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Malpensa, ancora aiuti dalla Cina a che fine?

Malpensa, arrivati ieri altri aiuti per l’emergenza COVID-19, tra cui n. 40 respiratori, n. 400 ventilatori polmonari, n. 264177 mascherine chirurgiche, n. 157000 mascherine FFP2 e FFP3, n. 2700 dispositivi di protezione viso (occhiali, visiere, schermi protettivi), n. 14010 camici e tute, n. 6300 guanti, n. 5040 igienizzanti e n. 20064 tamponi a bordo di un volo  volo cargo 0751 della Compagnia Area NEOS.

Gl aiuti fanno piacere a chi li riceve, ma ci sono oltre a ragioni umanitarie anche altri interessi?

Ci aiutano per riallacciare i rapporti con noi?

Ci aiutano per venderci mascherine e respiratori?

Ci aiutamo per la “via della seta”?

Ci aiutano per scavalcare gli americani ed avere un punto d’approdo in Europa?

Ci sono pure complicazioni dei nostri fenomeni, Di Maio in primis.  “Ieri sera sono arrivate 31 tonnellate di materiali tra cui 40 ventilatori che salveranno la vita ai nostri concittadini e tante altre attrezzature. Nei giorni scorsi ho avuto una proficua conversazione con Wang e grazie a questa collaborazione siamo riusciti a ottenere non solo questo materiale in donazione ma stiamo riuscendo a ottenere anche altre attrezzature”. (13 marzo 2020), mentre in realtà si era mossa la Croce Rossa ( , Francesco Rocca il 10 marzo).

La verità è che tanti governi hanno distrutto l’economia del Paese, lasciando tutto in mano alle multinazionali, o a grandi gruppi che pagano poche tasse, mentre la maggioranza delle risorse lo stato le prende dai lavoratori dipendenti, pensionati e molto meno da professionisti, artigiani  e commercianti ( ridotti alla fame pure questi), a causa della tassazione elevata a cui non corrispondono servizi ed infrastrutture di grande livello se non al Nord ( dove non funzionano a dovere trasporti ed internet ma dilaga la mafia e l’inquinamento).

Così siamo diventati fragili e succubi, in preda alla droga e ai farmaci, sopratutto antibiotici che riducono le nostre difese: tutto assieme e col coronavirus la mazzata finale, tilt di tutto o quasi.

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Coronavirus, Fontana consente apertura ai distributori di latte.

L’allarme più importante in provicia di Varese, era venuto dal Latte Varese

Un’azienda del secolo scorso:”La storia della nostra Centrale del Latte è un’avventura che parte dal lontano 1933 e non prevede data di scadenza. Tutto è cominciato quando viene emanato il R.D.L. 9 maggio 1929 n. 994 con cui si dà vita alle centrali del latte per fornire prodotti controllati e pastorizzati alla popolazione. Il 9 settembre 1933 è la data di nascita esatta del consorzio, che viene chiamato Società Anonima Cooperativa Pascoli Prealpini. “

Latte Varese ha sempre puntato sul latte fresco  e sulla territorialità:

Perché sia buono il viaggio del latte deve essere breve ( lo slogan del sito)

Questa è la storia di un viaggio che comincia presto e finisce quasi subito, perché è così che vanno le cose quando sei Latte Varese: la tua priorità è rimanere fresco e buono. Come comincia? Da una bella mucca, da una sveglia all’alba e da gente che fa questo lavoro per passione. Pensa un po’.

 

Un lavoro duro quello degli allevatori:

Ogni mattina un allevatore si alza e sa che dovrà andare nella stalla perché non ci sono sabati né domeniche; pure se è Natale le vacche devono essere munte. Ogni mattina un camion del Latte Varese parte presto perché sa che deve raggiungere le fattorie della zona prima che la città si svegli per far arrivare il latte a destinazione il prima possibile

Il meglio del Made in Italy, assieme a tanti altri prodotti locali sparsi in tutta la Lombardia, naturalmente, ma noi parliamo del latte locale oggi, perchè nonostante le restrizioni per sveltire la risoluzione della crisi sanitaria che sta diventando anche sempre più economica, il tempo è prezioso e dobbiamo uscire al più presto dalla tragedia del coronavirus.

Le restrizioni sono un piccolo sacrificio per tanti, nella speranza di abbreviare i tempi e riprendere più forti di prima.

Leggendo tra le tante newes emerge una sensibilità particolare per agricoltori  e consumatori, affezionati al latte fresco che se non si può andare in stalla a prendere o a bere, c’è sempre l’opportunità dei distributori automatici di latte.

In realtà a livello nazionale se n’erano dimenticati, ma Fontana sapendo quanti sono gli agricoltori e quanto sia importante il latte, ha fatto un’eccezione con la sua ordinanza, 

ORDINANZA N. 521 Del 04/04/2020, B) È vietato il commercio effettuato per mezzo di distributori automatici, fatti salvi i distributori automatici di acqua potabile (c.d. Case dell’acqua) e quelli di latte sfuso, l’accesso ai quali deve avvenire nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro.

mappa dei distributori a Varese

Agricoltori e consumatori ringraziano il Presidente Fontana.

 

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Coronavirus e ascensori, cosa cambia? Intervista a  Andrea Codebò

 Andrea Codebò, nuovo presidente di Anacam ci spiega tanti dettagli sugli ascensori, curiosità e timori degli utenti che hanno indotto il sottoscritto, Giuseppe Criseo a chiedere un’intervista video.

 

 

La sua associazione, ANCAM ( associazione nazionale imprese di costruzione e manutenzione ascensori) garantisce e tutela gli associati e garantisce quindi anche gli utenti, opera per:

a. tutelare gli interessi degli associati rappresentandoli nei confronti di enti ed organismi pubblici, privati e associazioni di categoria;
b. promuovere iniziative per tutelare la sicurezza degli utenti che usufruiscono dei servizi delle imprese facenti parte dell’Associazione

come risulta dal loro sito, https://www.anacam.it/l-associazione/le-regole-di-anacam.html#art2

Danno pure una serie di servizi:

Le principali aree di intervento sono:

  • comunicazione (realizzazione di brochure, locandine, depliant, ecc.)
  • attività di pubblicità online e realizzazione sito web
  • organizzazione di corsi tecnici di aggiornamento e formazione
  • gestione della pubblicità all’interno della rivista “Sviluppo Impresa”
  • promozione e vendita di pubblicazioni, norme tecniche e riviste di settore
  • pubblicazione di memorie e raccolte tecniche
  • organizzazione di convegni, seminari tecnici, dibattiti e conferenze
  • produzione di studi di settore
  • consulenza tecnica e specialistica.

 

Qual è il modo più sicuro per viaggiare sull’ascensore in questo periodo di emergenza da COVID-19? Quali comportamenti sono consigliati? Scopritelo in questo video che Anacam ha realizzato per spiegare cosa fare e a cosa bisogna stare attenti quando si prende l’ascensore, quando si utilizzano scale e scale mobili ma anche quando si deve entrare in uno stabile. Pochi suggerimenti ma, crediamo, preziosi per limitare il contagio.

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Guardia Giurata risultata positiva al tampone: sede dell’Inps di Cassino

Gli allarmi sulle guardie giurate si sono sprecati in questo periodo, e alla fine erano fondati.

La notizia apparsa su Frosinonetoday riporta la dichiarazione del direttore provinciale dell’Inps di Frosinone, Vincenzo Maria De Nictolis:

“Abbiamo ricevuto la comunicazione della positività della guardia nella serata di Venerdi 27 marzo. Desidero però chiarire che la guardia giurata è assente dal 13 marzo e che la Agenzia di Cassino dal 16 marzo gestisce in modalità telefonica i rapporti con l’utenza e garantisce solo un presidio per i servizi minimi in quanto il personale e stato collocato, a domanda, in smart working – spiega in una nota il direttore provinciale di Frosinone, Vincenzo Maria De Nictolis -. La Asl ha comunicato che procederà a sanificare gli ambienti e la sede sarà chiusa fino a intervenuta salubrità dei locali e di questo abbiamo dato comunicazione alle autorità locali. Da ultimo desidero chiarire che siamo pronti a gestire le domande di ammortizzatori sociali da ultimo emanati (bonus di 600 euro per autonomi e Cigo causale Covid-19) garantendo ai cittadini, nei tempi previsti, le prestazioni così importanti in questo momento emergenziale”.

Come di consueto chi dirige tutela la sua azienda per sdrammatizzare e tutelare i suoi dipendenti, ma a prescindere dal singolo caso, si capisce bene che le forze dell’Ordine e tra queste le Guardie Giurate, sono sicuramente una categoria a rischio assieme ai sanitari e ai cassieri, solo per fare alcuni casi specifici.

Noi ne abbiamo parlato in varie occasioni:

https://www.varesepress.info/in-evidenza/guardie-giurate-voi-che-potete-state-a-casa-video.html

https://www.varesepress.info/index.php/sindacato/coronavirus-urgono-protocolli-e-dotazioni-per-le-guardie-giurate.html

https://www.varesepress.info/in-evidenza/associazione-guardie-riunite-d-italia-massimo-raffi-scrive-a-conte.html

https://www.youtube.com/watch?v=KIGk6hwsZt8

Abbiamo cercato di raccogliere il grido di dolore, l’ansietà e la preoccupazione delle sigle sindacali del settore, di Massimo Raffi, del Sindacato Europeo dei Lavoratori, e altri che con comunicati e video, con Ennio Pietrangeli che più volte si è occupato della questione.

Siamo arrivati al primo caso di cui si ha notizia e speriamo non emergano altri casi, naturalmente.

Fà male sapere però, che chi ci tutela e dovrebbe governare anche le emergenze non sia ancora riuscito ad approntare i dpi necessari almeno alle categorie più esposte che continuano a denunciare carenza sanitarie, organizzative e numeriche.

Solo ora ci si accorge dopo anni di tagli, di quanto siano importanti Guardie Giurate, Carabinieri e poliziotti, nonchè finanzieri, per la sicurezza ed incolumità dei cittadini ( per non parlare di Polizia Penitenziaria e Vigili del Fuoco), che vengono applaudite quando ci sono gesti eroici per poi finire nel “dimenticatoio” della politica, con aumenti ridicoli e mancette elettorali: afferma Giuseppe Criseo nella veste di Presidente del movimento CASADEGLITALIANI.

Nella sostanza chi è esposto militare o quasi, si deve accontentare di quanto riceve per via di una malintesa disciplina e fedeltà che però non  deve essere a senso unico, ma biunivoca, io ti dò e tu mi dai.

Lo Stato deve pretendere ma anche dare e tutelare seriamente solo il profilo sanitario, economico ma anche giuridico, chi deve far applicare le leggi.

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Associazione Guardie Riunite d’Italia,Massimo Raffi scrive a Conte

Le guardie giurate assieme alle altre forze dell’Ordine, sono tra i temi che più sentiamo nostri e che seguiamo per la loro importanza nel garantirci sicurezza e tranquillità.

Oggi ci scrive l’Associazione Guardie Riunite d’Italia, nella persona del suo presidente Massimo Raffi, per denunciare le condizioni critiche in cui si svolge il loro lavoro, a causa del possibile contagio da coronavirus.

Noi cittadini comuni stiamo a casa e rischiamo molto poco rispetto a chi per lavoro, come i sanitari, le forze dell’ordine o chi sta alla cassa di un supermercato, mentre chi è a contatto con tante persone che magari non sono a conoscenza della loro malattia ha rischi e pericoli per sè e per la sua famiglia di riflesso.

Una condizione di rischio che ha spinto Massimo Raffi a scrivere direttamente al premier Conte, utilizzando Varese Press come mezzo di diffusione al pubblico e di cui ringraziamo per il privilegio e stima che ricambiamo:

“vorrei segnalare alla Vs redazione una missiva inoltrata al Premier Conte, all’organo compente, e per conoscenza alla segreteria del capo dello stato. Ci urge segnalare le criticità che affliggono il comparto in occasione dello stato di allerta, dove Guardie Giurate sono costrette ad operare in ambito sussidiario alle forze di polizia presso siti di particolare interesse, tra cui aeroporti, porti, stazioni ferroviarie e presidi sanitari, dove sono esposte a grave rischio di contagio senza le dovute precauzioni – se non precarie – visto che le aziende ( salvo le note imprese leader nel settore come Italpol, Battistolli, Iss Vigilanza, Sicuritalia ecc ) salvaguardano i propri interessi dovuti anche dalla sospensione di appalti privati che – a loro volta – hanno addirittura determinato l’apertura della cigs.
Vorrei con questo chiedere la possibilità, dato che ancora una volta il loro operato non viene riconosciuto, di un articolo a sensibilizzazione sociale che vada a sottolineare le difficoltà e il rischio di questi operatori, diversamente dalle altre forze di polizia ignorati dal contesto sociale e istituzionale.
Questo documento ben presto verrà esposto alle varie procure in relazione alle innumerevoli segnalazioni di contagio.
Fiducioso di un Vs intervento, ringrazio anticipatamente.”
Il Presidente Nazionale
Massimo Raffi

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Coronavirus a Polistena (RC): Carabinieri salvano un bambino

 

I CARABINIERI SALVANO UN BAMBINO DURANTE I CONTROLLI AL COVID-19.

 

Le urla di una giovane donna e dei vicini di casa, un bambino che non riesce più a respirare, ieri sera il silenzio per le strade di Polistena dovuto ai ristretti movimenti del periodo, è stato rotto da grida di disperazione e paura. Un bambino di meno di due anni, in preda a convulsioni e febbre alta, improvvisamente ha smesso di respirare all’interno della sua casa, provocando il panico della giovanissima madre e della giovane nonna. Disorientati e altrettanto spaventati, i vicini di casa si sono subiti avvicinati all’abitazione per prestare aiuto ma fortunatamente, proprio in quei difficili frangenti, transitava nelle vicinanze una pattuglia dei Carabinieri della Compagnia di Taurianova, con a bordo il comandante e un addetto della Stazione di San Giorgio Morgeto, subito attirati dalle richieste di aiuto.

I due carabinieri, prontamente accorsi, vista la grave situazione e constatato che l’ambulanza non sarebbe arrivata abbastanza velocemente, hanno subito preso in braccio il bambino, caricandolo nella macchina di servizio, per portarlo immediatamente al locale ospedale. Durante il tragitto i militari hanno anche praticato le manovre di rianimazione, di massaggio cardiaco e respiratorie, al fine di mantenere attive le funzioni vitali del piccolo, nel frattempo avvisando il pronto soccorso del loro arrivo.

Una volta giunti all’Ospedale i sanitari hanno prontamente preso in carico il bambino fornendogli le immediate cure del caso, riuscendo a risolvere definitivamente la situazione. All’ospedale sono poi arrivati anche i familiari che, ancora sotto shock, hanno fortemente ringraziato i carabinieri e i sanitari.

Un grande spavento per tutti, con la vita di un bambino a rischio ma ora completamente fuori pericolo, anche grazie al contributo dei carabinieri che, nel corso di uno dei tanti servizi di pattuglia per controllare il rispetto delle prescrizioni imposte a salvaguardia della salute di tutti, sono intervenuti in modo rapido ed efficace anche per salvare una piccola vita umana da un altro tipo di pericolo. 

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Coronavirus, la rivolta partirà da Palermo?

Andiamo a rompere tutti i supermercati e a fare la spesa, è una delle frasi del video di un palermitano che agitandosi dice scoppierà la rivoluzione. Siamo alla frutta, non possiamo capmpare un’altra settimana.

Nel frattempo al LIDL accade che:

Lidl Italia conferma che nel tardo pomeriggio, una quindicina di persone sono entrate nel nostro punto vendita di Palermo via della Regione siciliana con l’intenzione di non pagare la spesa appena effettuata. Sono state quindi chiamate le forze dell’ordine che sono prontamente intervenute a garanzia della sicurezza e salvaguardia dell’incolumità sia dei nostri collaboratori che dei clienti presenti in quel momento in punto vendita. Comprendiamo il difficile momento che l’intero Paese sta vivendo e ringraziamo le autorità per il pronto intervento odierno“.

 

La rivoluzione è vicina, fa capire il palermitano che non ha più un soldo in tasca e lascia intendere l’assalto ai supermercati per mangiare. I soldi arriveranno dal Governo ma quando?

D’altra parte con le figuracce dei governanti che sono deboli e non hanno le idee chiare anche se obiettivamente non è semplice uscirne.

Uscire da questa impasse velocemente è quello che ci auguriamo tutti; commercianti, artigiani, liberi professionisti ma anche lavoratori senza cassa integrazione, oppure chi vivacchia col reddito di cittadinanza creato per dare risposte temporanee.

 

DANTE ALIGHIERI

Ci vuole invece, un piano nazionale serio fatto da gente seria ( quello che manca), per ridurre le tasse subito ed attrarre investimenti una volta terminata la crisi, riforme su scuola, sanità, mondo del lavoro e sopratutto sulle infrastrutture che mancano o sono carenti, porti, aeroporti, ferrovie con l’alta velocità in tutta Italia.

 

Come stiamo sopravvivendo oggi in crisi? Come ieri anche se si faceva finta di nulla, con escamotage, arrangiandosi con evasione, intrallazzi, droga,ecc.

 

Certo l’esempio viene dall’alto: è questo che manca, l’alto è il basso sono uguali, mediocrità e intrallazzi, povera Italia come diceva DANTE:

«Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiere in gran tempesta, non donna di provincie, ma bordello!»

(Purgatorio, canto VI, vv. 76-78)
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L’attacco del comandante Alfa: un premier non eletto che si presenta con la bandiera europea in bella vista

Non posso più tacere, la rabbia e il dolore sono forti e non voglio e non devo più contenerli. Siamo un paese in emergenza, in guerra.

E’ forte lo sfogo del “Comandante Alfa”, fondatore dei Gis, Gruppi di Intervento Speciale dei Carabinieri, vere e proprie “teste di cuoio” dedite al contrasto del terrorismo che replica alle critiche:

«Non siamo giustizieri o Rambo, siamo solo gente che fa il suo lavoro e crede nella giustizia»

Un intervento pesante che nasce dall’interno del cuore con toni espliciti e seri come non mai.

Tanto chiari che hanno provocato un terremoto politico a sinistra, ma anche nell’Arma che teme vengano male interpretate. Lo sfogo contro l’ipocrisia:

 Sì in guerra, i decreti non servono più a nulla, sono confusi, servono a indebolirci e non a rinforzarci. Sono pallottole al sale quando metaforicamente servirebbero quelle vere. Dove siete tutti voi politici salvatori del popolo, dove siete nascosti, con i vostri sorrisi, i proclami e i video ipocriti e inopportuni. Dove sono le signore con le gambe accavallate che spopolavano in tv difendendo o attaccando a destra e a manca? Dove siete voi che salendo sulle navi pirata avete incensato e legittimato l’aggressione ai nostri militari della Guardia di Finanza. Dove sono le sardine e i centri sociali sempre pronti a scendere in piazza contro e mai per?

Il passaggio inquieta i politici di sinistra: il ministro della Difesa Lorenzo Guerini ha dichiarato: Le parole di Alfa sono “gravissime e inaudite. Le condanno con tutta la forza, pur se pronunciate da chi è in congedo da anni”. Le forze armate, ha aggiunto, “sono presidio a servizio del Paese e delle sue istituzioni democratiche. Come anche in questa emergenza stanno dimostrando”.

Ammettiamo che Alfa ha la vocazione dello scrittore:

“Prendete le vostre mascherine, mettetevi una tuta da palombaro e correte a supportare e portare vicinanza ai soldati in prima linea . Sanitari, militari, autotrasportatori, operatori del commercio, volontari e tanti altri che rischiano la vita per tutti noi e anche per voi. Il parlamento è chiuso? Vi riunite due volte a settimana? Siamo in guerra e voi vi nascondete come topi? No, non possiamo accettarlo. Questa volta la misura è colma, penso a coloro che stanno rischiando e combattendo con pochissime armi, a volte addirittura senza. Un popolo si riconosce da chi lo rappresenta, ma io in questo momento non vedo nessuno. Chiudete tutto, lasciando aperti i servizi essenziali per la sopravvivenza, garantendo agli operatori la tutela adeguata. Schierate l’esercito, istituite il coprifuoco, chiudete i confini, i porti, sigillate il nostro paese all’Europa che ci ha lasciati soli e che ci ha presi in giro senza che nessuno dei nostri governati ci abbia difesi. Siamo eccellenza in tutti i campi, cultura, sanità, intelligence, militare ecc. e voi a colpi di decreti a puntate, peraltro confusi e spesso impraticabili, chiusi nelle vostre dimore, nei vostri agi non date l’esempio. Non ho sentito né letto un sacrificio da parte vostra, la rinuncia ai vostri benefici… dove sono i vostri sacrifici?
Li devono fare sempre i soliti? Prendete in giro artigiani, piccoli imprenditori, gente che fa fatica ad andare avanti e voi che fate per aiutarli a sopravvivere? Spostate la data delle tasse? Ma come ragionate? Come pensate che riusciranno a pagare se sono chiusi e lo saranno ancora per molto senza avere guadagni? Vergogna!!
Siamo rappresentati da un ex partecipante al grande fratello? Questo è quello che meritiamo? No, chiedete unità e cantate l’inno di Mameli ma non ne siete degni. Il popolo lo canta per farsi forza, per sentirsi unito e con un’identità, voi per mettervi in mostra un premier non eletto che si presenta con la bandiera europea in bella vista e non con il tricolore per il quale tanto sangue è stato versato dai nostri padri mi strazia. Ora scoprite tutti di essere Italiani a parole, fumo negli occhi per chi muore ogni giorno, ogni ora, ogni minuto da solo, senza il conforto di un familiare. Quanti muoiono a casa? Quanti infettati tra i sanitari, le forze dell’ordine e nel settore commerciale? Siete tutti responsabili di questa che assume i contorni di una strage senza uguali dal dopoguerra. Già la guerra, quella che ho visto con i miei occhi in terre straniere e che mai avrei pensato di poter rivivere nel mio Paese. È il momento dell’unità? Allora ascoltate tutti, munitevi di mascherine e tute e fate squadra, insieme si diventa invincibili. Per il bene del paese mostrate umiltà e collaborazione con tutti. Ognuno può dare un consiglio e un supporto anche se non riveste lo stesso colore politico. È il momento dell’unità, quella vera, per il bene comune. Molti di coloro che attualmente sono al governo non sono stati eletti dal popolo. Siamo mica in dittatura? Cosa mi sono perso? Basta, ora urlo forte il mio dolore, prima che sia troppo tardi..ma forse lo è, obbligate la gente a stare a casa in ogni modo possibile, correre e andare al mare deve diventare in questo momento di emergenza un reato, o siamo tutti assassini. Chi corre per esibire un fisico da statua greca quest’estate, il mare, andando avanti cosi lo vedrà con il binocolo.

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Coronavirus, CASADEGLITALIANI,Criseo: Conte sapeva

L’emergenza del coronovarirus sta mettendo in ginocchio l’Italia con effetti catastrofici su economia e salute degli italiani, possibile che non ci siano responsabilità.

Siamo andati alla ricerca e su segnalazione del nostro referente romano Ennio Pietrangeli, qualcosa di importante lo abbiamo trovato:

IL CONSIGLIO DEI MINISTRI,  Nella riunione del 31 gennaio 2020, 

                   GAZZETTA UFFICIALE

Vista  la dichiarazione  di emergenza internazionale  di salute

pubblica per  il coronavirus  (PHEIC) dell’Organizzazione  mondiale

della sanita’ del 30 gennaio 2020; 

  Viste  le raccomandazioni  alla comunita’ internazionale   della

Organizzazione  mondiale della sanita’  circa la necessita’ di

applicare misure adeguate; 

  Considerata l’attuale situazione di  diffusa crisi internazionale

determinata dalla insorgenza di rischi  per la pubblica e privata

incolumita’ connessi  ad agenti virali trasmissibili,  che stanno

interessando anche l’Italia; 

  Ritenuto che tale contesto di rischio, soprattutto con  riferimento

alla necessita’ di realizzare una compiuta  azione di previsione e

prevenzione, impone l’assunzione immediata di iniziative di carattere

straordinario ed urgente, per  fronteggiare adeguatamente possibili

situazioni  di pregiudizio  per la collettivita’   presente sul

territorio nazionale; 

  Considerata la necessita’ di supportare  l’attivita’ in corso da

parte del Ministero della salute e del Servizio sanitario  nazionale,

anche attraverso il potenziamento  delle strutture sanitarie e di

controllo alle frontiere aeree e terrestri; 

  Vista la nota del 31 gennaio 2020, con cui il Ministro della salute

ha rappresentato la necessita’ di procedere alla dichiarazione  dello

stato di emergenza nazionale  di cui all’articolo 24 del  decreto

legislativo n. 1 del 2018

 

Se a fine gennaio si sapeva senza ombra di dubbio, quanto stava avvenendo e si tratta di ” rischi  per la pubblica e privata incolumita’ connessi  ad agenti virali trasmissibili,  che stanno interessando anche l’Italia” perchè non sono state prese immediamente tutte le misure adeguate alle circostanze gravi?

Si è bloccato a metà la diffusione del virus, col blocco diretto dei voli dalla Cina mentre i passeggeri arrivavano tramite altri scali nella noncuranza generale.

I dubbi poi ci sono anche su altri paesi europei, Germania, Spagna, ecc. che solo ora si accorgono di quanto accade, a dimostrazione che l’Europa esiste sulla carta ma politicamente ed economicamente c’è di saldo solo l’asse franco-tedesco, con danni incalcolabili sul Made in Italy.

Gli italiani stanno subendo di tutto dall’azione di questo Governo, che ha sottovalutato gli esiti nefasti del coronoavirus stanziando fondi a debito che non si sa da dove saranno prelevati e senza farci dare nulla o quasi dall’Europa.

Così non si va da nessuna parte, gli italiani sono avvisati

GIUSEPPE CRISEO

PRESIDENTE

CASADEGLITALIANI

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Coronavirus, Giocondo Trotta produrrà mascherine a 1 euro accordo con Varese Press

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di Giuseppe Criseo

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Giocondo Trotta ci darà una mano.

La terribile situazione creata dal coronavirus sta stressando il Paese, operatori della sanità ma anche comuni cittadini che fanno del loro meglio per attenersi alle alle leggi e cercare di uscirene al più presto

Tutte le idee positive e le proposte sono buone, e noi nel nostro piccolo ci proviamo.

_ Ho dato disponibilità di accogliere e pubblicizzare gratuitamente le aziende in crisi di Codogno e dintorni.

– ho fatto un accordo col centro medico di Baroncini pubblicizzando gratuitamente la disponibilità della consulenza psicologica.

– ho chiesto e ricevuto risposta positiva da Giocondo Trotta,

Di Gioconda avevamo già parlato in precedenza,https://varesepress.info/2020/01/02/somma-quasi-pronta-la-sartoria-in-via-briante/ che vuole cimentarsi con la sartoria a cui lavora sua moglie, ed ora dopo la mia richiesta di aiuto, vista la carenza di mascherine, è disposto a farne almeno un centinaio al giorno, ma ha la tagliacuce e la persona che può confezionarle ma gli serve il tessuto adatto.

LANCIAMO UN APPELLO A CHI E’ IN POSSESSO DI TESSUTO ADATTO ED ELASTICI, A DONARLI.

Chi ne avrà bisogno li potrà richiedere a noi editore@varesepress.info oppure a lui direttamente, a un prezzo concordato di massimo un euro, mentre ai bisognosi anche gratuitamente.

Il suo e il nostro sforzo è di dare una mano a chi non le trova, in maniera che quelle professionali siano vendute a coloro che lavorano nell’ambito sanitario.

Per l’uso saltuario vanno bene anche queste artigianali , per es. per andare a fare la spesa e sono pure lavabili.