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Tiziana Cassamassima, le sue parole dal Bangladesh dove è bloccata

Tiziana Cassamassima, in Bangladesh per amore, per raggiungere il suo ragazzo, è rimasta bloccata senza poter rientrare per ora, in Italia.

In Bangladesh, volo cancellato a causa del covid e la sopresa non piacevole, di non poter tornare a casa a Legnano. Da quel momento

tramite ambasciata oppure online, voli a 3 o 4 mila o troppe ore di volo. L’ambasciata talvolta si faceva sentire saltuariamente

proponendomi di andare a Londra, ma poi? La ragazza ha problemi pure di diabete e si sta arrangiando con il suo ragazzo per la

ricerca dei medicinali.

tiziana casammasima col ragazzo

 81 giorni di esilio con proposte vaghe, ma niente di   accessibile. Un altro caso si è verificato un mese fa. Ci   sono anche altri bengalesi che devono rientrare per   lavoro.

 

 Non è chiaro come si muovano le ambasciate italiane   per aiutare gli itaiani all’estero.

 

In altri casi Di Maio in tv ha dato sfoggio di “abilità”, coi cinesi, eppure aveva preso impegni.

 

 

 

 

 

 

Di Maio: “Faremo rientrare tutti gli italiani in difficoltà all’estero”

In questo caso, come in un altro dalla Tunisia, le cose sono molto complicate, non ci sono aiuti economici e neppure sanitari.

Anche nel caso della ragazza in Tunisia che abbianmo seguito, l’iter non è stato per nulla semplice, se non dopo le spinte di giornali avvocati e interrogazioni parlamentari.

La strada è sempre quella del “farsi sentire”? 

segue il video con le dichiarazioni di Di Maio

 

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ITALIA

On.Bianchi (LEGA). pasticcio di Conte su dogane Italia-Svizzera

APERTURE DELLE FRONTIERE

 
ON. BIANCHI: “PASTICCIO DI CONTE IN PRIMA SERATA SU DOGANE ITALIA-SVIZZERA. NONOSTANTE ANNUNCI DEL PREMIER E DEL SENATORE ALFIERI (PD), SI RISCHIA DI NON RIAPRIRE”

 
La Confederazione Elvetica fa parte dell’area Schengen, ma è al di fuori dei confini UE. 
«Si tratta di una decisione unilaterale dell’Italia di cui prendo atto», ha dichiarato la consigliera federale Karin Keller-Sutter alla radio svizzerotedesca SRF. 
«La Svizzera deciderà autonomamente se consentire il rientro di persone provenienti dall’Italia», ha aggiunto la ministra di giustizia e polizia. «Abbiamo avuto contatti con l’Italia la settimana scorsa, ma non si è parlato di questa riapertura». Oltre al livello confederale, il presidente del Governo ticinese Norman Gobbi, ai microfoni di TeleTicino, si è detto sorpreso dalla decisione italiana: «La liberalizzazione fatta in fretta e con un decreto che non è chiaro nei suoi contenuti dimostra come questa fuga in avanti non sia stata coordinata con i Paesi limitrofi». 
 
“Sorprende come il Primo Ministro Italiano lanci annunci in prima serata sulla riapertura dei confini (amplificati da comunicati di parlamentari PD), senza aver consultato le autorità dei paesi confinanti” dichiara il deputato varesotto Matteo Bianchi. 
 
“Ci auguriamo che questo ennesimo pasticcio diplomatico, dettato dalla solita foga di apparire, non comprometta i rapporti di vicinato con un paese serio come la Confederazione Elvetica, la quale -ricordiamolo sempre – offre lavoro a 70.000 persone italiane, in un momento di enorme crisi, e per ciò va  trattata con debito rispetto. Dobbiamo chiederci come mai la Svizzera ha annunciato la riapertura di confini con Germania, Francia ed Austria, ma non con l’Italia e la risposta è molto semplice: non c’è chiarezza su regole, protocolli ed accordi da condividere. Ci si augura, quindi, che il Governo Italiano rimedi nei prossimi giorni con debita serietà mitteleuropea”, conclude l’onorevole leghista di Morazzone. 

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ITALIA

Italia: andamento situazione Coronavirus

Italia 23 Aprile 2020

Giovedì 23 Aprile

Continuano i miglioramenti soprattutto delle terapie intensive che dopo 20 giorni sono quasi dimezzate.

Nel frattempo ci si prepara alla riapertura.
Ieri, dopo la riunione Stato – Regioni, il Governo ha divulgato una prima linea di programmazione:
27 Aprile prime aziende aperte
(manifattura, costruzioni, servizi).
11 Maggio i negozi.
18 Maggio bar e ristoranti.
– Aperture solo per chi garantirà gli standard di sicurezza.
– Spostamenti solo all’interno della Regione o particolari zone rosse.
– In caso di aumento contagi si riapplicherà la chiusura totale immediatamente.

Ancora tante le incognite che dovrebbero essere chiarite nel prossimo weekend.
PACCHETTO FAMIGLIA di Regione Lombardia
Le misure di contenimento della diffusione del COVID-19 stanno determinando per alcune famiglie lombarde, in particolar modo quelle con figli minori, crescenti difficoltà economiche. In diversi casi infatti i componenti del nucleo familiare vivono situazioni di temporanea difficoltà lavorativa o familiare destinata ad incidere negativamente sul reddito complessivo del nucleo.
Con la misura “Pacchetto famiglia” la Regione Lombardia intende concedere contributi straordinari per il pagamento del mutuo prima casa e per l’acquisto di strumentazione didattica per l’e-learning per sostenere le famiglie che si trovano a vivere condizioni di temporanea difficoltà.
Vai alla pagina dedicata:
https://www.regione.lombardia.it/wps/portal/istituzionale/HP/DettaglioBando/servizi-e-informazioni/cittadini/persone-casa-famiglia/famiglia-e-minori/pacchetto-famiglia.ffl/pacchetto-famiglia.ffl
I DATI PIU’ RILEVANTI DI OGGI

Provincia di Varese
Oggi: 2.340 (+38)

ieri: 2.302 (+51)
l’altro ieri: 2.251 (+55)
– i casi positivi sono: 70.165 (+1.073)
ieri: 69.092 (1.161)
l’altro ieri: 67.931 (+960)
– i tamponi effettuati: 302.715 (+12.016)
ieri: 290.699 (+13.502)
l’altro ieri: 277.197 (+6.711)
– i decessi: 12.940 (+200)
ieri: 12.740 (+161)
l’altro ieri: 12.579 (+203)
– in terapia intensiva: 790 (-27)
ieri: 817 (-34)
l’altro ieri: 851 (-50)
– i ricoverati non in terapia intensiva: 9.192 (-500)
ieri: 9.692 (-113)
l’altro ieri: 9.805 (-333)
 
Fonte: Regione Lombardia

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ITALIA

MES – L’ Asse Franco Tedesco contro l’Italia

ITALIA – L’ASSE FRANCO TEDESCO e……..

 
Germania e…….. 
 
“L’ammontare del debito di guerra tedesco dopo il 1945 aveva raggiunto i 23 miliardi di dollari (di allora) pari al 100% del Pil tedesco. La Germania non avrebbe mai potuto pagare i debiti accumulati in due guerre. Guerre da essa stessa provocate. I sovietici pretesero e ottennero il pagamento dei danni di guerra fino all’ultimo centesimo. Mentre gli altri Paesi, europei e non, decisero di rinunciare a più di metà della somma dovuta da Berlino.
Il 24 agosto 1953 ventuno Paesi (Belgio, Canada, Ceylon, Danimarca, Grecia, Iran, Irlanda, Italia, Liechtenstein, Lussemburgo, Norvegia, Pakistan, Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, Repubblica francese, Spagna, Stati Uniti d’America, Svezia, Svizzera, Unione Sudafricana e Jugoslavia), con un trattato firmato a Londra, le consentirono di dimezzare il debito del 50%, da 23 a 11,5 miliardi di dollari, dilazionato in 30 anni. In questo modo, la Germania poté evitare il default, che c’era di fatto.
 
L’altro 50% avrebbe dovuto essere rimborsato dopo l’eventuale riunificazione delle due Germanie. Ma nel 1990 l’allora cancelliere Kohl si oppose alla rinegoziazione dell’accordo che avrebbe procurato un terzo default alla Germania. Anche questa volta Italia e Grecia acconsentirono di non esigere il dovuto. Nell’ottobre 2010 la Germania ha finito di rimborsare i debiti imposti dal trattato del 1953 con il pagamento dell’ultimo debito per un importo di 69,9 milioni di euro. Senza l’accordo di Londra, la Germania avrebbe dovuto rimborsare debiti per altri 50 anni”.
A noi invece vogliono strangolarci, basta vedere cos’è il MES.
 
Il MES è pericoloso per il futuro dell’Italia, nazione che già allo stesso fondo è stata costretta a versare 58 mld di euro, dei quali ora ne ha chiesti indietro 35 mld, per affrontare l’emergenza COVID-19, soldi nostri, ma l’Europa dice No perché dobbiamo chiedere il prestito ponte come previsto e restituirlo poi come previsto. 
 
UNA FOLLIA FINANZIARIA 
 
“Secondo l’art. 3 del trattato istitutivo del MES, tale organizzazione si pone come obiettivo quello di raccogliere fondi e sostenere gli stati membri della stessa – perciò, coloro che hanno adottato la moneta unica – in caso di gravi problemi finanziari.” 
 
CHIARO, RACCOGLIERE FONDI, CIOÈ ACCANTONARE RISPARMI, NOSTRI, UN PO’ COME SI RIUSCIVA A FARE CON LA LIRA ITALIANA, METTERE DA PARTE DEI RISPARMI. 
 
Vediamo cos’è il MES, più da vicino. 
 
Il Meccanismo europeo di stabilità (MES), detto anche Fondo salva-Stati (in inglese European Stability Mechanism; ESM), è un’organizzazione internazionale a carattere regionale nata come fondo finanziario europeo per la stabilità finanziaria della zona euro (art. 3), istituita dalle modifiche al Trattato di Lisbona (art. 136) approvate il 23 marzo 2011 dal Parlamento EUROPEO e ratificate dal Consiglio europeo a Bruxelles il 25 marzo 2011. 
 
Il MES ha assunto però la veste di organizzazione intergovernativa (sul modello del FMI), a motivo della struttura fondata su un consiglio di governatori (formato da rappresentanti degli stati membri) e su un consiglio di amministrazione e del potere, attribuito dal trattato istitutivo, di imporre scelte di politica macroeconomica ai paesi aderenti al fondo-organizzazione.
 
La sua evoluzione è chiara, scendiamo ancora nel dettaglio. 
 
Il Consiglio Europeo di Bruxelles del 9 dicembre 2011, con l’aggravarsi della crisi dei debiti pubblici, decise l’anticipazione dell’entrata in vigore del fondo, inizialmente prevista per la metà del 2013, a partire da luglio 2012.
 
Successivamente, però, l’attuazione del fondo è stata temporaneamente sospesa in attesa della pronuncia da parte della corte costituzionale della Germania sulla legittimità del fondo con l’ordinamento tedesco.
 
La Corte Costituzionale Federale tedesca ha sciolto il nodo giuridico il 12 settembre 2012, quando si è pronunciata, purché vengano applicate alcune limitazioni, in favore della sua compatibilità con il sistema costituzionale tedesco.
 
Capito, il sistema costituzionale tedesco, perché per costituzione il marco tedesco è, non era, moneta di stato senza scadenza, fatto sta che è valida ancora, come è in uso negli assest finanziari commerciali internazionali con la Germania, la validazione con la doppia moneta in tutela del PIL interno, mentre per gli altri Stati? 
 
Il MES sostituisce il Fondo europeo di stabilità finanziaria (FESF) e il Meccanismo europeo di stabilizzazione finanziaria (MESF), nati per salvare dall’insolvenza gli stati di Portogallo e Irlanda, investiti dalla crisi economico-finanziaria.
 
Il MES è attivo da luglio 2012 con una capacità di oltre 650 miliardi di euro, compresi i fondi residui dal fondo temporaneo europeo, pari a 250-300 miliardi.
 
RICORDIAMO SOLO NEL MES 58 MLD DEGLI ITALIANI 
 
Il MES è regolato dalla legislazione internazionale e ha sede in Lussemburgo. 
 
Il fondo emette prestiti (concessi a tassi fissi o variabili) per assicurare assistenza finanziaria ai paesi in difficoltà e acquista titoli sul mercato primario (contemporaneamente all’attivazione del programma Outright Monetary Transaction), ma a condizioni molto severe. 
 
OHI LA FINANZA DINAMICA, PAGO INTERESSI SUI MIEI SOLDI PERCHÉ NON LI POSSO CONSERVARE DA SOLO, COME STATO. 
 
Queste condizioni rigorose “possono spaziare da un programma di correzioni macroeconomiche al rispetto costante di condizioni di ammissibilità predefinite” (art. 12). 
 
AUSTERITÀ, CHIAROOO. 
 
Potranno essere attuati, inoltre, interventi sanzionatori per gli stati che non dovessero rispettare le scadenze di restituzione i cui proventi andranno ad aggiungersi allo stesso MES.
 
È previsto, tra le altre cose, che “in caso di mancato pagamento, da parte di un membro dell’Esm, di una qualsiasi parte dell’importo da esso dovuto a titolo degli obblighi contratti in relazione a quote da VERSARE, detto membro dell’Esm non potrà esercitare i propri diritti di voto per l’intera durata di tale INADEMPIENZA (?) (art. 4, c. 8).
 
Il MES emette strumenti finanziari e titoli, simili a quelli che il FESF emise per erogare gli aiuti a Irlanda, Portogallo e Grecia (con la garanzia dei paesi dell’area euro, in proporzione alle rispettive quote di capitale nella BCE), e potrà acquistare titoli di stati dell’euro zona sul mercato primario e secondario. 
 
In caso di insolvenza di uno Stato finanziato dal MES, quest’ultimo avrà diritto a essere rimborsato prima dei creditori privati.
 
UN COLPO DI GRAZIA AL NOSTRO PIL, AL FUTURO DEI NOSTRI FIGLI. 
 
L’operato del MES, i suoi beni e patrimoni ovunque si trovino e chiunque li detenga, godono dell’immunità da ogni forma di processo giudiziario (art. 32).
 
Nell’interesse del MES, tutti i membri del personale sono immuni a procedimenti legali in relazione ad atti da essi compiuti nell’esercizio delle proprie funzioni e godono dell’inviolabilità nei confronti dei loro atti e documenti ufficiali (art. 35).
 
CHIARO, POTRAI ESSERE TAGLIEGGIATO PER LEGGE. 
 
La Corte Costituzionale tedesca ha posto un limite al contributo tedesco al salvataggio dei Paesi in difficoltà, evitando comunque di vincolare ogni singola azione dell’Esm al giudizio del Parlamento.
 
CHIARO, LA GERMANIA È QUELLA NAZIONE CHE HA RISANATO LE SUE FINANZE NON PAGANDO I DEBITI DI GUERRA, MENTRE OGGI DETTA LE LINEE GUIDA DI UN EUROPA CHE NON È LA NOSTRA EUROPA.
 
EP
Redazione VaresePress@ Roma
Rubrica Sicurezza Nazionale@
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Coronavirus, la rivolta partirà da Palermo?

Andiamo a rompere tutti i supermercati e a fare la spesa, è una delle frasi del video di un palermitano che agitandosi dice scoppierà la rivoluzione. Siamo alla frutta, non possiamo capmpare un’altra settimana.

Nel frattempo al LIDL accade che:

Lidl Italia conferma che nel tardo pomeriggio, una quindicina di persone sono entrate nel nostro punto vendita di Palermo via della Regione siciliana con l’intenzione di non pagare la spesa appena effettuata. Sono state quindi chiamate le forze dell’ordine che sono prontamente intervenute a garanzia della sicurezza e salvaguardia dell’incolumità sia dei nostri collaboratori che dei clienti presenti in quel momento in punto vendita. Comprendiamo il difficile momento che l’intero Paese sta vivendo e ringraziamo le autorità per il pronto intervento odierno“.

 

La rivoluzione è vicina, fa capire il palermitano che non ha più un soldo in tasca e lascia intendere l’assalto ai supermercati per mangiare. I soldi arriveranno dal Governo ma quando?

D’altra parte con le figuracce dei governanti che sono deboli e non hanno le idee chiare anche se obiettivamente non è semplice uscirne.

Uscire da questa impasse velocemente è quello che ci auguriamo tutti; commercianti, artigiani, liberi professionisti ma anche lavoratori senza cassa integrazione, oppure chi vivacchia col reddito di cittadinanza creato per dare risposte temporanee.

 

DANTE ALIGHIERI

Ci vuole invece, un piano nazionale serio fatto da gente seria ( quello che manca), per ridurre le tasse subito ed attrarre investimenti una volta terminata la crisi, riforme su scuola, sanità, mondo del lavoro e sopratutto sulle infrastrutture che mancano o sono carenti, porti, aeroporti, ferrovie con l’alta velocità in tutta Italia.

 

Come stiamo sopravvivendo oggi in crisi? Come ieri anche se si faceva finta di nulla, con escamotage, arrangiandosi con evasione, intrallazzi, droga,ecc.

 

Certo l’esempio viene dall’alto: è questo che manca, l’alto è il basso sono uguali, mediocrità e intrallazzi, povera Italia come diceva DANTE:

«Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiere in gran tempesta, non donna di provincie, ma bordello!»

(Purgatorio, canto VI, vv. 76-78)
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ECONOMIA

Avremo una nuova grande recessione

Governi ed Istituzioni europee hanno deciso strategie diverse rispetto al 2008

In Italia sarà profonda almeno quanto quella del 2008, se non peggiore

Ormai è chiaro che l’impatto sarà fortissimo. A differenza di dieci anni fa, però, governi e istituzioni europee hanno cambiato strategia e questo, sperano molti, aiuterà a limitare gli effetti peggiori di questa nuova grande crisi economica.

E’ di pochi giorni fa la notizia che le agenzie di rating hanno condannato l’Italia: sarà recessione. Al di là del fatto che fare previsioni al momento non è semplice, senza sapere quanto durerà la pandemia, soprattutto alla luce del fatto che ci troviamo di fronte ad una situazione mai vissuta prima, sembrerebbe che la situazione a cui si prepara ad anadare incontro il nostro Paese non sia delle migliori. Ma anche se se ne parla molto sappiamo veramente cos’è una recessione e cosa comporta per la nazione colpita? – Cerchiamo di capire di cosa stiamo parlando.

Questa volta sembra che le cose andranno diversamente. Le autorità europee e i governi degli stati membri si sono accordati per spendere tutto quello che sarà necessario per fronteggiare la crisi. La Banca Centrale Europea si è impegnata a finanziare le banche e ad acquistare titoli di stato per evitare una nuova stretta creditizia, mentre i governi hanno varato piani economici per sostenere imprese e lavoratori.

 presidente conte

Le stime

Presto per dirlo, ma l’ Istat pubblicherà i dati sull’economia nel primo trimestre 2020 soltanto ad aprile, mentre il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, per ora si è limitato a dire che il governo si aspetta «una contrazione rilevante del PIL» (fonti anonime del ministero hanno parlato di ipotesi di studio vicine al 3 %).

Nel frattempo banche e centri studi privati hanno già pubblicato le loro ipotesi sul futuro. Secondo UBS e Morgan Stanley ipotizzano un calo tra il 5 e il 6 per cento del PIL, Fitch è più ottimista e ipotizza un calo di poco più del 3 per cento. I più pessimisti di tutti sono gli italiani di Ref Ricerche, che ipotizzano un calo fino all’8 per cento e Goldman Sachs, che nel suo ultimo rapporto stima per l’Italia una recessione superiore a 11 punti percentuali (e un calo del 9 per cento complessivo per l’economia europea). In generale, le stime ipotizzano che l’Italia sarà tra i paesi europei più colpiti dalla recessione, poco più della Germania e della Francia. In ogni caso, tutta Europa e gli Stati Uniti entreranno in recessione nel corso del 2020.

Le stime sul PIL

C’è da precisare che le stime vanno sempre trattate con estrema attenzione. Il calcolo non è una scienza, ma l’arte di saper ponderare al meglio gli avvenimenti, dato che è pieno di varibili ancora sconosciute.

 

Per esempio: quanto ancora dureranno le misure di quarantena, quando saranno riaperti i confini, quanto sarà duro il colpo per l’economia cinese e quanto lo sarà per quella americana.

La crisi, in pratica

E’ la misura di quaranta che sta fermando il nostro paese, con a capo un governo apparentemente insicuro nonché interedetto e tardivo nel prendere decisioni.

Siamo in recessione. Questo è ormai chiaro – Nessuno sa esattamente quanta parte dell’economia italiana si sia fermata, e non sappiamo nemmeno quante persone vanno ancora fisicamente al lavoro ogni giorno (una considerazione importante non soltanto dal punto di vista economico ma anche per la salute pubblica, visto che i luoghi di lavoro sono, insieme agli ospedali e ai supermercati, gli ultimi luoghi di aggregazione in cui il virus può ancora diffondersi liberamente).

In tutto, secondo le principali stime, a marzo l’attività economica in Italia si è ridotta del 20, forse del 30 per cento. Dopo l’annuncio di venerdì, il governo e Confindustria hanno fornito cifre ancora più impressionanti: circa il 70 % dell’economia italiana potrebbe essersi fermato. Anche se le misure intraprese dal governo probabilmente limiteranno i licenziamenti e i fallimenti, l’impatto su milioni di lavoratori precari o in nero sarà enorme e si stima che la disoccupazione tornerà presto a superare il 10 %.

La risposta delle istituzioni

Il governo italiano e le autorità europee stanno cercando di attenuare l’impatto della crisi; fortunatamente, per il momento non sembra che ci troveremo ad affrontare di nuovo una situazione simile a quella della grande crisi del 2008-2012. All’epoca la recessione fu accompagnata da una severissima “stretta creditizia”: le banche non prestavano più soldi alle imprese e gli investitori si rifiutavano di acquistare titoli di stato italiani, poiché dubitavano della capacità dell’Italia di rimborsare i debiti contratti. In risposta i governi tagliarono le spese e alzarono le tasse, rendendo ancora più difficile la vita delle persone (la manovra economica del 2012, approvata dal governo Monti, prevedeva oltre 30 miliardi di euro tra tagli alla spesa e aumenti di imposte).

Questa volta sembra che le cose andranno diversamente. Le autorità europee e i governi degli stati membri si sono accordati per spendere tutto quello che sarà necessario per fronteggiare la crisi. La Banca Centrale Europea si è impegnata a finanziare le banche e ad acquistare titoli di stato per evitare una nuova stretta creditizia, mentre i governi hanno varato piani economici per sostenere imprese e lavoratori.

Fabio Sanfilippo

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Consumatori

Ryanair cancella i voli da e per l’Italia.

Ryanair cancella i voli da e per l’Italia.

Oggi (martedì 10 marzo) Ryanair ha annunciato la sospensione dell’intero programma di voli da / per e all’interno dell’Italia, a seguito della decisione del governo italiano di bloccare l’intero paese per contenere la diffusione del virus Covid-19. Le restrizioni saranno valide dalle 24:00 dell’11 marzo fino alle 24:00 dell’8 aprile per i collegamenti interni e dalle 24:00 di venerdì 13 marzo fino alle 24:00 di mercoledì 8 aprile per tutti i voli internazionali che sugli scali in Italia. I passeggeri coinvolti nelle cancellazioni, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti“, potranno modificare gratuitamente le loro prenotazioni sui voli confermati o richiederne rimborso secondo le modalità indicate sul sito ryanair.com.

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Salute e benessere

Il coronavirus sta mutando con un secondo ceppo identificato dagli scienziati

Il coronavirus sta mutando con un secondo ceppo identificato dagli scienziati

Il coronavirus sta mutando quando gli scienziati hanno identificato un secondo ceppo, che è più aggressivo e contagioso. Mentre i funzionari sanitari lottano per frenare lo scoppio del coronavirus, un team di ricercatori cinesi afferma che un nuovo studio mostra che COVID-19 sta mutando, con almeno due tipi di virus che circolano oggi nei paesi. La varietà più aggressiva ha infettato circa il 70% delle persone testate, mentre la varietà meno aggressiva è legata al resto dei casi. I ricercatori hanno chiamato la varietà aggressiva “tipo L” e il tipo meno aggressivo “tipo S”. Il tipo L è stato visto più spesso nei pazienti di Wuhan, in Cina, dove il virus è emerso per la prima volta alla fine di dicembre 2019. D’altra parte, il tipo S è quello attualmente diffuso in altri paesi. La varietà di tipo L da allora è diminuita costantemente da gennaio. “Questi risultati supportano fortemente la necessità urgente di ulteriori studi immediati e completi che combinano dati genomici, dati epidemiologici e record grafici dei sintomi clinici dei pazienti con malattia di coronavirus 2019 (COVID-19)”, hanno scritto nel documento pubblicato nel National Science Review , il giornale dell’Accademia cinese delle scienze. Nello studio, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, i ricercatori hanno identificato 149 mutazioni nelle 103 sequenze del genoma del nuovo coronavirus. Gli esperti sanitari hanno ritenuto che queste mutazioni si siano verificate di recente, mentre 83 delle mutazioni sono non sinonime, il che significa che può influenzare e alterare la sequenza aminoacidica di una proteina, determinando un cambiamento biologico nell’organismo. “I nostri risultati suggeriscono che lo sviluppo di nuove variazioni nei siti funzionali nel dominio legante il recettore (RBD) del picco osservato in SARS-CoV-2 e virus da SARSr-CoV di pangolina sono probabilmente causati da mutazioni e selezione naturale oltre alla ricombinazione, “i ricercatori hanno scritto nello studio. Sono necessari ulteriori studi: il team della School of Life Sciences dell’Università di Pechino e l’Institut Pasteur di Shanghai, parte dell’Accademia cinese delle scienze, ha aggiunto che l’intervento umano potrebbe aver esercitato una pressione selettiva più grave sul tipo L del virus, che può diventare più aggressivo e diffondersi rapidamente. Nel frattempo, l’altro tipo potrebbe essere aumentato in frequenza relativa a causa di una pressione selettiva più debole. In sintesi, le nostre analisi di 103 genomi SARS-CoV-2 sequenziati suggeriscono che il tipo L è più aggressivo del tipo S e che l’interferenza umana potrebbe aver spostato l’abbondanza relativa di tipo L e S subito dopo l’epidemia di SARS-CoV-2 . Gli scienziati hanno avvertito che la base di dati dello studio è minima. Come notato in precedenza, i dati esaminati in questo studio sono ancora molto limitati e sono necessarie analisi di follow-up di una serie più ampia di dati per comprendere meglio l’evoluzione e l’epidemiologia della SARS-CoV-2. Vi è una urgente necessità di studi immediati e completi che combinino dati genomici, registri delle carte e informazioni epidemiologiche sui sintomi clinici dei pazienti infetti dal coronavirus.I casi di coronavirus sono aumentati nel corso delle ultime settimane, con la Corea del Sud, l’Italia e l’Iran che hanno guadagnato i riflettori sulla rapida diffusione del virus. Il virus si è diffuso in oltre 60 paesi, infettando quasi 98.000 persone e uccidendo 3.348 persone, la maggior parte delle quali originarie della città di Wuhan, nella provincia di Hubei, in Cina. L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) riferisce una fornitura in calo di dispositivi di protezione individuale (DPI) per gli operatori sanitari. Esorta i fornitori e i produttori ad approvvigionare di fischi per aiutare i medici e gli infermieri che stanno lavorando in prima linea nella crisi sanitaria. Italia e Iran hanno riportato un’improvvisa ondata di decessi correlati a COVID-19. L’Italia ha 4636 casi e 197 morti, mentre l’Iran ha l’incredibile cifra di 3.513 casi e 107 morti. La Corea del Sud ha il maggior numero di casi al di fuori della Cina continentale con oltre 7.041 casi confermati e 44 decessi. Altri paesi europei hanno segnalato i loro primi casi di coronavirus, suggerendo una vasta diffusione del virus. L’OMS non ha ancora dichiarato l’epidemia di coronavirus una pandemia, sebbene abbia affermato che l’aumento della trasmissione e delle infezioni è allarmante.

fonti:

Organizzazione mondiale della sanità (OMS). (2020). Rapporto sulla situazione della malattia di Coronavirus 2019 (COVID-19) – 44. https://www.who.int/docs/default-source/coronaviruse/situation-reports/20200304-sitrep-44-covid-19.pdf?sfvrsn=783b4c9d_2

Coronavirus COVID-19 Global Cases di Johns Hopkins CSSE – https://gisanddata.maps.arcgis.com/apps/opsdashboard/index.html#/bda7594740fd40299423467b48e9ecf6

Riferimento dell’articolo:

Xiaolu Tang, Changcheng Wu, Xiang Li, Yuhe Song, Xinmin Yao, Xinkai Wu, Yuange Duan, Hong Zhang, Yirong Wang, Zhaohui Qian, Jie Cui, Jian Lu, sull’origine e la continua evoluzione di SARS-CoV-2, National Science Review, nwaa036, https://doi.org/10.1093/nsr/nwaa036