali portatori di interesse pubblici e privati.
Essi identificheranno quindi possibili fonti di finanziamento e adeguati piani di intervento, aiutando inoltre a mobilitare altri soggetti potenzialmente interessati al recupero di Sammezzano. Verranno infine formulate e rese pubbliche una serie di raccomandazioni tecniche e finanziarie sulle quali poter indirizzare le azioni da intraprendere in futuro.
Il nostro movimento civico è orgoglioso di questo sorprendente risultato, che ci consente di rappresentare tutt’Italia in questa prestigiosa iniziativa europea e, soprattutto, di favorire energicamente il processo di recupero e valorizzazione di Sammezzano.
Categorie
EUROPA & MONDO

Ungheria: Orban regna per decreto

( Filippo Polito )  Il Parlamento ha approvato un emendamento legale che consente al Primo Ministro di adottare misure straordinarie. L’obiettivo è combattere l’epidemia di coronavirus.  Nella giornata odierna il Parlamento ungherese ha approvato una legge controversa . Ciò consentirà al primo ministro Viktor Orban di governare con decreto in uno stato di emergenza di durata indeterminata, al fine di combattere il nuovo coronavirus. In totale 137 deputati hanno approvato la proposta, che è stata respinta da 53. L’opposizione ritiene che la misura sia “sproporzionata”.

Il governo può, ad esempio, sospendere le leggi e bloccare la diffusione di informazioni “che possono ostacolare o rendere impossibile la difesa” (di fronte all’epidemia) e applicare pene detentive fino a cinque anni per i trasgressori, la stessa pena di coloro che diffondono notizie falso su governo o malattia. Sarà l’Esecutivo Orban a decidere quando sarà superata la situazione di emergenza.

La misura è stata particolarmente criticata dall’opposizione, che ritiene che possa servire da strumento di censura e di mettere a tacere le critiche. L’opposizione, dall’estrema destra a sinistra, ha messo in dubbio che non ci sono limiti al tempo in cui il governo può gestire il paese senza controllo parlamentare e ha chiesto che quel periodo fosse di 90 giorni.

Chiedono di modificare la nuova legge

“Dobbiamo fare tutto il possibile per fermare la diffusione del virus. Il disegno di legge si adatta perfettamente al quadro costituzionale ungherese”, ha dichiarato il ministro della Giustizia Judit Varga poco prima del voto. Nel nuovo scenario, il governo può anche “sospendere l’applicazione di determinate leggi, deviare dalle disposizioni di legge e introdurre altre misure straordinarie”, con l’obiettivo di garantire “la salute, la sicurezza personale e materiale dei cittadini, nonché il economia “.

Diverse ONG come Amnesty International  o il Comitato di Helsinki hanno denunciato che “il potere illimitato non è un rimedio” per il coronavirus e hanno chiesto che il disegno di legge venga modificato e che uno stato di emergenza possa essere dichiarato solo dal Parlamento e ” per determinati periodi “. Sia il Presidente del Parlamento ungherese che il Presidente della Repubblica dovrebbero firmare l’emendamento questo lunedì, che potrebbe entrare in vigore martedì 31 marzo.

In Ungheria ci sono attualmente 447 casi confermati di coronavirus, che ha causato la morte di 15 persone nel paese dell’Europa centrale.

    
Categorie
EUROPA & MONDO

Paesi in cui è assente il coronavirus – Covid 19

Il Covid-19 è presente in ben 22 Stati del mondo. La pandemia data dal Sars-CoV-2 sembra non aver ancora raggiunto alcuni paesi, o non è ancora stato rilevato alcun caso.

Una lista di 22 Stati in cui non si sono registrati contagi come descritto da Adnkronos.

Nessun contagio incrociando i dati di Wikipedia, che ordina le Nazioni per popolazione, con gli aggiornamenti forniti dalla Johns Hopkins University, sulla mappa interattiva in tempo reale.

I Paesi ad oggi esclusi dalla pandemia sono: Yemen, Corea del Nord, Malawi, Burundi, Sud Sudan, Tagikistan, Sierra Leone, Turkmenistan, Botswana, Lesotho, Comore, Isole Salomone, Vanuatu, São Tomé e Príncipe, Samoa, Kiribati, Stati federati di Micronesia, Tonga, Isole Marshall, Palau, Tuvalu, Nauru – A questi si aggiungono 19 territori esterni e 6 Paesi il cui riconoscimento da parte della comunità internazionale non è ancora completato.

Ancora non è chiaro come si diffonda esattamente la pandemia, ma è stato ipotizzato che la sua propagazione sia facilitata o ostacolata anche dalle condizioni climatiche, preferendo quella che viene chiamata “cintura del coronavirus” ossia una zona in cui esso si diffonde più facilmente, compresa tra il 30° e il 50° parallelo.

 

In alcuni casi è possibile che il virus si sia propagato ma la mancanza di strutture sanitarie adeguate o l’impossibilità di eseguire i test potrebbe fare si che le fonti ufficiali non siano a conoscenza di un possibile focolaio in alcune zone, tra cui quelle rurali dell’Asia e dell’Africa.

 

Fabio Sanfilippo

Categorie
EUROPA & MONDO

Madrid (Spagna), una delle città più duramente colpite dal coronavirus

Infermieri e dottori sia in Italia che in Spagna sono costretti a decidere chi vivrà e chi morirà. Ventilatori, mascherine protettive e persino bottigliette d’acqua per i malati e gli operatori sanitari sono diventati come oro (non ce ne sono abbastanza per tutti coloro che ne hanno bisogno).

Ti sto scrivendo da Madrid (Spagna), una delle città più duramente colpite dal coronavirus in queste ultime settimane. Qui è dove CitizenGO ha la sua Sede Centrale. È la città dove sono nato e dove vivo con mia moglie e i nostri 5 figli.

Solo ieri, più di 700 persone sono morte in Spagna, che sta raggiungendo i picchi toccati dalla mortalità in Italia. Con più di 4.000 morti, la Spagna adesso, assieme all’Italia, riscontra più vittime a causa del virus che in Cina. Il contagio e le morti sono in crescita in molti paesi.

Eppure, c’è sempre speranza, come c’è sempre un modo per me e per te di aiutare in questo tempo difficile.

Decine di migliaia di membri di CitizenGO si sono uniti e si sono impegnati a “prestare particolare attenzione agli anziani e alle persone più vulnerabili” e a “ringraziare i coraggiosi operatori sanitari e operatori sociali che sono in prima linea per le cure e per la prevenzione del contagio”.

Ma molti operatori sanitari stanno mettendo a rischio le proprie vite perché i nostri governi, a qualsiasi livello, non stanno facendo abbastanza (o perché non sanno cosa fare)…O, ancora peggio, perchè sono più preoccupati di capire come promuovere nuove strategie per spingere leggi abortive (caso Nuova Zelanda) o per analizzare le prospettive di genere durante la crisi del Coronavirus (un caso estremo in Toscana avvenuto qualche giorno fa dove la Regione, amministrata dalla sinistra, ha finanziato il 23 Marzo 80.000 euro per un Consultorio transgenere…assurdo!).

Quindi, ci prepariamo a fare la nostra parte in questa lotta mondiale contro il Coronavirus!

Ti chiedo di aiutarci a sostenere la battaglia contro il Coronavirus e a salvare vite di persone innocenti, assicurandoci che questi radicali di sinistra in Italia e in tutto il mondo non utilizzino questa crisi terribile per promuovere la loro agenda.

Categorie
EUROPA & MONDO

Città del Vaticano: Benedizione Straordinaria Urbi et Orbi

 

Il Crocifisso bagnato dalle lacrime del Cielo, il Papa solo nella piazza vuota

 

 

Il Protagonista della preghiera che la sera del 27 marzo – anticipo del Venerdì Santo – Papa Francesco ha celebrato in una Piazza San Pietro vuota e sprofondata in un silenzio irreale, è stato Lui. Il Crocifisso, con la pioggia battente che gli irrigava il corpo, così da aggiungere al sangue dipinto sul legno quell’acqua che il Vangelo ci racconta essere sgorgata dalla ferita inferta dalla lancia. 

Quel Cristo Crocifisso sopravvissuto all’incendio, che i romani portavano in processione contro la peste; quel Cristo Crocifisso che san Giovanni Paolo II ha abbracciato durante la liturgia penitenziale del Giubileo del 2000, è stato protagonista silenzioso e inerme al centro dello spazio vuoto. Persino Maria, Salus populi Romani, incapsulata nella teca di plexiglass divenuta opaca a causa della pioggia, è sembrata cedere il passo, quasi scomparire, umilmente, di fronte a Lui, innalzato sulla croce per la salvezza dell’umanità.

Papa Francesco è apparso piccolo, e ancora più curvo mentre saliva non senza fatica e in solitudine i gradini del sagrato, facendosi interprete dei dolori del mondo per offrirli ai piedi della Croce: “Maestro, non t’importa che siamo perduti?”. L’angosciante crisi che stiamo vivendo con la pandemia “smaschera la nostra vulnerabilità e lascia scoperte quelle false e superflue sicurezze con cui abbiamo costruito le nostre agende, i nostri progetti, le nostre abitudini e priorità” e “ora mentre stiamo in mare agitato, ti imploriamo: Svegliati Signore!”.

La sirena di un’ambulanza, una delle tante che in queste ore attraversano i nostri quartieri per soccorrere i nuovi contagiati, ha accompagnato insieme alle campane il momento della benedizione eucaristica Urbi et Orbi, quando il Papa, ancora solo, si è riaffacciato sulla piazza deserta e sferzata dalla pioggia tracciando il segno della croce con l’ostensorio. Ancora, il Protagonista è stato Lui, quel Gesù che immolandosi ha voluto farsi cibo per noi e che anche oggi ci ripete: “Perché avete paura? Non avete ancora fede?… Voi non abbiate paura”

 

 

Categorie
EUROPA & MONDO

Coronvirus, Tovaglieri: poca trasparenza in Cina

CORONAVIRUS, TOVAGLIERI (LEGA): POCA TRASPARENZA DA CINA, UE PRETENDA INFORMAZIONI CHIARE
Presentata un’interrogazione alla Commissione europea

Bruxelles, 27 mar – “La Ue pretenda dalla Cina informazioni chiare a tutela dei cittadini europei. Sin dall’inizio dell’epidemia di Covid-19, quando il virus ha iniziato a diffondersi a Wuhan, i primi passaggi della gestione di questa crisi da parte di Pechino sono stati lacunosi, opachi e mirati a impedire la diffusione di notizie e informazioni relative al virus e ai contagiati, fino a quando gli effetti non sono diventati di pubblico dominio. Il comportamento delle autorità cinesi dimostra come sia mancata trasparenza e apertura riguardo all’epidemia, cosa che non ha agevolato una risposta coordinata a livello sovranazionale.

Dal momento che permangono ancora molti interrogativi sull’atteggiamento e sull’attendibilità dei dati forniti dal governo cinese sul rischio di contagi effettivi, ho presentato un’interrogazione alla Commissione Europea per sollecitare un suo intervento. Questo precedente influenzerà le future relazioni con la Cina e le sue imprese, soprattutto quando soggetti cinesi dovranno gestire informazioni sensibili di cittadini europei come dati personali o asset strategici quali le telecomunicazioni. La Ue faccia sentire la propria voce: e’ fondamentale tutelare i diritti dei cittadini europei di fronte a questi e futuri atteggiamenti poco trasparenti del governo cinese”.

Lo dichiara in una nota Isabella Tovaglieri, europarlamentare della Lega, che ha presentato un’interrogazione alla Commissione Europea insieme agli eurodeputati Simona Baldassarre, Anna Bonfrisco, Susanna Ceccardi, Marco Dreosto e Luisa Regimenti.

Categorie
EUROPA & MONDO

Città del Vaticano: Benedizione Straordinaria Urbi et Orbi

Città del Vaticano 27 Marzo 2020

 

È con particolare forza che Papa Francesco ha rivolto un invito a partecipare spiritualmente al momento di preghiera che presiederà venerdì 27 marzo. Di fronte ad una Piazza San Pietro vuota ma “piena” della presenza spirituale dei fedeli che seguiranno attraverso i mezzi di comunicazione, dal Sagrato della Basilica di San Pietro, il Papa darà con il Santissimo Sacramento la Benedizione “Urbi et Orbi”, a cui sarà annessa la possibilità di ricevere l’indulgenza plenaria, “secondo le condizioni previste dal recente decreto della Penitenzieria Apostolica”, ha fatto sapere la Sala Stampa vaticana. E quindi, qui, saranno puntati gli occhi del mondo.

Benedizione eucaristica “Urbi et Orbi”

Un evento sicuramente straordinario, quello che il Papa farà, in un periodo particolare, dove il mondo è in ginocchio per la pandemia. Un momento di grazia straordinario che concede un’opportunità di vivere con fede e speranza questo tempo di sofferenza e paura.

La Benedizione con il Santissimo Sacramento viene normalmente data al termine dell’adorazione eucaristica, che ha le sue origini intorno alla fine del 1100, inizi del 1200 in Belgio. Il Papa Urbano IV la conobbe e instaurò nel 1264 la Solennità del Corpus Domini per la Chiesa universale. L’anno prima ci fu il miracolo eucaristico di Bolsena. Fu poi incentivata dal Concilio ecumenico tridentino.

La Benedizione “Urbi et Orbi”, che normalmente viene impartita dopo l’elezione del Pontefice, nel giorno di Pasqua e in quello di Natale, è propria del ministero petrino, perché, ricorda il liturgista padre Arturo Elberti, si riferisce alla città di Roma, in quanto vescovo della diocesi, e al mondo, in quanto Sommo Pontefice. Ed è una benedizione a cui è annessa l’indulgenza plenaria.

Indulgenza plenaria

“L’Indulgenza è la remissione dinanzi a Dio della pena temporale per i peccati, già rimessi quanto alla colpa, che il fedele, debitamente disposto e a determinate condizioni, acquista per intervento della Chiesa, la quale, come ministra della redenzione, dispensa ed applica autoritativamente il tesoro delle soddisfazioni di Cristo e dei Santi”, dice il Catechismo della Chiesa cattolica. La Chiesa ha il potere di perdonare tutti i peccati però ci sono delle conseguenze di questi peccati in questa vita e nell’altra, spiega il biblista don Francesco Voltaggio. Da una parte quindi c’è la serietà del peccato che provoca in noi e negli altri delle ferite e poi c’è il riferimento alla grazia di Cristo e ai meriti dei santi: “così come nel peccato c’è un’influenza negli altri, così c’è una solidarietà nella santità, perché il fondamento è la comunione dei santi”, sottolinea. In alcune occasioni, per autorità della Chiesa, vengono quindi “dischiusi questi tesori” e si applicano al fedele con le dovute disposizioni. Questa indulgenza plenaria si può applicare sia a sé stessi, sia ai defunti.

L’indulgenza plenaria si chiama così perché rimette tutte le conseguenze del peccato a differenza dei casi in cui si può ricevere l’indulgenza parziale. Ora in questo particolare momento, l’indulgenza plenaria viene concessa secondo il recente decreto della Penitenziaria Apostolica, che prevede la possibilità di riceverla in forma straordinaria rispetto a quanto ordinariamente richiesto, in particolare per quanto concerne il Sacramento della Confessione e dell’Eucarestia. Questa grazia è concessa sia ai fedeli affetti da Coronavirus e a chi li assiste, in primo luogo i familiari e i sanitari, sia a tutti i fedeli che pregano per i malati, a condizioni leggermente differenti, illustrate nel decreto della stessa Penitenzieria. “E’ un grazia che risponde al momento che tutti stiamo vivendo, per aiutare tutti a scoprire che Cristo si fa presente nella malattia, nella paura e nella debolezza dell’uomo, come il Buon Samaritano”, sottolinea il canonista don Antonio Interguglielmi.  

Il dono della Misericordia

Sempre la Chiesa nei momenti di difficoltà è venuta in soccorso degli uomini, “concedendo il dono più grande che è la Misericordia e il Perdono e questo anche con la concessione di speciali indulgenze in occasioni di guerre e soprattutto di pestilenze”, ricorda don Interguglielmi. In questo senso “si inserisce l’opera di fedeli, pensiamo ai membri delle Confraternite della buona Morte, che avevano il compito di dare degna sepoltura agli appestati abbandonati nelle strade: questi ricevevano speciali indulgenze in virtù della loro opera. Oppure, in tempi più recenti, ai cappellani militari impegnati al fronte, che assolvevano i peccati dei moribondi e concedevano indulgenze in articulis mortis”, spiega.

Il sacerdote ricorda anche la terribile epidemia di peste che vi fu durante il pontificato di Papa Gregorio Magno. “Papa Gregorio si rivolse al popolo romano invitandolo a pentirsi dei propri peccati e nel contempo a convertirsi: per fare questo indisse una processione, che chiamò Litania Settiforme, perché la popolazione di Roma fu suddivisa in 7 cortei, tutti con destinazione San Pietro. Nel seguire la processione i fedeli, scalzi e col capo cosparso di cenere, pregavano con Papa Gregorio il quale innalzava al cielo l’icona bizantina della Vergine Maria, ancora conservata nella Basilica di Santa Maria Maggiore”, racconta don Interguglielmi. “Si racconta che, giunta la processione a Ponte Sant’Angelo, i fedeli udirono un Coro di Angeli che intonava ‘Regina Coeli’ e videro, sulla sommità del Castello, l’Arcangelo Michele: l’epidemia era stata sconfitta. Nacque così il Regina Coeli, l’antifona con cui nel tempo pasquale la Chiesa saluta Maria Regina per la risurrezione del Salvatore. Per questo – conclude il sacerdote – i romani chiamarono la Mole Adriana ‘Castel Sant’Angelo’ e posero in cima al castello la statua di san Michele che rinfodera la spada, indicando la fine della pestilenza”.

E ad accompagnare questo speciale momento di preghiera saranno proprio l’icona della Salus Popoli Romani e il Crocifisso della Chiesa di San Marcello al Corso, le due immagini che il Papa è andato a venerare domenica 15 marzo proprio per invocare la fine della pandemia. Due immagini legate entrambe alla preghiera per la cessazione di epidemie. Due immagini che esprimono l’amore totalmente donato e che chiedono di alzare gli occhi al Cielo e avere fede.

In diretta facebook o in TV